La nostra città è una miniera di talenti, gran parte coltivati nella discrezione e nel nascondimento, creatività e ricerche personali desiderose di incontrare e gustare una bellezza capace di arricchire il vivere ordinario, di colorarlo di significati, di aiutarlo a tuffarsi nel mare del senza tempo.
L’arte in tutte le sue diverse e sorprendenti espressioni è un antidoto potente e insieme un moto del cuore, validi ed efficaci ad arginare e sconfiggere la tentazione del riduzionismo tecnologico e dell’abbrutimento materialistico, la abitudinarietà ad un indistinto grigiore e ad un utilitarismo spicciolo che vorrebbero avvolgerci tra le loro spire, soggiogarci e renderci schiavi della banalità senza valore. Veramente gramo sarebbe il vivere se facessimo a meno della bellezza, dell’arte che la incarna ed esplicita, triste e spento il futuro di una comunità incapace di renderla parte essenziale della propria identità. L’arte è l’alito vitale che ci fa essere autenticamente uomini e donne, ci solleva dalle bassure e ci proietta oltre il limite e oltre noi stessi.
“La pittura è una poesia che si vede e non si sente” (Leonardo Da Vinci).
Ogni opera d’arte possiede una sua storia, racconta un vissuto facendo a meno di impiegare le parole, esprime emozioni, concetti, sensazioni, sentimenti, stati d’animo, sogni e aspirazioni attraverso l’uso di forme e colori.
Attraverso la propria opera l’artista si mette a nudo, rivela la profondità di sé in maniera unica e ineguagliabile, arrivando lì dove le parole non possono e non sono capaci di esprimere l’inesprimibile. Disegnare e dipingere non è un passatempo, ma un modo di incontrare il mondo e di inserirsi in esso con la propria peculiarità e identità, è ricercare la bellezza, conoscerla e farsi guida per gli altri in un percorso senza tempo e senza limiti spaziali.
“L’arte non è emozione, o meglio, emozionare non è la sua funzione primaria e principale. L’arte è innanzitutto pensiero. Poi può anche arrivare l’emozione, ma non necessariamente. Mentre per essere considerata un’opera d’arte, qualsiasi creazione di un artista deve contenere del pensiero, il fatto di emozionare non è una condicio sine qua non per cui si decreta lo statuto artistico di un’opera.” (Nicola Stoia). Pertanto la caratteristica essenziale ed intrinseca dell’arte, in forza della quale possiamo goderne la grandezza, a prescindere dai nostri gusti personali, dai nostri canoni estetici e di giudizio è il pensiero, è la sua capacità di farci ragionare: l’emozione è solo una conseguenza.
L’artista vero non si limita ad apprendere ed impossessarsi di una tecnica, perché questa è solo un mezzo che lo aiuta a rendere chiaro e comprensibile il suo sguardo sulla realtà e il suo linguaggio descrittivo, i quali non sono una semplice riproduzione del vero ma un creare quanto l’occhio umano ha necessità di vedere. Se è vero che la tecnica è indispensabile perché costituisce la grammatica del linguaggio artistico, tuttavia se l’arte fosse ridotta a semplice compiacimento tecnico svanirebbe, si dissolverebbe perché, totalmente manchevole di pensiero, cesserebbe di essere strumento di conoscenza.
Tali considerazioni si attagliano perfettamente al bel talento artistico di Nadia Ulgiati, la quale ama raccontare di sé la passione innata per il disegno, coltivata grazie al suo percorso di studi e che ha cercato progressivamente di affinare per lo più come autodidatta. Basta soffermarsi sulle sue opere, sulle sue creazioni, sui suoi disegni, come lei li definisce, per accorgersi che riflettono originalità di visione, di pensiero,di conoscenza e una grande condivisione della bellezza. Volti e sguardi raccontano la sua capacità di penetrare a fondo e di superare il superficiale e l’apparente.
Nadia Ulgiati ci offre l’opportunità di misurarci con la sua arte attraverso l’esposizione delle sue opere denominata Colorful Life dal 15 agosto al 15 settembre presso la Sala Argonauti del Vello D’Oro Bar di piazza IV Novembre a Sezze.
Incontrare, farci interrogare e cambiare dall’arte è sicuramente una esperienza straordinaria e imperdibile.
Nadia Ulgiati