redazione
Pizzicati dalle fototrappole in via del Murillo a Sezze Scalo
Proseguono ininterrotte le azioni dell’amministrazione comunale di Sezze volte a combattere il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti, con particolare riguardo a quelli speciali che molto spesso, troppo spesso, vengono gettati nelle zone di periferia del territorio setino. L’ultimo dei casi nei quali è stata provvidenziale la scelta di dotare il territorio di fototrappole è avvenuto nella zona di via del Murillo, a pochi passi da dove sorge l’ex stabilimento “Cirio”, dove due soggetti, uno dei quali titolare di un’impresa edile, sono stati ‘pizzicati’ a gettare materiali di scarto da lavorazioni della loro ditta.
A parlarne è stato il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, che ha accolto positivamente questa operazione messa in atto dalla Polizia Locale di Sezze: “Su questo specifico fronte bisogna sempre tenere alta l’attenzione. Quello della presenza di discariche abusive è purtroppo un fenomeno da combattere con tutti i mezzi e le difficoltà derivano dall’estensione del territorio comunale che rende tutto più complicato. In questa situazione, non posso che congratularmi con la nostra Polizia Locale, che ha già elevato diverse sanzioni negli ultimi mesi. Cerchiamo con tutti i modi consentiti dalla legge – ha concluso il primo cittadino – di arginare questo fenomeno mettendo in campo azioni mirate e proseguendo su questa strada. Nuove fototrappole sono state già installate nelle zone della vecchia 156 dei Monti Lepini, ma anche in via Sandalara e in alcune aree della Conca di Suso, tra le quali via Carizia. Altre, invece, sono previste in altre zone del territorio e l’obiettivo è quello di scongiurare evidenti problemi di carattere ambientale”.
Da Monitor campagna denigratoria contro il Pd di Sezze. La nota del Direttivo
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa firmato dal direttivo del Pd di Sezze. Nella nota diramata alla stampa i dem setini denunciano quella che chiamano una "campagna denigratoria contro il partito di Sezze".
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Per l’ennesima volta assistiamo alla mistificazione della realtà. Nel corso della trasmissione televisiva Monitor, andata in onda giovedì sera su Lazio tv, si è parlato della nostra città e, raccontando la vicenda di Karibù, sono state lanciate accuse totalmente infondate e attribuite responsabilità al PD di Sezze circa quanto accaduto. Sul punto è necessario dire parole di verità. Dal 2019 Karibù non svolge più alcun servizio e non ha più alcun ruolo nella nostra città, mentre ha continuato a lavorare in tanti Comuni della Provincia di Latina, amministrate da sindaci di diverso colore politico e addirittura anche con altre istituzioni, come la prefettura di Latina. È bene precisare che Karibù ha gestito per conto del nostro comune unicamente il progetto SPRAR e quanti vi hanno lavorato sono sempre stati regolarmente pagati, avendo l'amministrazione vigilato che venissero rispettati i diritti dei lavoratori e le leggi. I lavoratori che vantano crediti verso Karibù hanno lavorato in progetti organizzati e gestiti da altri enti sul nostro territorio e non dal comune di Sezze. È pertanto evidente che le amministrazioni di centrosinistra nulla hanno a che fare con queste vicende e che da parte di alcuni si sta portando avanti da tempo una campagna mediatica volta a denigrare una intera classe politica, ad infangare esponenti politici ed amministratori del PD di Sezze. Rispettiamo il sacrosanto diritto di cronaca, sancito dalla nostra Costituzione, ma rifiutiamo categoricamente affermazioni artatamente costruite da parte di chi al contrario spesso tace o minimizza fatti gravi accaduti in questa Provincia e imbastisce accuse fondate sul nulla.
Il direttivo del Pd di Sezze
Un anno di chiacchiere. La critica alla Giunta Lucidi firmata del Pd di Sezze
Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di un gruppo di componenti della segreteria e del direttivo del PD di Sezze. I Dem, ad un anno dall'insediamento della Giunta Lucidi, tirano le prime somme e parlano di promesse non mantenute e giustifazione al non fatto.
Per ogni replica scrivere alla redazione de La Notizia Condivisa.
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Ad un anno dall'insediamento della nuova amministrazione, l'inganno è tratto. I risultati ottenuti, in questo primo anno, sono praticamente inesistenti e, anzi, le prospettive future non promettono nulla di buono e si preannunciano addirittura peggiori vista l'adesione alla procedura di riequilibrio. Tante promesse annunciate in campagna elettorale e puntualmente disattese. Dicevano che l’economia del paese doveva essere sostenuta da una crescita occupazionale soprattutto attraverso la valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici e invece nulla è stato fatto, anzi ci risultano le chiusure di diverse attività commerciali e nessun sostegno per contrastare i rincari del costo dell'energia che stanno mettendo a dura prova le imprese locali. Sulla questione rifiuti hanno promesso bonifiche e un paese pulito. Invece, al di la di qualche intervento qua e là, assistiamo ad una situazione ormai fuori controllo con un aumento indiscriminato dell’abbandono dei rifiuti sia nel centro storico che nelle zone periferiche(via Sandalara ne è l'esempio). Senza pensare al maldestro tentativo di realizzare un impianto di compostaggio, con un progetto copia ed incolla, fortunatamente naufragato. Dicevano che avrebbero riorganizzato la società partecipata del Comune, ma anche in questo settore un nulla di fatto con la nomina del nuovo amministratore che tarda ad arrivare e con interventi fatti dalla maggioranza che evidenziano serie difficoltà per la partecipata che fanno presagire un futuro non roseo e, ove non bastasse, con dichiarazioni pubbliche dell'assessore al ramo che hanno prodotto effetti negativi importanti. La SPL sta perdendo la fiducia dei propri creditori? Vedrà ridursi i servizi gestiti fino ad oggi ?Ci sarà la perdita di posti di lavoro? Rispetto alla questione sicurezza ci sono continui fenomeni di microcriminalità che sono sotto gli occhi di tutti. Hanno promesso di intercettare contributi dall'Europa, dai Ministeri e dalla Regione, con Il PNRR, l’Europa ha messo a disposizione dei comuni Italiani milioni di euro ma ad oggi gli unici finanziamenti certi sono quelli ottenuti dalle precedenti amministrazioni e quelli ottenuti dal distretto territoriale/sociale LT3. Invece di vedere rispettate le promesse fatte , ci ritroviamo una procedura di riequilibrio finanziario che limiterà le azioni dell’organo esecutivo alla pura gestione ordinaria e produrrà effetti politico/amministrativi gravi. Finché non sono stati messi alla prova hanno potuto dire tutto, anche di essere più bravi degli altri, proponendo soluzioni semplicistiche a problemi complessi e adesso che amministrano, e si sono resi conto di cosa significa, è tutta una corsa a trovare giustificazioni del tipo "non ci sono i soldi".
Nel comune di Sezze i soldi non ci sono mai stati, i debiti sono stati sempre alti e ci sono stati sempre debiti fuori bilancio da riconoscere, eppure le precedenti amministrazioni hanno sempre affrontato e trovato soluzioni per il bene della collettività. Nel bilancio di un anno intero è evidente che le aspettative dei cittadini che hanno sostenuto questa nuova amministrazione, siano state ampiamente disattese a dimostrazione che i loro erano solo slogan elettorali.
Reddito di cittadinanza fai da te. 11 persone denunciate
“Indebita percezione del reddito di cittadinanza” è il reato di cui dovranno rispondere 11 persone (di cui 8 donne e 3 uomini) di età compresa fra i 23 anni e i 70 anni, di origini straniere e residenti a Sabaudia, denunciati in stato di libertà dai Carabinieri della Stazione di Sezze congiuntamente a personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Latina, nell’ambito di un’attività di polizia giudiziaria finalizzata a contrastare efficacemente la fenomenologia. In particolare, i militari dell’Arma dei Carabinieri, dopo accurate verifiche volte ad accertare il possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni attraverso l’esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo del territorio con quelli fomiti dal Comune di residenza, individuavano elementi che consentivano, allo stato, di ritenere che gli undici soggetti fornendo dichiarazioni relative ad una residenza in Italia da 10 anni, che appare non veritiera, avevano nel tempo pereepito il sussidio senza che ve ne fossero le condizioni. Gli esiti dei controlli venivano comunicati all’Autorità Giudiziaria e all’INPS per l’interruzione dell’elargizione del beneficio e il recupero delle somme indebitamente percepite per un totale di 54.327,67 Euro. Continueranno i monitoraggi dei Carabinieri finalizzati a contrastare efficacemente gli abusi, registrati nel corso del tempo, da parte di soggetti che non versano nelle condizioni giustificatrici del percepimento del reddito di cittadinanza e che con la loro condotta non solo commettono reato, ma sviliscono la ratio dell’istituto giuridico del beneficio.
Il diritto di professare la Fede. Sinistra Italiana accoglie con interesse l'apertura della moschea
Sinistra Italiana Sezze accoglie con interesse la notizia che sul territorio comunale è stata inaugurata una moschea.
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"Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume." Con l’articolo 19 della Costituzione, l’Italia riconosce a tutti i cittadini il diritto di professare la propria fede. Dopo la catastrofe del regime fascista, la libertà religiosa ed il principio di laicità dello stato integravano un nucleo di diritti civili e sociali, costruito sulle fondamenta della resistenza a tutela di una società che, ripudiando la violenza, l’odio, la guerra, sceglieva l’accoglienza, l'inclusione e la solidarietà sociale come stelle polari. Da un lato si tutelano quindi i cittadini tutti da indebite ingerenze sulle loro scelte e convinzioni personali, dall'altro le religioni possono costituire un luogo non solo di espressione nel rispetto degli altri ma anche di aggregazione e proposta nell'ambito di una società pienamente democratica. A chi paventa la pericolosità di uno spazio di aggregazione per i fedeli di una delle principali religioni al mondo, dalle articolazioni e differenze spesso ignorate dalla vulgata dominante (basti pensare che a combattere l'ISIL c'erano miliziani curdi di fede islamica), rispondiamo che i fondamentalismi religiosi attecchiscono dove la società non sa offrire speranze di riscatto nella vita terrena, spesso fomentati da chi nasconde le disparità sociali come polvere sotto il tappeto. È su questo terreno che devono concentrarsi gli sforzi Ci auspichiamo fin da subito un dialogo con le istituzioni religiose per facilitare l'emersione nel dibattito e nella politica locale delle problematiche che vivono comunità ancora troppo invisibili, comunità composte in gran parte da quei lavoratori essenziali che hanno assicurato la tenuta della filiera agricola durante la pandemia ma soprattutto di persone con le loro necessità ed aspirazioni e non solo di braccia.
Aggiornato il Piano di Protezione Civile. Soddisfatto il consigliere Calvano
Un piano che servirà a gestire meglio le emergenze territoriali nel Comune di Sezze. La commissione consiliare ambiente e territorio, questa mattina, ha votato l'aggiornamento del piano di Protezione Civile (PEC). Si tratta di un atto amministrativo che permetterà di dare seguito alle procedure operative di intervento per fronteggiare una qualsiasi calamità, uno strumento utile che consentirà all’amministrazione comunale di predisporre e coordinare al meglio gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni a rischio. Il presidente della commissione, Gianluca Calvano, sottolinea l’importanza dell’atto approvato. “Il PEC - afferma - è un piano importante che serve per la comunità e soprattutto per chi deve gestire l'emergenza. Era atteso da quattro anni, ora sarà portato al prossimo consiglio comunale per essere votato. Ringrazio il Comando della Polizia Locale e i tecnici comunali che hanno lavorato per questo, così come i componenti della commissione per tutto il lavoro svolto”.
Nella foto il consigliere comunale Gianluca Calvano
ANDREA DEL MONTE VINCE IL PREMIO “AUTORE DELL'ANNO”
Andrea Del Monte è “Autore dell'anno”. Con il libro “Puzzle Pasolini” il giovane cantautore pontino vince questo riconoscimento speciale che ogni due anni l'Associazione “Artisti Lepini” assegna nell'ambito del Premio biennale letterario internazionale dei Monti Lepini. Riconoscimento, da precisare, intitolato a Franco Caporossi, uno dei fondatori della stessa Associazione scomparso alcuni anni fa. All'inizio, tale Premio biennale era itinerante, ma da alcuni anni si svolge a Segni. Giunto alla diciannovesima edizione, ha dunque quarant'anni. È nato con lo scopo di incrementare e promuovere la letteratura italiana e dialettale, gli studi storici e la saggistica. È aperto anche agli italiani residenti all'estero. Queste le sue sezioni:poesia inedita, poesia in lingua edita, poesia dialettale edita e/o inedita, narrativa edita, narrativa inedita, saggistica storia e tesi di laurea triennale o magistrale. La premiazione dei vincitori si è svolta domenica scorsa. Patrocinato dal Comune di Segni, Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale e Compagnia dei Lepini. Il Premio è stato realizzato con la collaborazione della Banca di Credito Cooperativo di Roma e il periodico “Cronache Cittadine” di Colleferro. Circa il libro “Puzzle Pasolini”, è composto da ventuno interviste, undici canzoni e tre racconti. Pubblicato dalla Edizioni Ensemble, in occasione del centenario della nascita del poeta, quelli di Del Monte sono contributi, inediti e interessanti, di personaggi straordinari della cultura contemporanea che, come tessere di un puzzle per l'appunto, provano a ricostruire insieme l’immagine di uno degli intellettuali più controversi del Novecento. È un libro “musicale” poiché le undici canzoni si possono ascoltare dal Qr code di Spotify posto nella bandella della quarta di copertina dello stesso libro o dai Qr code messi sotto i testi delle stesse canzoni. Canzoni che non sono altro che le poesie scritte da altrettanti poeti che Del Monte ha poi musicato e cantato. Alla realizzazione delle musiche hanno collaborato John Jackson, che nei suoi trascorsi vanta una lunga collaborazione con Bob Dylan, e Roberto Cardinali, chitarrista nel film ‘Loro’ di Paolo Sorrentino. Circa le interviste, sono state rilasciate da una quarantina fra scrittori, attori, registi e ricercatori, alcuni dei quali hanno conosciuto Pasolini personalmente o hanno lavorato con lui, altri invece lo hanno solo studiato per i suoi romanzi, per i suoi film o per i suoi ‘scritti corsari’. Le loro parole lasciano sulle pagine del libro tracce per approfondire e fare luce su questa icona della letteratura italiana. Da precisare che il libro era uscito nel 2015, in occasione del quarantennale della morte di Pasolini, con un altro titolo. Ora, oltre a essere stato rivisto, è stato arricchito con tre racconti: “Un uomo generoso” di Franco Tovo, “La sua passione per il calcio” di Silvio Parrello e “La sua solitudine” di Renzo Paris. Franco Tovo è stato uno degli attori del film “Mamma Roma”, mentre Silvio Parrello è “Er pecetto” del romanzo “Ragazzi di vita”. I tre ricordano in particolare i loro incontri con il poeta. Si tratta, in definitiva, di un libro e di un album per capire meglio Pasolini perché a cento anni dalla sua nascita, continua a rappresentare un enigma da risolvere, un rompicapo nella storia della cultura italiana, un “puzzle” i cui incastri sono resi difficoltosi dalla sua immagine sfaccettata e dai misteri che ha lasciato irrisolti. Da questo libro lo stesso Del Monte ha poi ricavato l'omonimo spettacolo di letteratura, musica e teatro che, con il contributo della Compagnia dei Lepini, ha portato in tour sui Monti lepini. Andrea Del Monte è chitarrista, cantautore e compositore di Latina. Nel 2007, con il singolo “Il giro del mondo” (brano ispirato dal film “Il Grande Dittatore” di Charlie Chaplin) vince il Premio della critica al Festival “Il Cantagiro”. A luglio di quest'anno invece, presso il Campidoglio, gli è stato conferito il “Microfono d'Oro”, considerato l'oscar delle radio italiane. Al suo primo omonimo EP collabora John Jackson, storico chitarrista di Bob Dylanm e l'etnomusicologo Ambrogio Sparagna. Con questo disco, raggiunge la Top 20 di iTunes. Nel 2016, musica e canta la poesia “Supplica a mia madre” di Pier Paolo Pasolini. Infine nel 2919, pubblica il disco-libro “Brigantesse – Storie d'amore e di fucile”, in cui l'album si apre con la lettura di una brano da parte di Sabrina Ferilli.
Minacce dei consiglieri di opposizione. Il sindaco di Bassiano chiama i Carabinieri
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del sindaco di Bassiano Domenico Guidi relativo ad un episodio che sarebbe accaduto ieri in Municipio.
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Oggi (ieri, ndr) – spiega il primo cittadino di Bassiano -, all’interno degli uffici comunali, si è verificato un episodio estremamente grave e tale da mettere a rischio lo svolgimento delle primarie funzioni comunali. I tre consiglieri di minoranza, Giuseppe Fonisto, Ruggero Cacciotti, Marco Lorenzi, sono entrati con fare prepotente ed arrogante nell’ufficio del Responsabile del Servizio Economia e Finanze, da me nominato con decreto del 29 settembre 2022, intimandogli di andare via da quell’ufficio e dal Comune perché non titolato ad occupare il posto (secondo le loro farneticanti opinioni) e, stando alle prime voci raccolte sul posto, minacciandolo di denuncia ove non avesse accettato di lasciare l’ufficio e le funzioni”.
Al verificarsi di questa situazione di violenza verbale nei confronti del Funzionario, in adempimento delle mie funzioni primarie e al fine di assicurare la serenità del funzionario e la continuità dell’azione amministrativa messe a rischio da tale comportamento, – prosegue Guidi – sono stato costretto ad interpellare le forze dell’Ordine, nello specifico il Maresciallo dei Carabinieri della Stazione di Bassiano, che ha prontamente inviato una squadra sul posto al cui sopraggiungere i tre consiglieri di minoranza sono andati via cosicché l’intervento della pattuglia è stato poi revocato. Ho peraltro preannunciato al Maresciallo della locale stazione dei Carabinieri che mi adopererò prontamente per sporgere regolare denuncia riguardo l’accaduto“.
“Il Comune, che mi onoro di guidare, – conclude Guidi – non tollera comportamenti del genere, non li ha mai tollerati e mai lo farà. La Comunità bassianese è fatta di gente per bene, rispettosa dei valori di serietà, onestà e responsabilità. La violenza, l’arroganza, la disonestà non fanno parte del nostro bagaglio culturale e, pertanto, saranno respinte con ogni mezzo”.
Oltre 200 volontari di Plastic Free in tutta la Provincia di Latina
Giornata impegnativa quella di ieri per i volontari di Plastic Free. Diversi gli appuntamenti in tutta la Provincia: da Latina a Fondi, da Pontinia a Priverno, da Roccagorga a Maenza. Circa 200 volontari hanno setacciato e ripulito coste e luoghi della nostra provincia raccogliendo immondizia varia e rifiuti ingombranti. Un bilancio sicuramente positivo per l’ambiente che viviamo e per le attività di volontariato ma che fotografa ancora una volta la triste realtà dell’abbandono scriteriato dei rifiuti in ogni dove. Molte zone di periferia sono diventate ostaggio di zozzoni che continuano a inquinare il territorio, mettendo a rischio l’eco sistema e rendendo a dir poco squallide aree meravigliose del nostro territorio. Ancora un grazie quindi ai volontari di Plastic Free e avanti tutta ragazzi.
Danni e maltempo nel Sud Pontino. Sinistra Italiana vicina ai cittadini
Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del circolo Sinistra Italiana di Sezze.
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Sinistra Italiana Sezze, esprime solidarietà ai cittadini del Sud Pontino che hanno subito danni a causa del maltempo.
È ormai chiaro a tutti, che è arrivato il momento di agire per difendere le nostre case, le nostre attività produttive, le nostre attività commerciali dagli effetti catastrofici che i cambiamenti climatici stanno provocando in provincia di Latina.
Se è vero che il contrasto al cambiamento climatico deve essere affrontato in maniera globale, gli effetti degli eventi atmosferici locali devono essere mitigati dalle azioni di prevenzione e manutenzione dei territori frutto di un’adeguata programmazione politica dello sviluppo territoriale.
L’area più interessata dagli eventi climatici che si stanno susseguendo in maniera allarmante sul territorio è compresa tra l’area dei consorzi di bonifica di Latina e della Piana di Fondi.
Il territorio del Centro - Sud pontino è artificiale, frutto delle bonifiche degli anni trenta del Novecento. Terre strappate alle acque. Un’area, proprio perché artificiale estremamente fragile che necessita di una manutenzione quotidiana e una visione d’insieme estremamente complessa.
Ciò che avviene sui Monti Volsci (Lepini, Ausoni, Aurinci) provoca effetti immediati fino alle coste pontine e viceversa.
Le crisi economiche che negli ultimi decenni si sono susseguite a causa della globalizzazione sfrenata hanno modificato il tessuto produttivo del territorio pontino.
Lo slancio delle multinazionali chimico farmaceutiche degli anni 70-80 si è esaurito e le industrie presenti sul nostro territorio si sono ridimensionate ed adeguate al cambiamento. Ciò ha prodotto la perdita di migliaia di posti di lavoro.
I cittadini del territorio hanno dovuto adattarsi al cambiamento andando via o guardandosi indietro.
Per tornare alle radici agricole di quest’area.
In gran parte della zona pedemontana i vigneti sono stati sostituiti da impianti di produzioni di kiwi la cui coltivazione copre assieme alla Nuova Zelanda gran parte del mercato mondiale di questo frutto.
Mentre nella parte costiera, soprattutto sui terreni sabbiosi, la coltivazione in serra degli ortaggi ha monopolizzato gran parte della superficie coltivabile dell’Agro Pontino e della Piana di Fondi.
Le produzioni di quest’area per la maggior parte vengono esportate in Italia e all’estero.
Il MOF (centro agroalimentare all’ingrosso di fondi) é il più grande e moderno centro italiano di concentrazione, condizionamento e smistamento di prodotti ortofrutticoli freschi.
Quello che è venuto a mancare è stata la visione politica del territorio da parte delle amministrazioni pubbliche, che non hanno saputo guidare questi radicali cambiamenti del sistema produttivo, lasciando che lo sviluppo spontaneo di quest’ultimo si evolvesse da solo senza un’adeguata guida politico economica.
Questo approccio politico, tipico del consumismo più sfrenato, ha impoverito il suolo ed indebolito l’equilibrio uomo - natura
La coltivazione di kiwi necessita di grandi quantità di acqua, che in un a zona paludosa non manca di certo, ma il continuo e costante prelievo non permette alla falda acquifera di mantenere un livello costante. E’ tornato il fenomeno della subsidenza. Il terreno si è abbassato ed alcuni canali, soprattutto nella zona di Mazzocchio, non scorrono più naturalmente verso la costa, causando grossi problemi nello smaltimento delle acque meteoriche.
Allo stesso tempo l’enorme superficie coperta da serre, nella zona costiera, impedisce al terreno di assorbire le piogge che scorrono veloci verso il mare mentre l’acqua salata ha contaminato molti pozzi di costieri, rendendoli non più utilizzabili per scopi agricoli.
I continui incendi estivi sulle aree montane hanno indebolito i fianchi delle colline che non riescono più a trattenere il terreno e limitare l’impeto dei corsi d’acqua.
Il consumo di suolo e l’antropizzazione selvaggia ha modificato l’assetto degli insediamenti urbani. Generando innumerevoli problematiche nei centri urbani che non avendo più confini ben definiti hanno difficoltà a gestire i servizi essenziale (principalmente rifiuti e depurazione delle acque).
La soluzione è la decrescita. Limitare il consumo delle risorse migliorando il tenore e la qualità di vita delle comunità umane che abitano i territori.
Il contratto agli effetti dei cambiamenti deve scaturire da una riprogettazione del territorio.
Adeguare e gestire le opere idrauliche delle aree collinari, favorire le coltivazioni che contribuiscono alla manutenzione delle aree e prevengono gli incendi boschivi.
Ammodernare i sistemi di irrigazione delle superfici agricole che garantiscano le coltivazioni senza stravolgere gli equilibri idraulici.
Limitare il consumo di suolo e programmare uno sviluppo antropico che tenga conto degli effetti negativi sul territorio.
Adeguare le aree coperte da serre affinché garantiscano il corretto deflusso delle acque, per limitare l’impeto dei fenomeni idraulici estremi.
Questi interventi sono essenziali affinché il territorio possa continuare a produrre ricchezza mantenendo un ambiente sano e sicuro in grado di garantire alle persone una buona qualità di vita.