redazione
Progetto Ossigeno, Sezze ammessa tra i beneficiari
Il Comune di Sezze sarà un po’ più verde. La Regione Lazio, infatti, ieri ha reso nota la graduatoria del secondo avviso avente in oggetto la “Manifestazione d'interesse per la selezione di progetti su aree pubbliche o ad uso pubblico finalizzati alla piantumazione di nuovi alberi e arbusti nel territorio della Regione Lazio”, meglio conosciuta come progetto Ossigeno. Il Comune di Sezze si è distinto per la bontà del progetto presentato, ottenendo un punteggio di 77,33 e venendo ammesso tra i beneficiari del finanziamento. Il progetto setino riguardava 6 aree specifiche, il Parco della Rimembranza, l’area antistante il mercato settimanale in località Anfiteatro, la zona delle Fontanelle, la pista ciclabile e due istituti scolastici, quello di via Melogrosso e quello a Ceriara.
A dare notizia circa l’esito del bando è stato il sindaco Lidano Lucidi, che non ha nascosto la propria soddisfazione, spiegando nel dettaglio quali siano le caratteristiche del progetto accolto dalla Pisana.
“Per quanto riguarda il Parco della Rimembranza, l’intervento riguarda l’implementazione del verde esistente e all’interno di un’aiuola limitrofa, con l’inserimento di specie a fiore (lavanda) lungo i viali presenti all’interno del parco, senza dimenticare l’inserimento di specie arbustive (agazzino) lungo il confine est. Sull’area mercato ci saranno tre interventi distinti, il primo riguarda l’area parcheggio in cui si incrementeranno le piante all’interno delle aiuole per creare maggiori zone d’ombra; il secondo riguarda la parte tra i pini posti a nord e il parcheggio e su quest’area si prevedono piantumazioni con piante arbustive, cespugli e piccoli alberi; la terza parte, caratterizzata da un dislivello di circa 6 metri dal piano stradale, vedrà una distribuzione delle piante senza un ordine prefissato. Nell’area delle Fontanelle, che ospita sei nuclei di case popolari, l’azione è quella di aumentare il numero complessivo di piante presenti diminuendo il degrado e l’intervento sarà concentrato sulla rotonda e sull’aiuola che sono poste all’ingresso del complesso residenziale. Per la pista ciclabile – ha proseguito il sindaco – l’azione che si attua è quella di aumentare il numero complessivo di piante presenti per aumentare la ricchezza floricola di tutta l’area; inoltre, la realizzazione di un’area con alberi e arbusti permetterà all’amministrazione di realizzare un’area di sosta per coloro che frequentano la pista ciclopedonale e vorranno godersi qualche minuto di sosta. Per le due scuole, infine, il progetto prevede la realizzazione di un frutteto e di un arboreto a scopo didattico: con il primo si vuole offrire agli studenti la possibilità di realizzare un’oasi per la biodiversità e per la conoscenza dell’antica cultura agricola e i frutti raccolti dagli alunni potranno essere trasformati in succhi o marmellate, oppure utilizzati per la produzione di compost da utilizzare come ammendante sia nel frutteto che nell’arboreto. L’arboreto avrà lo scopo di far conoscere agli studenti la flora che caratterizza le formazioni forestali presenti all’interno del territorio setino”.
Santi subito, l'ultimo libro di Antonio Veneziani
Ultimo tra i maggiori rappresentanti della Scuola Romana, Antonio Veneziani santifica i compagni di strada, gli ultimi, i maestri di libertà e di gioia. “Coglie la santità dove noi non la vediamo” come nota Luigi Mantuano che, anticipando le pagine di lodi e preghiere ai santi laici, apre il nuovo libro di Veneziani, “Santi Subito” edito da FVE Editori. Il libro verrà presentato sabato prossimo, alle 17,.30, nel Museo Giannini di Latina. Oltre all'autore, interveranno lo studioso della mistica Luigi Mantuano, lo scrittore Giorgio Gigliotti e il poeta e scrittore Giorgio Ghiotti. Un’agiografia profana: icone della letteratura, del cinema, della musica, artisti intramontabili e veri e propri miti. Con la sua voce fresca e antichissima, caustica e tenera, Veneziani scrive di uomini e donne che fino a ieri erano tra noi. La metafisica dei santi si trasforma, cambia e si rinnova, esce dai luoghi sacri ed entra nella scena pop. In particolare, ci ricorda, pagina dopo pagina, ritratto dopo ritratto, preghiera dopo preghiera, che ogni vita è più vasta della propria biografia, è imprendibile e canta, allegra e stonata, per i nostri cuori crepati. Accompagnato dai santini illustrati da Emanuela Del Vescovo, Francesco La Penna, Pietro Contento e Simone Lucciola, l’autore, con innamorata devozione, prega Santa Marilyn Monroe che “ha compiuto almeno mille miracoli”, invoca San Jim Morrison “elettrico sciamano”, loda Sant’Amelia Rosselli “protettrice dei perseguitati dalla CIA” e si affida a San Jean Genet con “i piedi che corrono con le nuvole”. E poi ancora Dario Bellezza, Pedro Lemebel, Lady Divine e tante e tanti altri. Ecco, le prime sette righe della sua supplica a Pier Paolo Pasolini: Ti supplichiamo San Pier Paolo,/parla con Dio, di noi poveri asociali e disgraziati seriali,/ liberaci dal tuono e dalla saetta/ tu che ormai niente più turba e spaventa,/ metti in fuga la paura, la morte,/la calamità, la lebbra e le labbra amare./Spezza le catene, fai ritrovare le cose perdute. “I suoi versi lo precedevano, e lui ne fu all’altezza”: questo ha affermato di lui Nicola Lagioia. Invece Emanuele Trevi ha detto: “ “Antonio Veneziani è il rarissimo caso di uno spirito lirico sopravvissuto a tutti i disincanti del tempo collettivo e dell’esistenza individuale”. Fratello di penna di Pier Paolo Pasolini, Sandro Penna e Amelia Rosselli, Veneziani, poeta estremo e inafferrato, ci riporta alla metrica della strada. L’autore non fa differenza tra luoghi regali e marginalità periferiche. Coglie l’infinito nel volto dell’amato o in quello di un passante sconosciuto e santifica il linguaggio volgare con la sua voce di rottura. Veneziani con le sue preghiere poetiche marchia, con la potenza del profeta, l’elegia della gente comune scorgendone la santità.
Scrittore, poeta e saggista, Veneziani, setino di adozione, è nato a Piacenza. È uno dei massimi rappresentanti della scuola romana di poesia che va da Pasolini a Penna, da Bellezza a Rosselli. Tra le sue opere più importanti: “Brown Sugar”, “Cronista della solitudine”, “Fototessere del delirio urbano”, “Tatuaggio profondo”, “Non basta una parrucca”. Il suo ultimo libro di poesie è “Canzonette stradaiole”.
Loffarelli premiato per il miglior Cortometraggio sulla tematica dei rifugiati
Si è svolta ieri sera, 8 giugno 2022 a Roma, la premiazione del miglior Cortometraggio sulla tematica dei rifugiati voluta dal Consiglio Italiano per i Rifugiati che, dal 2014, organizza il Premio Internazionale “Fammi vedere” con cui premia il miglior cortometraggio che contribuisce alla sensibilizzazione per le problematiche relative ai rifugiati. Nel corso della manifestazione organizzata ieri sera e presieduta dal Presidente del Consiglio Italiano per i Rifugiati Roberto Zaccaria (già Presidente della RAI), un’apposita giuria ha scelto il migliore fra gli undici cortometraggi vincitori delle precedenti edizioni, una giuria composta, fra gli altri, dalla Presidente del Sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici Laura Delli Colli, dalla regista Cinzia Th. Torrini, dal Presidente dei produttori televisivi Giovanni Leone, dalla Vice direttrice della sezione Cultura ed educational della RAI Cecilia Valmarana, dal Capo struttura Rai Fiction Pino Corrias, dall’inviato speciale della RAI Valerio Cataldi, dall’attrice Monica Guerritore e dal regista algerino Rachid Benhadj. La prestigiosa giuria ha scelto quale miglior cortometraggio il film La porta di Giancarlo Loffarelli, prodotto dall’Associazione IACS, che vinse la prima edizione del Concorso “Fammi vedere” del CIR nel 2014 e fu trasmesso sulle tre reti RAI. Complimenti prof!
Mistificazioni politiche sulla riapertura del PAT H24
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa circolo Pd di Sezze
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La battaglia sul PAT è sicuramente una battaglia super-partes tanto che in passato il consiglio comunale, all'unanimità, si è adoperato in diverse fasi, prima per evitarne la chiusura, poi per mantenere gli stessi servizi del PPI e poi ancora per ritornare all'apertura H24, dopo che era stata decretata la riduzione a sole 12 ore. Infatti dal 2018 in poi abbiamo fatto incontri con i cittadini, abbiamo convocato consigli comunali con audizione dei dirigenti Asl e con audizione dei Consiglieri Regionali, siamo andati in missione in regione per parlare con l'assessore D'Amato e con il Direttore Generale Casati,recentemente abbiamo presentato una mozione consiliare sempre finalizzata alla riapertura H24 del presidio e lunedi 30 maggio scorso una delegazione del Pd ha avuto un primo incontro con l'assessore D'Amato al fine di iniziare un discorso più generale sull'offerta sanitaria provinciale. Nonostante questa ricostruzione dei fatti, che sfidiamo chiunque a contestare, nei giorni scorsi abbiamo assistito al tentativo di alcuni esponenti politici di attribuirsi meriti specifici che assolutamente non possono e non devono essere riconosciuti al singolo ma a tutti quelli, cittadini, amministratori locali e regionali ,che in questi anni in diversi modi e in più fasi hanno lavorato su queste problematiche. La mistificazione o anche la sola imprecisione nel fornire informazioni su una tematica così delicata è, a dir poco, offensiva. Detto ciò, non possiamo esimerci da una constatazione: oggi il PAT non risponde più alle esigenze dei cittadini di Sezze e di tutto il comprensorio, che sappiamo avere un bacino di 50 mila utenti circa; Se è vero,come è vero, che il pronto soccorso di Latina non riesce più, da tempo, a sopperire a tutte le necessità emergenziali, significa che un presidio come il PAT che non gestisce almeno alcune emergenze è ormai superato e deve,necessariamente,essere sostituito,rimodulato in presidio di assistenza e gestione di alcune urgenze ed emergenze. Tutto quanto questo,con l'ampliamento dei servizi della casa della salute, con l'ospedale di comunità e la RSA, può essere l'inizio di un percorso di ampliamento dell'offerta sanitaria locale e provinciale da cui non possiamo più prescindere.
Quartieri di Sezze senza acqua. Presto un consiglio comunale ad hoc
Quartieri a secco. Da diversi giorni a Sezze Scalo e in quartieri periferici alti di Sezze manca acqua nelle abitazioni. Rubinetti che ronzano durante la giornata e ruttano alla sera. Solo in piena notte in alcune località torna l’acqua nei rubinetti ma per poche ore. In Via Sicilia, in via Napoli in zone di Suso i cittadini hanno dovuto far ricorso a bottiglie di prima necessità per lavarsi. Pare che la criticità dipenda nella maggior parte dei casi per problemi di ripescaggio presso fonte La Penna a causa dell’insabbiamento dei pozzi, una annosa problematica peggiorata nell’ultimo periodo. Per questa grave e prima emergenza idrica dell’estate setina sarà convocato un consiglio comunale ad hoc. Il sindaco ha emesso una ordinanza per il consumo idrico improprio chiedendo buon senso per evitare spreco di acqua in questo periodo. “Mentre ci sono cittadini e famiglie senza acqua – ha detto il sindaco Lucidi – c’è chi innaffia il giardino”. L’opposizione consiliare ieri ha pubblicamente criticato il gestore Acqualatina. “Le amministrazioni precedenti hanno contestato in diversi modi i disservizi causati dalla gestione della Società Acqualatina con audizioni dei tecnici, incontri con dirigenti e amministratori e finanche con la mancata espressione del voto sul bilancio. Solo parte degli investimenti promessi sono stati realizzati - hanno scritto i consiglieri di opposizione - con la conseguenza che le problematiche e le criticità continuano a provocare malcontento e fastidio tra i cittadini”.
La legge non permette rappresentatività dei sessi. Lo sfogo di Gioacchini
"La parata del 2 Giugno, aperta dai sindaci, è la panoramica fedele dell'Italia di oggi. Proprio quei sindaci imposti con una legge perversa che consente, fra l'altro, il controllo totale e sistematico del voto, sono la massima espressione dell'italica democrazia. Legge che ha disatteso perfino l'esito del referendum popolare sulla preferenza unica, teso ad evitare controlli, passato con il 95,57 % dei voti, usando le donne solo per farle diventare inconsapevole strumento di controllo". Esordisce così Luigi Gioacchini del movimento di Iniziativa Sociale di Sezze. Il suo è un sfogo soprattutto derivato dalla considerazione che l'attuale legge non permette una vera rappresentatività dei sessi. " Dalle coalizioni di liste, alla preferenza multipla, tutto è teso, in maniera magistrale, ad esercitare il controllo totale dei cittadini. Ed è un fatto inoppugnabile che, da quando questa legge è stata imposta, le zone del territorio nazionale, cadute nelle mani delle mafie, sono aumentate in misura esponenziale. La Mafia, oggi, è presente, e agisce, in luoghi impensabili fino a qualche anno fa. Se avessero veramente voluta la rappresentatività dei sessi, e non garantire esclusivamente i centri di potere locali o localizzati, dando loro un'arma in più per il controllo - si legge ancora nel comunicato stampa di Gioacchini - sarebbe bastato prevedere, nella composizione dei consigli comunali, una percentuale che garantisse la presenza di entrambi i sessi che con questa legge nemmeno è garantita. Ma sempre con la preferenza unica. Ma non era certo la rappresentatività che si voleva. E se all'apertura della Parata avrei visto meglio i presidenti delle province, quelli si "squisita" spartizione di questo potere, i sindaci, ne sono certo, faranno di tutto per essere all'altezza della situazione".
IV Edizione del Premio Campoli con gli studenti dell'ISISS
Dopo le prime tre edizioni riservate a poeti dialettali di ogni età e provenienza, quest’anno il Premio letterario “Antonio Campoli” ha rinnovato il suo regolamento e coinvolto esclusivamente i giovani studenti delle scuole superiori setine, grazie alla collaborazione tra l’Associazione "Tibbo Tabbo" e l’I.S.I.S.S. Pacifici e De Magistris di Sezze che si sono avvalsi del patrocinio concesso dal Comune di Sezze e dalla Compagnia dei Lepini.
Rispetto alle passate edizioni - di cui le ultime due organizzate in collaborazione con il Comune di Bassiano che hanno visto la partecipazione di concorrenti da tutte le regioni italiane - il bando della 4ᵃ edizione prevedeva tre diverse sezioni che avevano lo scopo prioritario di stimolare le nuove generazioni allo studio ed alla conoscenza del dialetto. Ciò attraverso l’opera letteraria di Antonio Campoli, autore di numerosi componimenti in vernacolo setino tra cui la poesia Il progresso, scritta nel 1960 e indicata dagli organizzatori per svolgere le seguenti prove:
Sezione A - Commento alla poesia
Sezione B - Traduzione della stessa dal dialetto all’italiano;
Sezione C - Componimento in dialetto sullo stesso tema della poesia indicata.
Pubblicato il bando a fine gennaio 2022, gli studenti, supportati dalla dirigente scolastica Anna Giorgi e dai rispettivi docenti dell’Istituto superiore di Sezze, hanno risposto in modo soddisfacente, con elaborati iscritti ad ognuna delle tre sezioni. I lavori presentati, sono stati poi sottoposti alla valutazione della giuria composta da: Laura Matilde Campoli, Giancarlo Loffarelli, Franco Abbenda, Sara Carlesimo e Vincenzo Faustinella. Presidente onorario, l’attore Maurizio Maturani in arte “Martufello”. I nomi dei vincitori della 4ᵃ edizione del Premio letterario “Antonio Campoli” si conosceranno nel corso della cerimonia di premiazione che si terrà martedì 7 giugno p.v., alle ore 11,00, presso l’Aula Magna dell’I.S.I.S.S. Pacifici e De Magistris di Sezze, in via dei Cappuccini.
Oltre ai saluti della dirigente scolastica Anna Giorgi, sono previsti gli interventi del sindaco del Comune di Sezze, Lidano Lucidi, del presidente della Compagnia dei Lepini, Quirino Briganti, dello storico delle tradizioni locali, Luigi Zaccheo e dell’artista “Martufello”.
La manifestazione si svolgerà nel rispetto delle norme attuali sul Covid19 riguardanti i plessi scolastici.
La Presidente
Associazione Tibbo Tabbo Sezze
Laura Matilde Campoli
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La Dirigente Scolastica
ISISS Pacifici De Magistris di Sezze
Anna Giorgi
Denunciati per reddito di cittadinanza falso. Il sindaco di Sezze ringrazia l'Arma dei Carabinieri e gli uffici comunali
"Apprendo con grande piacere l’azione dei Carabinieri locali guidati dal Maresciallo Ordinario Ilaria Somma che hanno denunciato diverse persone che percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza. Un lavoro che anche gli uffici comunali hanno supportato perché in questo momento storico non è più accettabile che gli aiuti vengano dati a chi non ne ha diritto e se mai non vengono dati a chi ne ha veramente bisogno. Ci sono altre posizioni che vengono monitorate e quotidianamente che i carabinieri della stazione stanno curando. Abbiamo dato la massima disponibilità dell’amministrazione al sostegno di queste azioni e così come riguarda l’evasione dei tributi locali andremo avanti, perché con un bilancio comunale così disastrato come quello di Sezze, non è più possibile accettare chi non paga le tasse anche se può e chi percepisce redditi non dovuti, mentre chi lavora paga per tutti. Invito di nuovo, soprattutto chi ha debiti rilevanti, a contattare gli uffici della SPL perché nei prossimi mesi partirà la seconda tranche di accertamenti contestualmente al lavoro dei carabinieri sul reddito di cittadinanza". Queste le dichiarazione del primo cittadino di Sezze Lidano Lucidi
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IL COMUNICATO STAMPA DELL'ARMA DEI CARABINIERI
INDEBITA PERCEZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA: DENUNCIATE 6 PERSONE DAI CARABINIERI DI SEZZE
“Indebita percezione del reddito di cittadinanza” è il reato di cui dovranno rispondere 6 persone (di cui 4 donne e 2 uomini) di età compresa fra i 28 anni e i 52 anni, di origini straniere e residenti a Sezze, denunciati in stato di libertà dai Carabinieri della Stazione di Sezze congiuntamente a personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Latina, nell’ambito di un’attività di polizia giudiziaria finalizzata a contrastare efficacemente la fenomenologia. In particolare, i militari deH’Arma dei Carabinieri, dopo accurate verifiche volte ad accertare il possesso dei requisiti previsti dalla normativa del D.L. n.4/2019 convertito in Legge n.26/2019 in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni attraverso l’esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo del territorio con quelli fomiti dal Comune di residenza, appuravano che i sei soggetti fornendo false dichiarazioni avevano nel tempo percepito fraudolentemente il sussidio. Gli esiti dei controlli venivano comunicati all’Autorità Giudiziaria e all’INPS per 1 interruzione dell’elargizione del beneficio e il recupero delle somme indebitamente percepite. Continueranno i monitoraggi dei Carabinieri finalizzati a contrastare efficacemente gli abusi, registrati nel corso del tempo, da parte di soggetti che non versano nelle condizioni giustificatrici del percepimento del reddito di cittadinanza e che con la loro condotta non solo commettono reato, ma sviliscono la ratio dell istituto giuridico del beneficio".
Oltre 10 mila euro tra contributi e spese per la Sagra del Carciofo. Con quale criterio?
Oltre 10 mila euro tra contributi alle associazioni locali e spese varie. Questi, al momento, gli impegni di spesa presenti nelle determine di settore pubblicate sull’albo pretorio del Comune di Sezze per la realizzazione della 51esima Sagra del Carciofo di Sezze. Somme importanti per un Comune in crisi economica e finanziaria ma, soprattutto, somme elargite in base a quale criterio? Nell’avviso pubblico “Manifestazione di Interesse” tra i punti si leggeva: “…potrà essere prevista l’erogazione di un contributo che dovrà essere preventivamente concordato tra le parti prima dello svolgimento della manifestazione”. Molte sono state le associazioni aderenti al grande evento, poche invece quelle considerate sul libro paga dell’amministrazione comunale. In base a quale valutazione sono stati elargiti i contributi? Ad oggi ancora non esiste un regolamento comunale relativo e si presume, quindi, che l’elargizione dei contributi sia stata ancora a discrezione degli organizzatori dell’evento. E' stato premiato l'evento più simpatico? Più figo? Più importante? Più coinvolgente? Più lungo? Ai posteri l'ardua sentenza. Viva Dio che Sezze pulluli - nonostante tuttto - di cittadini attivi a prescindere... L’associazionismo è passione, è amore per la città. E’ condivisione di spazi, di storia e tradizioni locali. E’ una merce rara non quantificabile economicamente… eppure c’è chi ha i superpoteri di dare valore economico e giudizio critico a questo o a quell’evento, a questa o a quella associazione, creando ulteriore divisioni e scollamento sociale e culturale.
“A morsi e bocconi”, l'ultimo libro di Roberto Campagna presentato a Sezze
Secondo la Fao, quelli di strada sono cibi che vengono preparati e venduti in strada per l’appunto, nei mercati e nelle fiere da commercianti ambulanti. Ma si trovano ormai anche in alcuni locali come le paninoteche, le piadinerie o i pub, nei chioschi o, per esempio, nelle fraschette dei Castelli Romani. Sono, in pratica, tutti quei cibi che si possono mangiare senza posate. I Monti Lepini e l'Agro Pontino sono molto ricchi di questi cibi, a cui Roberto Campagna ha dedicato il libro “A morsi e bocconi”. Illustrato con foto di Alessandro di Norma, è frutto di una ricerca che lo stesso Campagna ha realizzato per conto della Cooperativa Utopia 2000 onlus nell'ambito del progetto “Convivium Monti Lepini - Simposi, mense, tavole, produzioni, protagonisti e saperi. Storia, arte e culture enogastronomiche nel territorio lepino” della Compagnia dei Lepini. Verrà presentato a Sezze, venerdì 27 maggio, alle ore 17.300, presso l'ISSIS “Pacifici e De Magistris”. Oltre allo stesso autore e ad Alessandro Di Norma, interverranno il sindaco di Sezze Lidano Lucidi, il dirigente dell'ISSIS Anna Giorgi, il presidente della Cooperativa Utopia 2000 onlus Massimiliano Porcelli, la giornalista Teresa Faticoni, lo storico Luigi Zaccheo e il responsabile dello Slow Food Travel Roberto Perticaroli. Alla fine della presentazione, alcuni cibi raccontati nel libro verranno fatti degustare. In programma anche un assaggio di oli, di vini e di olive dell'Agro Pontino a cura del Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole di Latina) e della Strada del vino, dell'olio e dei sapori della provincia di Latina. I cibi di strada hanno origini antichissime: si consumavano già all’epoca dei Greci e dei Romani. E fu proprio nell’antica Roma che si diffuse l’usanza di imbottire due fette di pane. E da allora il panino è diventato l’emblema di tale abitudine alimentare. Il nome di Panisperna, la via romana diventata famosa per il gruppo di giovani fisici italiani, che presso il Regio Istituto di Fisica dell’Università, assieme a Enrico Fermi, contribuirono alla scoperta dei neutroni lenti che permise di realizzare il primo reattore nucleare, pare che derivi da “panis et perna”, ossia pane e prosciutto, che i frati della Chiesa di San Lorenzo in Panisperna usavano offrire ai poveri il giorno della festa dello stesso santo. I cibi di strada sono diffusi in ogni zona d’Italia. “Il territorio lepino e della Provincia di Latina - ha scritto nella presentazione del libro Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini - oltre a possedere un ingente patrimonio artistico e naturalistico, ha dei cibi che suscitano suggestioni, profumi e sapori, espressione di un retaggio culturale millenario”. Questo libro è un vero e proprio viaggio enogastronomico in questo territorio, le cui “tappe” sono ventotto. “Il cibo - ha scritto Alessandro Di Norma nella nota fotografica - è storia, è rito, è tradizione, è insieme di gesti caratterizzati dalle abitudini che si perdono nei gangli della quotidianità più remote, ma trapelano, senza troppo fatica, anche in quella attuale, veloce ed effimera, legata alle contemporanee tecnologie di comunicazione. Fotografando il cibo si è dato vita a un racconto di sensazioni che ritornano, e restano, nella mente come radici secolari”. I cibi che verranno fatti degustare, saranno preparati dagli studenti del corso serale dell'Alberghiero dell'ISISS “Pacifici e De Magistris”.