
redazione
Danni e maltempo nel Sud Pontino. Sinistra Italiana vicina ai cittadini
Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del circolo Sinistra Italiana di Sezze.
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Sinistra Italiana Sezze, esprime solidarietà ai cittadini del Sud Pontino che hanno subito danni a causa del maltempo.
È ormai chiaro a tutti, che è arrivato il momento di agire per difendere le nostre case, le nostre attività produttive, le nostre attività commerciali dagli effetti catastrofici che i cambiamenti climatici stanno provocando in provincia di Latina.
Se è vero che il contrasto al cambiamento climatico deve essere affrontato in maniera globale, gli effetti degli eventi atmosferici locali devono essere mitigati dalle azioni di prevenzione e manutenzione dei territori frutto di un’adeguata programmazione politica dello sviluppo territoriale.
L’area più interessata dagli eventi climatici che si stanno susseguendo in maniera allarmante sul territorio è compresa tra l’area dei consorzi di bonifica di Latina e della Piana di Fondi.
Il territorio del Centro - Sud pontino è artificiale, frutto delle bonifiche degli anni trenta del Novecento. Terre strappate alle acque. Un’area, proprio perché artificiale estremamente fragile che necessita di una manutenzione quotidiana e una visione d’insieme estremamente complessa.
Ciò che avviene sui Monti Volsci (Lepini, Ausoni, Aurinci) provoca effetti immediati fino alle coste pontine e viceversa.
Le crisi economiche che negli ultimi decenni si sono susseguite a causa della globalizzazione sfrenata hanno modificato il tessuto produttivo del territorio pontino.
Lo slancio delle multinazionali chimico farmaceutiche degli anni 70-80 si è esaurito e le industrie presenti sul nostro territorio si sono ridimensionate ed adeguate al cambiamento. Ciò ha prodotto la perdita di migliaia di posti di lavoro.
I cittadini del territorio hanno dovuto adattarsi al cambiamento andando via o guardandosi indietro.
Per tornare alle radici agricole di quest’area.
In gran parte della zona pedemontana i vigneti sono stati sostituiti da impianti di produzioni di kiwi la cui coltivazione copre assieme alla Nuova Zelanda gran parte del mercato mondiale di questo frutto.
Mentre nella parte costiera, soprattutto sui terreni sabbiosi, la coltivazione in serra degli ortaggi ha monopolizzato gran parte della superficie coltivabile dell’Agro Pontino e della Piana di Fondi.
Le produzioni di quest’area per la maggior parte vengono esportate in Italia e all’estero.
Il MOF (centro agroalimentare all’ingrosso di fondi) é il più grande e moderno centro italiano di concentrazione, condizionamento e smistamento di prodotti ortofrutticoli freschi.
Quello che è venuto a mancare è stata la visione politica del territorio da parte delle amministrazioni pubbliche, che non hanno saputo guidare questi radicali cambiamenti del sistema produttivo, lasciando che lo sviluppo spontaneo di quest’ultimo si evolvesse da solo senza un’adeguata guida politico economica.
Questo approccio politico, tipico del consumismo più sfrenato, ha impoverito il suolo ed indebolito l’equilibrio uomo - natura
La coltivazione di kiwi necessita di grandi quantità di acqua, che in un a zona paludosa non manca di certo, ma il continuo e costante prelievo non permette alla falda acquifera di mantenere un livello costante. E’ tornato il fenomeno della subsidenza. Il terreno si è abbassato ed alcuni canali, soprattutto nella zona di Mazzocchio, non scorrono più naturalmente verso la costa, causando grossi problemi nello smaltimento delle acque meteoriche.
Allo stesso tempo l’enorme superficie coperta da serre, nella zona costiera, impedisce al terreno di assorbire le piogge che scorrono veloci verso il mare mentre l’acqua salata ha contaminato molti pozzi di costieri, rendendoli non più utilizzabili per scopi agricoli.
I continui incendi estivi sulle aree montane hanno indebolito i fianchi delle colline che non riescono più a trattenere il terreno e limitare l’impeto dei corsi d’acqua.
Il consumo di suolo e l’antropizzazione selvaggia ha modificato l’assetto degli insediamenti urbani. Generando innumerevoli problematiche nei centri urbani che non avendo più confini ben definiti hanno difficoltà a gestire i servizi essenziale (principalmente rifiuti e depurazione delle acque).
La soluzione è la decrescita. Limitare il consumo delle risorse migliorando il tenore e la qualità di vita delle comunità umane che abitano i territori.
Il contratto agli effetti dei cambiamenti deve scaturire da una riprogettazione del territorio.
Adeguare e gestire le opere idrauliche delle aree collinari, favorire le coltivazioni che contribuiscono alla manutenzione delle aree e prevengono gli incendi boschivi.
Ammodernare i sistemi di irrigazione delle superfici agricole che garantiscano le coltivazioni senza stravolgere gli equilibri idraulici.
Limitare il consumo di suolo e programmare uno sviluppo antropico che tenga conto degli effetti negativi sul territorio.
Adeguare le aree coperte da serre affinché garantiscano il corretto deflusso delle acque, per limitare l’impeto dei fenomeni idraulici estremi.
Questi interventi sono essenziali affinché il territorio possa continuare a produrre ricchezza mantenendo un ambiente sano e sicuro in grado di garantire alle persone una buona qualità di vita.
Ancora silenzi e fumo negli occhi sulla vicenda del cimitero di Sezze
Luigi Gioacchini del Movimento Libero Iniziativa Sociale torna sulla vicenda scandalosa del cimitero di Sezze. Secondo Gioacchini a distanza di un anno e mezzo ancora si continua a gettare fumo negli occhi ai cittadini. " Riguardo il Cimitero, con una suggestiva cronistoria di fatti, già di ampiamente di dominio pubblico, riportati in deliberazione, il Comune di Sezze - afferma Gioacchini - continua ad alimentare dubbi ed incertezze. Dubbi ed incertezze che non possono, come al solito, non finire nella solita strumentale ricerca di capri espiatori, continuando a non incidere sulla reale portata dell'argomento e sviando dal fatto che il compito dell'Ente, "in primis", dovrebbe essere quello di eliminare le dolorose vicende che, puntualmente, sono costretti a vivere i sezzesi. Quei sezzesi già ampiamente provati dal dolore per la perdita di una persona cara che si trovano nella impossibilità di poter dare degna e definitiva sepoltura al loro defunto. Con grave danno e nocumento. Naturalmente, come dimostra questa deliberazione, che dice tutto ed il contrario di tutto, il Comune, davanti a tanto dolore, preferisce cincischiare e parlare d'altro". Gioacchini si riferisce alla delibera comunale del 29 settembre scorso relativa agli atti di indirizzo sugli interventi approvati all'interno del cimitero. "Il "top secret" imposto sul lavoro svolto dal "gruppo ad hoc", costituito dal Commissario - aggiunge la nota del MLIS - che doveva essere reso noto addirittura prima delle elezioni, continua e sulle circa 6 mila tombe abusive, che venivano ipotizzate, vige il più assoluto e drammatico silenzio. Eppure è solo di questo che l'Amministrazione, che di fatto preferisce il fumo negli occhi, dovrebbe rendere conto".
Il 2 ottobre torna Plastic Free per ripulirci! Ecco tutti gli eventi
Il 2 ottobre 2022, Plastic Free Onlus torna con il “Sea & River Day” in più di 200 città. Sulle spiagge e sulle rive di tutta Italia, il grande appuntamento annuale dedicato alla pulizia del territorio ha l’obiettivo di rimuovere dalla natura plastica e rifiuti abbandonati vicino le nostre acque, nonché sensibilizzare la coscienza nazionale su questo tema. Il vero problema è il rapporto tra la plastica e l'uomo, un fallimento. E’ ormai evidente l’abuso della plastica, in particolare quella monouso: utilizzata spesso per pochi minuti, resta poi in circolazione per una vita intera.
Ogni giorno, secondo un rapporto dell'Unep, finiscono nelle acque 731 tonnellate di rifiuti plastici. A differenza degli oceani, però, il problema del Mediterraneo non riguarda soltanto la spazzatura di grandi dimensioni, che comunque ha iniziato a formare delle vere e proprie isole, ma riguarda per il 92% i rifiuti che non riusciamo a vedere: la microplastica. Frammenti di meno di 5 millimetri che, proprio nelle nostre acque, trovano la loro maggior concentrazione al mondo. Sfere, granuli, pellicole, lenze e schiuma, spesso derivati proprio dall’erosione dai rifiuti che vengono abbandonati sulle spiagge e sulle rive dei fiumi, sono le microplastiche più diffuse nel nostro mare. Senza dimenticare che, attraverso i pesci, i molluschi e anche i crostacei, arrivano anche nei nostri piatti.
E’ un problema che non si può più ignorare. Proprio per questo Plastic Free si impegna attivamente e concretamente per la tutela della natura, grazie alla forza dei suoi 250.000 volontari che si mettono in gioco non solo in questa giornata, ma durante tutto l’anno. Il 2 ottobre sarà l’occasione che unirà tutta l’Italia nell’indossare l’uniforme blu con la tartaruga bianca e dimostrare che insieme si può ancora fare tanto per il Pianeta.
Partecipare a questo evento è, infatti, un'ottima occasione per riflettere sulle piccole e grandi azioni quotidiane che si possono fare per salvaguardare l'ambiente.
Anche i Comuni di Fondi ,Latina ,Genzano ,Guidonia ,Maenza, Fiumicino, Pomezia ,Pofi ,Roma , Arnara , Priverno ,Monterotondo, Pontinia e Roccagorga collaboreranno attivamente all'iniziativa. La partecipazione è completamente gratuita, basterà cliccare su questo link https://www.plasticfreeonlus.it/eventi per ricevere tutte le informazioni e unirsi ai volontari di Plastic Free che si incontreranno per rendere la nostra casa un posto migliore e regalare un respiro ai nostri mari.
Ecco tutti gli appuntamenti:
ROMA ⬇️
https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/2273/2-ott-roma
POFI⬇️
https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/2287/2-ott-pofi
POMEZIA ⬇️
https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/2267/2-ott-pomezia
PRIVERNO ⬇️
https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/2284/2-ott-priverno
LATINA ⬇️
https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/2481/2-ott-latina
GUIDONIA MONTECELIO ⬇️
https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/2328/2-ott-guidonia-montecelio
MONTEROTONDO ⬇️
https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/2339/2-ott-monterotondo
ARNARA ⬇️
https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/2376/2-ott-arnara
FIUMICINO ⬇️
https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/2407/2-ott-fiumicino
MAENZA⬇️
https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/2434/2-ott-maenza
GENZANO DI ROMA ⬇️
https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/2438/2-ott-genzano-di-roma
PONTINIA ⬇️
https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/2517/2-ott-pontinia
FONDI ⬇️
https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/2522/2-ott-fondi
ROCCAGORGA ⬇️
https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/2525/2-ott-roccagorga
Espugnati da una destra sovranista. L'analisi di Alleanza Verdi-Sinistra
Riceviamo e pubblichiamo l'analisi del voto politico di Alleanza Verdi-Sinistra.
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La vittoria della destra anche a livello locale è stata significativa. Un paese storicamente con radici di sinistra è stato espugnato da una destra sovranista. Questo è accaduto per 2 fattori principali: 1- La sinistra si è troppo istituzionalizzata negli anni abbandonando qualsiasi aspetto liminale. 2- La destra ha preso il ruolo della sinistra parlando di lavoro, pensioni, diritti. Ciò che non ci ha premiato sicuramente è stata la non "chiarezza", i continui cambi di rotta, cosa che non è avvenuta nel terzo polo Renzi-Calenda, capaci di portare avanti le loro istanze con convinzione, determinazione, forza. La destra è riuscita a costruire un opposizione dura, credibile, guidata dalla Meloni che è rimasta lì a guardare in opposizione. Una dura opposizione al governo Draghi, ambiguo su molteplici tematiche, forte con i deboli e debole con i forti. L'Italia è un paese che ha bisogno di essere ristrutturato, un paese vecchio di mentalità dove il conservatorismo regna sovrano. Un dato interessante è quello dei 5 stelle, i quali, ripartendo da Giuseppe Conte con un movimento praticamente distrutto si attestano ad ottime percentuali. La loro agenda è pressoché di Sinistra, per le fasce deboli, contro l'invio delle armi in Ucraina, per l'aumento del salario minimo, per il reddito di cittadinanza, tutte misure contrarie all'agenda Draghi che palesemente non è stata premiata. Bisogna dunque ripartire dai territori e costruire un'alternativa credibile, solida, capace di contrastare il populismo ed il sovranismo. Noi di Alleanza Verdi-Sinistra continueremo a lavorare per riportare le politiche sociali, i diritti sociali, civili, sostenibilità ambientale, potenziamento del trasporto pubblico, energie rinnovabili.
A Sezze Fratelli d'Italia primo partito col 33%. Ecco i risultati
Dati definitivi per 22 sezioni su 22 nel Comune di Sezze dove si conferma il trend nazionale. Primo partito in assoluto Fratelli d’Italia con circa 3000 voti sia alla camera che al senato con una percentuale del 33 %, mentre crolla la Lega con circa 900 voti con una perncentuale del 10 %. Tiene bene anche rispetto alle aspettative il M5s che a Sezze si conferma il secondo partito sfiorando le 1400 preferenze con una percentuale intorno al 15%, poco sopra al Partito Democratico di qualche punto percentuale (14,47 % al Senato, 15,29% alla Camera). Per tutti gli altri partiti percentuali molto basse tra il 4 % di Azione, a risultati insignificanti per altri partiti e cartelli elettorali. Tra i più votati per i candidati ai collegi uninominali: per il Senato Claudio Fazzone che a Sezze conquista oltre 5300 preferenze con oltre il 56%, mentre Sergio Messore del Pd si ferma a 1800 preferenze con un 19%. Alla Camera Colosimo Chiara per il centrodesta conferma i dati del sentato con il 56, 73% mentre Tommaso Malandruccolo del Pd e della gruppo di centro sinistra arriva ad un 20,85 % con 1949 preferenze.
ECCO I RISULTATI
AL SENATO
ALLA CAMERA
Pulizia di fossi e cunette, Casalini chiede collaborazione ai cittadini
Il consigliere comunale di Sezze Pasquale Casalini, presidente della commissione lavori pubblici, invita la cittadinanza alla collaborazione per scongiurare e prevenire danni e pericoli con l’approssimarsi delle piogge e della stagione autunnale, soprattutto a causa del verificarsi dei mutamenti climatici che sempre più spesso ci colgono di sorpresa ed impreparati.
Ecco la richiesta di collaborazione del consigliere comunale
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A Maenza “LE STORIE NON VOLANO” DI ROBERTO CAMPAGNA
È un romanzo esistenzialista. Nelle pagine de “Le storie non volano” di Roberto Campagna, oltre alla sfortuna, ci sono la depressione, la follia, il tradimento, la prostituzione, l’emarginazione, l’aborto e la morte. Ma anche l’amore, la solidarietà e la comprensione. In tali pagine, così riconoscibili nello stile, l’autore va oltre ciò a cui ha abituato i suoi lettori e lentamente, quasi senza rendersene conto, li spinge dentro i colori più cupi dell’animo umano, in un continuo oscillare tra basso e alto, aridità dello spirito e poetica della vita. Verrà presentato nell'ambito della rassegna “Incontri letterari a castello”, sabato 24 settembre alle 18.00, a Maenza, nel Castello Baronale. L'incontro è organizzato dall'Associazione “La Macchia” di Sezze e dalla Compagnia dei Lepini. Dopo i saluti di Claudio Sperduti e Dorina Risi rispettivamente sindaco e assessore alla culura di Maenza, introdurrà l'incontro lo storico Alessandro Pucci. Interveranno Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini, e il poeta Antonio Veneziani. Dialogherà con l'autore lo storico Nino Cardone, mentre Maria Borgese, attrice e danzatrice, leggerà alcune pagine del romanzo. Romanzo che ha vinto il Premio speciale “Antica Pyrgos” per la poeticità della prosa. Così come in altri suoi libri, Campagna, in questo romanzo (edizionicroce, pagg. 160, euro 15.00) ricorre alla metanarrazione. In pratica, racconta fatti realmente accaduti mischiandoli con altri creati artatamente da lui stesso. Ciò per rendere gli stessi fatti accaduti più credibili e quelli inventati più veritieri. Quattro i principali protagonisti del racconto, che inizia nel 1985 e finisce nel 2010: tre maschi e una femmina. Più che amici, sono compagni di gioco a carte. Le loro vite sono segnate dalla sfiga e le partite interminabili a briscola e tressette, che spesso non vedono né vinti né vincitori, sono la metafora delle loro stesse vite. Nel quadro narrativo, a fare in qualche modo da cornice, ci sono altre partite: gli scontri elettorali di Borgomanuzio. È qui, in questo borgo medievale, che è incentrato il romanzo.“L’idea iniziale – afferma l’autore – era quella di raccontare questi scontri elettorali, in particolare quello del rinnovo del Consiglio comunale dell’85, quando avvenne un incomprensibile ‘compromesso storico casereccio’. Ma rendendomi conto che, al di là delle lotte di partito, delle fazioni facinorose e dei tentativi di alleanze, il racconto sarebbe stato, oltre che striminzito, troppo asettico, pieno di numeri, liste e nomi, ho inventato le storie di questi quattro sfortunati personaggi. Quella degli scontri politici, dei canditati, dei rapporti fra i partiti, dei risultati elettorali e degli amministratori locali è diventata così la parte secondaria e storica del libro, a tratti romanzata”. Ne “Le storie non volano” non è prevista redenzione per coloro che ne popolano il racconto. Le vite dei personaggi principali sembrano marchiate da un fato ineluttabile, pronto a stroncare sul nascere ogni velleità di riscatto o di fuga. I quattro amici seguiranno il destino che per loro è stato tracciato, vittime di una tragica catena di cause ed effetti, iniziata prima della loro nascita. Ognuno di loro ha lo stigma del perdente e tali li si considererebbe, se l’autore, attraverso emozionanti flashback, non ce li mostrasse in tutta la loro purezza di angeli caduti. In questo romanzo, per la prima volta, le parole, le frasi, le volute ripetizioni, che Campagna solitamente utilizza nei suoi scritti per costringere il lettore sul sentiero da lui mirabilmente tracciato, si trasformano in messaggio metalinguistico che travalica la razionalità.
Contratto di Fiume, il Comune di Sezze chiede agli studenti di presentare progetti
Avviso Pubblico del Comune di Sezze per la co-progettazione della manifestazione di interesse attinente il Contratto di Fiume Ufente con le Istituzioni Scolastiche del territorio setino di ogni ordine e grado, da presentare all’Avviso Pubblico Regionale per la concessione di contributi per i contratti di fiume delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi 2022/2023. Il Contratto di Fiume Ufente, il cui accordo di programma è stato firmato il 23 febbraio 2022, e del quale il Comune di Sezze è soggetto responsabile, si configura come un contesto idoneo a esperimentare e pilotare processi di apprendimento non formale per bambine e bambini, ragazze e ragazzi. Per tale ragione il Comune di Sezze ritiene opportuno che questo progetto sia condiviso con le Istituzioni Scolastiche del territorio setino di ogni ordine e grado. La data di scadenza del bando e’ il 30 settembre 2022. Il Comune di Sezze pertanto invita le Istituzioni Scolastiche del territorio setino di ogni ordine e grado a presentare i propri contributi al programma di attività del progetto dell’avviso Pubblico Regionale. Il Comune potrà, tenuto conto del lavoro di co-progettazione che dovrà essere realizzato, preparatorio della manifestazione di interesse, avviare un dialogo con l’istituzione scolastica al fine di condividere i criteri della sua partecipazione e il numero di bambine, bambini, ragazze e ragazzi che saranno coinvolti/e nel progetto. I contributi dovranno essere redatti seguendo il modello Allegato A e dovranno pervenire alla PEC del Comune di Sezze Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 12.00 di oggi 20 settembre insieme alla fotocopia della carta di identità del legale rappresentante dell’Istituzione Scolastica
L'Istituto “Rosselli” di Aprilia al The Economy of Francesco
L'Istituto “Carlo e Nello Rosseli” di Aprilia al The Economy of Francesco, in programma ad Assisi dal 22 al 24 settembre. A rappresentarlo sarà Pamela Martinelli. studentessa della quarta A di Relazioni internazionali per il marketing. Ciò grazie anche alla collaborazione con Enti del Terzo Settore. Promosso da papa Francesco. l'incontro è rivolto in particolare a economisti, imprenditori e promotori di “economia sostenibile” under 35 di tutto il mondo. Il suo scopo è discutere un nuovo modo di intendere l'economia secondo lo spirito di San Francesco d'Assisi, ovvero di temi vicini alla cosiddetta “economia civile”. Ma è aperto anche a giovani provenienti da tutti e sei i continenti, che potranno così confrontarsi con alcuni esperti mondiali del settore, come Vandana Shiva, Jeffrey Sachs, Kate Raworth, Gael Giraud, Sabina Alkire, Suor Helen Alford, Vilson Groh e Stefano Zamagni. “Quello sull’economia sociale - ha affermato Ugo Vitti, dirigente scolastico dell'Istituto “Carlo e Nello Rosselli” di Aprilia - è sicuramente uno tra i temi più dibattuti in questi anni di crisi e di ricerca di soluzioni alternative alle grosse disparità economiche globali. Per realizzarla, l'economia sociale, però occorre promuoverla soprattutto tra i giovani che saranno i veri protagonisti del futuro. Per l'occasione, la città di Assisi verrà divisa in dodici villaggi tematici corrispondenti ad altrettanti luoghi suggestivi, come ad esempio la Basilica di Santa Maria degli Angeli, la Basilica di Santa Chiara o lo storico Istituto Serafico. All’interno di questi villaggi si terranno conferenze, workshop e tavoli di lavoro durante i quali verranno raccolti i contributi di tutti i partecipanti (più di mille) impegnati in un processo di dialogo inclusivo e di cambiamento globale, giovane e vibrante, verso una nuova economia. Durante la giornata conclusiva, alla presenza di Papa Francesco, verrà lanciato un “patto” per cambiare l’attuale economia e dare un’anima all’economia del domani. “La partecipazione della nostra studentessa all'incontro – ha precisato il dirigente scolastico – è stata possibile anche per il nuovo modo di interpretare il rapporto di collaborazione tra la scuola e gli altri soggetti della comunità educante, in particolar modo gli Enti del Terzo Settore, alcuni dei quali hanno voluto farsi carico delle spese di partecipazione e di vitto e alloggio della ragazza e del docente accompagnatore, nell’ottica della creazione della “classe dirigente” dell’economia sociale del futuro. Dobbiamo ringraziare anche l’Ufficio Territoriale Scolastico di Latina che, come al solito, ha svolto le funzioni di 'facilitatore' del progetto. L’iniziativa dimostra che la scuola, quando vuole - ha concluso Ugo Vitti - sa essere all’altezza delle nuove e difficili sfide a cui il nostro tempo ci mette davanti. Dare la possibilità ad una nostra studentessa di partecipare ad un evento di questa portata ci rende particolarmente orgogliosi”.
Caos parcheggi, lettera aperta al Sindaco di Sezze
Sig. Sindaco, innanzitutto auguri di pronta guarigione.
Se oggi si è concretizzata l’idea di rivolgermi in modo ufficiale alle autorità locali è dovuto semplicemente al fatto che la situazione già denunciata a voce, è divenuta insopportabile ed inevitabilmente esposta ad un serio pericolo degenerativo. Che a Sezze la situazione parcheggio sia abbastanza critica è un dato di fatto sotto gli occhi di tutti. La situazione che si è venuta a creare in un particolare tratto via Villa Petrara rispecchia tra l’altro un po’ l’andamento di tutto il territorio, dove si denuncia l’inadempienza delle autorità preposte alla salvaguardia della sicurezza stradale ma soprattutto della legalità. Parcheggiare è un diritto di tutti per carità se questo viene fatto con legalità ma soprattutto con senso di civiltà e rispetto per gli altri. La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato. Non è ammissibile che si debbano pagare le conseguenze della mancanza generale di senso civile di alcuni cittadini. Qui a Sezze, le regole non vengono rispettate, qualsiasi automobilista si sente libero di fare ciò che vuole e parcheggiare dove vuole. La sosta abusiva, selvaggia lungo questo tratto strada pubblica Via Villa Petrara, risulta essere motivo di intralcio alla circolazione dei veicoli e dei pedoni. Ormai è da tempo diventata abitudine lasciare in sosta una vettura dove non è consentito. Il parcheggio selvaggio consolidato costituisce un illecito non tollerabile. Non rispettare le norme sulla sosta dei veicoli previste dal Codice della Strada significa commettere un’infrazione sanzionabile con pene pecuniarie e accessorie. Addirittura, la sosta selvaggia può sfociare nel penale, quando un automobilista, parcheggiando in posizione non conforme, impedisce l’accesso o l’uscita ad altri autoveicoli o di interruzione di pubblico servizio o di pubblica necessità. Un’auto parcheggiata in modo irregolare ostacola o blocca il passaggio di un bus di linea (scuolabus) o, peggio ancora, di un’ambulanza che si reca al primo intervento della casa della salute. Dal punto di vista del traffico automobilistico la città è caotica, indisciplinata e non adeguatamente vigilata dalle forze preposte. I pedoni, e tra questi anche alcuni amministratori di ieri e di oggi, sono costretti a fare lo slalom tra le auto dappertutto posteggiate. In tutte le strade cittadine è sempre più difficile trovare uno spazio libero in cui parcheggiare. Soprattutto regolarmente. Ogni metro di suolo pubblico disponibile è occupato dalle auto, anche quando non sarebbe consentito. Questo è reso possibile dalla presenza sul territorio di vere e proprie “zone franche”, dove si parcheggiano illegalmente da anni, con la silenziosa accettazione da parte delle autorità preposte. Uno spettacolo inqualificabile e deprimente non degno di una città civile ed evoluta. La strada di Via Villa Petrara arteria importante è larga circa 6 metri e viene tollerato il parcheggio in ambo i sensi che riduce la carreggiata rendendola a un senso unico alternato in contrasto con l’art.157 comma 2 e 140 del codice stradale. Durante determinate ore del giorno, la viabilità in tale strada risulta totalmente ingestibile creando: pericolosità per le vetture in transito, problematiche per i pedoni (bambini, anziani, ciclisti ecc) che devono per mancanza dei marciapiedi, cavarsela in un labirinto di autovetture fuori regola, camminando sulla carreggiata, compromettendo la loro sicurezza. Il problema è vecchio e più peggiora. Non addossiamo sempre le colpe alle precedenti amministrazioni. Cerchiamo di cambiare le cose dando una svolta e una soluzione. Per ora niente di nuovo sotto il sole : tanta enfasi ma nessuna sostanza. Occorre il pugno duro contro tali irresponsabili della sosta selvaggia che rendono difficoltoso il passaggio dei mezzi di soccorso e mettono a serio repentaglio l’incolumità dei pedoni soprattutto di coloro diversamente abili e con problemi costretti a invadere la carreggiata e a zigzagare tra le auto in sosta. Spero ,che il problema venga affrontato e risolto per il bene dell’intera collettività.
Cordiali saluti
Vittorio Accapezzato