Divisi su tutto. Oggi una pezza qua domani una pezza là. Divisi sulle piccole questioni, e sulle grandi, quando è possibile intravedere una visione a lunga gittata. Divisi sulle società partecipate, sul trasporto pubblico, sui servizi essenziali alla persona, sui lavoretti di quartiere. Divisi sulle grandi opere da inaugurare, sull'immondizia, sui ruoli dei funzionari, su chi deve garantire cosa e quando. Divisi su ogni cosa ma uniti nella votazione, certo turandosi il naso alla fine. Uniti in quella maggioranza di 11 voti favorevoli che li sostiene a tirare a campare e alla fine fa sempre tirare un sospiro di sollievo. Volge al termine l’anno 2019, quasi il terzo per l’amministrazione comunale di Sezze. Nel 2022, tra meno di due anni (considerando campagna elettorale e altro) si tornerà al voto e oggi di veramente concreto cosa si è visto? Sulla scia dell’ultima Giunta Campoli, la Giunta Di Raimo annaspa per evidenti problemi economici e finanziari, per i debiti, e per la difficoltà politiche nel trovare una quadratura del cerchio definitiva. Il sindaco di Sezze, ogni tanto, si stacca dal gruppo e fa una breve volata, quasi un volo pindarico, sempre azzardato e quasi mai utile. Ed ecco allora che rientra nel gruppo e si rimescola tra loro, nelle cosucce da risolvere per questo o quel consigliere. I vari gruppi, nemmeno a dirlo, vanno per conto loro, non condividendo un vero progetto amministrativo. C’è chi si sente escluso per questo e chi rivendica quello, c’è chi strizza l’occhio all’opposizione e poi resta al proprio posto e chi pensa come sempre al proprio orticello. Nemmeno il Partito Democratico di Sezze, da poco ricostituito, riesce a capire gli andamenti della maggioranza, i suoi indirizzi e cosa vuole fare per questa città. Tanta pazienza e buona volontà oggi non sono serviti. L’opposizione, dal canto suo, fa le sue mosse, c’è chi le fa fino in fondo e chi a metà, per paura di tornare a casa e non essere eletto, così come altri in maggioranza. Lo stallo dunque è evidente: in due anni e mezzo cosa è stato realizzato? Basterebbe veramente poco, semplici progetti per dare un segnale diverso, di un certo respiro. Certo è che la politica deve dare gli indirizzi politici e non gli uffici e i funzionari preposti. Questa però è un’altra storia. Impossibile trovare il bandolo della matassa, impossibile capire veramente i ruoli. Volgiamo lo sguardo al nuovo anno, lasciandoci dietro il vuoto, nella speranza che ci siano cambiamenti rilevanti per Sezze e per una comunità delusa e oltremodo immotivata su ogni fronte. Alla fine in poco meno di due anni molto ancora può essere realizzato. Di Raimo deve giocarsi tutto nel 2020. Speriamo.