Nei giorni scorsi il primo cittadino Sergio Di Raimo sul suo profilo social istituzionale ha riportato la notizia dell’approvazione, da parte della Giunta, del progetto definitivo dei lavori di messa in sicurezza del plesso scolastico Valerio Flacco di via Bari a Sezze Scalo. Nella nota “social” del sindaco si aggiunge che il quadro economico del progetto prevede una spesa complessiva di 519.000 euro, in parte già presenti nel bilancio comunale, in parte di provenienza dalla Regione Lazio e altri dalla devoluzione dei residui mutui già contratti dal Comune. Benissimo. Detta così sembra cosa fatta… ma la realtà, purtroppo, è altra cosa, ed è una dura lotta contro il tempo, in attesa e, soprattutto, nella speranza che arrivino i soldi dall’Ente regionale. I tempi sono strettissimi perché entro il mese di agosto, quindi entro quattro mesi, stando alla relazione di verifica di idoneità statica del fabbricato della Flacco firmata dall’Ing. Giannetto, o i lavori di consolidamento vengono ultimati o il sindaco dovrà chiudere la scuola. Il ruolo da leone quindi lo avrà la Regione Lazio, perché nelle casse comunali non ci sono soldi a sufficienza per fare nulla, e nemmeno si potrebbero iniziare i lavori con le somme disponibili. Nel bilancio di previsione il Comune di Sezze, infatti, ha previsto soli 130 mila euro e i 389 mila euro che mancano per il progetto definitivo (519 mila euro) sono appesi proprio alle speranze del finanziamento regionale richiesto solo ieri, quando Di Raimo ha firmato la richiesta corredata dal progetto definitivo. Se poi la somma proveniente non dovesse essere sufficiente a coprire l’intero quadro economico approvato, il Comune di Sezze sarebbe costretto a fare ricorso alla devoluzione dei residui di mutuo già attivati. Altro capitolo questo molto spinoso. Per anni il Comune è rimasto ingessato per i tanti mutui accesi per la costruzione, ad esempio, delle scuole a Ceriara e Melogrosso, del centro sociale, dei marciapiedi e della Piazza ferro di Cavallo, tutti mutui che ancora oggi gravano sulle casse. Il ricorso al mutuo però è stata sempre l'unica soluzione, e sarebbe stato così anche per la Flacco se fosse stato acceso due anni fa.
Il sindaco Sergio Di Raimo