Il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, poco fa ha annunciato sui social, una bella notizia riguardante il mondo dell’edilizia scolastica. Si tratta dei lavori di efficientamento energetico del plesso scolastico di via San Bartolomeno a Sezze. La Giunta comunale, infatti, ha deliberato il via libera ai lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico per questa struttura che, come altre, presenta annose criticità. La spesa complessiva dell'intervento, fa sapere il primo cittadino, è di euro 695.380 e riguarderà la sostituzione di tutti gli infissi del plesso scolastico. “L’obiettivo - afferma il sindaco sul suo profilo facebook - è investire sugli edifici pubblici per migliorare la sostenibilità economica ed ambientale attraverso interventi per l'efficienza energetica e l'incremento dell'uso delle energie rinnovabili. La Regione Lazio curerà tutti gli aspetti tecnici, dall'affidamento ed esecuzione dei lavori fino alla gestione finanziaria conseguente”. Si tratta indubbiamente di un intervento importante per un edificio scolastico che, in realtà, necessiterebbe anche di altri interventi come altri edifici scolastici di Sezze. Primo fra tutti, ovviamente, il plesso Valerio Flacco di Sezze Scalo, al centro di polemiche per l’annuncio nei giorni scorsi dell’approvazione del progetto definitivo di messa in sicurezza senza un soldo in cassa ma con la sola speranza di finanziamenti che dovrebbero arrivare sempre da mamma Regione Lazio. Una struttura questa che necessita di interventi strutturali imponenti e per i quali il Comune di Sezze ha previsto una spesa complessiva di 519.000 euro. Peccato però che in cassa ci siano solo 130 mila euro e i 389 mila euro che mancano per il progetto definitivo sono appesi alle speranze del finanziamento regionale e nel caso in cui non bastassero l’Ente sarà costretto a fare ricorso alla devoluzione dei residui di mutuo già attivati. Oggi l’annuncio dei quasi 700 mila euro per l’efficientamento energetico per la scuola di via San Bartolomeo ha fatto esplodere polemiche a Sezze Scalo, anche tra i suoi più agguerriti sostenitori; un annuncio, ovviamente, mal digerito e non espresso solo per il delicato momento anche dai politici dello Scalo. In molti, infatti, hanno denunciato le differenze tra le due realtà scolastiche: mentre non si hanno soldi per una scuola che ha gravissimi problemi strutturali, peggiorati negli ultimi tre anni, come descritto dettagliatamente e chiaramente dall’architetto Celani nell’ultima relazione “Per il Miglioramento del livello di sicurezza statico”, l’altra avrà somme considerevoli per migliorare il consumo energetico. Mentre una potrà godere finalmente di infissi nuovi, l’altra rischia di chiudere prima di Settembre per grossi problemi di sicurezza. L’architetto Celani, proprio in merito allo stato di conservazione del manufatto della Valerio Flacco scrive: “A seguito dei successivi sopralluoghi effettuati si può confermare quanto già relazionato nella più volte richiamata relazione allegata al Certificato di Idoneità Statica, con le inderogabili prescrizioni raccomandate dallo stesso Ing. Vincenzo Giannetto, si pone in rilievo l'ulteriore constatazione, di un aumento del degrado nella parte di solaio di copertura del piano interrato ed oggetto di lavori di sostegno in corso di esecuzione, delle coperture in generale e di alcuni pilastri d'angolo al piano terra o rialzato nei quali è stato riscontrato il fenomeno di espulsione del copriferro”.
Foto di Emanuele Coletti di LATINATU