In attesa dei nuovi decreti ministeriali e soprattutto dei protocolli da mettere in atto per garantire sicurezza e incolumità dei clienti, molte attività commerciali continuano a soffrire la chiusura imposta dal covid19. Gli appelli alla riapertura si moltiplicano e si diffondo da Provincia a Provincia, da Comune a Comune. Una delle categorie più colpite e che sta facendo sentire il proprio grido è quella dei parrucchieri e delle estetiste. In ogni dove ci sono accorati appelli per chiedere maggiore attenzione per un settore, come altri, fermo dai primi decreti e che rischia di essere definitivamente compromesso e danneggiato. Anche a Sezze molti operatori del settore sono in ansia e si uniscono al coro degli appelli che si leggono in tutte le Regioni. In attesa di disposizioni governative, anche a Sezze, hanno iniziato a riorganizzare gli spazi per garantire il distacco necessario come richiesto dalle norme. Sono molti i dubbi e le domande che parrucchieri ed estetisti si stanno ponendo ma ciò che chiedono a gran voce e di poter riprendere a lavorare. Questa è una categoria, inoltre, che rischia di essere danneggiata dagli abusivi, in barba a di chi è rimasto chiuso rispettando le misure e le restrizioni imposte dal governo. Le amministrazioni locali, ovviamente, non hanno autonomia e non potrebbero assolutamente intervenire e prendere decisioni diverse rispetto a quelle delle Regioni e del Governo. Quella dei barbieri e degli estetisti però sono categorie che rischiano di essere lasciate per ultime, visto il contatto ravvicinato con i clienti, ma è necessario, anche per questo, rimodulare un nuovo modello di sviluppo economico e professionale, adeguato alle misure e alle doverose regole dovute dal coronavirus. Acconciatori ed estetisti, come altri, stanno attraversando una delle crisi economiche più profonde degli ultimi 50 anni e si auspica che nei nuovi decreti, dopo il 4 maggio, ci siano delle condizioni per permettere anche a loro di riaprire, limitando al massimo la possibilità di contagio. In altre città sono state avanzate proposte e condizioni per la riapertura dei locali, ad esempio per un solo cliente all’interno del negozio e con accorgimenti per evitare contatti: pannelli in plexiglas e altri accorgimenti. Ci potrebbero essere, ad esempio, delle aperture limitate previo appuntamento con il cliente, sempre con le restrizioni necessarie e con gli accorgimenti di sicurezza. Vedremo.