"Sindaco Lucidi, il tuo, cos'è, un riequilibrio di bilancio o una "captatio benevolentiae"?". La domanda la pone Luigi Gioacchini del Movimento Libero di Iniziativa Sociale. Nel suo intervento ritorna sull'annosa vicenda dell'Anfiteatro di Sezze, ormai luogo di degrado e sinonimo di spreco di soldi pubblici. "Restando solo a ciò che riguarda l'Ecomostro, con il suo milione e mezzo circa di euro che il Comune di Sezze intenderebbe pagare alla Regione Lazio con i soldi dei sezzesi, già infinitamente vittime innocenti di questa "storiaccia" perpetrata sulla loro pelle, un equivoco balza agli occhi: la Regione Lazio, non molto tempo fa, e solo grazie a noi il "misfatto" fu sventato, aveva deciso, "motu proprio", stabilendo financo il prezzo, di vendere il sito dell'Anfiteatro. Una somma cospicua, che non avrebbe certo devoluta al Comune di Sezze ma, come risulta anche dagli atti, sarebbe stata intascata dalla Regione. E fin qui ci siamo. La Regione Lazio, infatti, era entrata in possesso del sito, che già portava evidenti i danni che gli erano stati inflitti e intendeva disfarsene. Perché, sempre la Regione, non rifiutò questa acquisizione decisamente anomala a causa della controversia con la CE, che era già in itinere, facendo rilevare il grave equivoco esistente? Poteva benissimo opporsi a tale acquisizione ma preferì, per motivi che possiamo solo immaginare, desistere dall'intento. Questo contenzioso, che non può non investire direttamente la Corte dei Conti, ma che si vorrebbe proditoriamente far ricadere sulle spalle dei sezzesi, a parte i comportamenti omissivi che potrebbero aver occultata questa verità, è un contenzioso che non riguarda il Comune di Sezze ma la CE e la Regione Lazio. Perché, stando così le cose, dopo aver ricevuta la fiducia dei sezzesi adesso, il loro sindaco, intende porre in essere una decisione che fortemente li danneggia e che li obbliga a pagare danni dei quali, al contrario, sono parte lesa e dovrebbero essere risarciti?
E torniamo al titolo: Riequilibrio di bilancio, oppure captatio benevolentiae?"