La rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti non rappresenta semplicemente un normale avvicendamento alla guida del Paese, un ricambio fisiologico tra forze politiche alternative, utile a garantire il corretto funzionamento delle istituzioni, ma un passaggio gravido di incognite e di rischi per la democrazia.
Il programma politico del tycoon mira a spostare gli USA nel campo degli stati illiberali, a svuotarne la democrazia attraverso riforme improntate all’autoritarismo, alla limitazione progressiva dei diritti e delle libertà, a distorcere, limitare ed asservire al potere l’informazione, a garantire sempre maggiori profitti alla cerchia di imprenditori delle nuove tecnologie che lo hanno sostenuto in campagna elettorale e a cui ha anche affidato posizioni rilevanti all’interno della nuova amministrazione, e nel campo delle relazioni internazionali ad improntare la sua azione all’insegna di un pericoloso neoimperialismo, disconoscendo ruolo e funzione degli organismi sopranazionali e abbandonando la strada del multilateralismo, affermatosi dopo la disgregazione dell’Unione Sovietica e la fine della contrapposizione tra il blocco occidentale e quello comunista.
È all’interno di questa prospettiva che si colloca il discorso tenuto qualche giorno fa alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza dal vicepresidente degli USA J. D. Vance.
Il vice di Trump si è detto “profondamente preoccupato”, come tutta l’amministrazione americana, per il fatto che l’Europa si stia allontanando dai valori democratici. I nemici più pericolosi del nostro continente non sarebbero esterni, le autocrazie e il terrorismo, ma la sempre più diffusa tendenza illiberale che impedirebbe ai cittadini europei di esprimere le proprie opinioni e perfino di vedere riconosciuto il proprio voto, principi sempre considerati sacri sia in Europa che negli USA. Esempio emblematico di questa supposta deriva illiberale sarebbe la Romania, incapace di riconoscere l’esito di una tornata elettorale. Vance dimentica che l’ultima volta in cui qualcuno ha disconosciuto l’esito del voto democratico, ciò è avvenuto non in Europa ma nel suo Paese. È stato il presidente di cui è vice a rifiutarsi quattro anni fa di cedere il proprio ruolo al successore, democraticamente eletto, sobillando per di più i cittadini a una rivolta violenta. In Romania la sospensione del primo turno elettorale è avvenuta in seguito ad una sentenza della Corte Costituzionale, quindi all’interno della normale dialettica istituzionale e senza sovvertire alcun esito elettorale definitivo.
A riprova della deriva illiberale che attraversa l’Europa Vance ha portato ad esempio il caso del signor Adam Smith-Conner, arrestato e multato per “aver pregato tre minuti davanti a una clinica abortista in Inghilterra, senza disturbare nessuno”, sorvolando sul fatto che il signore in questione ha fatto irruzione in una zona protetta della clinica (e non era neanche la prima volta) e, solo dopo aver cercato per 100 minuti di convincerlo inutilmente ad andarsene, è stato giustamente portato via e multato. Davvero singolare questa sua preoccupazione, dato che l’amministrazione di cui è esponente autorevole pratica la deportazione in catene e in massa dei migranti e cerca di impedire alle persone di definirsi non-binarie, cosa questa che non offende o danneggia nessuno.
Il vicepresidente USA ha evidenziato che in Europa c’è una “carenza o grave inesattezza dell'informazione, spesso dovuta a una precisa volontà fuorviante” ed ha definito “agghiaccianti” le parole del giudice svedese che, condannando un uomo che ha ripetutamente bruciato il Corano, ha affermato: “La libertà di espressione non costituisce un lasciapassare per fare e dire qualunque cosa”. Insomma, secondo Vance, ci sarebbe carenza o disinformazione tutte le volte in cui vengono riportate notizie sgradite a lui e alla sua parte politica e comunque la libertà di parola significa poter dire qualunque falsità o ingiuria o fare qualsiasi cosa passi per la testa. Piuttosto dovrebbe spiegare perché il suo governo ha reso non più disponibili migliaia di studi clinici, essenziali per la ricerca scientifica, solo perché contenevano parole come transgender, LGBT e persino persona incinta ed ha vietato migliaia di libri nelle scuole per i figli di militari statunitensi. In questi casi la libertà di parola non vale?
Considerata la deriva ideologica e politica imboccata dalla nuova amministrazione americana, siamo noi europei ad avere ottimi motivi per essere preoccupati per lo stato della democrazia e della libertà negli USA e non solo, visto che il presidente Donald Trump tra i suoi primi atti ha telefonato a Vladimir Putin ed ha avviato una trattativa per il cessate il fuoco in Ucraina, legittimando la violenta e ingiustificata aggressione militare a un Paese democratico e pensando di poter decidere lui il destino del popolo ucraino secondo una logica padronale ed economica.
Ad inquietare non poco è che Vance ha pronunciato quest’assurdo discorso proprio a Monaco, città che evoca alla memoria un’altra conferenza in cui i potenti del tempo decisero di chiudere più di un occhio di fronte a un’aggressione militare violenta e ingiustificata, di scendere a patti con chi contemplava solo la misura della forza e metteva la sua nazione prima, davanti a tutto. La loro pavidità di fronte ai regimi nazista e fascista produsse esiti drammatici per l’intera umanità, i campi di sterminio e la seconda guerra mondiale. La propaganda, la disinformazione, il nazionalismo e la volontà di rivalsa, usate allora sono identiche a quelle impiegate oggi dall’estrema destra in Europa e negli USA.
Noi europei abbiamo vissuto sulla nostra pelle totalitarismi e genocidi e sappiamo bene che la libertà non può mai voler dire assenza di norme e limiti, il volere popolare porta a volte ad imboccare direzioni deleterie e drammatiche (nazismo e fascismo sono arrivati al potere attraverso il voto popolare) e la democrazia è una strada da percorrere, va guidata con responsabilità, giudizio e coscienza storica.
La (il) Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha applaudito alle farneticazioni di Vance e ha affermato di condividerle in pieno.
Ogni commento è inutile.