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Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi ieri ha firmato una ordinanza di uso obbligatorio della mascherina anche all'aperto, pena multe severe per i trasgressori; oggi la pubblicazione del nuovo bollettino Covid del Comune di Sezze. Tutte misure necessarie contro la lotta ad un pandemia che non si arresta dopo quasi due anni.

Sindaco Lucidi  perché questa ordinanza sull’uso obbligatorio delle mascherine all’aperto in tutto il territorio di Sezze?

“E’ necessario utilizzare tutti le misure anti-covid che abbiamo a disposizione. L’ultimo bollettino pubblicato oggi parla di un calo della settimana che va dal 1 a 7 dicembre ma abbiamo visto come possa cambiare repentinamente l’andamento dei contagi”.

Il Bollettino covid settimanale vi aiuta in questo?

“Assolutamente sì, grazie al monitoraggio dei contagi nel territorio comunale e soprattutto dall’analisi dei dati è possibile rilevare informazioni importanti ed eventualmente intervenire. Fondamentale in questa fase le fasce di di età, sesso e occupazione”.

La fascia dei più colpiti è quella degli studenti!

“Sì nel nostro territorio il covid, in questa settimana presa in considerazione, ha colpito il 42 % degli studenti, quella fascia di età non ancora coperta del tutto dalla campagna vaccinale”.

Siamo nel pieno delle festività natalizie, qual è l’invito che vuoi fare alla città?

“Durante le festività natalizie ovviamente vi è un maggiore afflusso di persone sulle strade e piazze e questo potrebbe generare pericolosi assembramenti di persone. L’invito che faccio è di rispettare tutti i protocolli, usare la mascherina anche all’aperto e usare tutte le precauzioni che ormai conosciamo. Non abbassiamo la guardia. Ne approfitto per augurare un sereno Natale e buone feste a tutti”.

 

 

 

“Tenuto conto del fatto che nel periodo delle festività natalizie ed in prossimità delle stesse v’è un maggiore afflusso di persone sulle strade e piazze tale da generare pericolosi assembramenti di persone nelle aree di maggiore attrattività dovuta alla presenza, ad esempio, di negozi, luminari, bancarelle e simili. Visto l’evolversi della situazione pandemica locale che ha visto nelle ultime settimane un crescendo di casi di positività soprattutto nelle categorie più fragili quali bambini, studenti ed anziani, a partire da mercoledì 15 dicembre 2021 e sino al 9 gennaio 2022, dalle ore 9.00 alle ore 21.00, è obbligatorio sul territorio comunale l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherina) anche all’aperto. In caso di inosservanza previste multe da 400 a 1000 euro". Così dispone l’ordinanza firmata dal primo cittadino di Sezze Lidano Lucidi.

 

 

La Naici promuove una nuova e più intima forma di comunicazione non più rigorosamente collegata alla produzione aziendale ma focalizzata, invece, verso argomenti del quotidiano che ci circondano e appartengono al nostro vivere. Il calendario Naici 2022 vuole essere una finestra aperta verso le emozioni più pure e spesso trascurate. Un viaggio nell'Io e nel Noi, traghettato dalla fotografia di Martino Cusano in una dimensione che invita a riflettere sulla preziosità di quei gesti talvolta istintivi, che sono colore per la nostra esistenza e probabilmente le giuste chiavi per il futuro. Questo progetto è l’inizio di un nuovo e stimolante percorso, che avrà una propria peculiarità, scegliendo comunque temi vicini alla filosofia aziendale nel toccare argomenti diversi in una visione più ampia dell’arte e della cultura, cercando di sensibilizzare l’osservatore a porre l’attenzione su ciò che circonda e appartiene al nostro vivere. I dodici scatti hanno quindi il piacevole intento di scandire ogni mese dell'anno al quale andiamo incontro attraverso un richiamo che riconduce a piccole azioni che coinvolgono il cuore. I soggetti sono persone comuni, ciò che stanno facendo non è un artifizio, una falsa rappresentazione dell'Io e del Noi, ma ha la forza invisibile di un'energia naturale che si espande nell'atto di un abbraccio, di una corsa che mette le ali. Energia bella, che splende in un sorriso tra le rughe o nello sguardo di chi non si arrende, e che vibra nel moto circolare di un girotondo che unisce gli uomini, nella purezza dell'atto fraterno di spezzare il pane. L'infinitamente grande nell'infinitamente piccolo ci riconduce all'interno della dimensione umana per riconsiderare le distanze del nostro vivere e riscoprire un sentimento rassicurante che può essere per tutti. Una vita in cui ci si può riconoscere.

Profilo d’autore

Fotografo Artista Comunicatore, si occupa di immagini e comunicazione dal 1985, iniziando gli studi presso l’I.E.D. di Roma. In Martino Cusano il senso del lavoro è intrinseco nell’evoluzione dei rapporti umani e del momento sociale di appartenenza. La fotografia non è mai vista come fine, ma come il mezzo per interagire con il quotidiano, per esprimere idee e creare oltre. La direzione del suo lavoro si sviluppa e si consolida nelle esperienze di ricerca e produzione anche molto diverse tra loro, nel porre armonia, semplicità e naturalezza alle sue opere non mancando del rigore tecnico dovuto in alcuni generi. La passione per la stampa in bianco e nero è da sempre un tratto distintivo che caratterizza la sua espressività soprattutto in studio e nella ritrattistica.L’Autore è impegnato nella fine art per arredamento e dal 2000 attraverso “itusphoto” si dedica principalmente alla fotografia immobiliare, di architettura e accoglienza, continuando a collaborare nel marketing in importanti realtà nazionali.La sua passione per gli interni, l’arredamento e l’architettura insieme alle competenze sulla “luce” lo hanno portato inoltre ad elaborare progetti di sistemi luminosi e con la luce arredare oltre che fotografare. Ha alle sue spalle diverse pubblicazioni e si è parlato di lui su prestigiose riviste nazionali. Vanta riconoscimenti internazionali nella fotografia di architettura.

 

Profilo Azienda Naici

 

Il marchio NAICI presente sul mercato fin dall’inizio del 1980, offre una vasta gamma di resine e prodotti speciali per l’edilizia. La sede è a Nettuno (Roma) e si sviluppa su una superficie coperta di circa 6.000 metri quadri. Sul territorio nazionale sorgono altre due sedi:  a Pontenure (Piacenza) e a Olbia (SS); mentre altri depositi a supporto logistico sono distribuiti nel territorio nazionale ed in altri Paesi d’Europa. La vasta gamma della produzione NAICI è a disposizione dei più esigenti professionisti del settore edile ed appare come il risultato tangibile di continue ricerche che contribuiscono, giornalmente, alla risoluzione di tutte quelle problematiche generate dal progresso edile a garanzia di elevati standard qualitativi che il mercato richiede. L’estrema cura per la qualità, l’efficacia e la durata dei risultati, e soprattutto il rispetto per l’ambiente, sono gli elementi caratterizzanti della produzione NAICI. Naici garantisce una vasta rete vendita, costituita da tecnici esperti, ben ripartita sul territorio italiano ed in grado di assistere e rifornire i numerosi punti vendita sparsi lungo tutta la Penisola. L’Azienda, per essere costantemente vicina alla propria clientela, si avvale inoltre della collaborazione e delle capacità di un gruppo di tecnici e applicatori qualificati per fornire, in qualsiasi momento e in qualsiasi parte d’Italia, una assistenza tecnica qualificata. La comunicazione alla clientela, infine, è un’attività fortemente curata dall’Azienda visibile anche attraverso il web site www.naici.it, le news letter inviate ad una cospicua e vasta mailing list e l’attività sui social aziendali.

 

 

 

 

 

 

 

Chi si ferma è perduto. Ieri i volontari di Plastic Free di Sezze si sono dati appuntamento presso il parcheggio ferroviario di Sezze Scalo. Muniti di santa pazienza, per tutta la mattinata, hanno bonificato uno dei luoghi della città più trascurati, nonostante sia frequentato tutti i giorni da pendolari e studenti. Il gruppo di Plastic Free ha raccolto oltre 50 sacchi di immondizia varia, gettata nei fossi e nelle aree del parcheggio, trovando di tutto e di più. Le referenti setine, Annalisa Savelli e Enrica Marchionne, insieme agli altri del gruppo, hanno rinvenuto anche documenti personali e borselli, molto probabilmente resti di furti avvenuti in passato, subito riconsegnati alla stazione dei Carabinieri di Sezze. Il territorio di Sezze, molto vasto morfologicamente diversificato, è ormai ostaggio di zozzoni e incivili di ogni età e provenienza. Sezze sembra essere diventato un ricettacolo di immondizia da parte di chi crede che il territorio sia un luogo dove gettare ogni rifiuto urbano senza alcuna conseguenza. Per combattere questo vergognoso fenomeno servono sanzioni e controlli, ieri come oggi, perché quando si toccano le tasche dei cittadini il deterrente è istantaneo, e sarà molto difficile che qualcuno possa rifarlo senza pensarci due volte. Confidiamo nella sensibilità delle future generazioni, nel rispetto dell'ambiente dei ragazzi di oggi, futuri custodi di un territorio che rischia di essere incluso in quelli considerati terra de fuochi. 

 

In questo tempo ancora segnato dalla pandemia, in cui purtroppo cominciamo di nuovo a contare i contagi, abbiamo davanti più che mai una scelta.

Possiamo chiuderci e ripiegarsi su noi stessi, oppure  cercare di ri-costruire il nostro impegno sociale, attraverso proposte di accoglienza e solidarietà.

Come associazioni cattoliche, vogliamo rispondere all'appello di Papa Francesco per un Natale unito e solidale: nessuno di noi è troppo povero da non avere qualcosa da donare agli altri.

Insieme, le associazioni della Parrocchia di Santa Maria, promuovono il “contagio della solidarietà", attraverso alcune iniziative comuni e condivise.

Ma per accendere la speranza abbiamo bisogno del contributo di tutti.

A volte, basta un piccolo gesto per cambiare la vita delle persone.

 

ECCO IL PROGRAMMA:

 

SPESA SOLIDALE

Fino al 18 dicembre, chi desidera dare una mano, può fare spesa nei Supermercati Conad di Sezze a favore di persone e famiglie in difficoltà, seguite dalla Caritas e dalla Comunità di S. Egidio.  Anche in Parrocchia si possono consegnare viveri, vari prodotti d' igiene e piccoli regali di Natale.

MERCATINO

Appuntamento per tutti Sabato18 dicembre 2021 presso la Piazza ed il Cortile della Cattedrale, per il Mercatino  di solidarietà: ci saranno oggetti realizzati a mano da bambini e  ragazzi, con riciclo di materiali, e varie forme di intrattenimento, nel rispetto delle norme anti- Covid. La raccolta sarà devoluta a sostegno delle attività associative e parrocchiali.

BABBO NATALE E FIORE VIVENTE

Sabato 18 dicembre alle ore 19 al Belvedere di Santa Maria Babbo Natale con slitta per i più piccoli. Alle ore 20.30 Fiore Vivente in Piazza del Duomo. Quest'anno l’ass. Setia Plena Bonis  ha deciso di realizzare un fiore particolare, la primula, simbolo universale contro la lotta al covid19. Canteremo dal vivo canzoni di Natale in una piazza completamente al buio ma illuminata dalle nostre candele e riscaldata dai nostri cuori.

FESTA INSIEME

Martedì 28 dicembre 2021, presso il Centro sociale U. Calabresi sarà organizzata una festa, con i ragazzi della Scuola della Pace, una piccola famiglia grande come il mondo.

Augurandoci di essere finalmente liberi dalla pandemia, vi invitiamo a condividere e partecipare, per restituire la gioia e la speranza.

Auguriamo a tutti Buone Feste!

 

Azione Cattolica Sezze con:

Caritas

Agesci Scout Sezze

Comunità Sant'Egidio

 

 

La politica italiana è sempre sorprendente e il governo presieduto da Mario Draghi non fa eccezione. Presentato come il governo dei migliori, in questi mesi non sono mancate dichiarazioni bislacche dei suoi esponenti. Sia ben chiaro capita a chiunque di dire stupidaggini, ma quando si ricoprono incarichi importanti sarebbe buona norma prestare maggiore attenzione.  
 
A suscitare scalpore, qualche settimana fa, sono state le dichiarazioni del Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, il quale ci ha fatto dono di una sua perla di saggezza: “Serve più cultura tecnica. Il problema è capire se continuiamo a fare tre, quattro volte le guerre puniche nel corso di dodici anni di scuola o se casomai le facciamo una volta sola ma cominciamo a impartire un tipo di formazione un po’ più avanzata. Serve formare i giovani per le professioni del futuro: quelle di digital manager per la salute, per esempio”. Il ministro ovviamente non ha una particolare avversione per le guerre puniche, il suo era solo un esempio, buttato lì magari in modo estemporaneo, ma sufficiente a palesare la sua idea di istruzione e formazione per la scuola del futuro. Evidentemente nella sua visione lo spazio dedicato alla cultura umanistica è troppo ampio, un tempo sciupato, sottratto alla conoscenza della scienza, della tecnologia e dei loro successi. Pertanto bisognerebbe mettere mano ai programmi scolastici ed universitari e ridurne ulteriormente i contenuti umanistici. Un orientamento niente affatto originale invero, operante da tempo in Italia e comprovato dalle sempre più scarse risorse pubbliche destinate allo studio e alla ricerca nelle discipline umanistiche. Al di là dell’ostinato dissenso di pochi docenti resistenti, è stata accantonata l’idea che la funzione della scuola sia di formare le coscienze e stimolare ad una conoscenza critica, a favore di quella per cui il compito dell’istruzione è modellare persone adatte al mercato. Una convinzione divenuta una sorta di epidemia, che ha prodotto un cambio radicale di paradigma, al punto che qualsiasi altra visione è considerata inutile, velleitaria e antistorica.  
 
A sconfortare è non solo la superficialità con cui sono stati riaffermati concetti totalmente erronei, che danni gravissimi hanno prodotto in questi anni sotto il profilo democratico, culturale e formativo, ma che a farlo sia un Ministro della Repubblica, il quale dovrebbe avere come obiettivo essenziale il bene comune.
 
Simili periodiche prese di posizione ci offrono comunque l’opportunità di riflettere e riaffermare alcuni concetti basilari, nella speranza che facciano breccia e sollecitino un ripensamento.
 
Innanzitutto appare ridicola la contrapposizione tra materie scientifiche e umanistiche e fuori dalla realtà qualificare utile il sapere preciso e concreto e superfluo quello culturale e creativo, come se un fisico non potrebbe avere idee creative e uno storico compiere il proprio lavoro con rigore e precisione. La formazione poi non consiste nella quantità di nozioni, teoremi e formule trasmesse, ma nelle competenze e nei linguaggi acquisiti, nello sviluppo di un modo autonomo di ragionare e relazionarsi, gli unici in grado di fare la differenza. I grandi tecnocrati senza conoscenze storiche e umanistiche inoltre difficilmente saranno operatori creativi e flessibili, in grado di affrontare la complessità e gli imprevisti.
 
La scuola non può e non deve essere ridotta a un centro di avviamento professionale, in cui lo Stato si fa carico di insegnare un mestiere per sollevare le imprese dall’onere d’istruire i nuovi assunti e consentire loro di massimizzare efficienza e profitti, ma deve preparare alla vita e questa non si riduce al solo mondo del lavoro. Insegnare qualche abilità tecnica, tralasciando la formazione teorica generale, significa creare ottusi calcolatori capaci di usare un solo programma i quali, una volta divenuto obsoleto, non possederanno l’elasticità mentale per districarsi con uno nuovo. Veramente un grande servizio alle nuove generazioni!
 
La sfasatura con la realtà che affligge gran parte della politica non risparmia il ministro Cingolani, il quale è talmente proiettato in un domani immaginifico da non avere dimestichezza col presente, in cui la stragrande maggioranza dei lavoratori non ha nulla a che fare con le tecnologie digitali e avveniristiche cui fa riferimento e il mercato del lavoro odierno nemmeno ricerca figure con simili caratteristiche. Questo non significa non pensare in prospettiva, solo che invece di porsi il problema dei digital manager della salute, servirebbe forse nell’immediato preoccuparsi dei Pronto Soccorso al collasso e del fatto che medici e infermieri non vogliono lavorarci.
 
Le parole del ministro poi rivelano un’idea del percorso lavorativo antiquata, per cui si studia una professione a scuola o all’università e la si esercita fino alla pensione, quando la maggioranza delle persone cambia lavoro continuamente, sia relativamente agli ambiti che alle competenze. Inoltre mentre la gran parte fa lavori normali, si parla solo di robot e intelligenze artificiali che a breve li soppianterebbero. È probabile che si ripeta quanto già accaduto: si diceva che il futuro si giocasse tutto su terziario digitale, web, social network, management e marketing ed oggi invece le aziende non sanno che farsene di simili figure. Il paradosso è che se dovessimo fare una previsione seria, dovremmo puntare sui lavori che l’automazione e i robot non potranno compiere e hanno a che fare con la cura delle persone, medici, infermieri, badanti, insegnanti, artisti, o del territorio, agricoltori e quant’altro.                                                                     
 
Infine il ministro evidentemente pensa che il lavoro è solo un mezzo con cui le persone contribuiscono ad aumentare il PIL dello Stato e si procurano da vivere e la disoccupazione e la scarsa produttività si combattono e si risolvono attraverso scuole tecniche e incentivi alle imprese, affinché assumano o investano in innovazione: una concezione non da guerre puniche, ma sicuramente ottocentesca, che guarda alle persone come oggetti funzionali alla produzione, parti di un ingranaggio, quando invece hanno emozioni, valori e desideri che non si annullano nemmeno se hanno la pancia vuota.
 
Se dobbiamo ripensare la scuola e il mercato del lavoro, sarebbe il caso di ripartire dalle persone, dallo sviluppo integrale, mettendole in condizione di ricercare il senso della propria esistenza e di godere della bellezza della cultura in tutte le sue manifestazioni.
 
Questa sarebbe una vera rivoluzione.

 

 

Prenderà il via mercoledì 15 dicembre alle ore 17.30, presso l'Isiss Pacifici e De Magistris di Sezze, la serie di presentazione di volumi presso questa scuola, dal titolo Scrittori tra di noi. Incontri con l’Autore. Si tratta di cinque incontri con altrettanti docenti del nostro Istituto  - afferma la preside Anna Giorgi - che hanno pubblicato romanzi, racconti e saggi. Il primo degli incontri sarà con Giancarlo Loffarelli e il suo romanzo Michelangelo Caravaggio pittore. Il romanzo sarà presentato attraverso un dialogo fra l’autore e Daniele Piccinella. Michelangelo Caravaggio pittore è un romanzo monumentale che vuole ripercorrere, senza alcun intento di cronaca, la straordinaria vita del pittore. Con stile ruvido e grandioso, Giancarlo Loffarelli immortala l’uomo e l’artista, circondato dalle persone che frequentò, gli ecclesiastici che lo protessero, le prostitute che gli fecero da modelle e le losche figure con cui spesso si scontrò. Egli si muove lungo le strade e le piazze incrociando figure che, come lui, lasceranno un largo segno nella cultura occidentale, da Galileo Galilei a Giordano Bruno, da Scipione Borghese a Claudio Monteverdi. Un libro imperdibile e appassionante che trascinerà il lettore in una storia incredibile, sorprendente, che ben rende merito alla grandezza del pittore.

Giancarlo Loffarelli è scrittore e regista. Per il teatro ha scritto testi che hanno ricevuto un largo consenso di pubblico e di critica, sono stati premiati in diversi concorsi di drammaturgia, rappresentati in Italia e tradotti in diverse lingue. Ha pubblicato i romanzi: Lo scrigno (2005), C’è del muschio in Terza A (2014), Mezzi fucili (2017)Con Porto Seguro Editore pubblica per la prima volta Michelangelo Caravaggio pittore, nel 2021.

 

 

 

                                                                                                                 

 

 

 

 

Un incarico prestigioso per la campionessa di Karate di Sezze Nilde Grassucci. Il tecnico della Setia Sport karate Grassucci, figlia dell’indimenticabile maestro Giampaolo Grassucci, lo scorso  4 dicembre ha ricevuto l’incarico di responsabile regionale Lazio Csen di stile shito ryu e quello di responsabile provinciale Latina del settore karate dall’ente di promozione sportiva Csen. Un incarico importante perché lo Csen è il più grande Ente  Nazionale riconosciuto dal Coni e persegue uno scopo di promozione sportiva culturale e sociale con progetti e azioni di alto valore sociale ed è impegnato nella diffusione di uno sport di tutti e per tutti e portando avanti attività mirate all’elevazione fisica morale, sociale e culturale dell’individuo. Lo Csen collabora costantemente con il CONI e con la federazione di karate più prestigiosa in Italia, la FIJLKAM,  la sola federazione in Italia  che quest’anno ha debuttato con il karate ai giochi olimpici e alla quale la Setia Sport guidata dal tecnico Grassucci Nilde risulta essere iscritta. “Ringrazio il direttivo Nazionale e regionale Lazio Csen per l’incarico ricevuto  - ha dichiarato Nilde Grassucci - sono veramente orgogliosa ed entusiasta di iniziare questo percorso,  spero di portare un contributo positivo e costruttivo cercherò di fare del mio meglio per mantenere sempre alti i valori che questa disciplina trasmette”. La Setia Sport karate Grassucci si prepara per un anno ricco di impegni e buoni propositi, tante le iniziative. Prime tra tutte il memorial dedicato alla compianta campionessa Linda Grassucci che si terrà proprio nel palazzetto a lei intitolato. Complimenti a Nilde e a tutto lo staff della Setia Sport karate Grassucci.

Mercoledì, 08 Dicembre 2021 07:05

Lo stand-by amministrativo non duri troppo a lungo

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Le attese miracolistiche di un radicale e immediato cambiamento stanno sfumando come nebbia al sole. La realtà dei fatti è dura, poco romanzesca e romantica, irta di ostacoli. Le risorse finanziarie dei Comuni sono esigue, molto limitate, bisogna cercarle e saperle trovare. La nuova maggioranza civica, per la scarsa esperienza e competenza, non sembra in grado di proporre un disegno alternativo per il breve e medio termine. La maggioranza degli elettori ha voluto legittimamente cambiare ma adesso si interroga sul come e quando, dimostrando che il voto di convenienza non ha molta strada da percorrere. La verità sta nel fatto che si è voluto spezzare un percorso di continuità, seppure ad ostacoli e con ritardi e insufficienze e che aveva assoluto bisogno di una svolta; governo della città che per anni ha garantito stabilità e servizi, offrendo così il fianco a un futuro pieno di incognite e privo di un programma e di un disegno politico. Per fortuna il consenso non è andato a Destra ma, purtroppo, neanche a Sinistra. Non è stato, a parer mio, il trionfo dell'antipolitica ma della apolitica. Cambiare per cambiare, in segno di protesta, restando in attesa. La città resta così parcheggiata, in stand-by, col rischio di un isolamento nel contesto territoriale e provinciale. Non si può governare nella autosufficienza e supponenza, distanti dai partiti di riferimento locale, regionale e nazionale. Così non si va da nessuna parte. Il territorio di un Comprensorio, di un Ente sovracomunale come la Provincia è una unità storica e geopolitica con le stesse tematiche e risorse, con i medesimi problemi del lavoro ai giovani, con il risanamento dell'ambiente, con le reciproche vocazioni e  infrastrutture: le città sono tra loro interdipendenti a meno che non si pensi di vivere ancora nel mondo feudale e nel vecchio  contado. il primo banco di prova, a tal proposito, è costituito dalle imminenti elezioni del Presidente e della Giunta Provinciale. Dove si collocheranno i nostri rappresentanti setini? Con chi si schiereranno? Dopo l'ondata velleitaria e "asfaltista" contro i comunisti, la maggioranza comunale di Sezze dovrebbe decidere con chi stare, cercare interlocutori affidabili e idealmente vicini per poter offrire certezze ai propri cittadini. Per fare ciò bisogna abbandonare le sirene dell'antipolitica e le vergognose invettive funerarie e cimiteriali, che non appartengono neanche alla Destra. Occorre offrire un orizzonte concreto e sicuro, senza più indugio e ambivalenze. Il voto amministrativo di Ottobre contiene in sé pericoli e tendenze di qualunquismo e di indifferenza, di distacco e di disprezzo verso la politica e i partiti. La democrazia si fonda sui partiti, rinnovati e riformati e non sul qualunquismo.  A mio parere ci sono ancora speranze per costruire una fase nuova e più feconda di risultati, salvando il salvabile e buttando al macero gli stracci vecchi. Il guscio che avvolge la Giunta Comunale è fragile e ondivaga. Occorre uscire da un certo infantilismo politico e assumere comportamenti maturi. Sperando che l'attesa, lo stand-by della nuova Amministrazione comunale non duri all'infinito perché la buona politica vive di speranze ma anche di certezze.

 

Il sindaco del Comune di Sezze, Lidano Lucidi, ha pubblicato un bollettino Covid, il primo, in cui vengono riportate le analisi e le statistiche del periodo che va dal 24 novembre al 30 novembre. Ogni settimana il Comune di Sezze ne renderà pubblico uno per verificare e monitorare l'andamento dei contagi. A Sezze, nel periodo compresto tra il 24/30 novembre, si sono registrati sul nostro territorio 48 casi, con un aumento rispetto alla settimana precedente del 33%. In provincia di Latina, sempre nello stesso periodo, sono stati riscontrati 836 casi. “Sezze – si legge nel bollettino -  ha il 6% scarso dei casi sul totale provinciale, mentre la sua popolazione rappresenta poco più del 4% sul totale degli abitanti della Provincia. Da un’analisi dei dati è possibile rilevare le seguenti informazioni che abbiamo racchiuso per fascia di età, sesso e occupazione”. Dei 40 casi analizzati infatti ci sono 26 donne e 22 uomini, di cui 31 di Sezze e 17 di Sezze Scalo. Le fasce di età più colpite quelle di 11-20 anni e 31- 40 anni. Rispetto all’occupazione la percentuale più alta è registrata tra gli studenti.

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