E’ polemica sulla deliberazione di Giunta Lucidi sull’approvazione dei due studi di fattibilità dell’ingegnere Alessandro Angelini per l’impianto di compostaggio che si vorrebbe realizzare a Sezze Scalo nei pressi degli Archi San Lidano. Il Comune di Sezze ha scelto di presentare due distinti studi entro la data di scadenza dell’avviso pubblico del Mite, fissata al 14 febbraio scorso. Il contributo massimo erogabile per la proposta di un impianto compost è pari a 40 milioni di euro. Si tratta di rispondere all’avviso del Ministero per la Transizione Ecologica proprio per la presentazione di proposte volte alla realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e all’ammodernamento di impianti esistenti. Nel caso specifico si tratterebbe di compostaggio dell’organico, già al centro di molte polemiche in altri comuni. Nella maggior aprte dei casi le polemiche sono legate ai cattivi odori insopportabili per effetto della putrefazione del materiale organico. La polemica in questione però è anche incentrata sulla mancata partecipazione dell’intero consiglio comunale e del coinvolgimento della cittadinanza su una questione importante per la salute e per la tutela del territorio. Si tratta ovviamente solo di uno studio di fattibilità ma come primo atto significativo della Giunta Lucidi forse l’esecutivo avrebbe dovuto evitare gli errori del passato, quando per scelte diverse in aula è venuta meno la partecipazione popolare. Penso ad esempio alla vicenda della Statua di San Lidano che l’ex giunta Di Raimo fece passare senza alcun dibattito in aula. Un errore che tutti ricorderanno e che grazie ad una battaglia civica e politica venne scongiurato. Ad accendere i riflettori su questa nuova vicenda è stato ieri proprio l’ex sindaco Sergio Di Raimo con un post su facebook, nel quale ha parlato di “nessun confronto propedeutico”. A dire la sua senza se e senza ma è pero Luigi De Angelis, candidato alla segreteria Pd di Sezze. “Una scelta folle, insensata, devastante per il nostro territorio. Leggo che l'attuale giunta comunale, con la delibera di giunta dell'11 febbraio 2022 ha approvato lo studio di fattibilità per la realizzazione in zona Archi di San Lidano di un impianto di compostaggio, semplificando un centro di raccolta e trattamento, per i rifiuti organici. Capisco che la campagna elettorale è finita da qualche mese, ma dove sono andate a finire le promesse di rilancio della vocazione agricola e della tutela ambientale del nostro territorio? È pensabile adottare una simile decisione – aggiunge l’avvocato - dalle ricadute pesantissime proprio sul comparto agricolo e sulla vivibilità della zona senza un coinvolgimento, una discussione e un confronto approfondito con i cittadini? Una scelta del genere produrrà conseguenze gravissime sull'agricoltura e per la salute delle persone. Non possiamo tacere, restare inerti e insieme dobbiamo impedire questo scempio del nostro territorio”.