La decisione della Giunta Comunale di Sezze di dare avvio, in fretta e furia, alla realizzazione di un impianto di compostaggio, sta suscitando una forte reazione tra la cittadinanza, le forze politiche e gli eletti nel consiglio comunale che sono i legittimi, ma ignorati, titolari dell’argomento. Senza entrare in un ambito discrezionale, esprimendo giudizi e valutazioni soggettive, vorremmo porre l’attenzione su elementi e documenti che possano invece aiutare i cittadini a farsi un’opinione in piena autonomia, ricostruendo in maniera succinta l’iter di un progetto scottante sulla base di atti amministrativi disponibili sul webside comunale.
- In data 15 ottobre 2021 il Ministero per la Transizione Ecologica pubblica bandi per la presentazione di proposte volte al miglioramento della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Gli interventi devono articolarsi lungo due linee: Linea di intervento A, per miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti; e la B per la realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti ecc.. ecc..
- Nonostante che l’Amministrazione vanti di avere in giunta esperti o sedicenti tali per intercettare i flussi di finanziamenti si accorge tardi dei suddetti
- Infatti solo in data 07.02.2022 la Giunta Comunale con deliberazione n. 23 decide di aderire al bando per le linee d'intervento A e linee d'intervento B. Incarica il Settore V “Lavori Pubblici” di procedere alla predisposizione degli atti necessari per avviare l’iter di partecipazione al bando. Il testo della delibera stranamente non è pubblicato. E’ pubblicata invece la successiva delibera n.33. Non si sa perché!
- In data …… (la data non è indicata negli atti, forse potrebbe il giorno 8) prot. n. 3627/2022, il Settore V ha chiesto all’Ing. Alessandro Angelini di presentare un’offerta economica. Negli atti non si dice perché si sceglie il tale e non talaltro.
- In data …… (anche qui la data non è indicata negli atti) prot. n. 3693/2022, l’Ing. Alessandro Angelini trasmette il preventivo di spesa per il suo incarico. Con un’espressione popolare diremmo che è stato una frezza.
- In data 9.2.2022 con determina n. 68 il Settore Servizi di Lavori Pubblici affida all’Ing. Alessandro Angelini l’incarico professionale per la redazione dello studio di fattibilità sia per partecipare agli interventi di cui alla Linea A che a quelli della Linea B, impegnando la somma di € 8.600,63, quale compenso.
- Negli atti pubblicati non si dice quando avviene la consegna degli elaborati tecnici, ma sicuramente l’incaricato è stato più veloce di una frezza. Tant’è che in meno di 2 giorni consegna gli atti progettuali, che forse aveva già pronti in tasca, costituiti da una quindicina di elaborati. La sola relazione consta di 49 pagine.
- In data 11.2.2022 la Giunta comunale con delibera n.33 approva il Progetto di fattibilità redatto dall’ing. Alessandro Angelini riferito alla Linea di intervento B. La linea A scompare, senza che nulla si dica. Inoltre mentre il dirigente dei Lavori Pubblici approva ed impegna una spesa per l’importo di € 6.778,56, oltre CNPAIA (4%) ed IVA al (22%), per un totale di € 8.600,63 (relativa evidentemente a due studi di fattibilità), la Giunta dice che la spesa ammonta ad € 4.793,57, oltre IVA (22%) e CNPAIA (4%) (relativa evidentemente ad un solo studio di fattibilità). Nessuno dice niente né dà una motivazione.
Il risultato è che si decide di avviare la realizzazione di un impianto ad alto impatto ambientale a confine con un’importante arteria stradale qual è via degli Archi di San Lidano, di cui conosciamo l’intensità del traffico. Nel giro di due giorni tutto è pronto, senza che nessuno venga interpellato o consultato. Gli stessi consiglieri di maggioranza sembrano recitare la parte delle belle statuine.
Non è un mistero che la competenza su un tale argomento dalla legge è affidata al Consiglio comunale. Lo stesso tecnico incaricato dice che c’è bisogno di una variante al PRG tanto che gli elaborati annoverano la Tav 5 dal titolo “Proposta di variante puntuale al PRG vigente”. La Giunta dunque è informata e dovrebbe sapere che della materia urbanistica se ne occupa il Consiglio. Anche per le opere pubbliche (impianto di compostaggio) e per il Piano dei rifiuti la competenza è del Consiglio comunale. Ma non dice niente, non dà nessuna spiegazione della sua scelta e decide di andare avanti. Poteva anche scegliere di presentare una candidatura per la Linea A e scegliere di migliorare i servizi di raccolta nel territorio. Vai a capire perché! E’ meglio il silenzio.
Purtroppo prima o poi ci si dovrà rendere conto che procedendo in questo modo non si fa altro che danneggiare il patrimonio e la credibilità dell’Ente. La maggioranza prima o poi dovrà rendere e rendersi conto di una scelta improvvida. Si è chiesto il voto dicendo che “L’ambiente e il territorio devono essere considerati beni primari appartenenti alla comunità” e che “La collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale si estrinseca nell'adozione di atti amministrativi di natura non autoritativa ecc. ecc.” e poi, una volta al governo, espropria in un batter d’occhio la cittadinanza di quei beni decidendo nelle segrete stanze su temi tanto delicati quanto impattanti per l’opinione pubblica.
Francesco Petrianni
Un impianto di compostaggio