Quella che segue è una riflessione inviataci dal Rev.do Anselmo Mazzer, parroco per ben 27 anni della Cattedrale Santa Maria di Sezze, oggi parroco presso Santa Maria Goretti di Latina, assistente ecclesiastico presso l'Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti nonché Assessore presso Tribunale Ecclesiastico diocesano.
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L'altro giorno sono stato in grande centro commerciale qui a Latina. Confesso di non aver mai visto in vita mia tanto sfavillio di luci, di colori, di suoni, di addobbi natalizi, come quest'anno.
Mi veniva voglia di chiedere: perché?
Lì, come in tantissimi altri posti, non ho visto nessun segno cristiano , neanche il più piccolo.
Sembra come se dei pazzi, all'improvviso, si siano messi a creare, chissà perché, con ogni tipo di luci, di palle colorate, di alberi fantasmagorici, di babbi natale di tutte le dimensioni, un mondo magico, senza…. un motivo.
Ho pensato: è tragico, se non ridicolo, che si faccia del tutto per nascondere chi e perché qualcuno è nato, dal momento che natale è un parola che significa solo nascita.
Sentivo oggi che il 58 % degli italiani mal sopporta il Natale. Certo se si prescinde dalla relazione con chi è nato, le magnate, i regali, le vacanze … sono un ingranaggio che condiziona e stritola chiunque, se non si sta attenti, e alla fine producono solo noia, noia, noia, come dice una canzone .
Non interessa il Festeggiato perché abbiamo paura che perfino un bambino possa venire a disturbare il nostro modo di vivere.
Uscendo da quel luogo, ragionavo tra me e me: ecco chi o che cosa è nato! E' nato babbo natale o forse sono nati gli alberi, ma no è nata la elettricità, certamente sono nate le palle colorate!
Sono arrivato a casa e in un momento di rabbia, lo confesso, ho pregato per riprendere quota:
Padre, immensamente misericordioso,
nel volto del tuo Figlio, fatto carne della nostra carne,
ci colmi delle tue meraviglie,
perché ci dai il “potere di diventare i tuoi figli”,
e noi, sorpresi,
ti rendiamo grazie per la nostra grandezza rigenerata.
Nel mezzo della notte,
avvolti dal silenzio dell'amore,
ci rivesti di luce ineffabile
per ritrovarci creature nuove
che danno calore alla realtà di tutti i giorni.
Nel buio di questa nostra storia
Il tuo Verbo ci invita a condividere ancora il suo mistero
perché noi, “che vedemmo la sua gloria”,
lo possiamo cercare nelle vicissitudini di ogni giorno.
Effondi, come hai fatto con Maria,
il tuo Spirito creatore
nelle nostre persone,
perché possiamo desiderare e gustare
la bellezza della ritrovata comunione con Te
e con ogni nostro fratello sparso sulla terra.
Poi sono andato a dormire.
Don Anselmo
cittadino onorario della città di Sezze