In uno dei momenti più delicati anche per la città di Sezze, a causa della diffusione incontrollata del covid 19, sono tante le preoccupazioni e i timori che crescono ogni giorno per quei lavoratori che sono costretti a lavorare a contatto con le utenze. Tra questi gli operatori ecologici della città, gli addetti alla raccolta dei rifiuti per conto della SPL Sezze. Tra di loro, visto l’andamento del virus, sta crescendo l’ansia ed il rischio di contagi ed è per questa ragione che chiedono maggiori tutele nell’espletamento delle loro mansioni. Nessuno di loro, da quanto ci risulta, è stato mai sottoposto a tampone e in molti casi la distribuzione delle mascherine e dei guanti non è avvenuta se non per diretta richiesta. Insomma gli operatori della SPL, anche appellandosi ai loro sindacati, chiedono di essere messi nella condizione di poter lavorare in piena sicurezza. Senza sollevare alcun tipo di polemica pretestuosa, gli operatori, soggetti a rischio come altri, chiedono ai vertici aziendali della SPL di considerare le loro richieste e quindi maggiore sicurezza: “Spesso le mascherine non ci vengono consegnate – ci hanno detto diversi operatori - e mai nessuno di noi è stato sottoposto ad un tampone. Siamo soggetti a rischio per il contatto diretto con i cittadini e chiediamo solo tutele sul posto di lavoro. Non vogliamo fare polemiche ma solo lavorare nella massima sicurezza”.