Non ci sarà alcuna sospensiva. Il collegio del Tar, riunitosi ieri pomeriggio, ha rigettato la richiesta di Don Massimiliano Di Pastina perché l'attività edificatoria eseguita dal sacerdote “non è sorretta da un valido titolo abilitativo”. Adesso se non ci saranno colpi di scena, la procedura di ripristino dello stato dei luoghi andrà avanti così come ordinato dall’ufficio tecnico comunale. Don Massimiliano Di Pastina aveva presentato il ricorso contro l’ordinanza 81 che lo obbliga, di fatto, allo smantellamento del cantiere aperto nel maggio del 2019. Nessun commento da parte del sindaco Sergio Di Raimo, primo grande sostenitore dell'opera poi rimessosi alla decisione degli uffici competenti.