All’assemblea annuale di Coldiretti si traccia la strategia per il comparto agroalimentare. Il Recovery plan, secondo Coldiretti, è un’occasione imperdibile per dare slancio ai prodotti agricoli del made in Italy sui mercati di tutto il mondo, con un progetto lungimirante che pone al centro le nuove generazioni. Si va verso una rivoluzione verde biosostenibile e digitale, che potrà portare nei prossimi dieci anni un milione di posti di lavoro, quindi un contributo decisivo alla nostra economia, duramente colpita dall’emergenza sanitaria. L’obiettivo è di ridurre del 50% le importazioni di cibo da altri paesi e cogliere la sfida dell’export delle eccellenze del made in Italy. L’agricoltura ha sofferto molto in questi ultimi tempi, ma nelle corde della Coldiretti non c’è di fermarsi, ma di guardare alle nuove sfide a cominciare dall’internazionalizzazione, per essere pronti nella fase della ripartenza ad aggredire i mercati che storicamente ci appartengono. Come è sempre successo nei momenti più difficili, l’agricoltura e l’agroalimentare sono stati il motore della ripartenza e allora l’invito che Coldiretti rivolge a tutti i cittadini italiani, specie in questi giorni di festa, è di preferire sulle tavole prodotti italiani, per confermare che il nostro è un Paese patriottico che ama la sua storia e la sua cultura. E ce n’è tanto bisogno perché con un Natale più magro salirà ad oltre 30 miliardi il crac annuale della spesa alimentare degli italiani, con un crollo del 12% rispetto allo scorso anno. Il settore della ristorazione ha dimezzato il volume di affari causando una situazione di sofferenza che porterà a fine anno una perdita di fatturato di tutta la filiera agroalimentare di oltre 9,6 miliardi, solo per i mancati acquisti di cibi e bevande da parte dei ristoratori.