Alessandro Mattei
Costruire ponti non muri. Il presidente del consiglio Del Duca cita Papa Francesco
Nel suo primo intervento il neo presidente del consiglio comuale di Sezze, Pietro Del Duca, apre a tutti i consiglieri e alla città. Cita papa Francesco e auspica che ci sia dialettettica ma soprattutto collaborazione costruttiva tra le parti. La comunità si aspetta un cambiamento ed il prestigio e la dignità dell'intera città passa attraverso le sensibilità e i comportamenti dell'intera assise cittadina. Ecco le parole del presidente del consiglio comunale Pietro Del Duca. "Essere presidente del consiglio comunale della mia città mi riempie di orgoglio. Svolgerò il mio ruolo di presidente dell’assemblea cittadina senza alcuna distinzione cercando di garantire una democratica dialettica tra i consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza. Il mio impegno sarà dedicato alla necessità di tutelare i diritti e le prerogative di tutti i consiglieri comunali e garantendo l’esercito effettivo delle nostre funzioni nell’osservanza e nel rispetto delle leggi del nostro statuto e del regolamento comunale. Sento molto questa grande responsabilità e l’affronterò con orgoglio e umiltà, con passione e determinazione ma soprattutto con onestà intellettuale. I cittadini hanno grandi aspettative e noi dobbiamo rappresentarli nel migliore dei modi possibili. Auspico che con la collaborazione di tutti si sviluppi una dialettica anche serrata ma corretta e sempre rivolta ad affrontare concretamente e in maniera risolutiva tutte le questioni più importanti che interessano la nostra comunità. La famosa frase di Papa Francesco: “Dobbiamo creare ponti e non muri” deve caratterizzare il mio e il nostro modo di agire. Il prestigio e la dignità di questa assemblea sono affidate alle nostre sensibilità e ai nostri comportanti".
Quel difficile dialogo dentro l'opposizione di Sezze
Le prime impressioni contano e hanno un valore in qualsiasi situazione e contesto. Se nella prima seduta consiliare è andata in scena una sorta di improvvisazione generale, basata quasi per tutti sul presappochismo e sull’inosservanza quasi generale del regolamento comunale (ad esempio un assessore non può prendere parola durante una discussione come avvenuto nella prima seduta ma solo se interrogato; oppure l'inosservanza dei protocolli anti covid basato sull'uso delle mascherine), altrettanto vale l’impressione che abbiamo avuto sulle opposizioni consiliari, molto eterogenee e difficilmente compatte nei ruoli. Dai banchi delle minoranze sono emerse differenze di vedute difficilmente colmabili, con un Serafino Di Palma ad esempio che dovrebbe condividere adesso un percorso comune con chi ha politicamente criticato per anni. Questa però non è l’unica criticità emersa. Le posizioni di Di Raimo e Uscimenti sono sembrate un tantino distanti, con il primo incredibilmente accomodante e fin troppo collaborativo, mentre il secondo critico e fermo sulle sue posizionI quando lo ha ritenuto necessario ma non necessariamente chiuso al confronto. In stand by invece Ferrazzoli. Da una prima idea sembrerebbe, insomma, che pochi saranno i punti in comune su cui tutta l’opposizione potrà fare squadra, o almeno questo sembra essere il primo segno lasciato ai più. Vedremo se come già accaduto ci sarà un gruppo granitico, una opposizione compatta su temi e battaglie da portare avanti, o se al contrario ognuno andrà per la sua strada. Ricordiamo la passata opposizione, unita in più occasioni e su disparati temi, anche se lo stesso gruppo poi è andato in frantumi nel momento della decisione delle candidature da mettere in campo.
Le strane dimissioni di Franca Bernabei
Montano le polemiche sulla prima seduta consiliare e su alcune logiche che hanno partorito la Giunta comunale di Sezze. La nomina degli assessori da parte del primo cittadino Lidano Lucidi infatti è stata considerata, da attenti osservatori, figlia di un vecchio modo di fare politica, preistorico e poco edificante per la differenza di genere tanto sbandierata, al punto da creare un precedente nella storia della politica setina. A scatenare polemiche è quanto accaduto all’interno della lista Lucidi Sindaco, in modo particolare fanno parlare le dimissioni della consigliera comunale Marie France Pernarella. La Pernarella con le sue 162 preferenze, ottenute grazie ad anni di attivismo e serio volontariato nel mondo del randagismo, si era conquistata un seggio in aula “Alessandro DI Trapano” ma ieri, al momento della candidabilità, eleggibilità e compatibilità degli eletti, abbiamo saputo stranamente delle sue dimissioni senza alcun tipo di motivazione. Non era mai accaduto che un consigliere eletto dal popolo rinunciasse così al suo mandato senza una ragione, quasi a tradire il mandato elettorale nei confronti dei suoi elettori. Era successo altre volte ma i consiglieri eletti si erano dimessi per ricoprire ruoli in Giunta. Che si arrivasse a dimissioni di questo tipo non era mai accaduto. Molte persone avevano accolto positivamente la candidatura della Pernarella per il suo impegno, per la sua grande forza e determinazione dimostrata negli anni. Una donna di una tenacia da vendere, sempre pronta a difendere i diritti degli animali abbandonati e lasciati morire per strada, al punto di averne fatto una ragione di vita. Ieri non è stata scritta una bella pagina e non vorremmo che la sua elezione sia stata usata come una contropartita per lasciare il posto al marito Pietro Bernabei, nominato assessore della Giunta Lucidi. Si vocifera però che la signora Franca sia stata inviata a dimettersi proprio per permettere al prof. Pietro Bernabei di essere nominato assessore, non per incompatibilità ma per una questione di etica. Un fatto di etica però che nasconderebbe una becera logica politica e che offende e calpesta anni di conquiste di genere. Se così fosse sarebbe grave, molto grave. La differenza di genere è stata una grande conquista sociale e per le istituzioni e vederla calpestata fa male a tutti ma Sezze evidentemente… anche in questo si distingue. Alla cara maestra Franca la nostra stima e il nostro ringraziamento per quanto continuerà a fare, anche fuori dall’aula consiliare.
Prima da rifare... tra impacci e tensione
Prima da rifare. Tanti impacci e tensione. L’emozione del primo giorno di scuola gioca brutti scherzi. Fare brutte figure può anche servire a crescere e sappiamo che da oggi ci sono altre persone che hanno capito che la buona volontà non basta. Nella prima seduta consiliare sicuramente tanti imbarazzi, tanti momenti di “adesso che devo fare” o “adesso che devo dire” ma era comprensibile ed era immaginabile vedere facce di stucco e neo consiglieri comunali imbambolati. Pochi gli interventi in aula, neppure da parte di chi sui social continua a fare la parte da leone mentre oggi in aula è rimasto in un silenzio tombale. Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare… ma è pur vero che nessuno nasce imparato e oggi ne abbiamo tutti piena e maggiore consapevolezza. Sicuri che i consiglieri comunali ce la metteranno tutta, sicuri che il sindaco Lucidi ci metterà anima e corpo, straconvinti che il presidente del consiglio comunale Del Duca sarà garanzia di imparzialità, auspichiamo che le successive sedute consiliari siano di altro profilo e livello e consideriamo quella di oggi una sorta di sound check, un giro di prova per avviare la macchina amministrativa a miglior corsa. Se tra i banchi della maggioranza, infatti, pochi sono stati gli interventi e poco il coraggio di parlare (tra questi solo Pasquale Casalini), in opposizione ha tenuto banco Serafino Di Palma, critico in apertura sulla delibera incompleta di incompatibilità e ineleggibilità di qualche consigliere e poi durissimo sulla “restaurazione” della Giunta (zoppa) e sulla nomina dell’assessore Bernabei. Più morbidi i consiglieri Armando Uscimenti e Sergio Di Raimo, motivato Orlando Quattrini e in osservazione Ferrazzoli. Diamo tempo alla nuova amministrazione comunale di agire e operare, la responsabilità per chi siede in consiglio è veramente tanta, per non parlare del peso delle scelte che avranno i nuovi assessori. Forse però qualcuno ancora non lo ha capito. Se così fosse sarebbe molto grave.
SEZZE, ecco tutti i nomi della Giunta Lucidi
Si terrà oggi pomeriggio il primo consiglio comunale dell’era Lucidi. Le convocazioni hanno ufficializzato la prima seduta che tra i punti all’ordine del giorno prevede l’esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità degli eletti, l’elezione del presidente del consiglio comunale, quelle dei due vice e dei tre questori, il giuramento del sindaco e la nomina della Giunta comunale e quella del vice sindaco. La figura di garanzia dell’assise comunale è sicuramente Pietro Del Duca, il quale oggi sarà eletto presidente del consiglio. La sua elezione si spera che sia all’unanimità in quanto Del Duca rappresenta veramente la prima figura di spessore e stabilità dell'intera coalizione di governo. In merito all’esecutivo, invece, il primo cittadino Lidano Lucidi ha dovuto lavorare più di sciabola che di fioretto, considerando che diversi accordi pre-elettorali rischiavano di saltare per il peso delle preferenze personali rivendicato da qualche consigliere all’indomani delle elezioni. Il sindaco però pare che abbia tenuto la barra dritta, imponendo quasi d’imperio la sua idea di squadra di governo e facendo ingoiare così il primo boccone amaro a più di qualcuno. Sta di fatto che la Giunta, dopo una serie di incontri di maggioranza, pare che sia stata partorita e oggi la renderà nota. Il condizionale anche questa volta è d’obbligo, visti i chiari di luna, anche se la nuova Giunta oramai equivale al segreto di Pulcinella. Tra i nuovi assessori ci sarebbe Michela Capuccilli, la quale lascerebbe lo scranno di consigliere comunale per ricoprire il ruolo di vice sindaco con delega ai servizi sociali, sport e cultura. Lola Fernandez, figura blindata dal sindaco, prima dei non eletti in IS, andrebbe a ricoprire il ruolo di assessore ai finanziamenti europei e innovazione. Con le dimissioni delle due donne verrebbe ripescato come consigliere comunale Daniele Piccinella. Gli altri tre membri dell’esecutivo sarebbero persone esterne ai candidati e agli eletti, almeno direttamente. Si vocifera il nome di Mauro Rezzini commercialista di professione e già presidente del collegio revisore dei conti della SPL. Rezzini dovrebbe essere il nuovo assessore al Bilancio e dimettersi dalla SPL. Altro nome quello di Vincenzo Cardarello, già assessore con l’ex sindaco Lidano Zarra nel 2003, il quale dovrebbe ricoprire il ruolo di assessore all’urbanistica. Infine tra i nomi spicca quello di Pietro Bernabei, classe 1942. Docente e manager in pensione. Bernabei vanta sicuramente una grande esperienza amministrava e gestionale rispetto agli altri. Bernabei inizia la sua esperienza politica nel 2005 con un breve incarico assessorile ma il suo vero ingresso nel mondo dell'amministrazione comunale inizia nel 2007 con il sindaco Andrea Campoli. Per 10 anni consecutivi (2007-2017) infatti Pietro Bernabei ricopre il ruolo di assessorato all’Ambiente, Lavori Pubblici, bilancio e innovazione tecnologiche. Bernabei dovrebbe essere il nuovo assessore ai lavori pubblici e ambiente. Dietro la nomina di Bernabei ci sono le dimissioni da consigliere comunale della moglie Marie France Pernarella, al suo posto subentra la prima dei non eletti Federica Lama.
Domani la prima seduta dell'era Lucidi. Grande assente dopo molti anni Enzo Polidoro
Si terrà domani in via streaming, a partire dalle ore 15.00, la prima seduta consiliare dell’amministrazione comunale del neo sindaco di Sezze Lidano Lucidi. Undici consigliere su sedici, e cioè oltre il 68% dell’assise comunale è rinnovata, così come hanno voluto fortemente i cittadini elettori che si sono recati alle urne. Domani, infatti, per la prima volta metteranno piede in aula “Alessandro Di Trapano” i consiglieri comunali Luigi Rieti, Michela Capuccilli, Pasquale Casalini, Federica Pecorilli e Gianluca Calvano eletti per Identità Setina; Pietro Del Duca, Rosetta Zaccheo, Marie France Pernarella e Gianluca Lucidi per la lista Lucidi Sindaco e Orlando Santoro per Progetto Sezze 2000. Per le opposizioni i volti nuovi sono Dorin Adrian Briciu per Sezze Futura e Orlando Quattrini per Fratelli d’Italia. A questi faranno compagnia consiglieri comunali di lunga esperienza come l’ex sindaco Sergio Di Raimo e i consiglieri comunali Serafino Di Palma e Armando Uscimenti; mentre Alessandro Ferrazzoli è alla sua seconda esperienza in aula. Se queste sono le presenze, non considerando ovviamente le surroghe e i ripescati che sicuramente ci saranno per le nomine degli assessori della Giunta Lucidi, il grande assente dopo 23 anni ininterrotti sarà Enzo Polidoro, non eletto nella sua lista Sezze Futura. Il dottor Polidoro è stato al governo della città per cinque consiliature consecutive. Dal 1998 sicuramente siede in aula prima in maggioranza con il secondo mandato dell'ex sindaco Giancarlo Siddera, poi con Lidano Zarra, poi per 10 anni con il sindaco Andrea Campoli e infine altri quattro anni con il sindaco Sergio Di Raimo. In ogni Giunta comunale Enzo Polidoro, forte delle sue preferenze personali, ha sempre avuto un assessore di fiducia e un peso spesso determinante nelle scelte delle passate amministrazioni. Domani non sarà presente come altri ex consiglieri comunali che hanno deiciso proprio di non candidarsi dopo molti anni come ad esempio Ernesto Carlo Di Pastina e Senibaldo Roscioli.
La Caporetto setina ed il bagno di umiltà che deve fare il centrosinistra
Il centro sinistra di Sezze ed in modo particolare il Pd sono ancora scossi dalla débâcle del ballottaggio di 10 giorni fa. Tutta la coalizione che sosteneva il candidato sindaco Sergio Di Raimo è ancora stordita dalla caporetto setina che ha portato il nuovo sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, ad essere eletto grazie al 70% dei votanti. È indubbio che nell’aria riformista del centro sinistra ora debba aprirsi una seria e profonda riflessione. È urgente che il Partito Democratico si faccia carico della sconfitta e si assuma a tutti i livelli le responsabilità politiche del caso. Si apre sicuramente una nuova stagione per Sezze e per chi crede che ci siano ancora forti basi valoriali e di appartenenza su cui ripartire. Non tutti i mali vengono per nuocere e forse proprio da questa cocente sconfitta il centro sinistra può rinascere a nuova vita, accantonando definitivamente chi in questi anni ha soltanto usato questo contenitore per i propri interessi politici e personali, mettendo in atto beceri tatticismi, scriteriati ricatti accendendo sempre una candela per un santo ed una per il diavolo. I dirigenti del centrosinistra setino, partendo da un bagno di umiltà, devono avere spalle grosse e dare tempo al tempo, ricucire tutti gli strappi con la società e con chi si è sentito tradito in questi anni. Era già accaduto nel 2003 con la batosta delle amministrative, quando l’elettorato setino voltò pagina eleggendo sindaco di Sezze Lidano Zarra dopo anni di governo comunista. Sono cicli storici che andrebbero previsti ed evitati, soprattutto ascoltando le istanze della città e non restando freddi e passivi uditori della comunità. L’unico compromesso che andrebbe fatto adesso è quello con la gente, incontrandosi a metà strada con i cittadini, ripartendo dai quartieri abbandonati, dalle energie del volontariato e dell’associazionismo. Il solito minestrone riscaldato non è piaciuto proprio a nessuno, per molti è stato addirittura nauseabondo. La sconfitta era nell'aria, prevedibile, e al nuovo sindaco il merito di essersi inserito in questo vuoto lasciato dalle passate amministrazioni. L'esercito dei candidati sconfitti è andato al voto senza armatura, in trincea i soldati hanno combattuto fino all'ultimo minuto. A chi ci ha messo la faccia l'onore delle armi, può mostrare il viso senza vergogna.
Intervista al sindaco di Sezze. "Ecco cosa farò nei primi 100 giorni"
Non è passata nemmeno una settimana dalla proclamazione degli eletti ma la città è già in attesa dei primi provvedimenti di urgente risoluzione. Il neo sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, in questi giorni è stato alle prese con problemi di ordinaria amministrazione e con i primi incontri pubblici da sindaco.
Come hai vissuto questi primi giorni da primo cittadino di Sezze?
"Momenti veramente emozionanti ma allo stesso tempo senti subito il peso della responsabilità di essere il primo cittadino, il peso di un governo e degli enormi problemi che ha la città”.
Qual è il più grande pensiero che hai dopo una primissima idea che ti sei fatto sulle problematiche della città?
“Sicuramente i conti della SPL, ossia della riconciliazione dei debiti e crediti. Abbiamo ereditato una situazione economica molto delicata. Non è stata fatta una riconciliazione e subito andrà fatto un riallineamento dei conti. Altro pensiero è la questione cimiteriale che va affrontata nell’immediato e poi, da una prima valutazione, ci sono molte strutture pubbliche inagibili: da Palazzo Rappini, al piano superiore del Museo, dal Calabresi all’auditorio Costa. È una emergenza che va affrontata tenendo in considerazione l’esiguità del bilancio comunale”.
Nei primi cento giorni, diciamo per Natale, cosa possiamo mettere sotto l’albero? Quali saranno i provvedimenti che prenderai?
“Non ho la bacchetta magica… ma credo che come primo aspetto va ricostruito un clima di fiducia tra le istituzioni e la cittadinanza. La situazione è complicata e lo sapevamo, non abbiamo fatto promesse elettorali perché come prima cosa bisogna tornare alla normalità. In questi giorni ho trovato un clima collaborativo in tutti gli uffici comunali. Ho incontrato i dipendenti comunali, gli operatori della Spl e tutti sono disponibili a collaborare, sono fiducioso”.
Tra pochi giorni ci sarà la prima seduta consiliare. Il toto assessori impazza. Hai già deciso la squadra di governo?
“La giunta è già definita nella mia mente ma devo ancora valutare alcuni aspetti. Probabilmente l’8 novembre ci sarà la prima seduta comunale e solo in quella occasione renderò pubblici i nomi della squadra di governo”.
Ringraziamo il sindaco Lucidi per la disponibilità e auguriamo a lui e a tutti i consiglieri comunali di Sezze buon lavoro.
Zozzoni, grandi aspettative sulla risoluzione del problema
Grandi vittorie grandi aspettative. La nuova amministrazione comunale guidata dal neo sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, ancora non prende possesso degli scranni che già sui social sono in molti ad attendersi una risoluzione/rivoluzione per le diverse criticità esistenti. D’altronde, come i social hanno dato visibilità e sostegno alla coalizione di Lucidi, è naturale adesso che sempre il mondo social abbia gli occhi aperti sulle prime disposizioni che la nuova guida della città intende prendere. Uno dei maggiori problemi sotto la lente di ingrandimento è sicuramente il problema della raccolta differenziata e dell’abbandono dei rifiuti su tutto il territorio. A questo si aggiungono i problemi collaterali di igiene pubblica per il centro storico e ovviamente quello del decoro dell’intero territorio comunale. I cittadini, per il fenomeno “degli zozzoni” così definito più volte dal neo sindaco, tengono alta l’attenzione e sono in attesa dei primi e urgenti provvedimenti. Anche nei giorni scorsi, infatti, sono state pubblicate nuove foto di rifiuti ingombranti abbandonati nel centro storico e nelle zone periferiche della città. E’ sicuramente uno dei tanti problemi che attendono risposte immediate. Vedremo quali saranno le prime mosse e le risposte in merito a tale problematica da parte della nuova amministrazione comunale di Sezze.
Sezze, nel toto assessori Identità Setina potrebbe fare il pienone
Con la proclamazione degli eletti avvenuta ufficialmente ieri, inizia l’era Lucidi a Sezze. IL primo cittadino ha già visitato i dipendenti comunali e ieri ha preso parte, in veste di primo cittadino, alle prime manifestazioni culturali svolte a Sezze. La segretaria comunale a giorni, forse già la prossima settimana, convocherà il primo consiglio comunale e in quella occasione il sindaco Lidano Lucidi presenterà la sua squadra di governo. Impazza ovviamente già il toto nomine. Lucidi si è messo al lavoro già dal giorno successivo per trovare una quadratura del cerchio. Nella nomina degli assessori Identità Setina, cuore di tutta l’operazione Lucidi, potrebbe fare il pieno e giocare il ruolo di asso piglia tutto. Quasi sicura infatti la nomina di vice sindaco di Luigi Rieti, primo degli eletti nella lista Identità Setina, di Fernandez Mayoralas Perez Maria Dolores e Daniele Piccinella assessori, anime di Identità Setina. Se cosi fosse rientrerebbero i primi dei non eletti tra cui Giovanni Antonucci e Franco Paglia. Altra ipotesi di assessorato in ballo quella di Rosetta Zaccheo con maggiori preferenze dopo Pietro Del Duca per la lista Lidano Lucidi, nomina questa che farebbe rientrare in consiglio Lama Federica. Per Progetto Sezze 2000 invece potrebbe essere nominato assessore Orlando Santoro, primo degli eletti, cosa che permetterebbe l’ingresso in aula di Marzia Parisi. Infine Pietro Del Duca dovrebbe essere eletto in aula come nuovo presidente del consiglio comunale di Sezze. Vedremo... queste restano solo ipotesi in campo. In ballo ci sono comunque altre nomine, tra cui la presidenza della SPL Sezze. Tra i papabili, per questa, circola la voce dell'ex assessore della giunta dell'ex sindaco Andrea Campoli, Pietro Bernabei, mentre qualcuno ipotizza addirittura l'ipotesi di un cambio dei vertici aziendali con il ritorno del consiglio di amministrazione.