Alessandro Mattei
Affissa la targa per ricordare Lidano Petrianni
Lidano Petrianni, l’infermiere di Sezze morto a soli 59 anni per aver contratto il covid sul proprio posto di lavoro lo scorso gennaio, è stato ricordato questa mattina presso i locali del Pat di Sezze alla presenza dei familiari, del direttore generale della Asl Silvia Cavalli, del consigliere regionale Salvatore La Penna e dei tanti colleghi del nosocomio setino. Una targa ricordo è stata affissa in quel luogo dove per anni Lidano è stato al servizio della comunità di Sezze. La decisione di ricordare la figura di Lidano era stata presa dal consiglio comunale di Sezze e voluta fortemente dagli ex colleghi di Lidano. Sezze oggi ha ricordato un grande professionista, un uomo dolce e disponibile, morto per aiutare gli altri in uno dei momenti più bui e tristi per tutti dovuti alla pandemia Covid. A Lidano riconoscenza e ricordo con stima da parte di tutta la comunità. Nella targa i colleghi hanno scritto: " Infermiere che ha donato la sua vita per aiutare gli altri, per fare il suo dovere, al servizio della sua gente".
No ad allarmismi, la SPL Sezze è efficiente
L’Amministratore Unico della S.P.L. SEZZE SPA, avv. Gian Battista Rosella, rassicura la cittadinanza e le famiglie dei dipendenti precisando che "l’iter procedurale posto in essere dal Commissario prefettizio del Comune di Sezze risponde ad un obbligo normativo teso a valutare se, in vista delle scadenze contrattuali, esistano i presupposti per rinnovare gli affidamenti in house ovvero, in caso contrario, se per gli stessi siano necessarie procedure di gara ad evidenza pubblica. Trattasi quindi di un atto dovuto". Pertanto risultano "assolutamente inopportuni riferimenti, non solo giornalistici, ad ipotetiche inefficienze gestionali da parte della S.P.L. Sezze, quale motivazione all’eventuale affidamento dei servizi a soggetti privati con conseguente privatizzazione dei servizi stessi. La gestione in house, come è noto - continua l'Au - rappresenta comunque una deroga al libero mercato e si regge su precisi presupposti giuridici ed economici. Chiaramente una inefficienza ed inefficacia dell’attuale gestione in HOUSE dei principali servizi comunali, qualora fondata, avrebbe già determinato la risoluzione dei contratti in essere da parte dell’Ente. L’Azienda, proprio in vista del rinnovo dei contratti, sta comunque predisponendo un piano industriale e specifiche relazioni per ciascun servizio, in base ai quali verranno indicate le ragioni e la sussistenza dei requisiti necessari per procedere al riaffidamento dei servizi in house-providing, relazioni che saranno in grado di confermare anche la congruità economica dei corrispettivi riconosciuti. Si rileva, inoltre, così come facilmente desumibile dalla lettura dei bilanci aziendali, che la società gode di un sostanziale equilibrio sia economico che finanziario, garantendo il regolare pagamento delle retribuzioni, dei compensi e di tutte le forniture ricevute. Si precisa, comunque, che anche la legittima scelta posta in essere dall’Ente di affidare la sola fase della riscossione coattiva all’Agenzia delle Entrate non debba essere interpretata quale conseguenza della “incapacità di riscossione” da parte della S.P.L.. Facendo riferimento ai dati dell’incassato sia ordinario sia derivante dall’attività di accertamento, si dimostra l’assoluta efficacia della gestione in house. Tutti i servizi gestiti dalla S.P.L. Sezze S.p.A. hanno sempre raggiunto un adeguato livello di efficacia ed efficienza rispetto agli standard richiesti nei relativi contratti di affidamento e l’economicità degli stessi è facilmente desumibile dal semplice raffronto dei dati con gli indici di costo nazionali. E’ auspicabile per il futuro una corretta informazione al fine di non alterare gli esiti di un processo complesso ed articolato creando infondati allarmismi tra le famiglie dei lavoratori e tra tutti i soggetti facenti parte dell’indotto economico legato all’Azienda".
Edilizia e fondi dell'abitare, incontro proficuo a Bassiano
A Bassiano è avvenuto un incontro molto proficuo tra Comune e organizzazioni sindacali di categoria riguardo gli indirizzi applicativi in merito al fondo dell'abitare, al superconduttori 110% e ad un protocollo in materia di edilizia scolastica. In particolare il Comune di Bassiano è le OOSS Feneal Uil, Filiale Cisl e Fillea Cgil hanno convenuto di sottoscrivere un accordo per la trasparenza, sicurezza e legalità negli appalti in programmazione al fine di creare un volano di ripresa post covid19 per lo sviluppo in abito comunale, territoriale e settoriale della cultura della trasparenza, della legalità e del lavoro sicuro. "Si è convenuto altresì - aggiunge il sindaco Domenico Guidi - di istituire e/o riattivare nello stesso ambito un Ossercatorio sugli appalti denominato Tavolo operativo, in collaborazione con gli stessi soggetti firmatari del protocollo e in collaborazione con la Polizia Locale e le figure professionali tecniche individuate e messe a disposizione dalla amministrazione comunale. Interessante anche gli approfondimenti per i programmi e le progettazione per il piano nazionale di ripresa e resilienza. Un sollecito anche a recuperare i fondi presso il ministero dall'interno delle imposte di trascrizione e dei bolli di circolazione per la sistemazione delle strade provinciali".
Il Commissario Bonanno interviene sui fatti di cronaca locale
In una nota diramata alla stampa locale, il commissario prefettizio del Comune di Sezze, Raffaele Bonanno, interviene sull'episodio di violenza contro l'agente della Polizia Locale di Sezze.
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“Questa amministrazione esprime ferma condanna per l’episodio di violenza di cui nei giorni scorsi è rimasta vittima un’agente della Polizia municipale che svolgeva il proprio dovere. A tale proposito si tiene a precisare che i recenti fatti di cronaca che hanno visto pubblicamente esposti dipendenti del Comune di Sezze, al di là di eventuali responsabilità dei singoli, che saranno accertate dai competenti organi giudiziari, nulla hanno a che vedere con coloro i quali, con o senza una divisa, rappresentano questa amministrazione e che meritano il rispetto di tutti per l’impegno, la serietà e l’onestà con i quali svolgono il loro lavoro. Respingo, pertanto, quale attuale rappresentante di questa amministrazione di Sezze, qualsiasi generalizzazione, che lungi dal ricercare verità e giustizia, getta indiscriminatamente ombre sull’operato di chi quotidianamente si prodiga per l’interesse pubblico ed il bene comune”.
Progetto Pista ciclabile allo Scalo: Impronta Setina rinfresca la memoria
Nell’anno 2005 veniva presentato presso il Consorzio Industriale Roma Latina il progetto esecutivo per la realizzazione di una pista ciclabile lunga 50 chilometri che partendo da Velletri terminava il suo percorso fino a Sonnino attraversando diversi comuni del comprensorio dei Monti Lepini. Protagonisti di questo progetto furono la Regione Lazio e la Comunità Montana nonché i comuni interessati dall’attraversamento della pista ciclabile. Il movimento Impronta Setina ne ricorda l'iter per chi non avesse memoria, considerando che si trattava di un progetto che partiva da un’idea della primavera del 2000 proprio dal Comune di Sezze (per il tratto interessato dal proprio territorio).
L'ITER DEL PROGETTO DAL 2000
“A capo di tale iniziativa troviamo Di Palma, presidente della commissione assetto del Territorio, che, grazie alla collaborazione dell’allora assessore all’Urbanistica, Ing. Spadini, ed al presidente della commissione settori produttivi, Ceccano, portò all’attenzione del consiglio comunale setino tale proposta; proposta che veniva recepita e così accolta dal consiglio comunale (Sindaco Siddera). In particolare, in data 28 aprile 2001, il Comune di Sezze presentava alla Regione Lazio delle schede progettuali con richiesta di finanziamento e chiedeva alla Ferrovie dello Stato S.p.A. l’autorizzazione all’uso del sedime ferroviario per la realizzazione del progetto. Sul fine del 2001, del progetto del Comune di Sezze, avviato su iniziativa del consigliere Di Palma, si interessò la Comunità Montana con l’intento di coordinare un progetto intercomunale per percorsi turistici, enogastronomici e piste ciclabili con riuso di sedi ferroviarie, caselli, manufatti e immobili nel tratto di sedime ferroviario in disuso ex linea Velletri – Terracina e aree limitrofe. In particolare, la Comunità Montana prendendo atto che già da parte di alcuni Comuni erano avviate specifiche iniziative per la progettazione di piste ciclabili su sedime ferroviario linea dismessa Velletri – Terracina proponeva una collaborazione agli stessi per la elaborazione di una progettazione coordinata da presentare possibilmente in modo uniforme a valere su fondi CEE (Agenda 2000) ovvero su fondi nazionali e regionali, cofinanziamenti da parte di Enti Locali e finanziamenti privati (“progetto intercomunale”). Il primo impegno del coordinamento creato era quello di definire, anche in ragione dei progetti già elaborati dai Comuni di Sezze, Priverno, Sermoneta e Sonnino, uno schema di percorso che, oltre al tratto ferroviario, comprendesse raccordi con strade rurali, sentieri, argini di canali e fiumi, in modo di poter realizzare un tracciato sicuro e protetto. Il punto di forza in quel momento è che non si partiva da zero ma da una progettazione assai avanzata da parte di molti Comuni (in primis Sezze) che avevano già peraltro presentato alla Regione Lazio le proprie richieste di finanziamento. Diverse furono le iniziative prese al tempo per il coordinamento operativo, programmazione e progettazione nonché per l’individuazione delle fonti di finanziamento locali, provinciali, regionali, nazionali e comunitari. Nel mese di giugno dell’anno 2001, la Comunità Montana dei Monti Lepini, con domanda di finanziamento a valere sul fondo regionale per la progettazione, richiede il finanziamento alla Regione Lazio.“- La pista ciclabile interesserà i Comuni di Velletri – Cisterna – Cori – Sermoneta – Sezze – Priverno – Sonnino. La pista nascerà sul sedime della linea ferroviaria in disuso tratta Velletri – Priverno. La pista avrà una dimensione di circa 60 km. di lunghezza e tra i 3 e 4 mt. di larghezza; - Costo complessivo £ 1.188.721.121” Nell’anno 2003, la Regione Lazio determinava di “impegnare sul capitolo n. C12503 – esercizio finanziario 2003, la spesa di € 439.615,46 in favore della Comunità Montana dei Monti Lepini, quale contributo regionale per la redazione del progetto preliminare, definitivo ed esecutivo denominato “Pista ciclabile Velletri – Priverno” – cfr. determinazione n. B2378 del 30.10.2003. Tutto quindi iniziò nell’anno 2000, grazie all’iniziativa di alcuni esponenti politici locali che, già a quel tempo, furono lungimiranti ed acuti nel comprendere l’importanza della valorizzazione del nostro territorio comunale".
Un vecchio articolo che parlava dell'iniziativa
LA SITUAZIONE ATTUALE
Nonostante l’iter amministrativo avviato per la realizzazione dell’opera (sia a livello comunale che intercomunale), dal progetto non si è mai passati alla sua effettiva realizzazione seppure, inoltre, furono diverse le occasioni; per quanto riguarda il progetto di Sezze, questo veniva, perfino, riportato nell’atlante nazionale di Trenitalia ed il Comune di Sezze, in accordo con la Direzione distrettuale delle Ferrovie dello Stato, ottenne i dati catastali della proprietà demaniale di competenza F.S.. Per ragioni di varia natura non si riuscì, infatti, a dare corpo alle aspettative del territorio (problemi per il coordinamento dei diversi Comuni e delle diverse scelte politiche locali orientate verso ben altri obiettivi – vincoli ambientali e terreni da espropriare su alcuni tratti interessati dal progetto intercomunale, ad eccezione per il tratto di Sezze) tanto che ad oggi il progetto è inserito, ad esempio, nel “Contratto di Fiume” sottoscritto da tutti i Comuni interessati. Conseguentemente, per Sezze, che aveva già avviato il suo progetto nell’anno 2000, il tratto interessato (ex S.S. 156 Monti Lepini) è rimasto come tale finanche ad essere abbandonato al totale degrado con l’apertura del nuovo tratto di strada della S.R. 156 Monti Lepini.
Rifiuti abbandonati sul tratto interessato
NEL 2018 LA PROPOSTA DI IMPRONTA SETINA
"La nostra proposta - leggiamo nella nota - è stata accolta con particolare favore dai cittadini tanto che la stessa è stata peraltro accompagnata da una petizione popolare sottoscritta e protocollata al Comune di Sezze in data 31.05.2018. Da quella data ci stiamo attivando per rendere effettivamente realizzabile l’idea. Il tracciato che il nostro progetto propone, tiene conto del rispetto, il più possibile, dell’esistente e della rivalutazione di un’area, arricchendola e mettendola a disposizione della comunità intera. L’intervento è stato pensato ed orientato alle scelte quasi obbligate del tracciato facendo uso, per la sua quasi totalità, di aree del demanio pubblico (ramo Ferrovie e Acque pubbliche), delle opere esistenti quali, la sponda del fosso Brivolco, i tronchi stradali dismessi, la vecchia sede della ferrovia a binario unico, Velletri - Terracina. Con gli Enti proprietari si dovrà provvedere alla stipula di accordi di programma non gravosi per nessun ente, tanto meno che per il Comune di Sezze. Il percorso, per una lunghezza di circa Km. 4+700, interessa la sponda in sinistra del Fosso Brivolco dalla Migliara 45, al Cavalcavia realizzato in località denominata Cesarini, quindi attraversando la viabilità ordinaria, Via Veneto, si collega con il tratto della vecchia sede ferroviaria abbandonata, denominata ex ferrovia Velletri – Terracina. Tratto ferroviario interessato dall’altezza del Lago Mole Muti, alla località denominata Pantaniglio. Con questi presupposti intendiamo avviare da subito un confronto con il Comune di Sezze (con il Commissario, un domani con il futuro Sindaco eletto) nonché cooperare con tutti coloro che interessati (persone, associazioni e politici del territorio senza alcuna distinzione di appartenenza politica) volessero offrire il proprio contributo per rivitalizzare ed aggiornare il nostro progetto (magari anche riprendendo il progetto avvitato dal Comune di Sezze nell’anno 2000) proponendo così nuove e originali idee per valorizzare il nostro territorio con l’effettiva cantierizzazione di una pista ciclopedonale nel vecchio tratto dell’ex S.S. 156 Monti Lepini; convinti che tale iniziativa sia il modo migliore per risaltare quanto offerto dal nostro territorio (siti naturalistici: Lago Mole Muti; siti archeologici/storici: Monumento Naturale Orme di Dinosauro – sito archeologico “Le Grotte) e creare finalmente i presupposti per poter offrire un itinerario fruibile da tutti (sportivi e famiglie) ed anche turistico, agevolato dalla vicinanza della stazione di scalo della linea ferroviaria Roma – Napoli. Iniziamo a recuperare le aree del nostro Paese ed il resto verrà da sé".
Il progetto di Impronta Setina
Finalmente libero! Iniziati i lavori di ripristino al Belvedere di Sezze
Finalmente libero! Dopo quasi due anni (era il 21 maggio del 2019) il belvedere di Santa Maria a Sezze torna libero. Questa mattina, la ditta aggiudicatrice, la 3b Service, sta procedendo al ripristino dello stato dei luoghi, smantellando il cantiere e la struttura in cemento armato realizzata “senza titoli” dalla ditta incaricata da Don Massimiliano Di Pastina per costruire un monumento dedicato a San Lidano d'Antena. La conclusione del ripristino dovrebbe concludersi in un paio di giorni. Verrà demolito il pilastro e sarà messo a dimora nuovo bitume. Sono stati due anni lunghissimi, fatti di battaglie civili e politiche, grazie alle quali però è stato possibile accendere i riflettori - in maniere limpida e costante - su una vicenda che molto probabilmente avrebbe partorito un nuovo scempio urbanistico nel cuore della città. Qui non c’entrano i Santi e la fede, mai messi in discussione da nessuno, ma solo un modus operandi di tutta un'operazione affatto trasparente. Comunque quel che conta è che oggi si chiude definitivamente una pagina vergognosa. Con la fine di questa storia, Sezze e la sua comunità ritrovano un luogo caro a tutti, un simbolo della città, un belvedere ammirato e amato, e che per secoli e secoli è stato vanto e orgoglio di tutti i sezzesi.
Il Cardinale Corradini dichiarato venerabile. E' ad un passo dalla beatificazione
“Il Conservatorio Corradini e le suore collegine della S. Famiglia annunciano con animo lieto che Papa Francesco con decreto del 24 aprile scorso ha dichiarato venerabile il Cardinale Pietro Marcellino Corradini (Sezze, 2 giugno 1658 – Roma, 8 febbraio 1743), affrettandone il cammino verso la beatificazione”. Con queste parole viene annunciato il titolo di venerabile del concittadino Corradini, un riconoscimento alla sua attività a sostegno degli umili e della carità. A lui si deve la fondazione a Sezze dell’Istituto che porta il suo nome che in passato accoglieva e istruiva bambini di ogni età, soprattutto i meno abbienti, una storia e una tradizione ancora presente a Sezze.
Sezze, ecco la panchina per ricordare Giulio Regeni
Anche Sezze ha la sua panchina gialla per ricordare Giulio Regeni, il ricercatore italiano dell’Università di Cambridge che tra il 25 gennaio e il 3 febbraio 2016 venne rapito, torturato e atrocemente ucciso in Egitto. In molte città italiane una panchina tinteggiata di giallo è diventata simbolo di libertà e giustizia ed è associata al giovane barbaramente ucciso. A Sezze l'iniziativa è stata pensata e proposta da Daniele Piccinella, un giovane napoletano trapiantato a Sezze da venti anni. La sua lettera aperta e indirizzata all'ex sindaco Sergio Di Raimo aveva avuto un forte impatto emotivo in tutti i componenti dell'amministrazione comunale e della Giunta al punto da spingere l'ex sindaco a dare il via ai lavori per realizzare un angolo in memoria di Regeni. La panchina gialla con la targa che ricorda il giovane è stata allestita davanti la scuola elementare di Piagge Marine, in modo che gli alunni possano capire e riflettere anche su questa triste vicenda che ha fatto il giro del mondo.
Oli esausti, partito il servizio in tutto il territorio di Sezze
Il Presidente della SPL Sezze, Gian Battista Rosella, comunica che a seguito di una convenzione stipulata tra la società partecipata del Comune di Sezze e la Società Soloil Italia, è partito il servizio di prelievo e recupero degli oli vegetali esausti provenienti delle utenze domestiche, attività commerciali e artigianali di Sezze. Del servizio se ne occuperà direttamente la società Soloil Italia. “Per le utenze domestiche sono stati installate 7 colonnine-contenitori di 120 litri in diverse zone – afferma Rosella – in modo da coprire l’intero territorio comunale. Mentre per le utenze commerciali e artigianali sarà cura della Soloil Italia distribuire in comodato d’uso appositi bidono-fustini di capacità variabile in relazione alle esigenze dell’utente”. Il servizio sarà effettuato in maniera gratuito. Per l’avvocato Rosella “l’importanza di tale servizio è rilevante poiché attraverso lo stesso si elimina una pericolosità che viene spesso ignorata o sottovalutata in quanto se disperso nell’ambiente l’olio esausto è inquinante per la flora, per i laghi e per i fiumi. Inoltre – conclude Rosella – la raccolta dell’olio esausto contribuisce alla riduzione di emissione CO2”. La SPL invita alla collaborazione tutti i cittadini. Esiste una planimetria concordata con l'ufficio tecnico e con la Polizia Locale. Tra le colonnine installate, ad esempio, una è presente a Porta Pascibella di fronte la Farmacia, un'altra ai Colli e una a Melogrosso nei pressi della rotonda.
Primarie per la scelta del candidato sindaco del centro sinistra
Seppur ancora stordita dagli eventi del cimitero, la città di Sezze, inevitabilmente, dovrà fare i conti con le prossime e probabilmente imminenti elezioni comunali. Sei mesi dal voto sono pochi, un lasso di tempo concentrato che richiederà agli aspiranti candidati uno sforzo maggiore ma necessario per ridare al più presto un governo alla città. Se alcune liste civiche hanno già avviato la campagna elettorale in solitaria, dopo il fallito tentativo di creare una grande coalizione alternativa al centro sinistra, i partiti del centro destra tacciono strategicamente in attesa delle mosse del Partito Democratico di Sezze, nell’occhio del ciclone dopo le dimissioni e lo scioglimento del consiglio comunale. Proprio ai dem il compito di ricucire un tessuto sociale e politico sfilacciato, il compito di contenere avanguardie strumentali dei fatti accaduti e mire ambiziose e fanatiche che potrebbero trovare terreno fertile nelle debolezze di una comunità ferita nel profondo. E’ sicuramente inevitabile che questa volta a scegliere il candidato sindaco dovrà essere la comunità. E lo strumento più democratico che abbiamo a disposizione sono le primarie, previste anche da statuto del Pd. Gli aspiranti candidati della coalizione di centrosinistra dovranno necessariamente passare per questa strada, ai cittadini dovrà essere data la possibilità di scegliersi il candidato sindaco attraverso questa competizione aperta a tutti i partecipanti di coalizione. Solo da questa manifestazione democratica il paese può ripartire e scommettere sul futuro della città.