Il disservizio della raccolta indifferenziata che ha colpito tante città tra cui Sezze, e che oggi fortunatamente è terminato con la ripresa del regolare servizio su tutto il territorio comunale, ci ha insegnato che basta poco per mandare in tilt una comunità. Nel corso di queste settimane abbiamo constatato quanto sia importante essere cittadini virtuosi e quanto sia importante e doveroso rispettare i regolamenti ed essere così buoni cittadini. In tanti hanno dimostrato che si può conferire i rifiuti in maniera corretta, in tanti si sono impegnati a fare sistema e comunità . Purtroppo però non è bastato e la collaborazione di tanti è stata vanificata da chi ancora non rispetta il nostro territorio, la nostra città, la comunità di cui fa comunque parte. Abbiamo visto scene indimenticabili e vergognose, cumuli di immondizia nei vicoli, ai bordi delle strade, nelle stazioni di sosta e nelle campagne di Sezze. Abbiamo assistito ad un degrado senza precedenti di cui ci siamo vergognati e reagito con giusta disapprovazione e disgusto. Chi più chi meno ha capito che va cambiato necessariamente il modo di gestire il controllo dei rifiuti domestici. È urgente definire dei parametri di valutazione verso chi dimostra di essere un cittadino virtuoso e contro chi non rispetta le regole. A partire dai controlli casa per casa, per appurare il giusto o sbagliato conferimento e premiare con sgravi chi rispetta l’ambiente e i regolamenti e punire con sanzioni chi se ne frega. La nuova amministrazione, ad esempio, potrebbe pensare ad una “tessera del buon cittadino”. Probabilmente in altre città esiste già, copiare qualcosa di buono non è reato ma è improrogabile vista la situazione setina. Diversamente dovrebbero essere penalizzati coloro i quali non differenziano e non pagano i tributi comunali, nessuno escluso. Durante queste settimane, nonostante tutto, sono riuscito anche ad intravedere azioni e gesti spontanei che fanno ben sperare e che accendono un lume di speranza per il futuro di questa città. In diversi quartieri del centro storico e nella periferia tanti cittadini si sono rimboccati le maniche e con scope e palette hanno ripulito le loro zone, i rioni, costruendo legami forti di vicinato. Altri ancora hanno ridato vita ad aiuole e messo a dimora fiori e piante abbellendo angoli cari e preziosi della nostra città. Questa è la strada giusta. Non aspettiamoci che siano sempre gli altri a farlo, prima di giudicare siamo giudici di noi stessi. Rimbocchiamoci le maniche e diamo l’esempio, attiviamoci nei fatti per il bene comune.