Alessandro Mattei
La festa dell'albero a "Lo Scarabocchio" di Sezze
Tanta gioia, colori, musica, animazione, condivisione e valori. La Festa dell’Albero, tenutasi oggi presso l’Asilo nido e scuola d’Infanzia “Lo Scarabocchio” di Sezze, è stata questo e molto altro. I bambini hanno vissuto momenti indimenticabili e di crescita, grazie ad un evento organizzato proprio per loro e anticipato da una programmazione fatta di laboratori creativi e ludici. La Festa dell’Albero quest’anno si è svolta in collaborazione con Fabrizio Paladinelli di Legambiente, il quale ha messo a dimora, nel giardino della scuola di via Roccagorga, un albero di ulivo insieme ai piccoli alunni, nell’ottica di una didattica volta a far sviluppare ai bambini nuove forme di conoscenze. I bambini sono arrivati preparati all’appuntamento grazie ad altre attività che si sono svolte durante la settimana, attività quali canti, racconti, disegno e mani abili, “per far capire al bambino– spiega la psicologa Cristina Iudicone, coordinatrice dell'infanzia – l’importanza dell’albero come essere vivente che dona salute al nostro pianeta”. Un laboratorio a tema è stato svolto da Sara Mele Lopez hobbista del luogo e pittrice di ciottoli e all'organizzazione generale hanno preso parte anche Sara Celani, Noemi Marchetti e Naomi Ladelfa.
Insomma una grande festa che dà valore all’ambiente, al rispetto e alla collaborazione tra bambini e adulti. “Lo Scarabocchio” è una scuola di ispirazione Montessori in cui viene favorita la liberà del bambino ed è stata fondata da Cristina Iudicone e Daria Marchionne. In pieno Covid le educatrici hanno preso in gestione la struttura realizzando il loro sogno. “Nella nostra scuola – aggiunge la Iudicone – le educatrici e le maestre seguono il bambino nella loro crescita in maniera naturale e lo supportano nell’apprendimento in modo spontaneo, il bambino ha tutto il materiale a disposizione e lavora in maniera autonoma e indipendente”.
Crescere in un ambiente didattico ed educativo valido è fondamentale per il futuro di una persona che si fa comunità, soprattutto quando gli ambienti diventano anche un’appendice della famiglia.
Il Pd partito autoreferenziale, senza presa sulla realtà
Come una barchetta in mezzo al mare, che spesso si fa tempesta, il Pd di Sezze nel corso dell’ultimo decennio di rotte e di occasioni ne ha perse tante, anche se la bussola, per qualcuno, è sempre stata perfetta, a piombo, per seguire le correnti giuste e per approdare su mete ambiziose o per garantirsi posti al sole. Negli ultimi anni i tentativi di cambiare comandante e mozzo non è ha sortito grandi risultati, anche se va premiato il merito di chi ci ha messo sempre la faccia. Sta di fatto però che il Pd di Sezze è diventato un partito che fa difficoltà ad essere se stesso, a fare politica e in questo momento opposizione all’attuale amministrazione comunale. E’ un partito che pensa ancora alla grande ma poi è costretto a misurarsi con piccoli numeri, con risultati deludenti e avvilenti. E’ un partito che rappresenta l’ombra di quello che per poco è stato e ha rappresentato. Oggi il partito è stato rimodulato e ritoccato nei suoi organismi direttivi e con alcune presenze che rimangono da sempre, mentre altri storici rappresentanti sono andati via a causa di scelte non condivise, soprattutto dopo l’ultima debacle elettorale.
L’avvocato Luigi De Angelis è uno di quelli che, pur rimanendo un tesserato del Pd, è uscito dal direttivo insieme ad altri storici componenti che hanno aderito da tempo concretamente e pubblicamente alla corrente di Elly Schlein, vincitrice anche a Sezze delle primarie, rispetto ad altri che ne hanno preso le distanze perché non si riconoscevano nell’attuale segretaria nazionale. De Angelis è stato presidente del Pd lo scorso anno per circa un anno e mezzo, è stato segretario della Margherita di Sezze e uno dei fondatori del Pd setino e resta convinto che “la politica è servizio, non uno strumento per l’affermazione personale e per l’appagamento del proprio ego.”
Acque fortemente agitate nel Pd a tutti i livelli da quanto emerge dalle dichiarazioni dei vertici, a partire da quello che sta accadendo a Frosinone. Si ritorna a parlare di resa dei conti e di correnti che chiedono conto sulle composizioni di commissioni e altro. Sezze sembra aver anticipato i tempi rispetto alle direzioni regionali e provinciali. E’ così?
“Molto sinceramente sono sempre stato sempre estraneo a queste logiche che, secondo me, non hanno nulla a che fare con una politica attenta ai problemi delle persone, che si misurano quotidianamente con un sistema sanitario che non garantisce il diritto alla salute, con una crescente precarizzazione del mondo del lavoro, con l’allargamento della platea dei poveri. Le persone sono prese da questi problemi e si aspetterebbero altro dalla politica. Le rese dei conti tra cacicchi cui assistiamo, servono soltanto ad allontanare le persone dalla politica, che viene percepita come funzionale solo agli interessi personali di alcuni. Il fenomeno dell’astensionismo che cresce ad ogni tornata elettorale lo dimostra. Non so se Sezze abbia anticipato questi fenomeni, ma sicuramente non ne è esente: basti pensare al livello di astensionismo nella nostra città nelle ultime tornate elettorali, ben superiore alle medie nazionali”.
Il gioco delle carte e delle tessere torna sempre di moda quando c’è da dividere il potere. Le correnti nel Pd come in altri partiti ci sono sempre state, hanno generato carriere, eppure a Sezze qualcuno aveva definito la corrente di Elly Schlein addirittura fantomatica. Oggi gli stessi sosterrebbero il contrario?
“Le correnti in un grande partito democratico sono fisiologiche e rappresentano una ricchezza politica e culturale, se contribuiscono a costruire la linea politica. I problemi cominciano quando si trasformano in meri strumenti di controllo del partito, funzionali alle ambizioni personali dei capibastone, e impediscono lo sviluppo di un dibattito aperto e plurale. I pacchetti di tessere, il pesarsi sulla base delle truppe cammellate è un giochino un po’ infantile politicamente parlando. Un partito serio dovrebbe preoccuparsi di allagare la propria base di partecipazione, cercando di essere inclusivo. Personalmente ho sostenuto alle primarie nazionali Elly Schlein come candidata alla segreteria nazionale e sono convinto che è stata la scelta più giusta per il PD, non ultimo perché è stata percepita come una ventata di novità e di cambiamento. Anche a Sezze Elly Schlein ha vinto ampiamente, nonostante fossimo in pochi a sostenerla. È stato un segnale forte che non è stato raccolto a mio modesto avviso e si è scelto di andare avanti senza tenerne conto. È innegabile che dentro il PD ci sono personalità, anche di spessore, che hanno costruito le proprie carriere politiche, anche di alto profilo, grazie alla capacità di barcamenarsi tra una corrente e l’altra, spesso anche piccole, ma in grado di garantire loro ruoli e posizioni negli organismi di partito e in parlamento. Prendo atto, ma è una logica che mi è estranea. Probabilmente è un mio limite personale. Fantomatica la corrente di Elly Schlein? I fatti di queste ultime settimane dimostrano che non è affatto fantomatica. Forse qualcuno avrebbe desiderato che lo fosse, ma tra desiderio e realtà a volte c’è uno scarto notevole. Registro che, e non solo all’interno del PD, l’esistenza di questa area ha creato qualche apprensione, probabilmente perché qualcuno è poco avvezzo al dibattito politico aperto e libero da vincoli di qualsiasi genere. Prima o poi se ne farà una ragione”.
Cosa è mancato e cosa manca nel Pd di Sezze?
“È dal congresso cittadino del PD di alcuni mesi fa che ho deciso di fare un passo indietro, di stare fuori dagli organismi dirigenti del partito. La mia non è stata una decisione personale e unilaterale, insomma un colpo di testa, ma l’ho condivisa con altri amici e compagni. Non abbiamo lasciato il PD e non intendiamo farlo. Il PD è casa nostra, politicamente parlando, e molti di quelli che hanno fatto questa scelta rappresentano un pezzo importante della storia della sinistra setina. Abbiamo constatato purtroppo che non c’erano le condizioni per la nostra partecipazione. Dopo la pesantissima sconfitta alle ultime elezioni comunali c’era bisogno di un cambio di passo, di costruire un progetto politico serio, capace di proporsi come alternativa alle destre e all’attuale amministrazione. Si è preferito continuare lungo una strada politicamente sbagliata, chiudendo alla possibilità di aprire un confronto serio con il popolo della sinistra sulla linea politica e sul tipo di opposizione da mettere in campo. Non abbiamo mai fatto questioni personali contro nessuno degli attuali dirigenti, ma soltanto di contenuto politico e di progettualità. Un partito non può essere strutturato in maniera autoreferenziale e personalistica. Il PD di Sezze ha perso la presa sul territorio, non è un punto di riferimento per i gruppi e le categorie sociali ed economiche, per i giovani, per le donne, per i lavoratori, per i disoccupati e per le fasce più povere. La credibilità della classe dirigente di un partito come il PD passa attraverso la capacità di dare rappresentanza al tessuto vivo della nostra città. Bisogna ripartire dalla concretezza dei problemi e delle aspettative dei cittadini di Sezze. Serve insomma la politica”.
Demoliranno l'unico centro sociale di Sezze scalo. Decisione insensata
Il Centro Sociale di Via Puglie a Sezze scalo ha i giorni contati. Una determina approvata nei giorni scorsi ne sancisce la demolizione per la realizzazione di un nuovo Asilo Nido comunale per un importo totale di spesa di oltre 1,3 milioni di euro. L’unico centro sociale per anziani verrà demolito per realizzare un secondo asilo nido per il centro abitato dello Scalo. L’attuale Centro Sociale venne ristrutturato e inaugurato nel 2001 dall’allora amministrazione comunale guidata da Giancarlo Siddera. Non condivide la decisione di demolirlo, presa della Giunta Lucidi, il capogruppo del Pd di Sezze Armando Uscimenti, nel 2001 assessore ai servizi sociali e presente al momento del taglio del nastro. “Non sono contrario alla realizzazione di asili nido – afferma Uscimenti - ma non condivido la decisione di demolire una struttura storica di Sezze Scalo e che fino a pochi anni fa era il centro nevralgico delle attività per la terza età. In quel centro si tenevano molte attività per gli anziani, corsi di ballo, ginnastica dolce e altre iniziative che il Comune di Sezze ha sempre promosso per questo centro. Adesso si vuole demolire l’unica struttura per gli anziani presente a Sezze Scalo per nascondere il fallimento prodotto da una scarsa programmazione per gli anziani. E’ una struttura infatti dove da un paio di anni non si fanno più attività e quindi per questa amministrazione comunale deve essere demolita per realizzare un altro asilo nido. Si tratta di una decisione insensata. Non è dato sapere poi - chiude Uscimenti -con quali risorse economiche questa amministrazione comunale provvederà a realizzare la nuova struttura”.
Sul riequilibrio altro che feste e champagne. I cittadini dovranno pagare fino al 2041
Altro che feste e champagne... Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia di Sezze, Serafino Di Palma, ha voluto mettere i puntini sulle "i" in merito all’approvazione del piano di riequilibrio del Comune di Sezze da parte della Corte dei Conti. Si tratta sicuramente di un passaggio importante e positivo per tutti perchè è stato evitato il dissesto finanziario di un Comune già in gravi difficoltà, ma diverso è festeggiare per un debito che i cittadini dovranno pagare per i prossimi 20 anni. Lo ha spiegato ieri Di Palma nel suo intervento in aula nel corso della seduta consiliare. “Dobbiamo essere tutti propositivi, siamo tutti contenti che non ci sia stato il dissesto e ci dobbiamo impegnare affinché nasca una nuova era per Sezze. Ma la verità va detta fino in fondo. Leggendo le carte siamo venuti a conoscenza che la massa passiva è passata da circa 7,7 milioni a 16 milioni e soprattutto va detto a chiare lettere che le somme saranno spalmate per i prossimi 20 anni. I cittadini di Sezze saranno chiamati quindi a pagare circa 700 mila euro l’anno fino al 2041. La corte dei conti ha quindi rideterminato il suo piano di riequilibrio e non quello decennale presentato nel 2022 da questa amministrazione comunale, ritenuto evidentemente insostenibile ”.
Ladri nella Botteguccia. Anche il quartiere Santa Maria diventato insicuro
Furto nella notte tra venerdì e sabato scorso ai danni dell’alimentari “La Botteguccia di Loretta”, sito nel quartiere di Santa Maria a Sezze. Ignoti si sono introdotti nel locale forzando la vetrina basculante dell’ingresso e una volta dentro hanno fatto razzia di vino, liquori di qualità, altra merce, del registro di cassa e banconote. I proprietari si sono accorti di quanto successo solo sabato mattina, al momento dell’apertura. Avvertito il 112 sul posto è sopraggiunta con tempestività una volante dei Carabinieri del Comando di Latina, i quali hanno redatto poi il verbale del furto. Da quanto emerso i malviventi hanno divelto la vetrina e sono entrati indisturbati e, probabilmente con l’aiuto di complici, hanno trafugato ciò che potevano, senza che nessuno si accorgesse di quanto stessero facendo. Oltre alla merce rubata i ladri, per fuggire, hanno provocato dei danni all’interno del locale, distruggendo il controsoffitto e una parte dell'impianto elettrico. Sconforto e rabbia dei titolari per quanto accaduto, così come per il vicinato e per tutto il quartiere di Santa Maria, almeno fino a ieri dispensato da furti, rapine e atti vandalici che, purtroppo, sono accaduti e accadono di sovente in altre realtà del centro storico di Sezze. Profanato, quindi, anche uno degli ultimi quartieri più sicuri e decorosi della città, anche Santa Maria ormai sotto scacco della delinquenza. Quando cala la notte, infatti, in diversi quartieri e nei parchi pubblici, sembra scendere il coprifuoco: bivacchi, consumo di droga, botte da orbi, chiasso e disordine prendono il sopravvento sulla città. Uscire dopo una certa ora è diventato molto pericoloso e per le famiglie e per i ragazzi: insicurezza e degrado purtroppo sono diventate delle squallide realtà, quasi la normalità, nell'indifferenza più totale. E poi qualcuno continua a chiedere ai residenti di investire, non rendendosi conto di come sia sfuggita di mano tutta la situazione.
I danni all'interno del locale.
I nati nel 1964 a Sezze si ritrovano per una grande festa
I nati nel 1964 a Sezze (sono circa 200) hanno deciso di ritrovarsi per una grande festa il prossimo 25 ottobre. 60 anni e non dimostrarli, come recita la locandina dell’evento che si terrà presso il ristorante Il Faraone ai Casali di Sezze. L’invito è rivolto a chi si sente 2 volte 30enne, a chi ha passato l’adolescenza ascoltando i The Beatles, Mina, Celentano, i Pink Floyd; a chi passava i pomeriggi sbucciandosi il ginocchio giocando per le contrade, a chi tornava a casa con le tasche piene di puzzolana, e a chi ha avuto la fortuna di vivere quelle che una volta erano le vere comunità, il vicinato, la condivisione e tutto ciò di buono che c'era in quegli anni.
Tra gli organizzatori della serata Armando Uscimenti ed altri amici che hanno vissuto insieme questi anni, pensando anche a chi ci ha lasciato. Sarà una serata piena di ricordi, di divertimento e di progetti futuri, insomma un’occasione per rivivere momenti indimenticabili segnati da cambiamenti storici e sociali senza precedenti. Il gruppo del 1964 vi aspetta. E… complimenti per l’iniziativa.
Anfiteatro: il danno erariale va ripartito. La Corte dei Conti dà ragione all'ex Giunta Campoli
L’8 dicembre di un anno fa la Corte dei Conti inviava una pec all’ex sindaco di Sezze Andrea Campoli con la quale veniva ingiunto di pagare più di 500.000 euro per il danno cagionato con la delibera di Giunta per il secondo stralcio funzionale dell’ex Anfiteatro, opera ereditata dalla precedente amministrazione comunale e per la quale l’allora sindaco Campoli tentò di “mettere una pezza ad uno scempio già ampiamente avvenuto, ed accettare il finanziamento pena l'indebito arricchimento dell'ente".
Ieri, la stessa Corte dei Conti, dopo il ricorso da parte dell’ex sindaco Campoli e sua ex Giunta, ha deliberato proprio su memorie difensive che “… sulla scorta delle considerazioni innanzi svolte, si ritiene quantificabile nella misura maggiore il contributo determinato dal Sindaco Zarra, ed ai membri della sua Giunta, Ciarlo, Agostini, Ricci e Bernabei nonché del Segretario Generale, dott. Luigi Miele… e in misura gradatamente inferiore quella del Sindaco Campoli e degli altri membri della Giunta, Marchionne, Di Raimo, Maurizi, Ciocca, Cardarello, Grenga”.
Insomma il danno all’Erario cagionato – pari quindi a complessivi euro 1.692.765,92 – va ripartito previamente scorporando le quote riferibili al Sindaco Zarra Lidano e all’assessore ai Settori produttivi Agostini Felice, deceduti nelle more. “ In conclusione – scrive la Corte dei Conti - lo stesso è addebitabile nei seguenti termini (cfr restante 72%), salvo la diversa determinazione ritenuta dal Collegio secondo giustizia:
- a Pietro Bernabei in base al ruolo di assessore al Bilancio (I Giunta Zarra) e di assessore ai Lavori pubblici (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 14% (euro 236.987,22);
- a Vincenzo Ricci, che in questa sede, in base al ruolo di assessore ai Lavori pubblici (I Giunta Zarra) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 10% (euro 169.276,59);
- a Giuseppe Ciarlo, che in questa sede, in base al ruolo di Vice Sindaco (I Giunta Zarra) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 10% (euro 169.276,59);
- a Luigi Miele, che in questa sede, in base al ruolo di Segretario Generale (I e II Giunta Zarra/Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 7% (euro 118.493,61);
- ad Andrea Campoli, che in questa sede, in base al ruolo di Sindaco e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 7% (euro 118.493,61);
- a Umberto Marchionne, che in questa sede, in base al ruolo di Vice Sindaco (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 4% (euro 67.710,63);
- a Sergio Di Raimo, che in questa sede, in base al ruolo di assessore al Bilancio (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 4% (euro 67.710,63);
- a Bruno Cardarello, Marcello Ciocca, Remo Grenga e Antonio Maurizi, che in questa sede, in base al loro ruolo di assessore (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbiano concorso con colpa grave nella misura del 3% ciascuno (euro 50.782,97 cad.);
- a Vittorio Carlesimo e Mauro Vona, che in questa sede, in base al loro ruolo di Dirigenti responsabili del servizio tecnico del V settore (rispettivamente I Giunta Zarra e II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbiano concorso con colpa grave nella misura del 2% ciascuno (euro 33.855,31 cad.).
L’udienza per la discussione in giudizio è fissata per il 4 marzo 2025.
Fungaroli setini alla competizione internazionale nell'appennino Tosco-Emiliano
Sezzesi internazionali! Un gruppo di amici, uniti da sempre da una passione, quella della raccolta dei funghi e della scoperta della natura e della montagna, sarà tra i big nella ricerca dei funghi. Anche Sezze infatti sarà rappresentata alla competizione internazionale che ormai da dieci anni attira cercatori di funghi da tutto il mondo e che si terrà a Cerreto Laghi, nell'Appennino Tosco Emiliano. La kermesse è ormai arrivata alla decima edizione e quest'anno cinque amici accomunati dalla passione della ricerca sono riusciti a farne parte e disputeranno la gara a squadre che ha un regolamento tutto particolare.
Paolo, Giancarlo, Emiliano, Marco e Alessandro, il 6 ottobre prossimo sfideranno infatti altre 50 squadre per cercare il fungo più bello dell'Appennino Tosco Emiliano e dovranno portare fuori dal bosco una busta con all'interno l'immondizia che verrà trovata nei boschi, oltre ad annotare su un taccuino un pensiero, una riflessione o un disegno ispirato alle sensazioni provate duranti la ricerca dei funghi. Una giuria valuterà l'operato delle squadre e proclamerà la squadra vincitrice. Ad accompagnare il gruppo di fungaroli setini Gigi e Alessandro Ferrazzoli in rappresentanza della Federcaccia che ha sponsorizzato la spedizione.
Il gruppo ci tiene a ringraziare anche Daniele del Bar Cappellitto, Mirco del Bar Klada, Roberto Bucciarelli di RB Artinfissi, Antonio del Jack Torrance, Sven e Marco della Infissi e Montaggi e Pino “Palanca” che hanno contribuito rendendo più agevole la trasferta.
Insomma... un grande in bocca al lupo al gruppo di fungaroli setini.
Caos alla "Flacco" per i ritardi nell'attivazione della Mensa Scolastica da parte del Comune di Sezze
Il Consiglio d'Istituto del Plesso Valerio Flacco" a causa di un ritardo nell'attivazione del servizio mensa da parte del Comune di Sezze, ieri ha deliberato di mantenere l'orario scolastico provvisorio, con l'uscita anticipata degli alunni. Ciò ovviamente arreca per l'organizzazione familiare tanti disagi e pone quesiti sulle tempistiche sbagliate dell'Ente che, al contrario, dovrebbe fare del tutto per non causare problemi agli alunni, alle famiglie e al corpo docente. Sembra, ma non vi è alcuna ragione di dubitarne, che alle missive della nuova Preside Michela Pirro non ci sia stato alcun riscontro da parte dell'amministrazione comunale guidata da Lidano Lucidi, così come non ci sono state risposte alla richiesta e ai solleciti di avere un agente della Polizia Locale durante l'entrata e l'uscita degli alunni, perché costretti a fare le gincane in mezzo al traffico e al disordine viario.
Interviene sul caso e sui disagi che si stanno arrecando alle famiglie di Sezze Scalo il movimento di Impronta Setina. Ecco la nota inviata alla stampa locale.
______________
"Abbiamo ricevuto una nota dei rappresentanti del Consiglio d’Istituto della scuola Caio Valerio Flacco sulle condizioni del plesso scolastico di Sezze Scalo e vogliamo esprimere il nostro pieno sostegno. Dalla predetta nota rileviamo un comportamento dell’amministrazione comunale inaccettabile. Di fronte all'ennesimo ritardo e alla mancanza di risposte da parte dell'amministrazione comunale, esprimiamo il nostro profondo disappunto per una situazione che sta creando gravi disagi a tutte le famiglie coinvolte. Il mancato avvio del servizio mensa, a cui si sommano il silenzio istituzionale e la mancata assistenza per garantire la sicurezza degli studenti all'entrata e all'uscita, dimostrano una preoccupante mancanza di interesse da parte del Comune nel garantire servizi essenziali. Le continue sollecitazioni inviate dalla preside sono rimaste senza riscontro, mostrando chiaramente come le esigenze della comunità scolastica vengano ignorate.
È inaccettabile che dopo 24 giorni non ci sia stata una risposta concreta alle richieste per l'attivazione della mensa, né per il tempo pieno, quest’ultimo negato senza alcuna giustificazione. Siamo fermamente convinti che l'istruzione e il benessere dei nostri figli non possano e non debbano essere sacrificati per la poca attenzione prestata da chi dovrebbe tutelare questi diritti. Siamo pertanto affianco ai rappresentanti dei genitori e siamo pronti a sostenere la loro richiesta di un consiglio comunale straordinario, affinché vengano date risposte chiare e si arrivi a una soluzione definitiva. L’amministrazione comunale si assuma le proprie responsabilità, rispettando il proprio ruolo e mettendo al centro i bisogni delle famiglie e degli studenti. Restiamo uniti in questa battaglia per una scuola che funzioni davvero e per una comunità che non sia abbandonata a se stessa".
Caos alla "Flacco" per i ritardi nell'attivazione della Mensa Scolastica da parte del Comune di Sezze
Il Consiglio d'Istituto del Plesso Valerio Flacco" a causa di un ritardo nell'attivazione del servizio mensa da parte del Comune di Sezze, ieri ha deliberato di mantenere l'orario scolastico provvisorio, con l'uscita anticipata degli alunni. Ciò ovviamente arreca per l'organizzazione familiare tanti disagi e pone quesiti sulle tempistiche che un Ente dovrebbe avere per non causare problemi agli alunni, alle famiglie e al corpo docente. Sembra, ma non vi è alcun modo di dubitarne, che alle missive della nuova Preside non ci sia stato riscontro da parte dell'amministrazione comunale di Lidano Lucidi, così come non ci sono state risposte alla richiesta e ai solleciti di avere un agente della Polizia Locale durante l'entrata e l'uscita degli alunni, costretti a fare le gincane in mezzo al traffico e al disordine viario.
Interviene sul caso e su disagi che si stanno arrecando alle famiglie di Sezze Scalo il movimento di Impronta Setina. Ecco la nota inviata alla stampa locale.
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"Abbiamo ricevuto una nota dei rappresentanti del Consiglio d’Istituto della scuola Caio Valerio Flacco sulle condizioni del plesso scolastico di Sezze Scalo e vogliamo esprimere il nostro pieno sostegno. Dalla predetta nota rileviamo un comportamento dell’amministrazione comunale inaccettabile. Di fronte all'ennesimo ritardo e alla mancanza di risposte da parte dell'amministrazione comunale, esprimiamo il nostro profondo disappunto per una situazione che sta creando gravi disagi a tutte le famiglie coinvolte. Il mancato avvio del servizio mensa, a cui si sommano il silenzio istituzionale e la mancata assistenza per garantire la sicurezza degli studenti all'entrata e all'uscita, dimostrano una preoccupante mancanza di interesse da parte del Comune nel garantire servizi essenziali. Le continue sollecitazioni inviate dalla preside sono rimaste senza riscontro, mostrando chiaramente come le esigenze della comunità scolastica vengano ignorate.
È inaccettabile che dopo 24 giorni non ci sia stata una risposta concreta alle richieste per l'attivazione della mensa, né per il tempo pieno, quest’ultimo negato senza alcuna giustificazione. Siamo fermamente convinti che l'istruzione e il benessere dei nostri figli non possano e non debbano essere sacrificati per la poca attenzione prestata da chi dovrebbe tutelare questi diritti. Siamo pertanto affianco ai rappresentanti dei genitori e siamo pronti a sostenere la loro richiesta di un consiglio comunale straordinario, affinché vengano date risposte chiare e si arrivi a una soluzione definitiva. L’amministrazione comunale si assuma le proprie responsabilità, rispettando il proprio ruolo e mettendo al centro i bisogni delle famiglie e degli studenti. Restiamo uniti in questa battaglia per una scuola che funzioni davvero e per una comunità che non sia abbandonata a se stessa".