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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

 

Una nuova aggressione è avvenuta questa mattina sui mezzi pubblici regionali Cotral. Intorno alle ore 7.30 un ragazzo di nazionalità straniera, poi identificato, ha dato in escandescenza nella fermata presso Ponte Corradini nel territorio di Sezze mentre il Bus era fermo in attesa della salita degli studenti, sulla tratta Maenza - Latina. Il ragazzo, evidentemente alterato, ha prima minacciato un gruppo di ragazzi in attesa alla fermata e poi ha scagliato un grande sasso mandando in frantumi il vetro anteriore dello sportello di entrata del mezzo e ha danneggiato il parabrezza. L’autista del Bus, un uomo di Sezze con esperienza, è riuscito a mantenere la calma e a far salire tutti i ragazzi a bordo senza altre conseguenze. Solo tanta paura per gli utenti e per il conducente del mezzo. L'uomo, autore dell’aggressione, è stato denunciato ma l’episodio torna ad accendere i riflettori sul pericolo che si corre sulle tratte del Trasporto Pubblico Locale. Recentemente anche il sindacato FIT-CISL Lazio si è interessato del fenomeno sempre più crescente partecipando ad un incontro in prefettura.

 

"Ho già protocollato la mie dimissioni dal gruppo consiliare di Identità setina. Esco dal movimento perché ormai non mi riconosco più nella linea intrapresa da Identità Setina. Non è più un movimento autonomo e indipendente e di civico resta solo il nome. Resto in maggioranza perché devo onorare il mandato che mi hanno dato i miei elettori, ed è proprio per questo che non intendo tradirli. Siamo nati come lista civica indipendente mentre oggi si è andati a elemosinare voti e a fare alleanze con un partito che non ha nulla a che fare con la mia storia politica”.  Il consigliere comunale Gianluca Calvano lascia così il gruppo ed il movimento di Identità Setina, ormai diventato un'appendice di Forza Italia. Calvano, non ci sta e con questo passaggio, seppur doloroso, vuole mandare un segnale al sindaco Lucidi, ultimamente deciso a cambiare rotta e a trasformare la sua maggioranza in qualcosa di diverso rispetto al progetto civico originario. La goccia che ha fatto traboccare il vaso le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Latina, dove quasi tutta la maggioranza ha sostenuto Forza Italia che vedeva il consigliere comunale Pasquale Casalini in lista. Calvano non è l'unico in maggioranza a non aver digerito la svolta del gruppo Identità Setina, ormai snaturata; ci saranno altri scossoni e altri segnali che già da oggi pomeriggio verranno inviati al primo cittadino affinché si rimetta sui binari del civismo, l'unico progetto votato dai cittadini. Calvano in aula resterà indipendente.

 

 

IL 10 marzo si eleggerà il nuovo consiglio provinciale, il decreto per il rinnovo del consiglio è stato firmato dal presidente Gerardo Stefanelli. Le liste dovranno essere composte da 12 nomi e andranno presentate entro il 18-19 febbraio. Fino al 2009 i consiglieri provinciali erano espressione dei cittadini perché eletti dagli stessi mentre dal 2014 ad eleggere i consiglieri provinciali sono tutti i consiglieri comunali dei 33 comuni, una novità che di fatto ha escluso la partecipazione popolare alle urne. In buona sostanza oggi conta solo gli accordi tra partiti e liste, una partita tutta politica dove pesa il voto ponderato, ossia basato su un indice che poi è quello del numero di abitanti di un Comune. Detto diversamente il voto di un paese piccolo vale una briciola rispetto ad un voto di una città grande. Ed ecco quindi il valzer degli accordicchi e delle elemosine politiche verso i big della politica per essere inserito nelle liste dei papabili e per avere magari un voto di un consigliere di un altro comune. Poi si resta in carica per due anni, dimissioni e subentri a parte. Vedremo come succederà, vedremo chi e come verrà appoggiato da questo o da quel partito, e vedremo quali saranno le conseguenze nelle rispettive sedi di appartenenza. Negli ultimi 20 anni in cui si è andato al voto popolare la Provincia di Latina è stata guidata sempre dal centrodestra, poi sono iniziati gli accordi trasversali tra partiti e civici fino alla storta e compagnia bella... A Sezze gli ultimi consiglieri provinciali eletti dai cittadini sono stati: l'ex assessore Vincenzo MatteiParide Martella presidente della Provincia, l'ex sindaco Andrea Campoli , l'ex sindaco Lidano Zarra , l'ex presidente del consiglio Enzo Eramo e  l' ex consigliere comunale Enzo Polidoro .

Giovedì, 04 Gennaio 2024 11:10

Qualcuno ha intravisto il Pd di Sezze?

 

 

Anno nuovo vita nuova. La geografia politica setina ne dovrebbe tenere conto, soprattutto per quei partiti che oggi governano la nostra città, per chi sta all’opposizione e per chi dovrebbe lavorare per ricostruire. Tra questi il Partito Democratico di Sezze, da mesi e mesi diventato un fantasma, quasi immerso nella nebbia, sulle nuvole. Dopo l’ultimo tentativo di mettere su una segreteria eterodiretta, quello che per decenni è stato il più grande partito della città con un numero di iscritti e tessere che spaventava le direzioni provinciali, oggi è diventato una scatoletta vuota, senza contenuti, idee e progetti. Esiste un segretario? Esiste ancora una segreteria? Il direttivo si riunisce? Domande alle quali è meglio non avere risposte. La parabola del Pd degli ultimi anni è da archiviare, e a dirlo sono gli ultimi rappresentanti storici del partito. Chi ha voluto dare le carte nell’ultimo periodo si è ritrovato isolato: detto diversamente il re è nudo. L’unica speranza che si intravede è quella dei giovani democratici che con passione vorrebbero ripartire dalle ceneri di un partito dilaniato da correnti e da altezzose prese di posizioni. Lasciamo lavorare i giovani senza condizionamenti e veti. Spazio ai giovani!

 

 

"Ho appena ricevuto una Pec dalla Corte dei Conti, con la quale mi viene ingiunto di pagare più di 500.000 euro per il danno cagionato per aver approvato la delibera di Giunta per il secondo stralcio funzionale dell'ex Anfiteatro. Opera che era già iniziata da tempo e per la quale tentammo di mettere "una pezza" ad uno scempio già ampiamente avvenuto. Col senno del poi avremmo dovuto fermarci di fronte a quest'opera non voluta da noi, anzi osteggiata, e portare tutte quelle carte in procura. esserci portati per certe cose. Certamente mi difenderò insieme a tutti gli altri amministratori e tecnici coinvolti per far valere le nostre ragioni. Se questo non accadrà, vorrà dire che troverò, insieme alla mia famiglia, il modo per pagare questo debito. A Testa alta Guardando dritto in faccia gli sciacalli che sempre e solo tali rimarranno". Così in un post l'ex sindaco di Sezze Andrea Campoli in merito alla vergognosa vicenda che vide nel giugno 2005 l'inizio dei lavori che distrussero il vecchio Teatro Italiano presso l'Anfiteatro di Sezze. I lavori vennero sospesi pochi mesi dopo e non sono mai stati terminati in quanto il progetto approvato dall'allora amministrazione comunale non aveva niente a che vedere con il progetto precedentemente approvato. Oggi a distanza di quasi 20 anni il luogo è diventato simbolo di degrado e rappresenta uno dei tanti ecomostri abbandonati e presenti in Italia.

 

Mercoledì, 18 Ottobre 2023 06:38

Sto dando tutto me stesso per cambiare Sezze

 

Alle 15.56 di due anni fa, era il 18 ottobre del 2021, Lidano Lucidi, candidato sindaco della coalizione civica, stappava la prima bottiglia di spumante per festeggiare la vittoria al ballottaggio contro il sindaco uscente Sergio Di Raimo, clamorosamente sconfitto con un 69% delle preferenze dei votanti (49%). A due anni di distanza, finito l’entusiasmo della vittoria ai seggi, soddisfatti per aver "riscritto la storia di Sezze" cosa è cambiato? Quali sono stati gli obiettivi raggiunti? L’amministrazione comunale può già vantare un cambiamento in positivo rispetto al passato? Oppure tutto è cambiato perché nulla doveva cambiare? Ne abbiamo parlato con il diretto interessato in una intervista che pubblichiamo integralmente.

Sindaco Lucidi. te la immaginavi così la tua prima esperienza di amministratore o avevi sottovalutato questo ruolo?

"Mi aspettavo un duro lavoro e di certo non mi sono mai sottratto. Posso indovinare o sbagliare, ma ogni sera vado a dormire con la consapevolezza di aver dato tutto me stesso".


Tornano i conti al Comune? A che punto si trova la richiesta di procedura di riequilibrio finanziario? Non siamo oltre tempo massimo?

"La situazione finanziaria dell’Ente è molto delicata, ne abbiamo parlato tante volte, abbiamo rilevato milioni di debiti fuori bilancio, grandi o piccoli che siano devono essere riconosciuti e tolgono risorse alla gestione ordinaria. Anche il disavanzo di amministrazione, anche se “tecnico”, è stato di una grossa portata. Abbiamo potenziato enormemente il fondo crediti dubbia esigibilità, aumentato il fondo contenzioso che era molto basso a fronte di possibili sentenze milionari, vedasi la sentenza dell’anfiteatro. Abbiamo portato avanti una gestione prudenziale del bilancio proprio per cercare di salvare le casse comunale. Abbiamo dato un forte impulso alla lotta all’evasione fiscale, tra poco partiranno avvisi per recuperare oltre 5.000.000 di tasse non versate, ci sono cittadini che pagano per tutti e questo non è etico, non è giusto. I conti devono tornare per forza avendo l’obbligo di chiudere i bilanci in pareggio. La procedura di riequilibrio è stata approvata dal Ministero, stiamo aspettando la risposta della Corte dei Conti, le tempistiche delle risposte non le decidiamo noi".


Sicurezza: va tutto bene madama la marchesa?

"Mai detto, anzi quando ho detto pubblicamente che a Sezze c’era un problema di sicurezza e di droga sono stato crocefisso dicendo che non difendevo il buon nome del paese. La contraddizione su questo aspetto non mi appartiene, forse appartiene ad altri".


Gli obiettivi raggiunti nei primi 2 anni?

"Aver tolto i cassonetti su tutto il territorio comunale ci ha permesso di aver raggiunto la percentuale di raccolta differenziata più alta di sempre, il 55%, istituzione delle isole ecologiche itineranti, aver cominciato a vendere i rifiuti cosa che prima non succedeva. Abbiamo ottenuto importanti finanziamenti che avranno un impatto sulla città quando verranno messi a terra: Setia Factory 1.800.000 euro, digitalizzazione 800.000 euro, dissesto idrogeologico 1.850.000 tra fosso Brivolco e Vallicella, piazzale dell’Anfiteatro 200.000 euro, reti d’impresa 100.000 euro, Monastro delle Clarisse 250.000 euro, e tutta un’altra serie di finanziamenti di importi minori. Continuo pensando a Sezze città cardioprotetta (non c’era un defibrillatore in città); avvio dell’apertura del sito Le orme del dinosauro, Sezze si sta contraddistinguendo per la produzione di eventi, quelli che gli altri chiamano “festicciole” noi le chiamiamo “politiche di promozione del territorio”, abbiamo punti di vista differenti, aver portato Sezze dentro il Gruppo di Azione Locale, stiamo lavorando al piano di recupero del cimitero per ristabilire quella normalità che manca da qualche anno, aver acquistato un pulmino per disabili che era veramente necessario, è stata sistemata la situazione degli usi civici su a Monte Trevi dando finalmente una soluzione a decine e decine di famiglie, abbiamo approvato gli articoli 4 e 5 della rigenerazione urbana, avvio della procedura di project financing per la pubblica illuminazione, aver introdotto un infermiere in farmacia dove gratuitamente i cittadini possono ricevere dei servizi come flebo o medicazioni per esempio".           

La SPL è ancora un carrozzone e postificio clientelare come avete più volte sostenuto?

"Che la SPL abbia una situazione delicata solo uno sciocco lo negherebbe, però stiamo facendo uno sforzo enorme per dare stabilità alla società che eroga molti servizi per il Comune e stabilità alle famiglie. In primo luogo in 6 mesi abbiamo portato a casa una riconciliazione che non si faceva da 10 anni, cosa evidenziata dalla Corte dei Conti. Quando ci siamo insediati tutti i servizi erano in proroga, adesso abbiamo firmato il contratto per la raccolta dei rifiuti, stiamo per definire i servizi mancanti come quello dei tributi, il cimitero e gli altri. In sede di insediamento ho detto che avrei fatto di tutto per salvare la società, che sta portando avanti una serie di azioni che potranno portare dei benefici nei prossimi mesi, penso solo alla gestione del parco mezzi, agli investimenti che si stanno facendo sulla farmacia comunale ed altro".

 

Cosa pensi della gestione Acqualatina?             

"Acqualatina gestisce un acquedotto colabrodo, già ridotto così quando entrò circa 9 anni fa. Ci sono diversi problemi sull’acquedotto comunale però ci sono anche degli investimenti che sono stati fatti ed altri che si stanno facendo, vedi i lavori su corso della Repubblica. Per i lavori alle Sardellane ho fatto un’ordinanza specifica, a testimonianza che per il bene della città non mi sottraggo ad assumermi le mie responsabilità, i lavori sono stati eseguiti per una parte, adesso sono stati eseguiti a Mole Muti, mancano altri pezzi. Immaginiamo questa estate, dove ci sono stati problemi, senza quei lavori, la situazione sarebbe stata ben più grave. Noto con disappunto che spesso agli interventi di riparazione seguono lavori di ripristino non all’altezza. Il vero tema però di Acqualtina è la fine della convenzione nel 2032, questo tema l’ho sollevato per primo in sede di assemblea della S.p.A. e in Conferenza dei Sindaci, spero che la politica si occupi della cosa non fuori tempo massimo, secondo me siamo già in ritardo".


La maggioranza gode di buona salute o ci sono dei malumori che serpeggiano?

"C’è la classica dialettica tra chi vuole il bene del paese, un sano confronto interno che ci porta a confrontarci sui temi della città".


Sei soddisfatto del lavoro svolto dalla Giunta?              

"Chiedo e chiederò sempre di più, in primo luogo a me stesso e poi ai collaboratori".

Le sfide nell’immediato?

"La sfida forse più bella politicamente parlando è quella di riavvicinare la politica alle persone. La politica non è solo un fatto amministrativo, è anche passione e ragionamento non urlato. Non invidio chi ha la verità in tasca, i tuttologi e chi ha certezze granitiche".

 

Ci sono degli insoddisfatti della coalizione che ha sostenuto Lidano Lucidi alle elezioni amministrative che si starebbero riorganizzando. Pare che un gruppo di ex Lucidiani stia mettendo su una nuova lista civica o gruppo politico che dir si voglia che potrebbe includere anche qualche consigliere comunale pronto a lasciare la maggioranza. Striscia un senso di malessere da parte di qualcuno per delle scelte del sindaco non condivise, non rispettose di accordi pre-elettorali, per delle decisioni prese capovolgendo quanto detto e scritto prima del voto. A due anni dal voto è fisiologico registrare le prime delusioni, soprattutto da parte di chi è stato in prima linea per organizzare la campagna elettorale e le liste per le elezioni comunali. Si vocifera che in questo gruppo nascente ci siano anche ex consiglieri comunali che hanno già dato vita a primi incontri tra ex con il sostegno dei disillusi. Insomma chi aveva lasciato la strada vecchia per quella nuova è rimasto disorientato, senza rotta e cerca di ritrovare la bussola. Chi aspirava ad una rivoluzione è rimasto con il cerino in mano. L’attuale maggioranza ha davanti a sé altri tre anni di governo, parlare di movimenti sotterranei e di alternative all’attuale Giunta è sicuramente prematuro ma le grandi manovre provengono sempre da lontano. Vedremo.

 

 

Grande attesa per “Aldus”, lo spettacolo teatrale scritto e diretto da Orazio Mercuri. Sold Out per le prime due rappresentazioni che si terranno sabato 30 settembre alle ore 21 e domenica 1 ottobre alle ore 18 presso l’auditorium comunale di Bassiano. Per chi conosce il Maestro Mercuri sa perfettamente che la pièce è stata scritta e curata con dovizia di particolari, perchè la passione per il teatro lo travolge da anni ed è stata sempre una costante nella sua vita. Mercuri non scrive tanto per scrivere, per diletto. Anche in questo caso, infatti, usa il teatro per raccontarci la storia di Aldo Manuzio.  E’ lo stesso autore che ce ne parla: “Si vuole portare a conoscenza l’opera di Aldo Manuzio, nato a Bassiano nel XV secolo: è stato grammatico, umanista ed editore. Sicuramente tra i primi in Europa in senso moderno. Introdusse il carattere corsivo e il formatoin ottavo.  Con le sue innovazioni  - ci dice Orazio Mercuri - segnò la storia dell'editoria e promosse avanzamenti in tipografia insuperati fino ai nostri giorni. Morì il 6 febbraio 1515, dopo aver stampato circa 130 edizioni in greco, in latino e in volgare. I libri stampati da lui, a quasi cinque secoli di distanza, sono ancora oggi oggetto di studio. Introdusse il cosiddetto formato in ottavo che per le sue piccole dimensioni, per la maneggevolezza e trasportabilità, fu precursore dei libri tascabili odierni. Permise quindi il diffondersi della cultura. Fu il primo a stampare un libro con i fogli numerati su entrambe le facciate (recto e verso), ossia con numerazione per pagine e, tra l’altro, introdusse anche la punteggiatura e il titolo nelle opere”. Insomma un testo che celebra un grande umanista, un innovatore che fu da apripista per la futura stampa moderna. Mercuri bassianese doc vive da molti anni a Sezze, è autore e regista di molte opere teatrali, scrittore di libri e riflessioni di attualità.

 

In scena ci saranno:

Orazio Mercuri (Aldo Manuzio), Daniele Turriziani (Principe/ Pico della Mirandola/ Innocenzo primo uomo nella locanda), Cinzia Pacilli (Maria, moglie di Aldo), Alessandro De Simoni (Marin Sanudo), Giacomo Bernabei (Andrea Torresani), Lidano Valleriani (Erasmo Da Rotterdam), Pietro Panfilio (Pietro lavoratore stamperia), Cesare Bonelli (Nicola lavoratore stamperia), Ermanno Curti (Bartolomeo lavoratore stamperia), Lorenzo Ciotti (secondo uomo nella locanda) ed Elisa Zaccheo (locandiera). Voce fuori campo Riccardo Visentin, scenografia curata da Adolfo Bigioni e Vincenzo Bonelli, disegni in diapositive di Gaspard Njock, costumi di Mimmi Manzoni,  colonna sonora di Bruno Cifra e Mauro Di Capua. Le musiche medioevali saranno eseguite dai Musici Viatores, staff tecnico Cesare Iozzi e Marco Pinto. La canzone “Manuzio a Vassiano” è di Quirino Cifra.

 

 

Si sono rincontrati dopo 40 anni. Ed è stato per loro una grande emozione. Erano dei bambini e delle bambine ed avevano come tutti la serenità e la freschezza di quella età, dell’adolescenza. La 1 D delle Caio Titinio di Sezze, Classe 1970, ha desiderato ritrovarsi dopo anni e gli ex compagni alla fine ci sono riusciti. Nel 1981/82 frequentavano le scuole medie presso lo storico Palazzo Rappini, quando ospitava le scuole medie appunto. Chi non ricorda il ballatoio, quelle classi anguste ma familiari, l’atrio, l’ingresso su via Umberto, le cartolibrerie e il negozio di generi alimentari ad un passo? Insomma la 1D ha sentito il bisogno di fare una bella rimpatriata e lo ha fatto in un locale di Sezze. Ad organizzare un po' il tutto è stata Lidia Malandruccolo, la quale con pazienza e con un lavoro certosino è riuscita a ricontattare i suoi ex compagni di classe: Katia Fiaschetti, Giuseppe Marchetti, Piero Ciammarucone, Massimo Marchionne , Loreto Bernola, Nazzarena Luccone, M. Carla Contento, Patrizia Caschera, Romina Orlandi, Giuliana Radicioli, Loretta Di Raimo, Merigo Marchionne, Stefania Simeoni, Rinaldo Ceccano, Davide Ficaccio, Paola Guerrieri  Alessandro Di Angelis e Vincenzo Mattei. Due amici e compagni della 1D, Vincenza Marchetti e Orlando Zaccheo, purtroppo sono venuti a mancare, Orlando recentemente, ed era a conoscenza dell’iniziativa presa dalla classe per rincontrarsi. Insomma, i ragazzi della 1d hanno passato una bella serata tra ricordi, nostalgie e futuro. Ognuno con la sua storia ognuno con i suoi sogni. Gli ex hanno ricordato anche i loro professori, tra tutti il prof. Cesare Ciotti al quale inviano un grande abbraccio e un grandissimo “grazie per tutto”. La 1d spera di rincontrarsi di nuovo e di riprendere il filo del discorso da dove è stato interrotto. Bravi!

 

I cittadini/pazienti sono stanchi di assistere a continue passerelle. I voli pindarici sulla Sanità pontina restano fumo negli occhi per evitare di centrare le vere esigenze del comprensorio e delle comunità dei Monti Lepini, in primis di Sezze. Il consiglio comunale dedicato al futuro della sanità, ha rappresentato ancora una volta uno schow visto e rivisto. Si è parlato ancora una volta di promesse straordinarie su questo o sul quel servizio che si intende fare ma sulla gestione ordinaria , a partire dall'assistenza di pronto intervento, si continua ad andare a folle ea non dare e avere risposte. Il tempo a disposizione è finito. Che si passi ai fatti, a dare senso e concretezza a quello che viene sbandierato sulla sanità da anni. E' impensabile che a Sezze non ci sia un punto di primo intervento aperto durante le ore notturne, è insostenibile pensare di scongiurare che non ti succeda nulla. Mentre gli altri Comuni hanno delle alternative al collassato Pronto Soccorso del Santa Maria Goretti, noi sezzesi restiamo al palo grazie a scelte scellerate degli anni passati. A  distanza di anni, ad esempio, ancora non sono stati attività i servizi indispensabili previsti nella Casa della Salute mentre ci sono altri servizi - tipo degenza infermieristica - che ad oggi sono sottoutilizzati seppur molto costosi e di cui addirittura si prevede il raddoppio dei posti letto come è stato sottolineato negli interventi durante il consiglio comunale. I cittadini si accontenterebbero dei servizi essenziali, dell'ABC che non c'è. Al consiglio comunale del 12 luglio scorso, oltre ai dirigenti della ASL, hanno preso parte i sindaci del comprensorio e il consigliere regionale Enrico Tiero, membro della commissione sanità della Regione Lazio. 

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