redazione
Lettera aperta di Abbenda al Pd: rinunci alla storica leadership
Riceviamo e pubblichiamo.
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Non sono un tesserato del PD, non sarei quindi pienamente titolato ad intervenire a gamba tesa nella delicata dinamica che si è aperta nel Partito Democratico setino dopo la crisi della Giunta Di Raimo, accelerata dopo i noti avvenimenti giudiziari che hanno sconvolto il paese.
Nonostante ciò, tenuto conto dei silenzi ufficiali e dei molti rumors che arrivano in questo periodo, mentre altri gruppi si stanno organizzando e coalizzando, ci terrei a rivolgere un invito a chi (segretario, componenti della segreteria politica e del direttivo di sezione, ex ed attuali amministratori locali, anche provinciali e regionali) sta discutendo - democraticamente e legittimamente in autonomia – e decidendo in questi giorni quale proposta politica rivolgere ai cittadini di Sezze in vista delle prossime elezioni amministrative comunali. Mi sento sì impertinente ma autorizzato a farlo seppur da semplice elettore del centrosinistra che non ha altri crediti se non quello di aver partecipato alle primarie del Partito Democratico.
Scrivo anche da ex-coordinatore dell’Associazione Sezze per l’Ulivo, che nel 2006 (all’indomani del commissariamento del Comune susseguente alla crisi della Giunta Zarra) lavorò, pur senza presentare proprie liste civiche, alla più ampia convergenza possibile del centrosinistra alle elezioni per Sindaco e Consiglio comunale, quelle che portarono Andrea Campoli sulla poltrona di Via Diaz nel 2007. Mi permetto perciò di riportare qui di seguito uno stralcio del testo del comunicato dell’Ulivo locale diffuso nei giorni in cui si decideva il taglio del progetto politico di coalizione, quello che avrebbe poi vinto.
“I partiti, con tutti i loro limiti, sono luoghi di confronto e di progettazione politica importanti ma non possono credere che tutto si riduca a incontri tra le loro Direzioni: a queste spetta assumere un ruolo propositivo e decisionale ma se ancora non si comprende che oltre le Direzioni c’è la gente vera con i suoi problemi e le sue aspettative, i partiti sono destinati a restare chiusi, autoreferenziali, ostaggi dei veti incrociati dei padroni delle tessere e in fondo, perdenti. Questo è il rischio anche dei partiti del centro-sinistra, almeno da quello che osserviamo in questi mesi.
Intendiamo riaffermare l’idea che la politica è costruzione del bene comune, di tutte le persone della comunità, soprattutto dei più deboli e svantaggiati: i faccendieri di vario genere, interessati a procurarsi voti con scambi di piacere per andare in consiglio comunale a difendere gli interessi privati di piccoli gruppi, non ci interessano, da qualsiasi parte essi vengano. I candidati credibili sono persone oneste (ciò risulta da come si guadagnano da vivere), competenti (il che si vede dalla loro preparazione ed esperienza in campi specifici della cosa pubblica), e libere (che non si sono arricchite o procurati posti di prestigio socio-economico tramite la politica).
Crediamo che un progetto politico si costruisca intorno ad una squadra di persone siffatte: pensare che tutto il rinnovamento passi per la scelta della persona del Sindaco è illusorio e riduttivo. Da solo, fosse anche la persona più capace, non concluderà molto. La politica richiede lavoro di squadra. Sezze ha bisogno di discontinuità nella squadra di governo e non solo nella presentazione di una nuova faccia. Il centro-sinistra dovrebbe presentarsi agli elettori con una squadra definita prima delle elezioni: sradicare così la prassi di formare la giunta soltanto sulla base dei voti portati e ritrovarsi poi ad avere assessori che non imprimono una direzione all’amministrazione, che poi nei fatti resta in mano soltanto ai dirigenti comunali. Il candidato Sindaco del centro-sinistra dovrebbe essere il garante di questo processo, indipendentemente dal suo partito di appartenenza, anzi non è da escludere la possibilità di un candidato Sindaco non proveniente dai partiti”.
Sono passati 14 anni ma queste parole, non proprio diventate prassi politica, mi sento di condividerle ancora oggi, efficaci come sono nel descrivere il periodo che stiamo vivendo, sperando possano essere utili a rifondare l’impegno verso un ancora possibile ed auspicato rinnovamento dell’azione politica.
Nel mio piccolo personale, mi sento di rivolgere quest’appello al PD setino: Sezze, le associazioni, le liste civiche e i tanti cittadini senza tessera che condividono i valori storici e fondanti della sinistra e del centro democratico nazionale, delusi dall’esperienza rappresentata dalla giunta uscente - con prassi amministrativa, gestionale, economico-finanziaria per molti versi fuori controllo – si aspettano una mossa a sorpresa, di apertura da parte del PD locale.
Che il Partito sciolga le riserve determinate dall’impasse in cui è piombato e si apra adesso, fin da subito, al confronto vero con i cittadini e le liste civiche, quelle che potrebbero condividere un nuovo progetto per il difficile futuro che aspetta il paese.
Cambiar passo ed accettare perfino di dover sacrificare la storica leadership, solo così l’auspicato invito che il PD dovrebbe rivolgere ad altri soggetti per un serio tavolo programmatico, da cui escludere rami secchi e personalismi vetusti, sarebbe davvero credibile e porterebbe ad una naturale e matura scelta, aggregatrice e condivisa da tutti, del candidato di coalizione a Sindaco.
Apparirebbe più colpevole, seppur legittimo, riproporre oggi le vecchie dinamiche politico-elettorali che sono state alla base della precedente coalizione, implosa per propri demeriti; il paese non crederebbe più alle promesse fatue rivelatesi non credibili.
Se non rinnovato ed aperto all’esterno, il PD rischierebbe davvero di ripetere errori già fatti, dando ragione ai critici e più ostici avversari politici che da malignamente sostengono l’impossibilità di un loro vero cambiamento; costoro sostengono, parafrasando la celebre citazione da Il gattopardo di Giuseppe Tomasi Lampedusa, che “I piddini (i siciliani, nel testo originale) non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti”.
Vite cambiate, l'e-book realizzato dall’ISISS “Pacifici e de Magistris”
“Vite Cambiate” è questo il titolo di un e-book realizzato, con l’App di Google, Book Creator, dai ragazzi dell’ attuale quinto ginnasio dell’indirizzo Classico dell’ISISS “Pacifici e de Magistris” di Sezze. Con questo progetto di Latino svolto durante i mesi del lookdown dello scorso anno, la classe ha partecipato alla fase provinciale del “Premio scuola digitale” indetto dal Miur. Le scuole partecipanti erano dieci e il nostro lavoro è riuscito ad ottenere il quarto posto rientrando così nella rosa dei sei istituti che hanno avuto accesso alla finale del 22 Aprile. Per l’evento, avvenuto in streaming su youtube gli alunni con entusiasmo e creatività hanno realizzato un video di tre minuti sul progetto e un pitch di due minuti fatto in diretta da uno degli allievi. Nonostante non siamo riusciti a superare il secondo step del premio, è stata per noi veramente una grande soddisfazione aver ottenuto questo risultato, da outsider del digitale abbiamo dimostrato, nel nostro piccolo, che il binomio materie classiche e nuove tecnologie è possibile. Nel marzo 2020 tutti noi siamo stati proiettati in una dimensione diversa, il cambiamento ha sconvolto profondamente le nostre vite, così era inevitabile e necessario riflettere e far riflettere i ragazzi su quello che stava accadendo e ancora più naturale è stato farlo accostandosi ai classici, in particolare alle Metamorfosi di Ovidio le cui storie di cambiamento hanno ci hanno aiutato, in parte, a capire quanto ci stava accadendo. L’insegnamento forse più importante che questa esperienza di lavoro in DAD ci ha lasciato l’abbiamo affidata all’ultima pagina del nostro e-book: “Alla fine di questo percorso, attraverso i racconti di Ovidio abbiamo compreso che sicuramente il cambiamento è inevitabile, spesso arriva improvviso e si trascina dietro un grande dolore ma… c’è una cosa che è eterna ed immutabile la Bellezza …che abbiamo ritrovato nelle parole di Ovidio , negli elementi della natura in cui alcuni dei suoi personaggi sono mutati, nei paesaggi, nei luoghi, nei sapori e noi vogliamo ricercarla. Il nostro cammino è appena cominciato...
Presso l'Alberghiero di Sezze una mostra in memoria di Simonetta Contento
Durante questa settimana, presso le sale dell'alberghiero di Sezze, sarà allestita una mostra di ricami e arte del cucito creativo in memoria della prof.ssa Simonetta Contento. La sua generosa creatività continua a vivere nelle sue amiche "Artigiane per Passione" che hanno voluto promuovere questa bella iniziativa con il sostegno della Preside Prof. Anna Giorgi, ricordando la compianta Simonetta.
Un selfie davanti la panchina dedicata a Regeni. L'invito di Piccinella
Il 29 aprile ci sarà l’udienza preliminare per 4 agenti della National Security egiziana, accusati del rapimento tortura e omicidio di Giulio. Sarà una giornata importante per il caso Regeni a distanza di cinque anni da quel terribile fatto che ha coinvolto un nostro giovane ricercatore in Egitto. Daniele Piccinella, promotore dell’iniziativa setina “una panchina per Regeni” in merito alla vicenda del giovane afferma: “La mancanza di collaborazione del governo al-Sisi rappresenta una delle più grande debolezza della nostra Italia che da anni ormai non ha nessun tipo di influenza nelle politiche estere per i diritti umani. Il silenzio del governo egiziano sul caso Regeni è uno schiaffo ai nostri valori di giustizia e libertà tanto professati e poco applicati dai nostri governi. Il regime egiziano - aggiunge -continua a calpestare i diritti umani e ad arrestare giovani attivisti come Patrick Zaki, studente dell'Università di Bologna, imprigionare giornalisti indipendenti fino ad arrestare giovani ragazzini che hanno la sola colpa di pubblicare video musicali su TIk Tok visti dal regime come immorali e contro i valori familiari. Ricordiamo che nel 2019 il 62% delle sentenze capitali a livello mondiale sono state emesse in Egitto. Ma davanti a tutto questo il governo italiano resta indifferente e sapete perché? Perché l’Egitto è il maggior acquirente dell’industria bellica italiana e, dal rapimento di Giulio, il fatturato italiano per la vendita di armi nei confronti dell’Egitto è più che centuplicato nonostante in Italia, dal 1999, esista una chiara legge che impedisce la vendita di armi a paesi in conflitto o responsabili della violazione dei diritti umani. Il governo egiziano si è addirittura rifiutato di fornire gli indirizzi di residenza dei 4 agenti accusati del rapimento di Giulio per la notifica del provvedimento giudiziario emesso in Italia. Il processo avrà il suo corso ma noi abbiamo il dovere morale di invocare e gridare giustizia e verità per Giulio. Giulio è nostro figlio, il figlio che studia e che guarda il futuro come cittadino del mondo. Giulio è la libertà di conoscere, di viaggiare e chiamare a casa e raccontare ai propri genitori quanto è prezioso studiare e conoscere nuove realtà”. Daniele Piccinella lancia una nuova iniziativa. “Vorrei che in questi giorni la mia comunità setina si sentisse parte di questo processo di verità e giustizia. Per questo vorrei chiedere a tutti, da oggi e fino al 29 aprile un gesto per Giulio, per dichiarare l’amore per la giustizia. Lo chiedo ai liberi cittadini, all’amministrazione comunale, alle tante associazioni presenti sul territorio, alle scuole di Sezze, ai commercianti, ai ragazzi di esporre qualcosa di giallo (il colore di Giulio) dalla propria abitazione o attività, di portare un segno giallo rappresentato da un disegno, da un fiore, un nastro o qualsiasi altra cosa alla panchina gialla che abbiamo nello spazio antistante della Scuola elementare di Piagge Marine, magari anche dei selfie vicino alla panchina per comunicare la voglia di verità e giustizia. Per dare visibilità e valore a tutto questo vi chiedo di pubblicarle questi piccoli e semplici gesti sulle vostre pagine social inserendo questi hashtag: #29aprilescortaperGiulio #veritapergiulioregeni #sezzepergiulioregeni”.
Il Biancoleone: Bene la revoca delle ordinanze del Commissario ma...
Il gruppo Biancoleone attraverso l’albo pretorio del Comune di Sezze ha constatato che il Commissario Prefettizio ha revocato la deliberazione della Giunta Comunale n. 169 del 2020 concernente la Pianta Organica. "Tutti i consiglieri di minoranza sulla pianta organica - si legge nel comunicato stampa - hanno presentato a suo tempo una mozione e nella discussione in Consiglio Comunale hanno dimostrato che quella scelta non garantiva il perseguimento dell’interesse pubblico, il miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini ed alle imprese. Finalmente giustizia è stata fatta e attraverso la revoca le ragioni delle minoranze sono state ampiamente riconosciute". Però il gruppo Biancoleone non può esimersi nell’evidenziare "alcune incongruenze all’interno del corpo della delibera Commissariale" dove viene dato atto che il Comune di Sezze conta circa 24.700 abitanti e che, seppur non versi in condizioni di dissesto, si trova ben al di sotto del rapporto medio dipendenti/popolazione (1/152) che comporterebbe la sussistenza di un organico in ruolo pari a circa n. 162 unità. "Su questo aspetto - affermano Serafino Di Palma e Paride Martella - il motivo del dissenso nasce dalle condizioni di dissesto del Comune di Sezze che coincide con una situazione di crisi finanziaria particolarmente grave che ancora i commissari non hanno riconosciuto. Difatti il Comune di Sezze ha garantito l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili non con risorse proprie, ma facendo ricorso per ben 6 anni consecutivi alla anticipazione della tesoreria. Altro presupposto del dissesto è l’insolvenza del Comune di Sezze. Sarebbe stata necessaria una più attenta analisi della massa debitoria e dei crediti liquidi ed esigibili da contenzioso di terzi cui il Comune di Sezze possa fare validamente fronte. Inoltre il calcolo Commissariale delle 162 unità di personale in organico al Comune di Sezze risulta sproporzionato in considerazione del fatto che attualmente tutti i servizi Comunali vengono svolti dalla SPL di Sezze". Altro motivo di soddisfazione è l’ulteriore revoca che il commissario ha dovuto adottare sul precedente piano delle alienazioni e delle valorizzazioni degli immobili del Comune di Sezze, "riafferrando in pieno le ragioni a suo tempo sostenute dal gruppo Biancoleone che ritenevano la deliberazione di giunta 19/2021 inopportuna ed illegittima". "Su questo argomento l’ex Sindaco Di Raimo - si legge ancora nella nota -rivolgendosi al gruppo Biancoleone aveva dichiarato quanto segue “Gli atti vanno letti bene, occorre leggere tutti gli allegati e le relazioni, altrimenti si capisce una cosa diversa dalla realtà”. Il Commissario ha adottato un nuovo piano di alienazioni e delle valorizzazioni degli immobili del Comune di Sezze cambiando completamente gli allegati e le relazioni. Il tempo è stato galantuomo e si rimanda al mittente il linguaggio offensivo dell’ex primo Cittadino che invece di prestare attenzione alle segnalazioni che venivano dal gruppo di minoranza Biancoleone, lasciava intendere che il gruppo è formato da persone che non erano in grado di leggere e interpretare gli atti Comunali. Ancor più gravi sono state le affermazioni dell’ex consigliere comunale di maggioranza Ferrazzoli sospinto dall’ex Sindaco, che con varie metafore attraverso i social ha adoperato un linguaggio oltraggioso nei confronti del gruppo Biancoleone.Tra l’altro mentre il gruppo Biancoleone proponeva di far nascere sui 16 ettari dell’ex Colonia Agricola di Sezze Scalo campi sperimentali, lo stesso consigliere si vantava che l’ufficio patrimonio di Sezze stava predisponendo un bando per l’assegnazione in lotti dei terreni alle aziende agricole in modo che ne facessero richiesta per sfalcio erba in modo da regolarizzarne finalmente l’utilizzo. Ha volato molto alto questo ex consigliere che su un terreno fertile ed irriguo pensava di far crescere l’erba da sfalcio. Il gruppo Biancoleone è voluto intervenire su questi argomenti per ristabilire la verità, a dimostrazione di una opposizione puntuale che il gruppo Biancoleone in questi 4 anni di consiliatura ha saputo svolgere a Sezze".
Criticità al cimitero di Sezze, il Commissario Bonanno delibera un gruppo di lavoro ad hoc
Il Dott. Raffaele Bonanno, nominato commissario prefettizio del comune di Sezze, nel corso delle intraprese attività ricognitive all'interno del Cimitero Comunale, ha deliberato “di formulare atto di indirizzo al Responsabile del Settore VI - Edilizia Privata/Cimitero – affinché intraprenda le azioni e tutti gli atti necessari per la costituzione di un gruppo di lavoro "ad hoc" che, composto da figure professionali di diverso profilo (tecnico, amministrativo, legale), anche esterne all'Ente, possa supportare gli Uffici competenti nell'evasione delle attività ricognitive delle irregolarità in corso di accertamento all'interno del Cimitero Comunale”. Un gruppo di lavoro quindi che possa fungere da garanzia e controllo delle attività all’interno del cimitero di Sezze. Nella delibera infatti si legge che “è stata rilevata, dagli Uffici competenti, la presenza di molteplici criticità legate ad un'anomala gestione, nel tempo, dello stesso, avvenuta con modalità non sempre conformi ai più elementari principi di diritto amministrativo e di buon andamento della Pubblica Amministrazione, nonché, alle disposizioni normative e regolamentari vigenti”.
Cori, consegnata l'area per realizzare 15 alloggi di edilizia popolare
A Cori in via Insito oggi è stata consegnata alla Gi.Do.Gi de L’Aquila l’area per la realizzazione di 15 alloggi di edilizia popolare per un importo dei lavori di un milione e 600 mila euro. Alla cerimonia era presente il presidente dell’Ater di Latina, Marco Fioravante con il consigliere di amministrazione dell’ente Sergio Toselli, il direttore dell’Ater Paolo Ciampi, il sindaco di Cori Mauro De Lillis il vicesindaco Ennio Afilani e l’assessore Simonetta Imperia.
“Prosegue l'impegno dell'Amministrazione regionale – ha spiegato in una nota l’assessore regionale all’ubanistica e alle politiche abitative, Massimiliano Valeriani - per sostenere il diritto all'abitare come testimonia la consegna di oggi. Un altro prezioso intervento per rispondere in modo adeguato alle esigenze dei cittadini" “L’Ater di Latina – ha aggiunto Marco Fioravante- è impegnata a dare impulso alla apertura dei cantieri davanti ad un bisogno sociale, quello della casa, che è una delle risposte alle difficoltà che incontrano le famiglie, inoltre è un contributo al rilancio dell’economia. Tempi brevi e valorizzazione delle nostre professionalità sono i punti cardine della nostra azione, il cantiere di Cori è da oggi aperto e in meno di 500 giorni saranno consegnati gli immobili, gli edifici saranno realizzati con particolare attenzione all’efficienza energetica e al rispetto dell’ambiente”.
Verso il contratto di Fiume: il primo laboratorio territoriale
Si svolgerà martedì 27 aprile 2021, dalle ore 15.00 alle ore 17.00 attraverso la piattaforma online ZOOM, si terrà il primo laboratorio territoriale del progetto “Verso il Contratto di Fiume Ufente”. L’incontro rappresenta la prima tappa del processo partecipativo che, grazie al coinvolgimento diretto degli attori istituzionali e dei portatori d’interesse locali, ha lo scopo di sviluppare il Programma d’Azione del Contratto di Fiume Ufente. Durante il laboratorio i partecipanti saranno stimolati a condividere le loro conoscenze al fine di evidenziare criticità e punti di forza sui quali occorre incidere per migliorare la qualità del bacino idrografico del fiume Ufente (temi: ambiente, sviluppo, governance). "Già lo scorso 5 marzo 2021, su richiesta della Ex Consigliera Rita Palombi - si legge nella nota - si svolse in Provincia una importante Commissione Ambiente alla presenza del Presidente Carlo Medici, del Vice Domenico Vulcano e dei componenti di commissione. In quella occasione furono presenti la Ex Consigliera Regionale Rosa Giancola e il Presidente del Circolo Legambiente Alessandro Loreti. Emerse la concreta necessità di accelerare le procedure per la definizione dei Contratti di Fiume che vedono coinvolti il Comune di Sezze Capofila del Contratto di Fiume Ufente e il Comune di Sermoneta sul Contratto di Fiume Cavata. La sinergia tra le associazioni, che parteciperanno al primo importante laboratorio territoriale promosso a Sezze, e le istituzioni sarà il banco di prova per immaginare finalmente un metodo diverso per interessarsi dei problemi del territorio e contribuire alla costruzione di una partecipazione dal basso così da arrivare alla firma del Contratto con il Ministero dell'Ambiente, la tappa che ci garantirà i finanziamenti programmati che, si rischiava di perdere". Il RUP che sta seguendo il processo per la definizione del Contratto di Fiume per conto del Comune di Sezze è l'arch. Antonio Stamegna.
Affidati i lavori di demolizione del cantiere a Santa Maria
Sono stati affidati ad una ditta locale con procedura MEPA - richiesta di offerta (RDO) – i lavori di ripristino al Belvedere di Santa Maria. La ditta che si è aggiudicata la gara dovrà demolire il manufatto realizzato entro 15 giorni dalla firma del contratto avvenuta nei giorni scorsi. Già dai prossimi giorni i lavori potrebbero iniziare e concludersi molto rapidamente. Dopo quasi due anni finalmente il Belvedere di Santa Maria di Sezze tornerà libero, epilogo di una vicenda che ha diviso la città e la politica locale. Quella della statua di San Lidano resterà negli annali della storia di Sezze quale vicenda molto rappresentativa di come il pressappochismo possa creare danni ad una comunità. La battaglia del comitato murodelletéra e di una parte della politica locale questa volta è riuscita ad evitare un nuovo mostro di cemento nel cuore del paese e in uno dei luoghi più affascinati della nostra Sezze.
Nasce Erga, l'associazione femminile che promuove la coscienza collettiva
Il 10 aprile 2021 alle 11:00 in videoconferenza si è tenuta la presentazione dell’Associazione ERGA. Il tutto è avvenuto alla presenza di giornalisti che hanno risposto all’invito e a una platea di oltre 40 persone, uomini e donne, interessati all'evento. Erga nasce sotto una buona stella giacché proprio il 10 Aprile 2021 cade il centenario della nascita di Nilde Iotti, che ha contribuito, insieme alle madri costituenti, a cambiare la storia dell’Italia. ERGA nasce dalla necessità di voler portare un contributo sul territorio in modo esplicito e concreto rispetto a bisogni sociali di cui siamo spesso soggetti ed oggetti. Un modo costruttivo per imprimere un'impronta femminile alla cura del territorio e della società, fuori dalle mura domestiche. La presentazione è stata moderata Michela Sagnelli, dirigente scolastica in una scuola di Nettuno e componente dell'associazione. Roberta Filigenzi, psicologa e psicoterapeuta, sensibile ed esperta di temi sociali, ha spiegato come “ERGA vuole proporre ai cittadini la riconquista di parola e responsabilità rispetto al territorio e alla sua gestione, responsabilizzando il senso civico del singolo per la costruzione di una coscienza civica collettiva” e in un passaggio conclusivo del suo intervento, ha spiegato come “il gruppo si presenta eterogeneo per competenze e idee, fondato da donne che non senza fatica ed ostracismi hanno comunque raggiunto gli obiettivi personali e professionali desiderati, mantenendo sempre uno sguardo attento alla collettività, ma proprio perché consapevoli delle difficoltà di riconoscimento delle competenze al femminile intendono impegnarsi in modo concreto a supporto delle altre donne e di qualunque altro genere, nel senso più ampio del termine.” La parola è passata poi a Isabella De Renzi, docente, che ha spiegato come non possiamo continuare a ritenere le donne semplicemente brave nell’esercitare l’arte della resilienza, ma dobbiamo procedere a un cambio di paradigma perché in Italia sono mancate politiche sistematiche sulla riduzione delle differenze di genere. Erga nasce per operare su base locale, che non vuol dire agire in maniera localistica e in quest'ottica ha richiamato a guardare il Manifesto “Donne per la Salvezza” e gli obiettivi virtuosi dell’ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) per trovare risposte alle tante domande che la realtà ci pone. Chiude il ciclo degli interventi Sofia Zonfrilli, la giovanissima ideatrice del logo, che spiega in modo articolato come il suo sia il frutto di un lavoro lungo e complesso, nato dalla necessità di rappresentare in un'immagine gli obiettivi e il carattere di ERGA. Presenti anche l'Onorevole Sesa Amici che, rispondendo alla domanda della moderatrice, ha colto l'occasione per sottolineare come sia importante agire con un'azione culturale nel nostro paese ed ERGA è un luogo deputato per farlo insieme a quanti e quante vorranno contribuire al progetto. Mentre, Rita Palombi, architetto e già Consigliera Comunale e Provinciale, ha sottolineato come questa associazione formata dalle tante risorse umane del paese, voglia lavorare per dare voce alle fasce più fragili che questa pandemia ha marginalizzato sempre più con il desiderio e la speranza di poter costruire con tutte le realtà associative del territorio un dialogo costante e un lavoro integrato per il raggiungimento di risultati stabili su progetti concreti.