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redazione

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Ai cittadini di Sezze

 

Le Associazioni e i singoli cittadini di Sezze firmatari di questo documento si sono riuniti per avviare un confronto sulla possibilità di portare un contributo alla rinascita civile della comunità setina, anche dopo le gravi vicende relative al cimitero di Sezze che hanno portato a provvedimenti giudiziari.

Dalla discussione, sentita e partecipata, sono emersi i seguenti punti che s’intendono offrire a tutti i cittadini, alle altre Associazioni presenti sul territorio setino, alle liste civiche e ai partiti politici che vorranno candidarsi all’amministrazione della città di Sezze.

Dinanzi a eventi di questo genere, dopo l’indignazione e la rabbia, occorre evitare la tentazione di restare alla finestra, di rimanere passivi spettatori o di esprimere soltanto giudizi sui social, spesso parziali che poco apportano al cambiamento.

Da qui l’intenzione di prendersi cura di questa nostra comunità e, soprattutto, di coloro che non hanno voce: i più fragili. Sapendo che, probabilmente, si tratta soltanto di continuare ad agire in questa direzione poiché ognuno, come singolo o come parte di un’Associazione, già se ne prende cura con ciò che ha fatto e continua a fare.

Oltre ciò che ognuno fa, dunque, l’idea è quella di costituire una vera e propria agorà, uno spazio duraturo e condiviso per contaminarsi, anche con un confronto aperto, acceso, critico ma costruttivo. Insomma una ricchezza che a Sezze va riscoperta nella consapevolezza che ascoltare le ragioni dell’altro è la condizione per interpretare la critica come stimolo al miglioramento. Tutto ciò è ancor più necessario proprio perché da tempo mancano nel nostro territorio i momenti e i luoghi di confronto; confronto che non può essere semplicemente finalizzato a redigere l’elenco dei problemi vissuti e sentiti nella nostra città, bensì indirizzato a individuare alcune priorità avvertite come le più importanti e urgenti.

A coloro che vorranno candidarsi al governo della città consigliamo vivamente di prediligere la progettualità politica anziché la ricerca del mero consenso elettorale, poiché un’eventuale maggioranza numerica non costituisce automaticamente la possibilità di un’attività amministrativa capace di affrontare le reali esigenze della comunità, soprattutto oggi, per ricostruire su basi nuove il tessuto sociale; esigiamo che il riscontro fra gli impegni assunti nel corso della campagna elettorale e la loro effettiva realizzazione possa essere consentito ai cittadini attraverso una reale trasparenza amministrativa; chiediamo che, in attuazione dello Statuto comunale, si predisponga l’organismo previsto per poter costantemente dialogare con tutte le Associazioni operanti sul territorio di Sezze.

Chiediamo infine un luogo fisico in cui incontrarsi, confrontarsi e permettere soprattutto ai giovani di farsi protagonisti e non soltanto destinatari delle iniziative, un luogo dove si possa non soltanto parlare delle nuove generazioni, ma farle parlare e partecipare concretamente ai processi decisionali della loro comunità. E riteniamo che questo luogo possa essere il Centro sociale “Calabresi”, del quale chiediamo la piena restituzione alla sua funzione primaria di spazio d’incontro di tutti e per tutti.

I singoli cittadini e le Associazioni che condivideranno questo documento possono anche loro sottoscriverlo per continuare insieme il percorso avviato. L’obiettivo è che tale percorso possa articolarsi in momenti di riflessione e proposta su problematiche specifiche della città, a partire proprio dai gravi effetti che l’emergenza pandemica ha prodotto in persone particolarmente esposte, come i giovani e gli anziani, per poi proseguire su altre tematiche condivise.

 

 

Ecco i firmatari del documento: 

ANPI Sezze, Circolo Arcobaleno Pontino Legambiente aps, Azione Cattolica Parrocchia di S. Maria, Compagnia Parsifal, Associazione Araba Fenice, Setia Plena Bonis, Lega Spi Cgil Monti Lepini-Terracina, Movimento Giovanile della Sinistra Sezze, Associazione Le Decarcie, Associazione culturale Le colonne, Annalisa Savelli, Franco Abbenda.

 

 

 

Il movimento civico Sezze Bene Comune è pronto per le amministrative del 2021. In un comunicato stampa il direttivo apre alla società civile.

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I componenti del Movimento Civico SBC si sono riuniti in videoconferenza per confrontarsi ed analizzare i quattro anni di vita amministrativa della Consiliatura da poco tempo conclusa. E’ stata l’occasione per ripercorrere alcune tappe salienti della nascita del movimento di Sezze Bene Comune e delle tante problematiche che sono state trattate sia a livello comunale sia provinciale. Il lavoro svolto dalle consigliere Eleonora Contento e Rita Palombi, e coadiuvato da tutto il gruppo, nelle sedi istituzionali è stato riconosciuto ed apprezzato unanimemente. Dal confronto è emersa la volontà da parte di tutti i partecipanti di continuare il percorso politico anche nella prossima tornata elettorale. Le elezioni del 2017 hanno visto Sezze Bene Comune che si affacciava per la prima volta sulla scena politica ottenendo un buon risultato elettorale con due rappresentanti elette nel Consiglio Comunale, nonostante la presenza di tante liste elettorali e in particolare le due coalizioni rappresentate dal Partito Democratico appoggiato da “cartelli elettorali” e dal Biancoleone espressione di Centro Destra. Il gruppo di Sezze Bene Comune intende candidarsi al governo della città con la consapevolezza delle problematiche emerse in questi anni e che, per il futuro,  dovranno essere risolte per  uscire dalla profonda crisi economica, sociale, culturale, politica nonché sanitaria che purtroppo è ancora in essere. Oggi, la reale conoscenza della macchina amministrativa, ci pone di fronte ad una scelta di grande responsabilità e maturità che non può essere affrontata solo con slogan di “rinnovamento” ma occorre avere una visione complessiva ed articolata della città che va condivisa con chi vorrà adoperarsi per la difesa del bene comune. Le prossime amministrative necessitano di chiare prese di posizione da parte di chi si candida a rappresentare la comunità, nell'ottica di un lavoro di ricucitura con tutta la società civile per avviare una nuova fase di crescita e di sviluppo per Sezze. Per tali motivazioni, si vuole aprire un confronto con le forze politiche e la società civile con l'obiettivo di condividere un percorso caratterizzato da idee e valori comuni da mettere al servizio della città.

 

In un comunicato stampa il movimento di Identità Setina parla delle sfide del futuro e dell'occasione di cambiare il modo di governare la città. Ecco la nota del movimento civico di Sezze. 

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La vera rivoluzione, nel nostro paese, sarà la riconquista della normalità. Pensiamo, infatti, che la manutenzione ordinaria delle strade, non avere discariche sul territorio, pulire i fossi, avere parchi vivibili e così via, sia normale. Non è normale occuparsi di cose ordinarie e farle passare per straordinarie. Tagliare l’erba, o intitolare una strada, non si possono considerare alla stregua della Rivoluzione Industriale. Riteniamo normale che siano gli uffici preposti a occuparsi della richiesta di un certificato e che non debba essere il politico di turno a fare da filtro per poi far passare quello che è un sacrosanto diritto, pagato con le tasse, come un favore. Il clientelismo si nutre di queste cose, ma è questo andamento che ha prodotto la decadenza della politica. Noi vogliamo costruire una coalizione di forze che ritenga la manutenzione ordinaria come normalissima gestione della cosa pubblica, che non abbia bisogno dell’applauso per aver adempiuto al proprio dovere. Sono valori ai quali non rinunceremo. La sfida non è vincere le elezioni, ma vincerle per governare e cambiare il paese. Ci interessa dialogare e allargare il confronto politico e amministrativo con le altre forze in campo su questi aspetti. Non abbiamo alcun interesse verso il tipico “carrozzone elettorale” impossibilitato, poi, ad amministrare.  Eviteremo le accozzaglie politiche: non desideriamo sentirci sotto scacco di chi è convinto che sistemare una buca o riparare un semaforo meritino la stessa risonanza dello sbarco dell’uomo su Marte.

 
 
Grande attesa a Sezze e non solo per una edizione della Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo, che la sera del Venerdì Santo non sfilerà per le vie del centro storico ma sarà in edizione televisiva. La speranza, in realtà, è che già dal prossimo anno lo storico evento setino possa tornare nella sua tradizionale forma processionale lungo le vie di Sezze.  
 
Ma intanto l’attesa è tutta per il film documentario realizzato nei giorni scorsi e che andrà in onda la sera di venerdì santo 2 aprile, alle ore 21,15, su Lazio TV, canale 12 del digitale terrestre. Nei giorni successivi, poi, saranno messe in onda diverse repliche su varie emittenti locali e nazionali, con una trasmissione satellitare e in streaming che consentirà la visione da ogni parte del mondo.
 
Il film documentario, dal titolo: “Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo di Sezze. Valorizzazione di un patrimonio culturale della Regione Lazio”, è una produzione originale dell’Associazione della Passione di Cristo, in collaborazione con la Regione e il Comune di Sezze. Si tratta di un percorso storico e artistico che vede anche il contributo di varie testimonianze video, con il cuore costituito dalle 33 scene girate nelle scorse settimane in alcuni dei luoghi più suggestivi di Sezze, dal centro storico al Teatro Sacro Italiano. Anche in questo video, la Sacra Rappresentazione della Passione di Sezze si mostra come una scultura in movimento, una sorta di opera d’arte vivente. Lo si nota in molte delle scene rappresentate, dalla natività alla crocefissione fino all’imponente figura di Mosè, che nei suoi abiti e nelle movenze ricorda l’opera di Michelangelo.    
 
Il film documentario è dedicato a tutti i cittadini di Sezze che dal 1933 hanno partecipato e contribuito alla crescita della Sacra Rappresentazione della Passione di Sezze. Questa edizione sotto forma di film documentario vede la partecipazione di circa 150 attori e figuranti. Per ovvi motivi legati alla pandemia, l’Associazione della Passione di Cristo non ha potuto coinvolgere e rendere protagoniste tutte le persone (circa 700) che ogni anno, fino al 2019, hanno reso possibile lo svolgimento della Sacra Rappresentazione nella sua forma storica e tradizionale. Le abbiamo sentite comunemente e moralmente partecipi, e a loro va il nostro sentito ringraziamento per il sostegno che hanno comunicato e per l’impegno dimostrato negli anni passati.

Si è tenuto ieri, 27 marzo, il Congresso comunale del Partito Democratico di Priverno.

Un momento unitario, una rinascita attesa e voluta dal Segretario Provinciale Claudio Moscardelli e dagli esponenti del partito provinciale Salvatore La Penna ed Enrico Forte, dall’assessore regionale Enrica Onorati, di intesa con la Sindaca Bilancia. Perché la politica e la buona amministrazione vanno raccontate, poste al centro dell’agorà democratica, messe in circolo per non lasciare spazio a sentimenti populisti e sovranisti ma rispondervi contrapponendo i sentimenti di comunione, solidarietà, fiducia, passione e condivisione.

Si è svolto in forma virtuale, nel pieno rispetto delle misure anticovid, il congresso del centro lepino accompagnato da un momento di confronto e di interventi da parte del Segretario Moscardelli, dell’Assessora regionale Onorati, della Sindaca Bilancia, del consigliere regionale La Penna,e dal candidato Giulio Federici insieme ad altri componenti della sua squadra.

Presenti in collegamento, tra glia altri, anche il garante Andrea Ferro della segreteria regionale, i segretari dei comuni limitrofi Francesco Scacchetti, Stefano Sperduti e Giacomo Bernardini.

Nei saluti iniziali è emersa una volontà, unanime e trasversale, di voler sostenere e promuovere la rinascita del luogo delle democratiche e dei democratici di Priverno, è stata sottolineata l’importante esperienza amministrativa di governo della città, sulla quale è necessario continuare a lavorare per il sostegno alla riconferma della Sindaca Bilancia e della squadra.

Una comunità forte delle sue radici, ricca di patrimonio artistico, culturale, naturale e umano a cui in tanti guardano come modello e laboratorio di idee, azioni e iniziative. Una sfida quella del noi contro individualismi e antagonismi resa ancora più necessaria nel momento storico così difficile.

La relazione proposta da Giulio Federici, decisamente appassionata e generosa, come lui ne racchiude intenti e visioni: “…questo è il tempo di ritrovarsi con slancio e fiducia nella ricostruzione di una comunità politica, sociale e culturale. Ma per fare questo c’è bisogno di un partito forte e unito, fatto di donne e uomini che sappiano, con intelligenza e generosità, mettere da parte le incomprensioni del passato ed impegnarsi, ognuno facendo la propria parte, per un futuro comune. Serve un partito che migliori la sua logica interna dando spazio ad una naturale transizione generazionale e si elevi ad una condizione culturale in cui contano più le funzioni che i ruoli. A noi interessa riprendere le redini di questo Pd e rilanciarlo, ma per farlo dobbiamo cambiare e questo cambiamento di cui parlo, ci riguarda tutti. Questi lunghi e duri mesi di pandemia, hanno messo in evidenza la crisi del sistema di welfare, che non è solo di tipo economico. Quello che rischia di andare in crisi è il legame sociale della solidarietà ed il principio etico della reciprocità che sta alla base delle relazioni sociali. Il territorio necessita di un protagonismo nuovo nella capacità di prendersi cura dei disagi e di prendere in carico i più fragili dal punto di vista socio-sanitario nel suo senso più ampio. Come candidato alla segreteria del circolo del Partito Democratico di Priverno sono ben consapevole delle responsabilità e delle difficoltà politiche che eredito ma sono anche consapevole di poter assumere questo ruolo in una città che negli ultimi 5 anni ha conosciuto, grazie ad un’ amministrazione da noi guidata, una rinascita civile sotto tutti i punti di vista. Un lavoro condotto con passione, competenza, generosità che ha risollevato il nostro comune rimettendolo, come merita per storia e condizione, al centro del dibattito politico comprensoriale e provinciale. Il mio impegno non è finalizzato solo a dare una nuova struttura organizzativa al Partito ma è teso ad immaginare attraverso un nuovo PD una nuova idea e visione di comunità e di futuro per il nostro Paese. Abbiamo di fronte il tempo e le condizioni giuste per lavorare e favorire una transizione generazionale che ci consenta di liberare quelle energie utili a contribuire alla crescita ed al benessere del nostro amato comune. Stare nel Partito, sostenerlo, è fondamentale per sostenere l’amministrazione e continuare a lavorare per migliorare la nostra città. Riorganizzare il Partito non è solo una questione di organismi ma è principalmente allevare e costruire una classe dirigente capace di qualificare i propri obiettivi. Dobbiamo lanciare nuove sfide. Dobbiamo essere in grado di parlare al futuro proiettando la nostra azione al domani senza paura e con la convinzione di cambiarerealmente le cose. Oltre alla segreteria daremo vita ad un esecutivo basato su deleghe d’impegno e di lavoro e soprattutto cercheremo di attivare, da subito, una grande campagna di ascolto e confronto con forze politiche, associative e cittadini. La nostra è una società fortemente individuale e il primo sforzo sarà proprio nel riaffermare il noi al posto dell’io, la comunità al posto dell’individuo. Organizzare eventi sui temi più sentiti dai cittadini, essere presenti e partecipi nell’associazionismo, farsi carico dei bisogni della città. Produrre documenti contenenti le linee politiche che possano aiutare e sostenere i nostri amministratori e per questo attivare dei focus group tematici per trasmettere la nostra visione, la nostra capacità di proposta. Il Partito al centro delle alleanze. Noi siamo impegnati in una comune missione per un comune destino che in questo caso passa indiscutibilmente per la riconferma della nostra maggioranza nelle amministrative 2021”.

Eletto per acclamazione Giulio Federici verrà affiancato nel suo compito da Luisella Fanelli, Fabio Guadagnoli, Dolores Capodilupo, Emilio Rossi, Federica Avvisati, Girolamo Paniccia, Silvia Campoli, Gianluca Aversa, Nicoletta D’amici, Manno Palluzzi, Luigia Piccirilli e Antonio Brusca.

In una nota firmata dal circolo PD di Sezze, dal segretario provinciale Pd di Latina Claudio Moscardelli e dal segretario regionale Pd Lazio Bruno Astorre, il partito democratico interviene sui fatti avvenuti all'interno del cimitero di Sezze.

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In questi giorni la comunità di Sezze è stata sconvolta da una forte ondata emotiva e da un sentimento di amarezza e sgomento. Abbiamo vissuto questi giorni con i medesimi sentimenti e guidati dal senso di responsabilità ed amore per la nostra comunità. Vogliamo evidenziare come nessun esponente né amministratore del PD sia coinvolto nelle indagini che stanno segnando la nostra città riguardo a fatti e funzioni relativi a 2 anni fa e da tempo superati con atti amministrativi compiuti dalla stessa amministrazione di Sezze, come il passaggio della gestione dei servizi cimiteriali alla SPL e l’affidamento ad altre posizioni organizzative della responsabilità del settore. Vogliamo ringraziare per il lavoro, l’impegno e la sensibilità dimostrata il Sindaco Sergio Di Raimo, i nostri assessori, il Presidente del Consiglio Enzo Eramo, le nostre consigliere e i nostri consiglieri che, con un atto non dovuto e pur non essendo in alcun modo coinvolti nell’indagine, hanno rimesso il loro mandato. Sono persone la cui serietà nei comportamenti è dimostrata nei loro atti quotidiani e nella storia del loro percorso amministrativo, politico ed umano. Un ringraziamento anche alle consigliere e i consiglieri delle forze civiche di coalizione che hanno condiviso con il PD questo percorso amministrativo nell’interesse della città. Il gesto delle dimissioni è un atto di apertura nei confronti di una comunità che ha bisogno di avviare una grande riflessione sulla sua identità e sui valori, che ha necessità di ritrovare serenità ed orgoglio. Un gesto che parte dalla consapevolezza di non poter portare avanti con la coesione, l’entusiasmo e la serenità necessaria il lavoro amministrativo e lo svolgimento del ruolo istituzionale. Abbiamo apprezzato le riflessioni che da più parti sono arrivate in questi giorni, finalizzate a un ragionamento articolato sullo stato e sul futuro della comunità di Sezze; respingiamo invece alcuni beceri tentativi di strumentalizzazione e speculazione politica che forze ed esponenti esterni ed estranei alle vicende e ai sentimenti di Sezze stanno tentando di mettere in campo con modalità offensive e deplorevoli. A noi le strumentalizzazioni non interessano in queste ore così difficili, soprattutto da parte di chi non si è mai interessato alle sorti della città. Esprimiamo piena fiducia nell’operato della magistratura, a cui spetterà il compito di individuare le responsabilità. Il PD continuerà a lavorare con impegno e determinazione per il futuro di Sezze, con la consapevolezza delle grandi risorse, dei talenti e delle potenzialità che la città ha sempre dimostrato di avere.

 

 
L'ANPI sezione di Sezze promuove un incontro con tutte le associazioni locali per discutere del futuro di Sezze, del suo tessuto sociale sfilacciato, dei progetti e del contributo che la società civile può e deve dare alla comunità setina per risollevarsi dopo una fase precaria e dolorosa per l'intera città. L'incontro è stato fissato per lunedì 29 marzo alle ore 21 sulla piattaforma Avaya spaces.
Di seguito il testo della lettera aperta rivolta a tutti i sodalizi della città.
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Cari amici, dopo lo sgomento per la terribile vicenda intorno al cimitero di Sezze, crediamo che sia sorta in tutti la domanda “che fare?”
Sappiamo che ognuno ha compiti diversi: la Magistratura dovrà individuare e punire i responsabili, i Partiti e le Liste civiche che vorranno amministrare Sezze dovranno individuare i progetti e le persone migliori per farlo, i singoli cittadini giudicheranno, valuteranno e agiranno secondo la propria coscienza.
Pensiamo che anche le Associazioni, oltre quanto già fanno ognuna nel proprio settore, possano portare un proprio contributo a riconnettere un tessuto sociale che nella nostra amata città si è, forse da tempo, sfaldato.
Non sappiamo come questo contributo, in concreto, possa essere portato, ma sappiamo che, se qualcosa si potrà fare, i tempi per vederne i risultati saranno inevitabilmente lunghi.
Forse da qui potremmo cominciare: dall’umiltà di essere consapevoli di non avere ricette già pronte, dalla pazienza di saper attendere i tempi necessari senza stancarsi e dalla determinazione di voler fare qualcosa.
Per questo vi proponiamo d’incontrarci per cominciare a riflettere su tutto questo. Vi proponiamo una data (lunedì 29 marzo alle ore 21) e un luogo, per ora a distanza (questo link:
 
 
Ci auguriamo davvero di poter essere in tanti per provare a guardare al futuro con più speranza, memori degli errori del passato e impegnati ad agire nel presente.
Anpi sezione di Sezze

Contributi al terremoto politico setino arrivano anche dalla società civile. Il prof. in pensione ed ex consigliere comunale Alberto Filigenzi lancia un appello per rilanciare Sezze. 

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"Di Raimo blinda le sue dimissioni da Sindaco di Sezze e così evita ulteriori lacerazioni nel tessuto della città. E’ tempo ormai di continuare a costruire con più vigore una convinta area politica progressista che con una nuova compagine  amministrativa sappia coniugare la buona quotidianità con lo slancio progettuale capace di dare prospettive di futuro. Faccio un appello a tutti coloro che con buona volontà intendono impegnarsi  per restituire al nostro paese il posto che gli spetta  nella storia delle lotte e delle conquiste sociali e civili. Occorre guardare lontano, oltre i soliti confini, dissipare quel velo di opacità che rende indifferenti e insensibili  alla domanda di trasparenza e di trasformazione che proviene dalle nuove generazioni, dalle associazioni e da un territorio ricco di grandi potenzialità di sviluppo ma che ha tanto bisogno di cura".   

 

Iniziano ad arrivare le dimissioni dei consiglieri comunali, dopo Marzia Di Pastina poco fa è stata la volta di Giovanni Moraldo e la disponibilità di Alessandro Ferrazzoli e di tutto il gruppo Sezze Futura. Quest’ultimo in una nota scrive: “Questo è uno dei giorni più difficili da quando partecipo attivamente alla vita politica del nostro paese.  Lo è perché sono chiamato a rimettere un mandato in cui ho profondamente creduto e nel quale ancora credo con tutte le forze.  Il mio impegno è stato sempre improntato al mettersi a servizio, al difendere e sostenere i valori che ispirano la mia vita stessa: l’onestà, l’integrità, la volontà costante di perseguire il bene comune.  In questo giorno potrebbe arrivare a concludere il proprio mandato l’Amministrazione di cui ho fatto parte nel modo più fattivo e concreto possibile, la Giunta che ha lavorato instancabilmente preferendo più i fatti alle spesso eccessive parole, non ultimo il Sindaco che ho sostenuto e nel quale ripongo sempre la massima fiducia. Tutto ciò arriva non perché siano mancate capacità e spinta al miglioramento, ma perché il nostro Primo Cittadino ci chiede questo atto di responsabilità alla luce dei fatti accaduti e che toccano in qualche modo ognuno di noi. Sono pronto a compierlo e a rimettere le dimissioni richieste, ma ora più che mai mi stringo intorno a chi questo paese lo ha guidato con tutto l’impegno fino ad oggi in maniera onesta. È a tutti loro e in particolare al Sindaco Sergio Di Raimo che va il mio ringraziamento e il mio sostegno. Insieme al gruppo di Sezze Futura, Polidoro ed il Consigliere Roscioli, rilanciamo l’appello di Sergio Di Raimo, invitiamo i colleghi consiglieri di maggioranza e opposizione a voler firmare le dimissioni di massa e rimettere il mandato nelle mani dei cittadini. Per voler bene al proprio paese alle belle parole devono seguire i fatti”.

 

 

Nuovo comunicato stampa di Sezze Bene Comune che si aspetta le dimissioni del sindaco e della maggioranza consiliare. Ecco la nota diramata poco fa.

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Sono trascorsi quattro giorni dall'evento che ha inferto una profonda ferita all'intera comunità setina e che tale rimarrà per un lungo periodo. Le dimissioni tardive del Vice Sindaco non sono sufficienti a restituire una dignità violata e ricucire la frattura tra le istituzioni, la politica e la società civile. Ci aspettavamo un passo indietro da parte del Sindaco e dell'attuale maggioranza che, ad oggi manifestano intenzioni completamente diverse, con giustificazioni incomprensibili e semplicistiche.  I fatti narrati, evidenziano un inedito spaccato del paese estremamente sconcertante e non si comprende come sia possibile continuare a lavorare con serenità nelle sedi istituzionali deputate. Riteniamo necessaria una profonda riflessione utile a riavviare un sano confronto politico che possa aiutare a ricucire il rapporto infranto e calpestato dai tragici eventi, tra cittadini e istituzioni.
La nostra posizione rimane quella di porre fine a questa consiliatura con l'auspicio di un commissariamento per ripristinare un sano principio di legalità e trasparenza.

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