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redazione

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Il presidente del consiglio comunale di Sezze ha 20 giorni di tempo per convocare la seduta straordinaria del consiglio comunale richiesta dai consiglieri Rita Palombi, Eleonora Contento, Paride Martella, Serafino Di Palma e Giovanni Moraldo. Due le questioni che dovranno essere affrontante: i lavori per la realizzazione del monumento a San Lidano sul belvedere di Santa Maria e l’atto di diffida e costituzione in mora delle somme dovute a rimborso della spese sostenute dalla Regione Lazio per le forniture idriche nel periodo 1983-2003. In merito ai lavori sospesi sul belvedere nei giorni scorsi si è tenuta una conferenza di servizi per valutare tutti gli aspetti tecnici e legislativi sui lavori commissionati da Don Massimiliano. Contestualmente adesso il consiglio comunale dovrà affrontare anche politicamente la vicenda, così come richiesto dalla minoranze. Sulle somme richieste per l’erogazione idrica, invece, la Direzione regionale per i Lavori Pubblici, a seguito della periodica  ricognizione dei crediti vantati dalla Regione nei confronti degli enti fruitori del servizio idrico, erogati attraverso gli impianti dell’ex Cassa di Mezzogiorno gestiti negli anni 1983-2003, ha inviato una lettera nella quale specifica di aver verificato che il Comune di Sezze è debitore della somma totale di 4,7 milioni di euro”. Quasi 3 mln sono in quota capitale, mentre i restanti 1,7 mln sono dovuti agli interessi maturati. Nella diffida della Pisana si specifica che il pagamento dovrà essere effettuato entro 60 giorni, anche mediante istanza di rateizzazione dell’importo da versare fino a un massimo di 20 anni.

 

 

  

 

Nei giorni scorsi si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio di amministrazione e del Presidente dell’Università Agraria di Sezze meglio nota come “Società Bovaria Sezze”. Il nuovo presidente eletto è Alessandro Ferrazzoli, consigliere comunale di Sezze, Consigliere della XIII Comunità Montana dei Monti Lepini e membro del Consiglio e responsabile della Vigilanza Venatoria e Caccia al Cinghiale. Eletti nel Consiglio di Amministrazione Antonio De Renzi, Ercole Ciampini, Giuliano Di Girolamo e Cataldo Cotesta. "L’università Bovaria Sezze ha origini antiche, a tutt’oggi  - leggiamo nella nota del sodalizio - annovera a sé più di venti soci e la gestione di circa 350 ettari di dominio collettivo affidati in gestione ai soci che ne fanno richiesta per la fida pascolo. Con il rinnovamento del consiglio di amministrazione è scopo del sodalizio  tutelare e valorizzare i beni di collettivo godimento, in quanto riconosciuti come strumenti primari per assicurare la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale nazionale,  basi territoriali di istituzioni storiche di salvaguardia del patrimonio culturale e naturale, basti pensare a Fernando “Cellacchiaro” uno dei vecchi bovari di Sezze conosciuto in tutta la regione per i suoi buoi maremmani con i quali partecipava attivamente alle prime edizioni della sagra del carciofo ed alla Passione di Cristo". La legge n. 168 del 2017 ha sancito la riforma dei cosiddetti beni o domini collettivi: si tratta delle collettività “i cui membri hanno in proprietà terreni e insieme esercitano diritti di godimento, individualmente o collettivamente, su terreni che il comune amministra o la comunità da esso distinta ha in proprietà pubblica o collettiva”; tale diritto di collettivo godimento è riservato ai componenti della comunità e ha per oggetto “normalmente, e non eccezionalmente” utilità del fondo consistenti nel suo sfruttamento. La nuova legge 168 del 2017 modifica una serie di criteri che fino ad oggi sono stati eseguiti in conformità con la legge del 1927 e col regolamento attuativo del 1928,introduce elementi nuovi rispetto al sistema fino ad oggi conosciuto, modificano la natura dell’Ente gestore facendolo diventare un soggetto giuridico privato, non più pubblico. In sostanza sono divenute delle vere e proprie Associazioni alle quali è rimasta la competenza dell’amministrazione patrimoniale collettiva locale e la legge si riferisce sia a quegli Enti amministrati dalle Università Agrarie sia dai Comuni”. 

 

Una piazzetta urbana nell'area antistante la Stazione Ferroviaria di Sezze Romano. La Giunta comunale di Sezze nei giorni corsi ha approvato un atto di indirizzo per la realizzazione di una piazza a Sezze Scalo. “Sezze Scalo è una delle frazioni più grandi del Comune di Sezze, punto di snodo nevralgico vista la presenza della stazione ferroviaria sull’importante e strategica linea Roma – Napoli. L’area della stazione ferroviaria di Sezze Scalo – si legge nella delibera - è punto di riferimento per i cittadini e per i pendolari che tutti i giorni la frequentano. La stazione e le zone limitrofe rappresentano per i turisti in arrivo con il treno, l’ingresso alla Città. Il piazzale antistante la stazione ferroviaria richiede un intervento di recupero e riqualificazione affinché possa divenire un luogo accogliente per cittadini, pendolari e turisti”. La Giunta presieduta dal sindaco Di Raimo ha dato mandato quindi di “avviare il procedimento per realizzare un intervento di riqualificazione di tale area, attraverso la redazione di un progetto di preliminare che consenta di inquadrare la situazione ed avviare il percorso di condivisione con le FF.S. e di ricerca dei finanziamenti anche regionali, previo coinvolgimento delle commissioni consiliari competenti e del Consiglio Comunale in funzione delle competenze a loro assegnate dalle norme e da regolamenti vigenti”.

 

 

Nell’ultimo consiglio comunale di Sezze, oltre al ritiro delle deleghe assessorili da parte del sindaco, l’assise cittadina ha approvato il regolamento per l’affrancazione di terreni gravati da livelli o enfiteusi. Un atto importante, passato in sordina, offuscato probabilmente in parte dalla crisi politica in atto e in parte dalla sottovalutazione del problema atavico da parte di chi non è direttamente coinvolto. La questione era stata già affrontata su espressa richiesta del presidente del consiglio comunale, Enzo Eramo, in quattro sedute di commissione consiliare, alle quali aveva dato il suo contributo anche la minoranza consiliare, a partire da Rita Palombi. In queste era stata presentata una bozza di regolamento approvato definitivamente in aula nei giorni scorsi. Il lavoro è a firma di Luigi Perez, responsabile regionale delle perizie demaniali, mentre l'iter comunale è stato seguito da Mario Balestieri. L’atto approvato dai consiglieri comunali di Sezze darà finalmente delle risposte concrete ai tanti cittadini che  dovranno affrontare questo problema e che in passato erano rimasti nel limbo dell’impossibilità di agire. Molti casi di affrancazione riguardano terreni nella conca di suso di proprietà della Curia. Per affrancazione si intende l’acquisto di una proprietà da parte di chi ne ha goduto nel tempo pur non essendo il titolare. Generalmente si tratta di terreni agricoli. L’iter delle affrancazioni era iniziato con la passata amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Andrea Campoli.

 

 

 

Terremoto in Giunta? Vedremo. Intanto il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo poco fa, durante il consiglio comunale in corso, ha comunicato di ritirare le deleghe agli assessori che compongono la Giunta. Restano tutti in sella però, compreso il suo vice. Si tratterebbe di una sorta di tecnicismo per sfiduciare i suoi assessori senza sfiduciarli realmente, un modo probabilmente per dare uno scossone alla squadra di governo e per dare un segnale alla città dopo la crisi in atto. Restano assessori senza delega Antonio Di Prospero, Vincenzo Lucarini, Sabrina Pecorilli, Paola Di Veroli e Pietro Ceccano. Bisognerà capire se nel passaggio della riconsegna delle deleghe resterà tutto come prima o se il primo cittadino cambierà le carte in tavola, assegnando incarichi diversi ai suoi assessori o se qualcuno di essi verrà sfiduciato e sostituito. 

Nancy Piccaro è il nuovo sindaco di Roccagorga. E’ stata eletta con il 57,30% delle preferenze, contro il 42% di Sante Tullio. Con la Piccaro finisce l’era Amici a Roccagorga. A Sermoneta il nuovo sindaco è Giuseppina Giovannoli, che ha ottenuto il 48,99% dei voti, raddoppiando quasi i voti di Antonio Aprile, fermo al 24,03%.

Martedì, 28 Maggio 2019 05:55

Prossedi, Pincivero sindaco col 91% dei voti

Un trionfo totale. L’avvocato Angelo Pincivero, 44 anni, è stato eletto per la seconda volta sindaco di Prossedi con una vittoria schiacciante con addirittura il 91,83%. “Gli elettori si sono uniti intorno all’unica lista che incarnava realmente il nostro territorio e lo hanno fatto in maniera massiccia, sono molto felice per questo risultato perché testimonia il grande lavoro che abbiamo fatto e ci prepara al grande lavoro che ancora dovremo fare” ha spiegato Angelo Pincivero, contornato dai componenti della sua lista e dal resto del suo gruppo di lavoro.  Franco Bonifazi è stato il più votato tra gli eletti della lista “Insieme per Prossedi”, quella del sindaco Angelo Pincivero, mentre gli altri candidati che sono stati eletti, oltre a Bonifazi, sono: Franco Greco, Danilo Torella, Marilena Iannicola, Lorena Perozzo, Virgilio Lombardi e Gianmarco Cipolla. La lista dell’altro candidato sindaco Ornella Mastrantoni ha raccolto appena 65 voti. “Inutile dire che sarò il sindaco di tutti, anche di quei pochissimi che non mi hanno votato, perché sono stato sempre abituato a essere una persona che lavora per la comunità. Dopo la proclamazione si riprenderà il lavoro: a Prossedi avremo a stretto giro l’installazione del nuovo Atm, il postamat per permettere alla cittadinanza di fare i prelievi di denaro 24 ore su 24, per noi e per la nostra comunità sarà una grande conquista, a Pisterzo arriverà il defibrillatore così come a Prossedi”. Nel comune di Prossedi, che comprende anche Pisterzo e La Torre, i votanti sono stati 822 (il 68,67%) su un totale complessivo di 1.197 elettori, per la cronaca le schede nulle sono state 15 e quelle bianche 11, zero quelle contestate.

Riceviamo e pubblichiamo un nuovo intervento di Vittorio Accapezzato sui lavori sospesi al Belvedere di Sezze.

"Tutti noi abbiamo la consapevolezza di cosa sia un prospetto, ma scegliere per definire quale sia il titolo edilizio necessario quando si debba modificare un prospetto non è cosa facile. Il d.lgs. 222/2016 riporta, ogniqualvolta si operi una alterazione dello stato esteriore degli edifici, ricorre la necessità di fare richiesta su domanda di parte con risposta amministrativa se l’intervento sia conforme o no agli strumenti urbanistici e al regolamento edilizio. La variazione di prospetto con opere edilizie che riguarda la facciata di un edificio, è assimilabile al capovolgimento di un aspetto visivo di una piazza, largo o belvedere. L’inserimento di un manufatto esterno allo spiazzo viene a mutare il profilo estetico architettonico della zona tale da poterla deturpare. Pertanto un intervento edilizio, che riguarda la costruzione di un monumento, comporta una modifica visiva alterando la visione preesistente di una piazza. In pratica è una modifica di prospetto che forse potrebbe rientrare alla necessità di ottenere il permesso di costruire, ai sensi dell’articolo 10, comma 1, lettera c), d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 tramutandosi in SCIA. Il progetto del monumento a San Lidano d’Antena nasce dalla convinzione degli autori di arricchire una piazza ma non è mai semplice confrontarsi con il passato. Quando si costruisce su un sito di grande rilievo paesaggistico o archeologico c’è sempre il rischio di fare troppo o, al contrario, di fare troppo poco. Le presunte incongruenze relative sia alle procedure amministrative che ai pareri assentiti, richieste agli Uffici competenti dal consigliere Rita Palombi di procedere alle conseguenti verifiche e di annullare gli atti amministrativi in sede di autotutela, sono state accolte e fatto ritenere all’ufficio tecnico che sussiste l'esigenza di un approfondimento in ordine agli aspetti che riguardano l'iter procedimentale e più in particolare l'iter di formazione del titolo sulla base dei quali sono in corso di realizzazione i lavori ordinando la sospensione dei lavori. L’Opera non deve essere analizzata solo sulle procedure amministrative messe in dubbio, ma osservata e analizzata, se è ammissibile e rispondente alle norme Tecniche del Piano Regolatore Generale di Sezze attualmente vigente. Sono soprattutto queste regole urbanistiche che vietano l’opera. Il Belvedere della piazza del Duomo non si presta a questo tipo di trasformazione. Non basta il parere paesaggistico. Lo recita bene l’articolo 31 ZONA A CONSERVAZIONE E RISANAMENTO: “Tutta la zona di cui al titolo è sottoposta al vincolo di conservazione dello stato attuale in tutte le parti che la compongono (case, strade, .piazze, edifici pubblici ecc.) per mantenere il carattere dell’ambiente architettonico ed urbanistico. Gli unici interventi ammessi sono quelli diretti ai miglioramenti delle condizioni di abitabilità del vecchio centro attraverso il risanamento delle costruzioni malsane”. L’edificazione del monumento non è conservazione e né risanamento".

 

Il funzionario PO dell'Ufficio Tecnico comunale ha ordinato nel pomeriggio di oggi la sospensione dei lavori al belvedere di Santa Maria di Sezze. L'ordinanza del settore tecnico n° 6 della giornata odierna è stata firmata a seguito dell'accesso agli atti della Consigliera Comunale Rita Palombi nel quale si evidenziano presunte incongruenze relative sia alle procedure amministrative che ai pareri assentiti. Nell'ordinanza di sospensione del monumento di San Lidano commissionato da Don Massimiliano Di Pastina si rileva che "i rilievi attengono sostanzialmente l’iter procedurale atteso che i lavori sono eseguiti su area appartenente al patrimonio del Comune di Sezze sulla base della C.I.L.A. che costituisce, di norma, un titolo per interventi di natura privatistica". Si tratterebbe insomma di un'opera privata su suolo pubblico. Il Funzionario Vincenzo Borrelli "ritenuto quindi sussistere l'esigenza di un approfondimento in ordine agli aspetti che riguardano l'iter procedimentale e più in particolare l'iter di formazione del titolo sulla base dei quali sono in corso di realizzazione i lavori di cui trattasi" ha disposto "l’immediata sospensione dei lavori per meglio verificare, ponderare ed emettere, entro 45 giorni dalla data della presente ordinanza, provvedimenti definitivi". 

 

 

“Un pomeriggio con le mamme" è il titolo dell'evento organizzato dal Cif di Sezze e dedicato alla dott.ssa Paola Pasqualucci che si è svolto lo scorso sabato presso il Teatro Costa di Sezze. Un giorno di maggio insolito perché uggioso e fresco come un malinconico pomeriggio d'autunno ma con uno spirito arricchito dalla egregia organizzazione del comitato delle donne del Cif che vede l'instancabile e brillante Presidente Alessandra Galanti alle prese di un'associazione che riserva sempre grandi sorprese.
La finalità dell'evento si è concentrata sulla raccolta fondi per sostenere l'associazione Onlus “Il giardino dei Sogni". Con il ricavato dell'evento,  i ragazzi dell’associazione, potranno trascorrere due settimane al mare, così come si legge in una mail inviata dalla presidente nazionale del Cif, la teologa Renata Micheli la quale ringrazia di cuore le componenti del Cif setino elogiando  l’importante lavoro svolto dalla sezione locale. Non manca all'appello nemmeno il messaggio della Presidente Regionale del Cif, Marita Ricagni che in una nota inviata alla Presidente di Sezione, ringrazia tutti e si scusa per non aver potuto partecipare all'evento. Nel messaggio si legge l'invito a continuare a volare alto perché “solo chi sogna impara a volare".  L'evento si è svolto in due momenti presentati da Donatella Cotesta. Durante la prima parte si è esibita la ASD ritmicando di Sezze con diverse coreografie delle allieve della scuola che hanno arricchito il palcoscenico di brillanti colori e freschi sorrisi. La seconda parte si è svolta con la coinvolgente esibizione del concerto del Trio dei due Mondi composto dai due tenori Eusebio Consoli e Antonio de Asmundis mentre al pianoforte M° Nicola Franco, con la partecipazione delle poetesse Isabella Battaglia e Sandra Borgioni. Uno dei momenti più belli ed emozionanti è stata l'interpretazione del pezzo dal titolo “mamma" e dietro quelle note, tutto il pubblico ha cantato con trasporto pronunciando il ritornello “mamma, solo per te la mia canzone vola". Lo spettacolo ha ottenuto il patrocinio del comune di Sezze e a rappresentare l'amministrazione c'erano tre assessori e diversi esponenti del consiglio comunale.

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