Da diversi mesi assistiamo ad uno scontro a pallonate per modificare lo statuto dell’ATO4. I partiti sono capaci di agitarsi per questioni di lana caprina mentre per quelle sostanziose si auto anestetizzano per divenire semplici spettatori. Ma i sindaci si rendono conto in quale stato si trovano i cittadini per tutto quello che subiscono? La vendita delle quote dei soci privati senza averla discussa nei consigli comunali, i difetti della gestione riguardanti tariffe che strozzano famiglie, per non parlare del caro bolletta e delle perdite in rete. Il comitato Acqua Pubblica chiede al sindaco di Latina e al presidente della Provincia di convocare un’assemblea provinciale per l’adeguamento dalle norme di legge per riavere il servizio come bene comune di questa Provincia. Per queste e altre ragioni, a partire delle voci pregresse in bolletta e dell’estorsione a Sezze di 4 milioni di euro, il portavoce del comitato Paolo Di Capua annuncia la cosiddetta operazione “Apache” per ottenere le somme dovute da Acqualatina.