redazione
diecigiugnoventiquattro vince la 26' edizione del Premio nazionale Matteotti
Il Direttore artistico della Compagnia teatrale Le colonne Giancarlo Loffarelli, con il suo dramma storico diecigiugnoventiquattro ha vinto la ventesima edizione del Premio nazionale intitolato a Giacomo Matteotti, indetto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri Premio e “assegnato a opere che illustrano gli ideali di fratellanza tra i popoli, di libertà e giustizia sociale che hanno ispirato la vita di Giacomo Matteotti. valorizzando in particolare le opere volte a promuovere, in Italia e all'estero, la conoscenza della vita, del pensiero e dell'opera di Giacomo Matteotti, con particolare riferimento alla sua attività di studioso e in ambito sindacale e politico”.
La cerimonia di Premiazione si è svolta venerdì 25 ottobre 2024 a Roma, nella Sala verde di Palazzo Chigi, alla presenza del Segretario generale della Presidenza del Consiglio, Carlo Deodato e dei componenti della Commissione giudicatrice: Silvia Calandrelli, direttrice si Rai Cultura, Stefano Caretti, docente di storia contemporanea all'Università di Siena, Emanuela Giordano, regista teatrale, Francesco Maria Chelli, presidente dell'ISTAT, Alberto Aghemo, presidente della Fondazione Giacomo Matteotti, Bruno Tobia è stato docente di storia contemporanea all'Università di Roma La Sapienza.
Per questo testo, Giancarlo Loffarelli ha già vinto il 1° Premio al Concorso nazionale di drammaturgia “In punta di penna” di Castelfranco, in provincia di Pisa.
Dopo il debutto dello spettacolo tratto dal testo, nel gennaio 2023, è andato in tournée in diverse regioni d’Italia, collezionando diversi premi: Migliore attrice, Marina Eianti al Premio nazionale “Mascherini” di Azzano Decimo (Pordenone), Premio della critica al Premio nazionale “Di scena” di Fasano (Brindisi), Premio Migliore spettacolo, Gradimento del pubblico e Migliore scenografia al Festival teatrale nazionale Teatrika a Castelnuovo Magra (La Spezia).
Lo scorso 8 ottobre è andato in scena a Fossano (Cuneo), il 26 ottobre andrà in scena a San Miniato (Pisa), il 17 novembre a Bolzano e il 15 dicembre a Macerata.
Lo spettacolo si avvale del patrocinio del “Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Giacomo Matteotti”.
Ambientato a Roma nel 1924, il dramma mette in scena gli ultimi giorni della vita di Giacomo Matteotti. La vicenda procede avanti e indietro nel tempo ricostruendo il percorso politico di Matteotti e le motivazioni del rapimento e della sua uccisione. Tutto è raccontato dal punto di vista della domestica di casa Matteotti, Anna, una donna del popolo che rappresenta un vero e proprio “personaggio-coro”. Con lei, unico personaggio creato dall’Autore, quattro personaggi storici: Giacomo Matteotti, la moglie Velia Ruffo, Filippo Turati e Giuseppe Modigliani.
Guidi: "Lascio la presidenza della commissione trasparenza, non ci sono le condizioni".
Il consigliere comunale del Comune di Bassiano Domenico Guidi ha presentato le sue dimissioni dalla carica di Presidente della Commissione Trasparenza. “Giungo a questa inevitabile decisione a causa della impossibilità di svolgere degnamente la funzione affidatami dal Consiglio comunale, in quanto in questo Comune - scrive l’ex sindaco - non ci sono le condizioni minime di trasparenza. Non si riesce ad accedere serenamente agli atti, non ci sono mai risposte alle interrogazioni, non c’è mai un confronto politico. Tutte condizioni che compromettono lo svolgimento della Commissione Trasparenza. Tanto premesso, rimetto la carica al Presidente del Consiglio Comunale per la nomina di un nuovo Presidente della Commissione Trasparenza”.
Nuova fase dopo l'approvazione del riequilibrio. La nota di IS
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del movimento civico Identità Setina relativo all'approvazione del piano di riequilibrio del Comune di Sezze.
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“La notizia dell’approvazione del piano di riequilibrio proposto alla Corte dei Conti dal Comune di Sezze certifica, qualora ce ne fosse bisogno, la bontà delle azioni che questa amministrazione comunale sta mettendo in campo sin dal suo insediamento e apre una fase completamente nuova per la città di Sezze, una fase, finalmente, orientata alla crescita, dopo 3 anni difficilissimi in cui è stato fondamentale progettare soluzioni per evitare il dissesto finanziario, che avrebbe provocato danni soprattutto alle prossime generazioni”. A sostenerlo in una nota è Cinzia Ricci, segretaria del movimento civico Identità Setina, che interviene sull’accoglimento del piano presentato all’organo dello Stato che si occupa di entrate e spese pubbliche: “La scelta di 3 anni fa, chiaramente, è stata quella migliore. Le alternative sarebbero state quelle di mettere la polvere sotto il tappeto, come del resto era stato fatto nei decenni precedenti, oppure dichiarare il dissesto finanziario, come alcuni avevano chiesto espressamente, forse proprio per sfruttare il danno erariale e presentarsi alle elezioni senza avversari. L’amministrazione, fortunatamente, non l’ha pensata allo stesso modo e si è spesa politicamente e amministrativamente per trovare una soluzione che non avrebbe danneggiato la città e, come spesso accade, non sarebbe ricaduta sulla cittadinanza e sul futuro delle nuove generazioni”. In questo contesto, come sottolineato dalla stessa segretaria di Identità Setina, viene ad assumere un’importanza se possibile anche maggiore l’aver evitato di inserire la Servizi Pubblici Locali Sezze, la società partecipata del Comune, in questo processo: “La situazione della Spl, alle prese con un’istanza di fallimento, sarebbe stata disastrosa qualora la Corte dei Conti non avesse accolto le proposte del Comune, con la conseguenza di una chiusura che avrebbe pesato tantissimo nell’economia generale della città, con l’impossibilità di erogare servizi essenziali e, soprattutto, con 100 famiglie che si sarebbero trovate senza nulla in brevissimo tempo. Una situazione allucinante sulla quale nessuno, a parte naturalmente questa amministrazione comunale, ha ben pensato di spendere una parola”. Ora, però, arriva una nuova fase, che finalmente farà puntare Sezze verso un modello di crescita, dopo 3 anni passati a sistemare i conti: “Quella che si apre – conclude la segretaria di Identità Setina – è una nuova fase che vedrà Sezze come modello da imitare in ambito di tenuta economico-finanziaria. Oggi è il momento di guardare al futuro con le idee che ci hanno spinto al successo elettorale 3 anni fa e che finalmente possiamo far passare ad una fase operativa. Come segretaria del partito di maggioranza relativa in consiglio comunale mi sento di sostenere in pieno la volontà del sindaco e dell’amministrazione di coinvolgere in questa fase le forze politiche sane, quelle che vogliono la crescita e che hanno idee e principi per raggiungerla. Mi auguro che vengano messe da parte le solite beghe di partito o le prese di posizione utilizzate per convenienza politica, ma che finalmente si lavori tutti per il benessere dei cittadini di Sezze”.
Giovanni Sorano dei GD scrive all'assessore Lola Fernandez
Riceviamo e pubblichiamo la risposta del segretario dei Giovani Democratici di Sezze, Giovanni Sorano, all'assessore del Comune di Sezze Lola Fernandez
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Gentile Assessora,
La ringrazio per il riscontro alle osservazioni dei Giovani Democratici. Vorrei cogliere l’opportunità di approfondire alcuni dei punti che ha gentilmente evidenziato.
1. Visione limitata del progetto Riconosciamo l’introduzione di elementi come l’orto urbano e la copertura Wi-Fi, tuttavia, la nostra critica non è rivolta alla mera aggiunta di funzionalità, ma alla possibilità di massimizzare la versatilità di uno spazio che, al momento, non sembra valorizzare appieno il potenziale di connessione con le altre attività della zona. Le installazioni, pur utili, devono essere accompagnate da interventi di più amplio respiro che considerino l’intera area in modo strategico.
2. Utilizzo dell’area oltre il mercato settimanale Apprezziamo gli sforzi per rendere l’area fruibile anche al di fuori del mercato settimanale, ma i dettagli forniti non chiariscono come questi spazi verdi verranno effettivamente gestiti e utilizzati. La nostra preoccupazione è che, senza una programmazione continuativa di eventi e attività, l’area potrebbe non raggiungere il suo pieno potenziale.
3. Inclusività e sostenibilità È positivo sapere che il progetto prevede l’uso di fonti rinnovabili come l’energia solare attraverso l’installazione di colonnine per i veicoli elettrici, ma questi aspetti devono essere parte di una visione più ampia di sostenibilità urbana. In particolare, ci preme sottolineare l’importanza di includere una maggiore partecipazione attiva della comunità nella gestione di spazi come l’orto urbano, affinché diventino davvero un punto di aggregazione inclusivo.
4. Rigenerazione urbana e coinvolgimento della comunità Seppure il coinvolgimento delle associazioni e della cittadinanza sia stato costante, rimangono perplessità su come il progetto si colleghi davvero al tessuto urbano circostante. La nostra proposta era quella di rendere l’area ancora più integrata con gli spazi pubblici esistenti, come il vicino parco e il teatro, valorizzando le sinergie possibili. Sarebbe utile discutere ulteriormente come creare un dialogo più forte tra queste aree.
Il finanziamento regionale del progetto, non è un indicatore di qualità a prescindere, riteniamo infatti che per un intervento duraturo e strutturato servano obiettivi chiari e condivisi che possano garantire il massimo impatto sociale e culturale per la comunità. Noi siamo a disposizione per dialogare con l’amministrazione. Visto che i giovani sono tra i principali fruitori dello spazio e non siamo mai stati tenuti in considerazione durante le fasi del processo.
Il Segr. dei GD Giovanni Sorano
C’era una volta Gaza. Vita e morte del popolo palestinese
I Giovani Democratici di Sezze il 18 ottobre alle ore 18:30 nella sala congressuale del museo archeologico di Sezze ospiteranno Valerio Nicolosi, per discutere del suo libro edito per Rizzoli “c’era una volta Gaza-vita e morte del popolo palestinese”. Valerio Nicolosi è un giornalista, podcaster, scrittore e reporter che si danni di frontiere geografiche e sociali: dall’Ucraina, passando per la rotta balcanica sul fronte migratorio, dalle zone del Maghreb e dell’Asia occidentale in particolare la Palestina. Attraverso gli spunti forniti da questo libro, vogliamo invitare la popolazione setina e non solo a discutere di ciò che sta accadendo in particolare da un anno a questa parte in quel territorio che corrisponde alla Palestina storica, e che oggi include una serie di Stati, quali il Libano,Israele, la Palestina stessa, e tutti gli attori coinvolti in questa serie di massacri che ormai vanno avanti da più di 12 mesi. Da prima dell’istituzione dello stato di Israele nel 1948, con la sua creazione e i 70 e passa anni successivi, in quel lembo di terra sono avvenute una serie di tragedie dovute da un’idea di colonialismo e di razzismo che ha avuto una serie di picchi: la NAKBA del 1948, la NAKSA del 1967, la strage di Sabra e Shatila del 1982, l’operazione piombo fuso e il genocidio che va avanti dall’8 ottobre del 2023, dopo l’attacco condotto dalle milizie di Hamas e del Jihad islamico il 7 ottobre del 2023 in territori israeliani. Crediamo fortemente che sia necessario uno stato di Palestina, ma ciò non può passare se non attraverso azioni concrete e dalla necessità che i palestinesi possano raggiungere appieno una libertà democratica, civile e sociale, e ciò può accadere solamente se vi è un riconoscimento dall’altra parte, ovvero quella israeliana. Vi aspettiamo, per discutere di questo ed altro ancora, il 18 ottobre.
MAENZA, IL READING DEI RACCONTI DI ROBERTO CAMPAGNA
Nell’ambito della “Festa della caldarrosta e dell’olio d’oliva”, i giovani di Maenza leggeranno sabato pomeriggio, alle 18.30, presso la Pizzeria “Nonna Orgilla”, i racconti del libro “Il sapore dei ricordi” di Roberto Campagna. L’incontro sarà presentato e moderato dallo storico Alessandro Pucci. “Un racconto – ha affermato Pucci – tita l’altro come le nostre ‘cirase’, la rinomate ciliegie maenzane. Si tratta di un libro in cui Campagna dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, tutte le sue doti narrative. Il suo è un linguaggio alla portata di tutti, colloquiale, che cattura il lettore. Leggere questi racconti è anche un modo per riscoprire l’identità culturale del comprensorio lepino sul cui territorio diversi di tali racconti sono stati ambientati. Non solo, ma il libro contribuisce anche al marketing territoriale”. Tredici i racconti, il cui protagonista è sempre Flavio, che in pratica funge da filo conduttore tra passato e presente, tra realtà e nostalgia. È un libro che si nutre della tradizione della letteratura popolare e del racconto orale, dove Campagna mescola abilmente elementi pseudo-autobiografici con la sua inconfondibile voce narrativa. Flavio, il riflesso nostalgico dell’autore stesso, rivive attraverso gli occhi di Campagna luoghi, sapori e atmosfere che potrebbero essere altrimenti dimenticati o destinati a scomparire. I ricordi che permeano le pagine di questo libro sono evocati da odori e gusti sepolti nel tempo, e l’autore li trasmette con una verve narrativa frizzante e ironica. Campagna impasta le sue storie, usando lo stesso timbro scanzonato di un moderno Balzac e lo fa trasportando il lettore nel suo mondo di nostalgiche disillusioni politiche, di scorribande canagliesche, di scherzi e alambicchi giovanili, di ripicche e fughe e amorazzi scollacciati. Leggendo dunque il libro non si può non pensare a una tenerezza antica – ma come fa la tenerezza a non essere anche gioia rabbiosa per un tempo ormai perduto? – e soprattutto a una operazione di recupero sociale e culturale, a un “amarcord” che vuole farsi scatola magica, scrigno di ricordi, perché il vero miracolo dell’uomo è sapere di appartenere a un luogo e di portarselo sempre dentro. “Il sapore dei ricordi - sottolinea Pucci - non è solo una raccolta di storie: è un viaggio nella memoria di un autore che sa dipingere con le parole, mescolando ricordi personali con una finzione che brilla per la sua autenticità. È un libro che incanta e sorprende, lasciando un retrogusto persistente di emozioni e riflessioni sulla fugacità del tempo e sul potere immortale dei ricordi”. Circa la “Festa della caldarrosta e dell’olio d’oliva”, si terrà a Piazza Santa Reparata a partire dalle 16 di sabato. In programma: degustazione di olio Evo, piatti preparati con le castagne e spettacolo musicale.
Il Pd distante anni luce da FdI... ma facciamo opposizione insieme
“Nessun accordo con Fratelli d’Italia. Smentisco categoricamente”. Il capogruppo del Pd di Sezze, Armando Uscimenti, spegne sul nascere chiacchiere messe in circolazione ad arte da chi non ha altro da fare che buttare in caciara la discussione politica per nascondere evidentemente i propri fallimenti. Il consigliere comunale Uscimenti mette a tacere quindi quelle voci tra un accordo tra Pd e Fratelli d'Italia solo perché lo stesso Uscimenti aveva proposto alla presidenza della commissione Trasparenza il consigliere comunale Serafino Di Palma. “Con Serafino Di Palma - afferma - siamo e restiamo all’opposizione, anche in modo costruttivo quando serve, ma il Pd resta distante da Fratelli d'Italia anni luce. Alla presidenza della commissione ho proposto Di Palma perché persona preparata e attenta e disponibile a ricoprire questo ruolo molto importante, ma il Pd ha una storia e FdI ne ha un’altra. Mentre qualcuno continua a fare da stampella alla maggioranza, votando e garantendo sempre il numero legale - aggiunge Uscimenti - noi restiamo all’opposizione senza se e senza ma”. Alla fine alla presidenza della commissione consiliare trasparenza è stato eletto il consigliere comunale Orlando Quattrini e suo vice il consigliere Gianluca Calvano.
Torna la secolare Fiera di San Luca a Sezze
La Fiera di San Luca a Sezze, appuntamento di grande rilevanza storica e culturale per il territorio, tornerà il 18 ottobre 2024. L'evento, che si articolerà tra Porta Pascibella, via Marconi e via San Leonardo, è una delle manifestazioni più antiche della provincia di Latina, legata al patrono della città e parte integrante del patrimonio culturale della comunità locale. Questa edizione della fiera rappresenta un momento cruciale per il suo futuro, poiché segna l'inizio di una nuova fase di valorizzazione e promozione. Grazie alla Determinazione n. G12051 del 16 settembre 2024, la Regione Lazio ha infatti approvato un piano di investimento dedicato alla salvaguardia delle attività storiche del territorio, con particolare attenzione a fiere di interesse storico come quella di San Luca.
L’assessore alle Attività Produttive e allo Sviluppo Locale di Sezze, Lola Fernandez, ha sottolineato l’importanza di questo contributo. “La Fiera di San Luca, dichiarata Fiera Storica dalla Regione Lazio il 5 dicembre 2023 insieme alla Fiera della Croce e alla Sagra del Carciofo, rappresenta una tradizione secolare che vogliamo preservare e promuovere. Grazie a un contributo di 10.000 euro stanziato dalla Regione potremo migliorare nel futuro l’organizzazione dell’evento e aumentarne la visibilità. Questo ci permetterà di valorizzare ancora di più la nostra cultura e attrarre visitatori, sostenendo al contempo le attività locali”.
L'investimento regionale fa parte di una strategia più ampia di tutela delle manifestazioni che hanno radici storiche profonde e che costituiscono un importante richiamo turistico per la Regione Lazio. Il riconoscimento di Fiera Storica consente alla manifestazione di accedere a fondi dedicati per il miglioramento dell’evento, che rappresenta non solo un’occasione di festa, ma anche un’opportunità economica per il territorio. Quest'anno, inoltre, la Fiera di San Luca si arricchisce di una collaborazione significativa con la Rete di Imprese Seti@, che darà vita a un'importante iniziativa collaterale: una mostra di artisti locali. Questa esposizione sarà un’opportunità per valorizzare il talento del territorio, con opere d’arte che riflettono la cultura, le tradizioni e il paesaggio di Sezze.
Conclusi i lavori di riqualificazione al Parco della Rimembranza
Comunicato stampa sindaco di Sezze
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I lavori di riqualificazione del Monumento al Parco della Rimembranza di Sezze sono giunti alla conclusione, e l'area verrà ufficialmente riconsegnata alla cittadinanza martedì 15 ottobre, alle ore 16. Un evento significativo che segna una tappa importante nel piano di miglioramento e valorizzazione degli spazi pubblici. Il sindaco Lidano Lucidi ha sottolineato l’importanza dell'intervento, descrivendolo come un tassello di un più ampio progetto di riqualificazione urbana: “Il Parco della Rimembranza non è solo uno spazio di memoria storica per la nostra comunità, ma anche un luogo di incontro e aggregazione per i cittadini. Con questo intervento abbiamo voluto restituire dignità e decoro a un’area che rappresenta il cuore pulsante del nostro patrimonio storico-culturale – ha dichiarato Lucidi – e questo è solo uno dei tanti lavori previsti per migliorare la fruibilità del parco e renderlo uno spazio moderno e accessibile a tutti”. Tra le novità annunciate dal sindaco, anche l’installazione di una rete wifi gratuita, un elemento che testimonia la volontà dell’amministrazione di coniugare tradizione e innovazione: “I tecnici hanno già iniziato i lavori per installare la connessione wifi gratuita all'interno del parco, un servizio che presto sarà a disposizione di tutti i visitatori. L’obiettivo dichiarato – ha concluso il primo cittadino di Sezze – è non solo quello di preservare il valore storico dell'area, ma anche di creare un luogo accogliente e sicuro per tutte le generazioni”.
I dubbi dei Giovani Democratici sulla riqualificazione del mercato settimanale
Riceviamo e pubblichiamo un documento del segretario dei Giovani Democratici di Sezze
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La prossima settimana inizieranno i lavori di riqualificazione dell'area destinata al mercato settimanale nella località Anfiteatro di Sezze, attraverso un finanziamento regionale di circa 200mila euro. Il progetto dell’architetto Maria Palombi viene descritto dal sindaco Lidano Lucidi, come un intervento che migliorerà la viabilità, sarà in grado dell’illuminazione pubblica, prevederà la realizzazione di un orto sociale. L'obiettivo, secondo il sindaco, sarà trasformare il mercato in un luogo di aggregazione moderno e sostenibile, capace di rivitalizzare il centro storico e contribuire all'economia locale. La realtà è purtroppo ben diversa, infatti se da un lato il progetto permetterà di risolvere alcune criticità, dall’altro si presenta come una serie di interventi limitati alla sola area mercatale e limitanti nella loro efficacia, intesa come capacità di rigenerare il contesto che circonda l’area. Un'area così vasta, se destinata solo ad ospitare l’attività del mercato settimanale, rischia infatti di rimanere inutilizzata per il resto del tempo. Al contrario sarebbe stato opportuno ed efficace prevedere una configurazione dello spazio “polifunzionale” e mutevole a seconda dell’attività svolta e dell’utenza. Insomma, un progetto contemporaneo per una città che deve guardare al futuro! In molte realtà urbane, infatti, l’attività di pianificazione e governo della “città pubblica” è orientata verso la creazione di spazi polivalenti, capaci di adattarsi a una varietà di funzioni: eventi culturali, attività sociali, spazi verdi per il relax e attività sportive. Questo approccio garantisce un utilizzo continuo e variegato dell'area, promuovendo un luogo vivo e partecipato dalla comunità in ogni momento dell'anno. La riapertura del teatro e la presenza di attività sportive nelle vicinanze offrono un'opportunità unica per creare un'area che diventi un vero polo di aggregazione, dove cultura, sport e commercio possano convivere e arricchirsi a vicenda. L’inclusione di spazi attrezzati per eventi all’aperto o di strutture di supporto per le attività del circolo di ciclismo e del parco adiacente potrebbe rendere la riqualificazione più organica e meglio integrata con il contesto urbano già esistente. In conclusione, mentre la riqualificazione del mercato di Sezze rappresenta indubbiamente un passo positivo verso la rivitalizzazione del centro storico e del territorio circostante, il progetto rischia di essere limitato nella sua visione. Un approccio che non prevede una maggiore versatilità rischia di lasciare l'area sottoutilizzata per la maggior parte del tempo, limitandone l'accessibilità e l'utilità per la comunità. In un’epoca in cui le città devono affrontare sfide complesse dinamiche, come quella della sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale e la rigenerazione economica, è fondamentale che ogni intervento di rigenerazione urbana riesca a creare spazi capaci di evolversi e rispondere alle molteplici esigenze dei cittadini.
Segr. GD Sezze Giovanni Sorano