Non si fa attendere la risposta del sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, in merito alla denuncia di mancata democrazia da parte della maggioranza del consiglio comunale di Sezze sui lavori al belvedere, una denuncia lanciata dal consigliere comunale di opposizione Rita Palombi. Il sindaco rompe il silenzio e spiega i futuri passaggi che porteranno l'opera in aula, dove ci sarà una discussione approfondita e poi una votazione. Ecco le parole del primo cittadino: "La maggioranza consigliare non ha nessuna volontà di sottrarsi a discussioni pubbliche; non lo ha mai fatto e non lo farà. Sul tema statua e belvedere ci sono diverse posizioni: chi cavalca quel poco di dissenso, chi sarebbe capace di stare dentro al comitato contro la statua e contemporaneamente dentro a quello a favore, c'è chi ignora le cose e si fa solo trasportare. Certamente ci sono anche quelle persone che in modo convinto pensano che quella statua possa far venir meno la memoria storica di quel luogo. Ma qual è la motivazione per cui la maggioranza non si è presentata salvo il Presidente del consiglio che doveva presiedere? La Conferenza dei servizi riunitasi per capire il percorso amministrativo da seguire per l'installazione della statua ha detto chiaramente che l’accettazione della donazione della Statua deve essere fatta in consiglio comunale. Questo significa che dovrà essere convocato un consiglio comunale con all'ordine del giorno la donazione della statua e sarà in quella occasione che se ne potrà parlare a 360 gradi e a fine discussione si potrà votare a favore o contro. Tutto il resto sono passaggi intermedi che non servono se non a far avere un pò di vetrina a chi sente il desiderio di averla. Poi, pensare di additare i consiglieri comunali che non si sono presentati richiamando il grande valore della democrazia che verrebbe meno è da ipocriti. La consigliera di opposizione che per ben due anni è uscita dall'aula ad ogni votazione e quindi non ha votato il 99 per cento degli atti passati in consiglio pensa veramente di essere rispettosa delle centinaia di cittadini che l’hanno votata? Parla della democrazia come potere esercitato dal popolo tramite i suoi rappresentanti eletti liberamente...ma come li rappresenta se non vota mai? Faccia la consigliera fino in fondo".
"A nome dell'intero Consiglio Comunale, chiedo scusa alla città ed ai cittadini presenti in aula consiliare per la totale assenza dei colleghi di maggioranza e del Sindaco compreso. Questo spettacolo paradossale e raccapricciante è il segno della totale assenza del dibattito nell'aula della massima assise consiliare su argomenti di grande rilevanza pubblica. Questa, a mio modesto avviso, si chiama mancata democrazia!". Il consigliere comunale di Sezze Bene Comune, Rita Palombi, commenta così la seconda seduta del consiglio comunale andata deserta. A memoria non era mai accaduto nella storia della città che un’aula consigliare venisse disertata per due volte consecutive. Presenti solo Enzo Eramo presidente del Consiglio e i consiglieri Paride Martella, Serafino Di Palma, Giovan Battista Moraldo, Eleonora Contento e Rita Palombi. L'oggetto della discussione gli ormai noti lavori sul belvedere e l'installazione della statua di San Lidano commissionata dal Don Massimiliano Di Pastina. I lavori sospesi da 25 giorni dopo una ordinanza emessa dall'ufficio tecnico per sospette incongruenze procedurali sono ancora nel limbo, si è in attesa del parere definitivo dell'ufficio competente. Alla Palombi fa eco Vittorio Accapezzato, ex amministratore della città, del comitato in difesa del belvedere "Muro della tèra". "Anche oggi del 14 giugno la seduta straordinaria del Consiglio Comunale è andata a vuoto. Avrebbe dovuto trattare l’argomento relativo all’installazione, presso il belvedere di Santa Maria, dalla statua del Santo compatrono della città San Lidano d’Antena. Avrebbero dovuto dare risposte alle osservazioni promosse dalla consigliera Rita Palombi che unitamente alla collega Contento e al gruppo di minoranza BiancoLeone, Martella, Moraldo e di Palma avevano presentato richiesta di un consiglio comunale specifico. Come anticipato dai rumori della vigilia, il consiglio comunale straordinario convocato non è nemmeno cominciato. Una situazione quasi irrazionale, quella creatasi in aula consiliare. Per la seconda volta il consiglio nemmeno inizia - afferma Accapezzato - a memoria di molti il primo caso in città di consiglio comunale che nemmeno inizia per la totale assenza della forza di maggioranza. L’accaduto resta nella storia locale per la mancanza di sensibilità e totale assenza di democrazia partecipata. La maggioranza consiliare ha deciso di venire meno al mandato elettorale ricevuto, facendo affondare ancora una volta l’assemblea cittadina senza giustificare l’assenza. È un atto che reca offesa ai presenti e registra una volontà incurante dei problemi e amplifica le spaccature tra il popolo e i suoi rappresentanti. È un’amministrazione che "se la canta e se la suona".
I carabinieri delle stazioni territorialmente competenti, coadiuvati dalla squadra operativa di supporto (s.o.s.) dell’8^ rgt Lazio, eseguivano dal 06 giugno 2019 al 10 giugno 2019 servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato a rafforzare la vigilanza nel centro cittadino, nei luoghi di aggregazione e localita’ di villeggiatura, deferivano in stato di libertà alla competente a.g. per “detenzione di sostanze stupefacenti” un 46enne di Pontinia, lo stesso è stato sorpreso in possesso di grammi 1,3 di sostanza stupefacente tipo cocaina. Nel medesimo contesto venivano segnalate all’autorità amministrativa un 19enne di Sabaudia ed un 46enne di Latina trovati in possesso rispettivamente di grammi 1 di marijuana il primo e di 5 semi di canapa indiana e grammi 1 di hashish il secondo.
Inoltre, durante il controllo alla circolazione stradale, venivano:
- fermate ed identificate n. 120 persone;
- controllati n. 85 mezzi;
- elevate n. 16 contravvenzioni al c.d.s.;
- ritirata n. 5 patentI;
- eseguite 12 perquisizioni personali;
- eseguite 6 perquisizionI domiciliarI.
Contestualmente, i Carabinieri della sezione radiomobile di Latina, nel corso di un servizio di controllo del territorio, deferivano stato libertà alla competente a.g. :
- un 52enne di latina per il reato di “violazione obblighi inerenti veicoli sottoposti a sequestro”;
- un 49enne di nettuno per il reato di “guida in stato di ebbrezza alcolica e stupefacenti”;
- un 56enne di san felice circeo per il reato di “guida in stato di ebbrezza alcolica”
- un 23enne di latina per il reato di “porto abusivo di arma bianca”;
- un 28enne di latina per il reato di “uso di sigillo contraffatto, uso di atto falso, ricettazione, guida senza patente”;
- un 40enne di latina per il reato di “false attestazioni a p.u”;
Inoltre, durante il controllo alla circolazione stradale, venivano:
- fermate ed identificate n. 96 persone;
- controllati n.75 mezzi;
- elevate n. 9 contravvenzioni al c.d.s.;
- ritirate n. 6 patenti;
- ritirate n. 4 carte di circolazione;
- decurtati dalle patenti di guida 75 punti.
Il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo ha firmato una ordinanza che vieta di utilizzare l’acqua potabile per usi diversi da quello stabilito nel relativo contratto di fornitura. “Durante la stagione estiva – scrive il primo cittadino – si verifica un incremento dei consumi idrici notevolmente superiore alle potenzialità delle sorgenti. L’aumento delle temperature rende concreto il pericolo di una crisi idrica nei prossimi mesi. L’uso indiscriminato della risorsa idrica comporterebbe un grave depauperamento degli acquiferi”. Nella ordinanza sindacale, dunque, il sindaco vieta di utilizzare l’acqua per riempire piscine, irrigare orti e giardini, lavare strade ed altro. E’ vietato inoltre prelevare acqua da fontane pubbliche per usi non diretti ed immediati. Saranno gli agenti della Polizia Locale di Sezze, con tecnici del gestore idrico, a controllare il rispetto dell’ordinanza. Sono previste sanzioni tra 25 e 500 euro per i trasgressori.
Il Partito democratico di Sezze vuole rinascere a nuova vita, o almeno queste sono le intenzioni degli iscritti. I dem setini, dopo una fase di immobilità interna, sono determinati a riprendere un percorso politico di partecipazione popolare. Gli aderenti al partito di Zingaretti hanno avuto già un primo incontro e anche questa sera si ritroveranno faccia a faccia per programmare le attività future del partito. La base del partito vuole ripartire da dove si erano lasciati anni fa, e cioè dai cittadini e dai bisogni della città. Il primo passo è la nomina del nuovo segretario, del presidente, della segreteria e direttivo. Nel frattempo si sta scegliendo una nuova sede, quella che una volta si chiamava sezione, luogo di confronto e partecipazione attiva per tutti. Il partito democratico di Sezze vuole essere da guida e faro anche per il gruppo consigliare, molto spesso disorientato in aula su scelte e decisioni da prendere, ed essere anche punto di riferimento e regia per il sindaco di Sezze. Hanno aderito al partito democratico anche storici nomi della politica locale setina, disponibili ad offrire esperienze e consigli alla futura classe dirigente del partito.
Deserta la seduta di ieri pomeriggio richiesta dalle minoranze per parlare dei lavori per la realizzazione della statua di San Lidano sul belvedere di Santa Maria. Assente tutta la maggioranza consigliare, presenti in aula solo il sindaco, il presidente del consiglio comunale Eramo, Rita Palombi, Giovanni Moraldo e Serafino Di Palma. La seconda convocazione è prevista per domani, sempre alle ore 18, ma da quanto si vocifera anche questa non potrebbe avere il numero legale. E’ probabile che la maggioranza consiliare strategicamente sia in attesa del parere definitivo da parte dell’ufficio tecnico. Mancano poco più di venti giorni alla scadenza di legge, entro la quale dovrà esserci necessariamente un procedimento definitivo: revoca dell' autorizzazione e quindi ripristino dello stato dei luoghi o nuove procedure e richiesta eventualmente di altri pareri e autorizzazioni per l’installazione della statua da parte del Comune di Sezze e non più del committente. Queste sono solo due delle ipotesi possibili, può anche darsi che la maggioranza decida di esprimersi sui lavori iniziati e sospesi, pur non essendo stata mai coinvolta direttamente nella decisione di deliberare l’opera e di procedere quindi all’inizio dei lavori. Intanto i lavori restano nel limbo e al posto del belvedere c'è solo un cantiere fermo. Nel frattempo il sindaco di Sezze è alle prese con il rimpasto di Giunta. Potrebbe chiudere l'operazione entro la fine della settimana. Vedremo.
E’ in corso sul territorio comunale di Sezze una vasta attività di controllo da parte dei militari dell’Arma. Da questa mattina i Carabinieri della compagnia di Latina, coadiuvati dalla locale stazione, stanno monitorando il territorio setino con presidi e posti di blocco.
Si terrà oggi pomeriggio alle ore 18 il consiglio comunale straordinario richiesto dalle minoranze (seconda convocazione venerdì 14 alla medesima ora) per far luce sui lavori per la realizzazione della statua di San Lidano sul belvedere di Sezze. Sono passati 22 giorni (era il 21 maggio scorso) dalla sospensione dei lavori su richiesta del funzionario PO dell’Ufficio Tecnico Vincenzo Borrelli e ne restano altri 23 entro i quali lo stesso dovrà emettere un provvedimento definitivo in merito. Nel frattempo gli uffici competenti si sono riuniti più volte per verificare le presunte incongruenze nelle procedure amministrative “denunciate” dal consigliere comunale Rita Palombi dopo un accesso agli atti. Mentre sulla vicenda pare che sia calato un velo plumbeo e un silenzio assordante su cosa stiano decidendo i tecnici comunali, con possibile e ipotetica cessione della statua da parte del committente e quindi acquisizione al patrimonio comunale, i lavori al belvedere restano sospesi e uno dei luoghi più affascinanti della nostra città resta occultato da transenne e da un cantiere pieno zeppo di materiali edili. Nel mentre sottaciuto, il consigliere comunale Rita Palombi, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO. Nella missiva indirizzata al Direttore Generale Avocante, Dott.ssa Caterina Bon Valvassina e Madrisio, la Palombi chiede il “Riesame ed eventuale annullamento del parere rilasciato per il Progetto di Riqualificazione della Piazza Del Duomo e Monumento a San Lidano D’Antena a Sezze”. Nella lettera la Palombi, oltre a ricordare e citare l’attività svolta dal comitato “Muro della tèra” nato esclusivamente per tutelare e difendere il belvedere di Sezze, ripercorre l’iter che ha portato all’avvio dei lavori. Appuntamento in aula Di Trapano allora ...a meno che la seduta non vada deserta.
Il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo ed il presidente del Consiglio comunale Enzo Eramo
LA LETTERA INVIATA DA RITA PALOMBI AL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
In data 19 aprile 2019 con prot. 9377 viene trasmessa una pratica di richiesta di parere per aree vincolate L.59795 relativa al “Progetto di riqualificazione della Piazza del Duomo e del Monumento di San Lidano”(rif. alla richiesta del privato cittadino per installare il monumento). Con questo atto, redatto dall’architetto che si occupa dei pareri in sub-delega del Comune di Sezze, si esprime parere favorevole con la seguente motivazione: dalla descrizione delle opere e del contesto ambientale in cui si ineriscono, il progetto di riqualificazione della Piazza del Duomo e del Monumento di San Lidano, che da un punto di vista urbanistico rientra nella manutenzione e nell’adeguamento funzionale delle opere di urbanizzazione primaria esistenti..” ai sensi dell’art. 3 lett. e. 2 del D.P.R. 380/01, in base alle norme del P.T.P.R. (punto 2.2 pag. 147 della Tabella B –Paesaggio dei Centri storici e nuclei storici con relativa fascia di rispetto – Disciplina delle azioni/ trasformazioni e obiettivi di tutela) può essere assentito, visto che migliora la fruizione del centro storico attraverso una riqualificazione spaziale e spirituale di tutto il belvedere e del sagrato della Cattedrale. Dopo un’istruttoria del 23 aprile 2018, In data 26 aprile 2018 prot. 9844 viene trasmesso il parere favorevole a firma dell’Arch. Alessandro Catani (delegato dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti) e rilasciato al privato cittadino. Considerato che il comma 7 art. 29 del P.T.P.R. recita: la tutela è volta alla valorizzazione dell’identità culturale e alla tutela dell’integrità fisica attraverso la conservazione del patrimonio e dei tessuti storici nonché delle visuali da e verso i centri antichi anche mediante l’inibizione di trasformazioni pregiudizievoli alla salvaguardia. Nello stesso punto 2.2 della Tabella B pag. 147 richiamato nel parere si legge che sono consentite le manutenzioni e l’adeguamento funzionale delle opere di urbanizzazione primaria esistenti. La realizzazione di nuove opere è consentita previo SIP. La collocazione di una statua di proprietà privata in prossimità di una terrazza belvedere di notevole interesso storico e paesaggistico non rientra nella fattispecie d’intervento assentito dal parere favorevole e rilasciato dalla Soprintendenza. Tutto ciò premesso e considerato, la sottoscrittachiede con cortese sollecitudine, il riesame e l’eventuale annullamento in autotutela del Parere rilasciato.
Rita Palombi in una foto di Ignazio Romano (setino.it)
LA POSIZIONE DELLA MAGGIORANZA
La maggioranza consigliare dopo la vicenda dei lavori al Belvedere, e a seguito della sospensione degli stessi, si è riunita in più occasioni in via ufficiosa e diversi esponenti dell’amministrazione comunale di Sezze hanno espresso al primo cittadino la loro perplessità sulla modalità e l’iter dei lavori per la realizzazione della Statua di San Lidano. Parte della maggioranza ha lamentato il fatto che il progetto non sia stato oggetto di discussione in aula e che nel merito non ci sia stato alcun passaggio istituzionale in sede di commissione consiliare, proprio perché si sta operando su uno dei luoghi storici della città. Si ricorda, infatti, che solo la giunta comunale, con delibera del 1 e 8 giungo 2018, aveva deliberato l’ok all’opera, due delibere che differivano solo per un passaggio aggiunto nella seconda, e cioè che "don Massimiliano Di Pastina rimarrà l’unico proprietario della scultura di San Lidano D’Antena".
Francesca Barbati, Marzia Di Pastina e Federica Fiorini, consigliere comunali
Stili di vita e promozione della salute nella popolazione di Sezze. E’ questo il titolo dell’incontro pubblico che si terrà a Sezze venerdì 14 giugno alle ore 16.30 presso il centro sociale Calabresi. Si tratta di una iniziativa importante e soprattutto utile, promossa dal Comune di Sezze e dalla ASL, volta a presentare un quadro delle patologie più frequenti in città, anche a seguito dell''allarme esploso tra la popolazione dopo le morti premature di cittadini setini. “Gli operatori della unità operativa di prevenzione attiva della ASL di Latina – afferma l’assessore Vincenzo Lucarini - presenteranno i dati relativi ai maggiori fattori di rischio per la salute dei cittadini di Sezze. Sarà un incontro nel quale verranno presentate proposte e iniziative per prevenire le patologie più frequenti. Sarà possibile effettuare la misurazione della glicemia e del colesterolo, oltre alla, somministrazione di questionari sui fattori di rischio individuali”. Prima dell'incontro, alle ore 15, nella sala consiliare comunale si terrà un incontro dei capigruppo voluto e convocato dal presidente del consiglio comunale, Enzo Eramo, sul tema dell'incidenza delle patologie tumorali tra i cittadini di Sezze. Gli operatori della Asl presenteranno dati approfonditi per analizzare l'effettiva portata del fenomeno. “Sarà l'occasione per tornare, in maniera più lucida e con dati di fatto - spiegano gli organizzatori - su un problema che aveva allarmato la popolazione in seguito alla morte per tumore di alcuni concittadini”. Oltre agli operatori della ASL interverranno il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, il presidente del consiglio Enzo Eramo, l’assessore Vincenzo Lucarini, Luigi Ardia del distretto 3 ASL Lt, il consigliere comunale Mauro Calvano e Antonio Sabatucci, Direttore Prevenzione Attiva ASL Latina. Parteciperanno inoltre le associazioni Andos e Cif.
"L'amministrazione comunale di Sezze intende realizzare un presidio sanitario al fine di migliorare in modo forte l'offerta sanitaria/assistenziale nel territorio e creare un nuovo importante indotto economico e sociale". Il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, si riferisce alla RSA, Residenza Sanitaria Assistenziale. Proprio ieri il primo cittadino ha avuto un incontro proficuo con l'assessore alla Sanità del Comune di Sezze e i massimi vertici della Asl di Latina sul tema della Residenza Sanitaria Assistenziale da realizzarsi a Sezze. "È stato confermato che sono disponibili circa tre milioni di euro di contributo Regionale e che sono disponibili 60 posti letto per terapia di mantenimento,terapia intensiva e terapia estensiva. Diverse sono le strade percorribili - aggiunte Di Raimo - l'amministrazione deve decidere quale percorrere; intanto è stato programmato un incontro tecnico per la prossima settimana".
COSA SONO LE RSA?
La RSA è una struttura residenziale extra ospedaliera finalizzata a fornire accoglimento, prestazioni sanitarie e di recupero, tutela e trattamenti riabilitativi ad anziani in condizioni di non autosufficienza fisica e psichica, privi di supporto familiare che consenta di erogare a domicilio gli interventi sanitari continui e l’assistenza necessaria. Le RSA sono volte a coniugare le esigenze di assistenza sanitaria con le esigenze di assistenza tutelare ed alberghiera. I pazienti ospitati nelle R.S.A. non sono assistibili a domicilio e non necessitano di ricovero in strutture di tipo ospedaliero o nei centri di riabilitazione.
RSA A SEZZE: UNA STORIA LUNGA 30 ANNI, INIZIATA NEL 1991
Il Comune di Sezze, nel 1991 iniziò a pensare ad una RSA. Nel 1995 approvò un progetto esecutivo e relativo quadro economico per realizzare tale struttura in località Villa Petrara. Si venne a sapere poi che lì insisteva un vincolo ambientale ignoto all’amministrazione comunale e al PRG. Le spese di progettazione esecutiva e cantierabile vennero pagate dalla Regione Lazio. Tre anni dopo, nel 1998, il consiglio comunale di Sezze, con delibera comunale, ci riprova pensando di realizzare la RSA in via della Valle, zona questa interessata da un altro vincolo paesaggistico. Dopo il nulla osta per la deroga al vincolo, il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, nel novembre del 2000, straccia il Nulla Osta rilasciato dalla Regione. Altre spese di progettazione. Fu così che per non perdere il finanziamento l'amministrazione comunale di Sezze sceglie una nuova destinazione, e cioè la struttura di via Cappuccini, dove per molti anni vi erano stati gli uffici della USL. Nel 2001 il nuovo Studio di fattibilità in Via Cappuccini viene approvato. La gara di appalto però salta per corsi e ricorsi giudiziari. Nel 2004/2005 la nuova Giunta Zarra pensa ad una terza località, ossia in pianura, in località Fontana Acquaviva. Il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) adottato dalla Giunta Regionale nel 2007 vincola anche questo progetto. Si arriva all’era Campoli. Nel 2011 l’ex sindaco firma un Protocollo di Intesa con la ASL Latina, per trasferire il finanziamento nell'Ospedale San Carlo di Sezze. Il nosocomio setino però nel frattempo era stato ceduto dalla Regione Lazio alla società SAN.IM S.p.A. a prevalente capitale regionale.
LA BATTAGLIA DEL COMITATO LE VIRGOLE
Il comitato spontaneo “Le Virgole” nelle sue diverse battaglie a tutela della salute pubblica e del depauperamento del nosocomio setino, raccolse oltre 10 mila firme per presentare una proposta di riconversione del finanziamento a favore della realizzazione di una "Casa della salute", per un “modello di sanità virtuosa e più vicina al cittadino”, con “presidi dei medici di medicina generale aperti per otto ore al giorno, sorveglianza dei pazienti fragili o con patologie croniche in modo da prevenire le fasi acute e i ricoveri. Pool di medici di base sempre presenti e pronti a dare cure e leggere esami, monitorando costi e prescrizioni e alleggerendo così il lavoro dei Pronto Soccorso dai codici bianchi”. Insomma una sanità, come disse a gran voce a servizio di tutti.
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Il Presidene del CAI Sezione di Latina, Federico Cerocchi, denuncia la scomparsa della targa in ricordo di Daniele Nardi. Ecco le parole del Presidente: "Mercoledì 5 giugno siamo riusciti a completare le dedica del sentiero 710 a Daniele Nardi. La cerimonia di inaugurazione si era svolta il 18 maggio, ma non era stato possibile collocare la targa di dedica in prossimità della cima del Semprevisa a causa del maltempo. Dopo diversi rinvii, alla fine, mercoledì scorso, la targa è stata posizionata. Fin qui niente di particolare, senonchè oggi (domenica 9 giugno) mi è stata segnalata la scomparsa della targa. Non credo che la sparizione sia da attribuire a qualche animale, la targa in tal caso sarebbe rimasta sul palo, magari deformata, oppure, se staccata, sarebbe rimasta in prossimità del palo. L'atto deve quindi essere attribuito a qualche bestia bipede, le cui elucubrazioni mentali sono di difficile interpretazione".
Ben quarantamila insegnanti vanno in pensione, di cui 25.000 grazie alla formula 62/38 (sessantadue anni di età e trentotto anni di contributi), e altri 15.000 con i requisiti ordinari. Un vero e proprio esodo. Un segnale evidente del malessere della categoria che si sente ormai priva di autorità e inascoltata. Ho sentito, in questi giorni, alcuni miei ex-alunni, diventati nel tempo insegnanti, dire con rammarico : "Le nostre competenze, oggi, sono inutili; non abbiamo più ragion d'essere; se gli alunni vanno male e non studiano, la colpa è sempre e soltanto nostra". E pensare che, fino a qualche anno fa, il lavoro dell'insegnante era tenuto in grande considerazione e godeva di stima e prestigio sociale. Eppure ancora oggi, attraverso un lungo e travagliato percorso (supplente, precario, concorso, liste di attesa, graduatorie di 1 e 2 fascia, graduatorie permanenti) si raggiunge la sospirata mèta del posto fisso. Il maestro o il professore si è reso conto, così, di essere diventato l'anello debole del triangolo docente-alunno-genitori. Anzi, molto spesso, è considerato eterno privilegiato con tre mesi di vacanze e ponti tutto l'anno. Con grande preoccupazione e sconforto ha imparato che la prima cosa da evitare sono i ricorsi, la culpa in vigilando, e una reputazione uguale a zero, ultimi in Europa. Eppure la Scuola è l'ultimo luogo dove gli italiani condividono una esperienza comune, dove hanno l'opportunità di conoscere ed istruirsi, di prepararsi alla vita futura; essa resta un baluardo per la crescita e la socializzazione dei ragazzi è una occasione di altissimo livello cognitivo, civico e sociale. E allora come è potuto accadere tutto ciò? Le riforme succedutesi negli anni, spesso inseguendo le mode più strampalate, hanno dato una impronta indelebile alla Scuola italiana. Le tre I (inglese, impresa, informatica) della Riforma Moratti hanno impresso alla Scuola il segno di una istituzione efficientistica e funzionale al mercato, affidata alle risorse dei singoli e alle scelte di un modello "confindustriale". In questo tipo di modello educativo, gli insegnanti non servono più.Tutto quello che essi sanno non conta. Vengono considerati portatori di un sapere vecchio e inutile, depositario di privilegi ingiustificati. Storia, filosofia, letteratura e matematica non contano più. Di conseguenza essi, prendendo forzatamente atto di ciò, hanno interiorizzato questa Scuola al ribasso e si sono disamorati di essa in attesa dei requisiti minimi per andare in pensione. Per fortuna che molti di loro ancora si dedicano con passione e dedizione al loro lavoro, nonostante tutto. La considerazione di cui godono è direttamente proporzionale alla carenza delle materie prime: carta, carta igienica, fotocopiatrici, computer vecchi e inefficienti. Questa Scuola, oggi, ha bisogno di ridefinire i suoi obiettivi educativi e, soprattutto, di risorse per raggiungerli e attuarli. Non si tratta, la mia, della nostalgia del passato di un vecchio insegnante e preside, ma della necessità di recuperare i principi fondamentali educativi e cognitivi, in primis del principio di responsabilità degli alunni e delle famiglie e, poi, del principio di autorità dell'insegnante. Sarebbe auspicabile che qualcuno, nel rispetto dell'autonomia della scuola e della libertà dell'insegnamento, dicesse chi sono gli insegnanti, cosa devono essere, quali obiettivi devono conseguire.
Giorni decisivi, anzi ore cruciali per il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, alle prese con il rilancio dell’azione di governo dopo l'apertura della crisi comunale. Il primo cittadino, sabato scorso, ha terminato il giro di consultazioni con tutti i gruppi consiliari di maggioranza per verificare la salute della stessa, e per trovare nuovi equilibri in seno alla Giunta comunale. Di Raimo negli incontri che ha avuto in questi giorni ha rilevato che tutti i consiglieri che sostengono la sua amministrazione comunale sono intenzionati ad andare avanti, decisi e convinti ad imprimere una svolta così come richiesto dal sindaco. Si vuole cambiare pagina e archiviare i primi due anni di rodaggio amministrativo e politico, poco convincente e scarsamente produttivo. Dalle indiscrezioni trapelate il sindaco, nell’arco di questa settimana, dovrebbe effettuare un tagliando di giunta; è probabile che ci sia un vero e proprio rimpasto dopo l’azzeramento delle deleghe assessorili. Potrebbero esserci due new entry in Giunta e altre deleghe dovrebbero essere assegnate ai componenti che non verranno sostituiti. Centrali, per il rilancio dell’azione di governo, il settore dei lavori pubblici, la cultura e le attività produttive. Sono questi i nodi principali su cui si sarebbero svolte le consultazioni del sindaco, settori importanti per la città e che in questi primi due anni sono stati croce e delizia del sindaco di Sezze, settori sui quali questa amministrazione intende puntare per il futuro della città, seminando bene per raccogliere meglio. Anche se da via Diaz restano tutti con le bocche cucite, soprattutto perché sarà Di Raimo ad avere l’ultima parola, è probabile che in Giunta possano entrare due consiglieri comunali che con responsabilità potrebbero fare un passo indietro e dimettersi. I questo caso la squadra di governo sarebbe più politica e meno tecnica, anche perchè esistono degli uffici comunali competenti che, per incarichi e ruoli, sono tenuti a tradurre ogni indirizzo politico in atti amministrativi.
LA GIUNTA COMUNALE PRIMA, DOPO E DURANTE
Con decreto sindacale n° 19 del 29 maggio scorso, il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, ha ratificato agli uffici comunali la revoca delle deleghe assessorili annunciata in sede di consiglio comunale il giorno prima. Pietro Ceccano, Antonio Di Prospero, Paola Di Veroli, Lucarini Vincenzo e Sabrina Pecorilli, fino a nuove disposizioni, restano assessori senza delega, tranne Di Prospero al quale non è stata revocata la delega di vice sindaco.
Ecco tutte le deleghe prima dell'azzeramento: Vincenzo Lucarini assessore ai Servizi sociali, Sanità, Rapporti con le Asl; Paola Di Veroli assessore allo Sport, Scuola, Formazione professionale; Antonio Di Prospero (vice sindaco) assessore Lavori pubblici e Assetto del territorio; Pietro Ceccano assessore alle Attività produttive, Patrimonio e Cultura; Sabrina Pecorilli assessore all'urbanistica, subentrata a Paola Perugini dimessasi subito per motivi personali.
Ultimo giorno di scuola anche per gli studenti setini. Volge al termine un anno scolastico fondamentale per la crescita degli alunni di ogni ordine e grado. Centinai di bambini e ragazzi oggi chiudono un altro ciclio della loro esperienza didattica e formativa. Molti invece dovranno affrontare la maturità, e a loro va il nostro in bocca al lupo. C'è sempre un pò di nostalgia quando si conclude un anno scolastico, c'è un magone che sale fino alla gola ma grande è la consapevolezza di aver maturato esperienze, formazione che saranno poi i pilastri su cui edificare il futuro e la vita delle future generazioni. Il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, in una nota, ringrazia tutti a nome dell'amministrazione comunale, augurando maggiore crescita e nuove esperienze a tutti. Ecco le parole del primo cittadino: "Un anno scolastico intenso coronato in questi giorni da saggi, recite e altri momenti culturali che hanno rappresentato la conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che gli istituti scolastici di Sezze rappresentano un eccellenza. Complimenti alle Dirigenti Scolastiche, complimenti agli insegnati e bravissimi tutti gli studenti che hanno saputo imparare ,socializzare e giocare. Un grazie a tutti i genitori che con amore si donano,giorno per giorno,per la migliore crescita psico/fisica dei loro figli".