Si attende un torneo di altissimo livello a Sezze, in occasione della 34^ edizione del prestigioso Torneo Internazionale Femminile di Tennis. La storica manifestazione di Sezze, infatti, quest’anno ha compiuto il grande salto che la colloca tra gli eventi più importanti a livello nazionale oltre ad essere tra quelli più longevi nel panorama internazionale: il montepremi del torneo è infatti passato da 15 a 25 mila dollari. Uno sforzo notevole, affrontato anche grazie al sostegno istituzionale, in particolare del Comune di Sezze e della Regione Lazio. Cambiate anche le date della manifestazione, anticipata rispetto agli ultimi anni: si gioca dal 29 luglio al 4 agosto, sui bellissimi campi dell’impianto in terra rossa di via Piagge Marine. Si prospetta, dunque, una edizione interessante e di grande qualità tecnica anche in virtù del grandissimo successo organizzativo e di pubblico riscosso nelle scorse edizioni da una manifestazione che, nel 2016, ha fatto segnare il suo grande ritorno dopo undici anni di interruzione. Il Torneo è organizzato dal Tennis Club Sezze, in collaborazione con il Comune di Sezze, il sostegno della Regione Lazio e sotto l’egida della Federazione Italiana Tennis (FIT) e della ITF (International Tennis Federation), con il patrocinio del Coni. Sezze è inserita in un prestigioso circuito internazionale in cui figurano città importanti: da Mosca a Istanbul a Vienna, Porto, Taipei, Lipsia, Praga, città in cui il Torneo approderà nel corso di questa estate, con lo stesso montepremi messo in palio a Sezze. Già confermate le storiche formule di successo della manifestazione, con la disputa dei torni di Singolo e di Doppio e con l’ingresso gratuito a tutte le partite, comprese semifinali e finali. Dal punto di vista tecnico, la lista delle partecipanti è davvero di qualità con due giocatrici del tabellone principale nelle prime duecento al mondo e molte tra le prime trecento. Favori del pronostico per la russa Liudmila Samsonova (n. 152 del ranking mondiale e n. 4 russa) a cui darà la caccia la pattuglia delle agguerrite italiane. La manifestazione sarà presentata nel corso di una conferenza stampa, in programma mercoledì 24 luglio, alle ore 17,30, presso il Tennis Club Sezze.
Il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, rompe il silenzio in merito alla vicenda del cimitero setino, su un presunto "giro" di baby squillo che vede indagato il custode. In una nota di pochi minuti fa l'amministrazione comunale afferma: "L'amministrazione comunale esprime tutto il proprio disappunto sulla vicenda del cimitero perché Sezze e i propri cittadini non meritano di finire sui giornali per simili presunte vicende; chi ha la responsabilità della guida di un paese non ha bisogno e non deve cercare visibilità e facile consenso, ma deve avere a cuore la verità, in rispetto delle leggi, della Costituzione e dei diritti delle persone. Esprimiamo massima fiducia nel lavoro della magistratura, l'Ente seguirà gli sviluppi del caso e adotterà i provvedimenti conseguenti". Proprio oggi della vicenda se ne è occupata anche Rai 1 in diretta con la trasmissione televisiva "La vita in diretta".
Solo contro tutti. E nonostante ciò ha tenuto in “scacco” il Pd e la maggioranza consiliare per 45 giorni fino alla fine. Ad un certo punto l’asticella dei risultati che aveva raggiunto era arrivata al 90 %, ma lui voleva arrivare al 100%. Ed ecco allora che le cose si sono complicate ulteriormente e quella percentuale si è ribaltata a suo sfavore. In sostanza è rimasto con il 10% in tasca ed il restante 90% se lo è ripreso il Sindaco ed il Pd. Ha tenuto banco però, mantenendo fede ad una sua linea politica di completo rinnovamento all’interno della Giunta comunale. Coerente e duro. Per questo aveva chiesto l’azzeramento dell'esecutivo non in una riunione di partito ma in aula, davanti ai cittadini e all’intero consiglio comunale. Il tira e mola e le varie richieste avevano preso una strada irta e complicata sin dall’inizio, poi il sentiero si era addolcito ma alla fine si è interrotto bruscamente. Perché il consigliere comunale Giovanni Bernasconi voleva e vuole fuori dalla Giunta il vice sindaco Antonio Di Prospero in quota al consigliere Enzo Polidoro. Perché il consigliere Giovanni Bernasconi aveva aperto la crisi soprattutto per questo settore che nel corso dei primi due anni, secondo lui, aveva dato “pensieri” e "gratta capi" all’amministrazione comunale. Perché il consigliere comunale Giovanni Bernasconi non voleva che questa maggioranza si assoggettasse ad accordi personali e pre-elettorali. E perché il consigliere comunale Giovanni Bernasconi chiedeva una fase politico/amministrativa diversa, nuova. Alla fine cosa resta della sua battaglia? Niente! 45 giorni bianchi e quelle stesse deleghe assegnate a Di Prospero, con Enzo Polidoro politicamente più forte di prima, lì a dettare la linea del suo gruppo. Bernasconi al prossimo consiglio comunale che si terrà il 23 di luglio dovrebbe dichiararsi indipendente, come atto finale della sua battaglia politica. Non è detto che passi all’opposizione e non è dato sapere se uscirà dal Partito Democratico: una cosa è certa però, non partecipa più alle riunioni. C’è chi lo vede come futuro candidato di un gruppo civico che sta prendendo forma negli ambienti di Sezze Scalo. In aula, dalla sua parte, ha certamente più di un consigliere che gli strizza l’occhio, sia tra i banchi dell’opposizione che della maggioranza. Ad oggi però resta un leader solitario in cerca di alleati. Chissà…
Tutto pronto per il primo evento dedicato a Francesco Sagnelli. E' tanta l'emozione che nasce dal ricordo di un ragazzo che ci ha lasciati tragicamente un anno fa. Questa sera la comunità di Sezze Scalo e la città tutta lo vogliono ricordare con un memorial di calcio che si terrà a partire dalle ore 20 presso lo stadio “Tornesi” di Sezze scalo. In campo molti amici e anche amministratori e politici locali. Il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, in una nota diramata poco fa, ricorda il giovane di Sezze e parla del vuoto che ha lasciato in tutti noi e del suo ricordo indelebile. Ecco le parole del primo cittadino: "Un vivo ringraziamento a tutti coloro che hanno voluto ricordare Francesco Sagnelli attraverso questi due momenti di condivisione, quello di stasera e di domenica. È la dimostrazione che Francesco, nella sua breve esistenza, ha saputo vivere in modo profondo e intenso tanto da entrare dentro l'animo di chi ha avuto il piacere di conoscerlo e frequentarlo e tanto da catturare la simpatia di chi non lo ha frequentato. Francesco è una persona speciale e vive nel cuore e nella mente di tanti amici e conoscenti. Questa è la Sezze che deve emergere: un paese pieno di emozioni, con il forte senso del rispetto e della vicinanza alla sofferenza. Grazie ancora".
Domenica altro appuntamento con la sfilata di moda con abiti firmati da Francesco dal titolo “La notte di Plus”, uno spettacolo che si terrà nel Piazzale della Stazione a partire dalle ore 21.
Le consigliere comunali di Sezze Bene Comune, Rita Palombi e Eleonora Contento, intervengono sulla vicenda giudiziaria che vede indagato il custode del cimitero di Sezze. Nel comunicato stampa affermano: “Sono trascorsi già sei giorni dalla notizia pubblicata sulla stampa e da tutti i network regionali riguardante le ipotesi di reato consumate all'interno del cimitero comunale, senza che l'amministrazione sia intervenuta con una presa posizione sulla vicenda. Le notizie diffuse ci lasciano basiti e nello stesso tempo sconvolti. Ognuno di noi è legato a quel luogo sacro dove riposa in pace almeno una persona cara ai nostri affetti e proprio in virtù di questo sentimento e per il rispetto dei defunti e di tutti i cittadini, la politica ha l’obbligo di assumere una presa di posizione chiara ed inequivocabile sulla vicenda. Gli scorsi mesi – aggiungono - sull'episodio della piscina e sui conseguenti strascichi alla richiesta di rimozione è stato minimizzato il tutto, lasciando correre senza assumere provvedimenti disciplinari nei confronti del dipendente comunale”. La Palombi e la Contento non vogliono sostituirsi a chi ha il compito di “accertare eventuali reati” ma come esponenti del consiglio comunale, sentono “il dovere di non volgere lo sguardo altrove perché troppe volte i cittadini si sono trovati da soli ad affrontare questioni che non appartenevano alla loro sfera ma a quella istituzionale. Ci auguriamo e confidiamo nel lavoro degli inquirenti - chiudono - affinché possano celermente far chiarezza su questa ombrosa ed inquietante storia e parallelamente l’amministrazione comunale deve intervenire quanto prima adottando necessari ed urgenti provvedimenti del caso".
E' iniziata la resa dei conti. Il consigliere comunale del Pd di Sezze, Armando Uscimenti, ha reso noto oggi di aver rassegnato le sue dimissioni da capogruppo del Partito Democratico di Sezze. In una nota protocollata lo scorso 12 luglio (due gionri dopo la nuova Giunta) scrive che si dimette da capogruppo “per motivazioni personali”. Contestualmente Uscimenti “coglie l’occasione per augurare a chi gli subentrerà nell’incarico di svolgere proficuamente il lavoro per garantire l’attività politica da lui avviata”. Dietro questa decisione, molto probabilmente, si cela la non condivisione dell’ex capogruppo per come il sindaco Di Raimo abbia gestito il rimpasto di Giunta comunale. Uscimenti era stato tra coloro i quali, sin da subito, avevano dato massima disponibilità per subentrare in Giunta, lasciando l’incarico di consigliere comunale. Una opzione questa inizialmente scelta dal sindaco ma poi naufragata per l’impossibilità di giungere a dama per via di continui ripensamenti e decisioni diverse prese dal collega di partito Giovanni Bernasconi. L’ingresso in Giunta di Uscimenti, infatti, era condizionato dall’accettazione di Bernasconi, e poi di Francesca Barbati, di dimettersi per entrare nella squadra del sindaco, ma alcune caselle e richieste non hanno fatto scopa con gli equilibri e con l’idea di Giunta che aveva in mente Sergio Di Raimo. Oltre ad Uscimenti si è in attesa ora della decisione di Giovanni Bernasconi di dichiararsi indipendente, in linea con il suo ragionamento politico in fase di rimpasto. L’esponente dem avrebbe già dichiarato, in via ufficiosa, di passare all’opposizione e lasciare quindi il Pd di Sezze. Gli strascichi del dopo crisi sono appena all’inizio. Non è escluso nemmeno che ci sia una resa dei conti all’interno della lista Sezze Protagonista con Di Raimo. Il capogruppo Alessandro Ferrazzoli pare che non abbia affatto gradito la subalternità politica della Barbati a Bernasconi, proprio nella fase di rimpasto, un atteggiamento politico più vicino al Bernasconi che al suo gruppo consigliare. Potrebbero esserci delle novità quindi anche all'interno di questo gruppo, cambiamenti che andranno a ridefinire i confini politici della maggioranza consigliare e gli equilibri stessi dell’amministrazione comunale di Sezze.
Il test INVALSI (Istituto Nazionale Valutazione Sistema scolastico) ha recentemente tracciato un bilancio impietoso e drammatico. In Italia un bambino su due fa fatica a comprendere un testo di italiano. A 18 anni uno studente su tre presenta livelli insufficienti in italiano e matematica, nonostante agli esami di maturità la stragrande maggioranza di essi (96%) consegua il diploma. Leggono ma non capiscono. Una parabola involutiva dell'istruzione pubblica progressivamente svuotata di contenuti, quasi come agli inizi del secolo scorso. Come mai? Di chi la colpa? Quali le cause? Certo, molto dipende dal contesto e dalla situazione economica e familiare, se è vero che il bollino rosso spetta alla Campania, alla Calabria, alla Sicilia e alla Sardegna. Ma c'è dell'altro. Spesso, a partire dal 1970, in nome di una giusta democratizzazione dell’istruzione e della lotta al nozionismo, si è avuto progressivamente un rifiuto della complessità del sapere, alimentato da demagogia che ha prodotto un nuovo genere di analfabetismo. Le continue riforme non hanno fatto altro che svuotare di compiti e di significato il ruolo dell'istruzione scolastica, Io sono nato in un periodo nel quale gli insegnanti correggevano con la matita rossa e blu, ci stimolavano ad apprendere per aver successo nella vita, ci spronavano a coltivare idee, a rispettare le regole, ad essere disciplinati ed educati, a fare tanti esercizi di analisi grammaticale e logica. Lo studio è fatica, ripeteva il maestro Fanelli Giuseppe, citando orgogliosamente Antonio Gramsci. Da allora le cose sono cambiate. Si è insinuata nella Scuola una pedagogia facilitatrice e alquanto permissiva che ha assecondato sempre gli alunni e i loro genitori. Stiamo vivendo una rivoluzione informatica che spinge i ragazzi a leggere sugli schermi in modo diverso rispetto al passato. I professori hanno perso il prestigio di cui godevano e sono indifesi, sottopagati, privati del rispetto dovuto, Il diritto sacrosanto all'istruzione rischia così di trasformarsi in un processo di diseducazione. La scuola pubblica è diventata man mano una pennellata di vernice su un muro che sta cadendo. Eppure i ragazzi non sono né stupidi né superficiali. Mi domando, allora: è in ritardo la scuola o i ragazzi? La risposta non è semplice né univoca. Non è semplice per la scuola adeguarsi al cambiamento epocale e diventa troppo facile criticare i suoi ritardi. Si continua ad utilizzare la vecchia impostazione del secolo scorso, la lezione frontale, il contenuto da trasmettere, il voto da assegnare con il rischio di trasformare la lettura creativa in un esercizio di quiz o di settimana enigmistica. Mi taccio sulla mancanza di sussidi didattici e sulle gravi carenze degli edifici. Dall'altra parte c'è da capire la demotivazione dei ragazzi rispetto alla sottovalutazione del merito nei confronti di un sistema pieno di scorciatoie, di furbizie, di raccomandazioni. È auspicabile che il test INVALSI produca una seria riflessione sulla Scuola, perno fondamentale della democrazia.
Questa sera e domenica la comunità di Sezze Scalo e tutta la città di Sezze promuovono due eventi in memoria del compianto Francesco Sagnelli, il giovane di Sezze Scalo tragicamente scomparso dopo un incidente in via degli Archi esattamente un anno fa. Parenti ed amici lo vogliono ricordare con un memorial di calcio che si terrà questa sera a partire dalle ore 20 presso lo stadio “Tornesi” di Sezze scalo e domenica con una sfilata di moda con abiti firmati da Francesco dal titolo “La notte di Plus”, uno spettacolo che si terrà nel Piazzale della Stazione a partire dalle ore 21. Tra gli ospiti anche Simone Racioppo, lo stilista abruzzese grande amico di Francesco.
LA PEC PER RICHIEDERE UN INCONTRO URGENTE
Basta con le continue interruzioni idriche. Basta con i disservizi e i tanti disagi alla popolazione. Il sindaco di Sezze, questa mattina, ha scritto ai dirigenti della società Acqualatina per chiedere un incontro urgente. Nella Pec inviata dal primo cittadino Di Raimo si legge: “Visti i continui guasti alla rete idrica e considerato le continue interruzioni del servizio – scrive Di Raimo - non si ritiene più opportuno accettare tale situazione di disagio. Si chiede pertanto un incontro urgente con i responsabili del servizio al fine di capire le cause di quanto accade e di porre tutte le condizioni affinché i cittadini di Sezze non soffrano la mancanza di acqua”. Il primo cittadino chiede alla società che gestisce l’Ato 4 di non andare oltre il 19 luglio.
LA LETTERA DI ENZO ERAMO AL PREFETTO DI LATINA
Signor Prefetto, mi scuso innanzitutto del disturbo , ma mi vedo costretto ad appellarmi a Lei dopo reiterati tentativi di risolvere la questione per le vie ordinarie. Perchè, signor Prefetto, in gioco c'è un bene primario per la mia comunità :il diritto ad avere l'acqua.
Più volte abbiamo cercato, tramite riunioni e consigli comunali ,di trovare una risposta alla frequente mancanza d'acqua nel nostro comune. A fronte delle nostre segnalazione già oltre due anni fa i responsabili di Acqualatina si impegnarono, davanti al consiglio comunale stesso, ad attivare interventi strutturali.
Tenga presente che il problema non è la mancanza di acqua (Sezze attraverso gli impianti de Le Sardellane alimenta l'intero sistema di acquedotti pubblici dell'Agro Pontino) ma di deficit della rete di distribuzione. Acqualatina si è impegnata, in particolare, nella sistemazione della conduttura che alimenta da Mole-Muti i serbatoi di Villa Petrara. A questo impegno non è mai stato dato corso, in questi giorni (immagini il peso per i cittadini nel periodo più caldo dell'anno) l'interruzione del servizio è frequente con migliaia di famiglie interessate. Le lascio immaginare anche i problemi legati alle condizioni sanitarie.
Mi rivolgo a Lei come massima autorità a tutela dei diritti primari dei cittadini, crediamo indispensabili interventi forti e relativi lavori per far si che i nostri concittadini siano appunto cittadini di questa repubblica al pari degli altri. L'acqua è un diritto primario non si può tergiversare come fa da oltre un anno Acqualatina.
Certi del vostro interessamento cogliamo l'occasione per testimoniare la nostra fiducia
Enzo Eramo
GLI ACCORDI DI OTTOBRE 2018 CADUTI NEL VUOTO
Lo scorso marzo, il sindaco di Sezze, in conferenza dei sindaci, dopo una lunga mediazione con gli esponenti del consiglio comunale di Sezze, si è astenuto durante la votazione del bilancio di Acqualatina. Il presidente del consiglio comunale di Sezze, Enzo Eramo, aveva chiesto di non votare proprio quel bilancio a causa dei continui disservizi e soprattutto perché i responsabili di Acqualatina non avevano dato seguito all'accordo sottoscritto in una riunione di ottobre scorso a Latina nella sede dell'ATO4. In quella sede il sindaco Di Raimo, il presidente dell’assise cittadina Eramo ed i consiglieri comunali Serafino Di Palma e Rita Palombi avevano sottoscritto un accordo nel quale Acqualatina si impegnava ad effettuare due importanti interventi strutturali: il primo sulla condotta di Mole Muti/Villa Petrara e il secondo su Via Veneto a Sezze Scalo. A distanza di un anno quegli accordi sono stati disattesi, con ricadute negative sul servizio e con notevoli disagi per la collettività.
La centrale delle Sardellane a Sezze Scalo
Diversi incendi e molti ettari di vegetazione mediterranea andati già in fumo. Anche sulle nostre colline la conta dei danni purtroppo è avvenuta per tre grandi incendi divampati la scorsa settimana. Il primo il 10 luglio scorso in località Antignana e poi di nuovo domenica in via Quarto La Macchia in località Casali e in via Sorana ai Colli, due focolai appiccati contemporaneamente di natura dolosa. A questi si aggiungono altri roghi di plastica e materiale vario segnalati anche ieri sera a Sezze Scalo, roghi tossici e nocivi per l’ambiente, nonché pericolosi per l’alto rischio di propagazione. Ma è tutta la Provincia di Latina che già paga caro il prezzo di danni all’ambiente causati da incendi sempre dolosi, provocati dall'uomo, come avvenuto al Parco Nazionale del Circeo e altri episodi che hanno interessato altre zone del nostro capoluogo. In prima linea, a combattere le fiamme i Vigili del Fuoco, i Carabinieri della Forestale e i Volontari della Protezione Civile. Per le zone colpite dalle fiamme in questi giorni a Sezze abbiamo visto il VVA Protezione Civile di Latina e Sezze, i P.C. Luci dei Lepini e Latino 8, lì pronti a rischiare la vita per difendere il territorio e non permettere che in poche ore venisse distrutto un patrimonio ambientale inestimabile e prezioso per l’intero comprensorio dei Monti Lepini. Ma non basta l’impegno e il sacrificio dei volontari, serve la collaborazione, occorre che ognuno di noi sia protagonista nella lotta contro la piromania. La collaborazione dei cittadini in questo è veramente preziosa e si concretizza con una semplice telefonata, denunciando tempestivamente se si osservano comportamenti strani e prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo: la maggior parte degli incendi boschivi è causata da mano umana, da comportamenti superficiali quindi dolosi. Si invitano tutti i cittadini a chiamare i numeri 112 o 115, ad essere parte attiva di un cambiamento comportamentale e civico.
I volontari della Protezione Civile in azione
Altro...
Siamo alle solite. Nel fine settimana gli sms di Acqualatina sono diventati un tormentone. Gli sms che annunciano abbassamento o interruzione idrica su tutto il territorio, su parte del territorio, in questa e quella frazione. Non se ne può più. Scarsità idrica dovuta per lo più da guasti nella condotta o presso l'impianto di Mole Muti. Anche questa mattina, per buona parte della giornata tutta Sezze, ad eccezione di Sezze Scalo questa volta, mancherà acqua o ci sarà un filo della stessa nei rubinetti. In realtà tutti gli utenti/clienti setini soffrono di crisi idrica sempre durante tutta la settimana, e fortunati sono coloro i quali hanno avuto le possibilità economiche di installare una piccola cisterna con pompa di rilancio nelle proprie abitazioni. Ogni estate la stessa storia, eppure di acqua ne è caduta per tutto l'inverno e per la primavera inoltrata. E nonostante ciò manca acqua per le condutture preistoriche e per degli impianti obsoleti che, a questo punto, immaginiamo vadano a carbon fossile. La società che gestisce l'ATO 4, anche lo scorso anno, aveva promesso all'amministrazione comunale di Sezze investimenti su tutta la rete idrica, annunciati più volte e mai realizzati. Il consigliere comunale Armando Uscimenti, in un post di pochi minuti fa, chiede "una presa di posizione forte da parte del sindaco Sergio Di Raimo" e chiede "scusa alla cittadinanza per i disagi e per l'ennesimo disservizio". L'assessore Antonio Di Prospero, fresco di nomine rinnovate, è il delegato del sindaco in merito all'acquedotto comunale. Gli investimenti sono stati decisi a tavolino ma non sono mai arrivati, a differenza delle bollette salate e sempre puntuali. L'assessore Di Propero dovrebbe attivarsi affinché dalle parole si passi ai fatti, gli investimenti sul territorio sono dovuti e necessari. I disservizi sono all'ordine del giorno e le toppe con copertoni e mastice risalgono ai tempi dei fontanieri, i quali nonostante i pochi mezzi a disposizione riuscivano però a garantire il servizio a tutti.
GLI ANTEFATTI... CON ENZO ERAMO CHE AVEVA CHIESTO DI NON VOTARE IL BILANCIO DI ACQUALATINA
Lo scorso marzo, il sindaco, in conferenza dei sindaci, dopo una lunga mediazione con gli esponenti del consiglio comunale di Sezze, si è astenuto durante la votazione del bilancio di Acqualatina su espressa richiesta del presidente del consiglio comunale di Sezze, Enzo Eramo, il quale aveva chiesto di non votare proprio il bilancio. Gli antefatti ci riconducono ad una riunione a Latina, nella sede dell’Ato 4, nell’ottobre del 2018 (quasi un anno fa) dopo la grave crisi idrica estiva che aveva colpito Sezze, dove il sindaco Di Raimo, Il presidente dell’assise cittadina Eramo e i consiglieri comunali Serafino Di Palma e Rita Palombi avevano sottoscritto un accordo nel quale Acqualatina si impegnava ad effettuare due importanti interventi strutturali: il primo sulla condotta di Mole Muti/Villa Petrara e il secondo su Via Veneto a Sezze Scalo. A distanza di un anno nulla è cambiato, gli accordi sono stati disattesi. Domani il presidente del consiglio comunale scriverà al Prefetto di Latina “A marzo scorso – afferma Eramo -invitai il sindaco a non votare il bilancio di Acqualatina perché questa società non aveva rispettato gli accordi in una riunione a Latina. Sono venuti meno gli accordi sottoscritti e non è più possibile accettare uno sbilanciamento d’investimenti da parte di questa società, non c’è equità nella distribuzione degli investimenti ma vi è solo una logica politica. Il Partito democratico – aggiunge Eramo – deve avere una voce univoca su questa problematica, senza accordicchi fini a se stessi. Il PD senza compromessi deve salvaguardare gli interessi dei nostri cittadini”.
Enzo Eramo
LA NOTA DEL SINDACO
Sezze non ne può più di queste interruzioni. Troppe e troppi disservizi. Possiamo capire il guasto improvviso e sporadico, MA QUANDO IL GUASTO DIVENTA LA REGOLA e i cittadini soffrono la mancanza di acqua (per lo più durante l'estate), allora c'è qualcosa che non va. L'acqua la paghiamo, e anche salata, quindi NON ACCETTIAMO PIÙ SCUSE; ACQUALATINA SPA deve fare gli interventi strutturali necessari a garantire il rispetto della convenzione e garantire l'efficienza del servizio. Quest'anno non abbiamo votato il BILANCIO come forma di protesta; O CI VIENE GARANTITO UN ADEGUATO SERVIZIO o siamo disposti ad andare oltre la semplice non approvazione del bilancio. Vogliamo risposte e oltre alle parole i fatti. Intanto convocheremo i vertici per la prossima settimana...DEBBONO METTERCI LA FACCIA.
VERBA VOLANT SCRIPTA MANENT
Continua lo scambio di missive in merito alla realizzazione del monumento di San Lidano nel belvedere di Santa Maria di Sezze. Il consigliere comunale di Sezze Bene Comune, RITA PALOMBI, non ci sta proprio su quanto affermato e trasmesso con nota dal Funzionario Arch. Lorenzo Mattone e della Soprintendente Dott.ssa Paola Refice, nella quale si comunica l’inesistenza di presupposti ragionevoli per l’accoglimento del riesame ed eventuale annullamento del parere. La Palombi non retrocede di un passo e in contrapposizione rispetto a quanto esposto dalla Soprintendenza, entra nei dettagli tecnici e procedurali di tutto l’iter dei lavori iniziati e posti sospesi al Belvedere , inviando una nuova pec.
Rita Palombi
I SOGGETTI A CUI LA PALOMBI HA INVIATO UNA NUOVA LETTERA
- Al Ministero dei beni e delle attività culturali
- DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO Direttore Generale Dott. Gino FAMIGLIETTI
- Servizio II – Scavi e tutela del patrimonio archeologico Dirigente: dott.ssa Elena CALANDRA
- Servizio III – Tutela del patrimonio storico, artistico e architettonico Dirigente: arch. Alessandra MARINO
- Servizio V – Tutela del paesaggio Dirigente: arch. Roberto BANCHINI
- Servizio VI – Tutela del patrimonio demoetnoantropologico e immateriale Dirigente: dott. Leandro VENTURA
- Funzionario responsabile: arch. Lorenzo MATTONE
- Soprintendente: dott.ssa Paola REFICE
- Sindaco di Sezze: dott. Sergio DI RAIMO
- Presidente del Consiglio Comunale: sig. Enzo ERAMO
- Responsabile del Settore Patrimonio: dott.ssa Maria Carla COLUZZI
- Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale: dott. Vincenzo BORRELLI RUP e al geom. Paolo SIBILIO
- Responsabile dei Settori Produttivi Salvatore MOLINARI
- Comandante dei Vigili Urbani: dott. Lidano CALDAROZZi
TUTTA LA DOCUMENTAZIONE CHE MANCA!
Riguardo l’affermata regolarità procedurale della documentazione a corredo della richiesta del Parere Paesaggistico trasmessa dal Comune di Sezze alla Soprintendenza dei Beni Ambientali e Architettonici del Lazio della Provincia di Latina, per la Palombi risulta mancante:
1) Titolarità del Richiedente o atto di assenso del proprietario dell’immobile, ovvero nel caso di specie dell’amministrazione comunale, in quanto la richiesta è intestata ad un soggetto privato. Al contrario, se fosse stata un’opera pubblica, sarebbe stato necessario l’atto di approvazione del progetto dei lavori
2) Per la procedura semplificata, sarebbe stata inoltre necessaria l’attestazione da parte del Comune della Conformità dell’intervento alle prescrizioni urbanistiche ed edilizie o in alternativa dichiarazione asseverata del tecnico abilitato firmatario del progetto
3) Oltre a tutte le altre dichiarazioni previste ed obbligatorie a corredo della pratica.
MANCANO ANCHE GLI ELABORATI PER LO SMALTIMENTO DELLE ACQUE
Il parere paesaggistico rilasciato in data 19.04.2018 prot. 9377 non prevede negli elaborati tecnici la revisione del sistema di smaltimento delle acque pluviali, pertanto, nella valutazione in ordine alla compatibilità dell’intervento che definisce il “Progetto di riqualificazione della Piazza del Duomo e del Monumento di San Lidano” come intervento urbanistico rientrante nella manutenzione e nell’adeguamento funzionale delle opere di urbanizzazione primarie esistenti (peraltro inesistenti in quanto lo smaltimento delle acque meteoriche avviene naturalmente a dispersione sul terreno), si fa riferimento solo ed esclusivamente alla posa della statua come se essa stessa fosse opera di urbanizzazione primaria;
NON C’E’ CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO E DELLE VISUALI
“Lo stesso parere favorevole incomprensibilmente – scrive ancora la Palombi - viene giustificato come miglioramento della fruizione del centro storico attraverso la riqualificazione spaziale e spirituale di tutto il belvedere del sacrato della cattedrale. Il comma 7 dell’art. 29 delle N.T.A del P.T.P.R. indica in maniera categorica “La tutela dell’integrità fisica attraverso la conservazione del patrimonio e dei tessuti storici nonché delle visuali da e verso i centri antichi, anche mediante l’inibizione di trasformazioni pregiudizievoli alla salvaguardia”, pertanto la considerazione che l’opera sia riconducibile ad un intervento di valorizzazione dell’identità culturale del luogo è un’opinione personale e non una applicazione normativa del caso. Oltretutto, la condizione che un elemento puntuale costituisca un punto focale che porta il visitatore ad avvicinarsi, non può giustificare la collocazione della statua di un Santo su uno dei luoghi che esprime già una forte carattere identitario storico e riconosciuto universalmente da diverse generazioni (basti vedere la protesta popolare per la difesa del Belvedere)"
i lavori sospesi al belvedere
… AL CONTRARIO L’INTERVENTO E’ DEQUALIFICANTE
Si ritiene, inoltre, che l’intervento in sé sia fortemente dequalificante per la piazza e nettamente in contrasto con l’art. 29 comma 7 delle N.T.A. del P.T.P.R. che in maniera inequivocabile esprime il concetto di tutela dell’integrità fisica. Anche sull’aspetto identitario non è stata presa in considerazione l’antropologia del luogo che rappresenta un vero e proprio unicum nel suo genere;
Il progetto della Statua di San Lidano
IL BELVEDERE SOTTRATTO ALLA COMUNITA’ E LA NUOVA RICHIESTA DELL’ANNULLAMENTO DEL PARERE
Nei fatti il Belvedere è stato sottratto alla collettività senza “alcuna razionalità nell’interpretazione normativa e senza alcuna sensibilità per il Bene Comune. Ad oggi, i lavori sono bloccati a causa delle irregolarità tecnico-amministrative che, confermano come quest’opera, nata senza alcuna condivisione e con presupposti errati , possa risultare una “forzatura” sotto tutti i profili”. Per tutte queste motivazioni la Palombi è tornata a chiedere l’annullamento del parere rilasciato.
Il belvedere nella sua naturalezza
LA POSIZIONE DEL SINDACO DI SEZZE: DECIDERA’ IL CONSIGLIO COMUNALE
Raggiunto telefonicamente il primo cittadino Sergio Di Raimo torna a ribadire che sarà il consiglio comunale "sovrano" ad esprimersi sulla vicenda in un consiglio comunale ad hoc. Il sindaco non può entrare nel merito degli aspetti tecnici e procedurali della vicenda ma, dal punto di vista politico della vicenda, i consiglieri comunali dovranno votare la donazione dell’opera da parte di Don Massimiliano Di Pastina. “La vicenda della donazione della Statua dovrà essere approvata dall’intero consiglio comunale che è sovrano. Aspettiamo che il presidente del consiglio Enzo Eramo convochi una seduta straordinaria per discutere dei lavori sul belvedere di Santa Maria. Dal punto di vista tecnico - afferma Di Raimo - non posso, ovviamente, esprimere il mio parere ma saranno gli uffici competenti a verificare tutte le procedure e a prendersi le responsabilità del caso. I consiglieri comunali invece dovranno esprimersi sulla donazione”. Il sindaco fa intendere che ci potrebbero essere anche le condizioni per spostare la statua in un posto diverso rispetto al progetto originario. “Quando dico che si parlerà dei lavori a 360 gradi parlo anche del fatto che il consiglio comunale potrebbe decidere di spostare il monumento in altro luogo o cambiare ubicazione rispetto al progetto iniziale”.
l'aula consigliare nell'ultimo consiglio sui lavori al Belvedere
“Il ricordo del brigadiere Felice Cottignoli è indelebile per la nostra comunità e tale deve rimanere. Il suo sacrifico sarà sempre da esempio e faro per tutti gli ufficiali e volontari impegnati in prima persona a tutela del territorio e dell’ambiente”. Il presidente della commissione Urbanistica e Ambiente di Sezze, Alessandro Ferrazzoli, ricorda così la figura del brigadiere del Corpo Forestale dello Stato Felice Cottignoli, a 46 anni dalla tragica scomparsa. Morto a soli 35 anni in località Casali a Sezze mentre con altri colleghi cercava di spegnere un incendio molto vasto e pericoloso per i residenti. Cottignoli venne investito da improvvise fiammate nei pressi della Valle della Culla. Morì così tra le fiamme lasciando a casa mogli e due figli. A lui è dedicato il parco pubblico a Sezze Scalo.
ALLA BATTUTE FINALI
E’ solo una sensazione ma sembra che la discussione nata attorno ai lavori sul belvedere di Sezze, per la realizzazione del monumento dedicato a San Lidano, sia ormai alle battute finali. Resta una sensazione ma lo scambio di lettere tra la Soprintendenza e il Ministero per le attività culturali farebbe intendere che la vicenda si stia per chiudere e che la decisione finale spetti soltanto al consiglio comunale di Sezze. Lo stesso sindaco, Sergio Di Raimo, intervenuto recentemente sulla vicenda, aveva dichiarato, dando quasi per certi i vari passaggi tecnici, che “la Conferenza dei servizi riunitasi per capire il percorso amministrativo da seguire per l'installazione della statua ha detto chiaramente che l’accettazione della donazione della Statua deve essere fatta in consiglio comunale”. Insomma si lasciava intendere che il problema era solo relativo alla donazione della statua da parte del committente Don Massimiliano Di Pastina. “Questo significa - aveva aggiunto il sindaco - che dovrà essere convocato un consiglio comunale con all'ordine del giorno la donazione della statua e sarà in quella occasione che se ne potrà parlare a 360 gradi e a fine discussione si potrà votare a favore o contro”. Sembra quindi che ogni passaggio sia stato evaso, tranne quello del consiglio comunale.
Il sindaco di Sezze
LO SCAMBIO DI LETTERE TRA MINISTERO E SOPRINTENDENZA
Pochi giorni fa abbiamo riportato la missiva indirizzata anche al consigliere comunale Rita Palombi da parte della direzione generale archeologica belle arti e paesaggio (Ministero per i beni e per le attività culturali) nella quale il dirigente del servizio, Arch. Roberto Banchini, la informava di aver scritto alla Soprintendenza in merito alla richiesta di esame del progetto di riqualificazione di Piazza del Duomo di Sezze. Il Ministero invitava quindi la Soprintendenza “a voler fornire proprie notizie a riguardo, riferendo in particolare sul parere rilasciato in ordine alla collocazione di una statua in prossimità di una terrazza belvedere”.
La risposta da parte della Soprintendenza è stata pressoché immediata. In una nota di chiarimento del 10 luglio scorso, a firma del funzionario responsabile Arch. Lorenzo Mattone e della Soprintendente dott.ssa Paolo Refice, si ripercorre l’iter procedurale dei lavori. In uno dei passaggi si legge: “l’opera può essere considerata un intervento di valorizzazione dell’identità culturale” perché afferente al Santo Patrono Lidano. In merito alla realizzazione del Monumento, la Soprintendenza è chiara: “E’ opinione della Scrivente che il monumento pur essendo alto 3 metri per evidenti ragioni di proporzione con lo spazio urbano, in quanto elemento puntuale non impedisca la visuale verso il paesaggio esterno ma al contrario, come tutti gli elementi emergenti negli spazi pubblici, costituisca un punto focale che porta il visitatore ad avvicinarsi, approssimandosi conseguentemente all’affaccio retrostante. Per queste ragioni non si ritiene – scrive ancora la Soprintendenza – che tale elemento sia dequalificante per la piazza nella quale è inserito e né sia in contrasto con quanto prescritto dal co. 7 dell’Art. 29 del PTPR”.
Per la Soprintendenza quindi mancano “i presupposti ragionevoli per l’accoglimento dell’istanza” di annullamento del parere rilasciato per il progetto del Monumento. La stessa Soprintendenza però chiarisce che “qualora il Comune di Sezze decida di rivedere il progetto stralciando la parte relativa alla messa in opera del monumento, oppure modificandone la posizione prescelta, questa Soprintendenza ne prenderà atto, salvo la necessità di sottoporre all’attenzione della Scrivente un progetto di variante da valutare per il parere di competenza”. Insomma sarà il consiglio comunale a decidere se vuole o non vuole la Statua del Santo in quel preciso luogo del belvedere.
La sede della soprintendenza di Roma
RITA PALOMBI, GUERRIERA INSTANCABILE
Alla consigliere comunale Rita Palombi quell’opera voluta da Don Massimiliano non piace in quel posto. Il belvedere di Santa Maria resta l’unico luogo della città non stravolto nei secoli, stringe il cuore oggi vederlo violato da un cantiere, turba l’anima vederlo occultato da lamiere e materiali edili. La Palombi andrà avanti nella sua battaglia per dimostrare che quel monumento lì non può essere messo a dimora. Annuncia altri esposti e lettere molto più dettagliate contro un’opera che a suo modo di vedere deturpa il paesaggio e un sito archeologico unico nel suo genere.
Rita Palombi di SBC
IL COMITATO A FAVORE DI E MAI CONTRO QUALCOSA O QUALCUNO
Lo stesso comitato spontaneo “Muro della téra” è stato sempre chiaro nella battaglia di civiltà iniziata e portata avanti con massima sensibilità, educazione e rispetto dei ruoli. Al Comitato non piace la decisione di installare la Statua del Santo Patrono al centro del Belvedere, quello spazio umile strettamente collegato alla storia della città e all’adolescenza di intere generazioni di bimbi diventati adulti, all’essenza e naturalezza di quell’affaccio che lascia senza fiato e gonfia il petto di setinità. Questo, sia ben chiaro ai puristi, non corrisponde a ciò che è stato artatamente strumentalizzato, e cioè che il Comitato aveva intrapreso una battaglia contro qualcuno o qualcosa. Il Comitato, al contrario, è stato e sarà sempre a favore del Belvedere.
CANTIERE FERMO DAL 21 MAGGIO
Il funzionario PO dell'Ufficio Tecnico comunale, Vincenzo Borrelli, il 21 maggio scorso ha ordinato la sospensione dei lavori al belvedere di Santa Maria di Sezze. L'ordinanza del settore tecnico n° 6 era stata firmata a seguito dell'accesso agli atti della Consigliera Comunale Rita Palombi nel quale si evidenziano presunte incongruenze relative sia alle procedure amministrative che ai pareri assentiti. Nell'ordinanza si rilevava che "i rilievi attengono sostanzialmente l’iter procedurale atteso che i lavori sono eseguiti su area appartenente al patrimonio del Comune di Sezze sulla base della C.I.L.A. che costituisce, di norma, un titolo per interventi di natura privatistica".
I lavori sospesi al Belvedere
LA DONAZIONE DELLA STATUA
Dopo la vicenda della statua il committente dei lavori, Don Massimiliano Di Pastina, pare che abbia donato la statua al Comune di Sezze. Scriviamo pare perchè al momento non c'è stata ufficialità da parte del Comune di Sezze. Fonti vicine al sacerdote, sostengono e confemano che la donazione ci sarebbe stata comunque a fine lavori. Il passaggio della donazione sarebbe confermato da una convenzione sottoscritta con il Comune di Sezze.
Don Massimiano Di Pastina