ALLA BATTUTE FINALI
E’ solo una sensazione ma sembra che la discussione nata attorno ai lavori sul belvedere di Sezze, per la realizzazione del monumento dedicato a San Lidano, sia ormai alle battute finali. Resta una sensazione ma lo scambio di lettere tra la Soprintendenza e il Ministero per le attività culturali farebbe intendere che la vicenda si stia per chiudere e che la decisione finale spetti soltanto al consiglio comunale di Sezze. Lo stesso sindaco, Sergio Di Raimo, intervenuto recentemente sulla vicenda, aveva dichiarato, dando quasi per certi i vari passaggi tecnici, che “la Conferenza dei servizi riunitasi per capire il percorso amministrativo da seguire per l'installazione della statua ha detto chiaramente che l’accettazione della donazione della Statua deve essere fatta in consiglio comunale”. Insomma si lasciava intendere che il problema era solo relativo alla donazione della statua da parte del committente Don Massimiliano Di Pastina. “Questo significa - aveva aggiunto il sindaco - che dovrà essere convocato un consiglio comunale con all'ordine del giorno la donazione della statua e sarà in quella occasione che se ne potrà parlare a 360 gradi e a fine discussione si potrà votare a favore o contro”. Sembra quindi che ogni passaggio sia stato evaso, tranne quello del consiglio comunale.
Il sindaco di Sezze
LO SCAMBIO DI LETTERE TRA MINISTERO E SOPRINTENDENZA
Pochi giorni fa abbiamo riportato la missiva indirizzata anche al consigliere comunale Rita Palombi da parte della direzione generale archeologica belle arti e paesaggio (Ministero per i beni e per le attività culturali) nella quale il dirigente del servizio, Arch. Roberto Banchini, la informava di aver scritto alla Soprintendenza in merito alla richiesta di esame del progetto di riqualificazione di Piazza del Duomo di Sezze. Il Ministero invitava quindi la Soprintendenza “a voler fornire proprie notizie a riguardo, riferendo in particolare sul parere rilasciato in ordine alla collocazione di una statua in prossimità di una terrazza belvedere”.
La risposta da parte della Soprintendenza è stata pressoché immediata. In una nota di chiarimento del 10 luglio scorso, a firma del funzionario responsabile Arch. Lorenzo Mattone e della Soprintendente dott.ssa Paolo Refice, si ripercorre l’iter procedurale dei lavori. In uno dei passaggi si legge: “l’opera può essere considerata un intervento di valorizzazione dell’identità culturale” perché afferente al Santo Patrono Lidano. In merito alla realizzazione del Monumento, la Soprintendenza è chiara: “E’ opinione della Scrivente che il monumento pur essendo alto 3 metri per evidenti ragioni di proporzione con lo spazio urbano, in quanto elemento puntuale non impedisca la visuale verso il paesaggio esterno ma al contrario, come tutti gli elementi emergenti negli spazi pubblici, costituisca un punto focale che porta il visitatore ad avvicinarsi, approssimandosi conseguentemente all’affaccio retrostante. Per queste ragioni non si ritiene – scrive ancora la Soprintendenza – che tale elemento sia dequalificante per la piazza nella quale è inserito e né sia in contrasto con quanto prescritto dal co. 7 dell’Art. 29 del PTPR”.
Per la Soprintendenza quindi mancano “i presupposti ragionevoli per l’accoglimento dell’istanza” di annullamento del parere rilasciato per il progetto del Monumento. La stessa Soprintendenza però chiarisce che “qualora il Comune di Sezze decida di rivedere il progetto stralciando la parte relativa alla messa in opera del monumento, oppure modificandone la posizione prescelta, questa Soprintendenza ne prenderà atto, salvo la necessità di sottoporre all’attenzione della Scrivente un progetto di variante da valutare per il parere di competenza”. Insomma sarà il consiglio comunale a decidere se vuole o non vuole la Statua del Santo in quel preciso luogo del belvedere.
La sede della soprintendenza di Roma
RITA PALOMBI, GUERRIERA INSTANCABILE
Alla consigliere comunale Rita Palombi quell’opera voluta da Don Massimiliano non piace in quel posto. Il belvedere di Santa Maria resta l’unico luogo della città non stravolto nei secoli, stringe il cuore oggi vederlo violato da un cantiere, turba l’anima vederlo occultato da lamiere e materiali edili. La Palombi andrà avanti nella sua battaglia per dimostrare che quel monumento lì non può essere messo a dimora. Annuncia altri esposti e lettere molto più dettagliate contro un’opera che a suo modo di vedere deturpa il paesaggio e un sito archeologico unico nel suo genere.
Rita Palombi di SBC
IL COMITATO A FAVORE DI E MAI CONTRO QUALCOSA O QUALCUNO
Lo stesso comitato spontaneo “Muro della téra” è stato sempre chiaro nella battaglia di civiltà iniziata e portata avanti con massima sensibilità, educazione e rispetto dei ruoli. Al Comitato non piace la decisione di installare la Statua del Santo Patrono al centro del Belvedere, quello spazio umile strettamente collegato alla storia della città e all’adolescenza di intere generazioni di bimbi diventati adulti, all’essenza e naturalezza di quell’affaccio che lascia senza fiato e gonfia il petto di setinità. Questo, sia ben chiaro ai puristi, non corrisponde a ciò che è stato artatamente strumentalizzato, e cioè che il Comitato aveva intrapreso una battaglia contro qualcuno o qualcosa. Il Comitato, al contrario, è stato e sarà sempre a favore del Belvedere.
CANTIERE FERMO DAL 21 MAGGIO
Il funzionario PO dell'Ufficio Tecnico comunale, Vincenzo Borrelli, il 21 maggio scorso ha ordinato la sospensione dei lavori al belvedere di Santa Maria di Sezze. L'ordinanza del settore tecnico n° 6 era stata firmata a seguito dell'accesso agli atti della Consigliera Comunale Rita Palombi nel quale si evidenziano presunte incongruenze relative sia alle procedure amministrative che ai pareri assentiti. Nell'ordinanza si rilevava che "i rilievi attengono sostanzialmente l’iter procedurale atteso che i lavori sono eseguiti su area appartenente al patrimonio del Comune di Sezze sulla base della C.I.L.A. che costituisce, di norma, un titolo per interventi di natura privatistica".
I lavori sospesi al Belvedere
LA DONAZIONE DELLA STATUA
Dopo la vicenda della statua il committente dei lavori, Don Massimiliano Di Pastina, pare che abbia donato la statua al Comune di Sezze. Scriviamo pare perchè al momento non c'è stata ufficialità da parte del Comune di Sezze. Fonti vicine al sacerdote, sostengono e confemano che la donazione ci sarebbe stata comunque a fine lavori. Il passaggio della donazione sarebbe confermato da una convenzione sottoscritta con il Comune di Sezze.
Don Massimiano Di Pastina
Nuova Giunta comunale: meglio puntare sull'usato garantito
Scritto da Vincenzo Mattei
Finalmente, dopo un tira e molla estenuante, al 90° minuto, il Sindaco di Sezze Sergio Di Raimo ha partorito la nuova Giunta. Sfuggendo ai veti incrociati, con un colpo di schiena, ha rotto gli indugi. Dentro l'usato sicuro: Siddera Giancarlo, Campoli Andrea, ambedue ex-sindaci. Una coppia di amministratori di alto profilo e di indubbio valore e competenza. E, in più, la ciliegina sulla torta: la giovane Giulia Mattei. Lasciano Pietro Ceccano, Paola Di Veroli, Vincenzo Lucarini: tre giovani di buone e belle speranze che potranno far tesoro della esperienza vissuta, orgogliosi di aver servito con umiltà e dedizione il loro paese. Il Sindaco Di Raimo ha voluto giocare il tutto per tutto, consapevole della posta in palio e del delicato momento che attraversa il paese. Si poteva fare di più? Si poteva fare diversamente? Tutto dipende dalle condizioni esistenti. Il bene è bene, il meglio è nemico del bene. Spesso il mito delle belle speranze si schianta contro il principio della realtà rappresentata dalla pratica quotidiana del fare amministrativo, dell'attenzione ai fatti della città e delle persone che ci vivono, con l'autorevolezza e la familiarità intima di volti già noti che sanno entrare con garbo e confidenza nelle case della gente. Senza apparire una sorta di corpi estranei, trapiantati nelle istituzioni, rinchiusi attorno a un progetto bellissimo ma forse irrealizzabile e perciò astratto. Non si tratta con ciò di accontentarsi di poco ma di guardare in faccia la realtà con lo sguardo rivolto in alto ma con i piedi per terra senza mai perdere il contatto attivo con la città. Alcuni errori bisogna metterli in conto ma anche il coraggio di emendarli senza diventare, a torto o a ragione, parafulmine di ogni scontento. Le colpe e i ritardi non possono venire ascritti tutti e soltanto all'Amministrazione comunale. Adesso è il momento di governare la città. Adesso bisogna ricominciare a fare politica.
Novità e conferme da Via Diaz. Il sindaco di Sezze, anche per recuperare il tempo perso durante i giorni della crisi, ha ufficializzato le deleghe della nuova Giunta Comunale. Sorprese importanti in tutti i settori e indiscrezioni confermate. Prima novità la delega che riguarda proprio il primo cittadino. Sergio Di Raimo ha tenuto per sé la delega al bilancio e "preso" la delega alla cultura, un settore molto importante per il fermento culturale presente in città. All'assessore, vice sindaco Antonio Di Prospero, assegnate le deleghe ai lavori pubblici, trasporto pubblico locale, manutenzione, servizi cimiteriali e acquedotto. Alla new entry Giulia Mattei l'assessorato alla scuola, allo sport e alle politiche giovanili. Per l'ex sindaco di Sezze Giancarlo Siddera deleghe "pesanti". Siddera dovrà occuparsi di attuazione bandi regionali e provinciali, edilizia scolastica, patrimonio, ambiente e attività produttive. Per l'altro ex sindaco di Sezze entrato in Giunta, Andrea Campoli, altri settori fondamentali per lo sviluppo della città. Campoli gestirà gli affari generali, i servizi alla persona, il controllo e l'efficienza dei servizi, turismo e sviluppo. L'assessore confermato, Sabrina Pecorilli, continuerà ad occuparsi di urbanistica, decoro urbano, innovazione tecnologica e rapporti con le università. Insomma, la squadra è pronta per lavorare, ogni settore deve riprendere le attività cercando di voltare pagina come chiesto dal sindaco. Le sfide del futuro sono le sfide del presente e nei prossimi tre anni molto potrebbe essere realizzato. Buon lavoro a tutti.
Ieri è stata la giornata degli atti ufficiali. Il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, ha protocollato la revoca delle dimissioni dopo “aver rilevato maggiore assunzione di responsabilità da parte di tutti” ad andare avanti. Giornata di firme e protocolli anche per i nuovi assessori Giancarlo Siddera, Andrea Campoli e Giulia Mattei. Nel prossimo consiglio comunale saranno rese note le deleghe. All’ex sindaco Andrea Campoli dovrebbero andare i settori produttivi, i servizi sociali e la cultura, all’ex sindaco Giancarlo Siddera le grandi opere e l’edilizia scolastica e a Giulia Mattei lo sport e la scuola. Dovrebbero essere confermati i settori dei lavori pubblici (svuotati delle grandi opere) al vice sindaco Antonio Di Prospero e l’urbanistica a Sabrina Pecorilli. In attesa anche di questa ufficialità, il primo cittadino, in una nota diramata poco fa ringrazia tutti coloro che hanno lavorato per la risoluzione della crisi e auspica buone cose per il futuro della città. “Voglio ringraziare tutti coloro che, in modo diretto o indiretto, hanno contribuito a trovare l' equilibrio per continuare a governare il paese. Ringrazio i tre assessori uscenti - scrive Di Raimo - sia per il lavoro svolto in questi due anni e sia per la sensibilità avuta nella gestione di questa fase di riflessione. Ringrazio anche i nuovi componenti della Giunta che hanno accettato la mia richiesta mettendosi in gioco, ben conoscendo le diverse criticità e difficoltà che si devono affrontare e dimostrando coraggio e attaccamento a questo territorio. Penso che in questi due anni abbiamo fatto bene, nonostante tutto; Con la giusta sinergia, nei prossimi mesi c'è la possibilità di fare tanto”.
Un incendio di natura probabilmente dolosa è in corso a Sezze, in località Antoniana, sul versante nord. In fumo ettari di macchia mediterranea, le fiamme purtroppo sono alimentate dal vento forte che tira anche sul territorio setino. Sul posto i volontari della Protezione civile. L'incendio si sta avvicinando velocemente alle abitazioni di località Casali. Si spera che la pioggia in arrivo spenga il tutto velocemente.
Il consigliere comunale di Sezze Bene Comune, Rita Palombi, ha ricevuto una missiva da parte della direzione generale archeologica belle arti e paesaggio (Ministero per i beni e per le attività culturali) nella quale il dirigente del servizio, Arch. Roberto Banchini, la informa di aver scritto alla Soprintendenza in merito alla richiesta di esame del progetto di riqualificazione di Piazza del Duomo di Sezze. “Il dirigente – afferma la Palombi - chiede spiegazioni in merito al nulla osta rilasciato, allegando a questa richiesta la nota della sottoscritta ed il parere”. Il Ministero invita quindi la Soprintendenza “a voler fornire proprie notizie a riguardo, riferendo in particolare sul parere rilasciato in ordine alla collocazione di una statua in prossimità di una terrazza belvedere”. La Palombi aveva chiesto il riesame ed eventuale annullamento del parere rilasciato per il progetto per la messa a dimora della statua di San Lidano. Una vicenda ormai nota e che per “presunte incongruenze relative sia alle procedure amministrative che ai pareri assentiti” aveva spinto il 20 maggio scorso il capo settore dell’ufficio tecnico comunale, Vincenzo Borrelli, a sospendere i lavori motivando che “i lavori sono eseguiti su area appartenente al patrimonio del Comune di Sezze sulla base della Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata) che costituisce, di norma, un titolo per interventi di natura privatistica”.
UN SEGNALE FORTE ALLA CITTA’
Sarà ufficializzata domattina la nuova Giunta comunale, uscita dal rimpasto post crisi, durata oltre il tempo previsto. Questa sera ultima riunione in programma e, sorprese a parte, domani ci saranno i decreti di nomina. Il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, dopo una lunga discussione con tutte le forze politiche che lo sostengono, alla fine ha optato per l'ingresso di 3 esterni. Quella varata dal sindaco sarà una Giunta con politici navigati e tecnici di esperienza. Entrano in giunta, infatti, due ex sindaci del Comune di Sezze: Andrea Campoli e Giancarlo Siddera. La nuova quota rosa invece è una new entry, Giulia Mattei, una ragazza brillante che rappresenta una ventata di novità nel panorama politico setino. Restano in sella gli assessori Antonio Di Prospero e Sabrina Pecorilli. Il sindaco con la nuova squadra ha voluto dare un segnale forte alla città. Dopo i numerosi tentativi di far entrare in giunta i consiglieri comunali del Pd Giovanni Bernasconi e Armando Uscimenti, e Francesca Barbati della lista Sezze Protagonista, tentativi andati vuoto per l’intransigenza soprattutto di Bernasconi, il sindaco ha scelto una strada diversa. Ha scelto di proseguire il suo mandato con due ex sindaci di spessore che sul piano politico e amministrativo hanno esperienza e capacità per elaborare progetti di lungo e medio respiro per la città. I rumors parlano di ritorno al passato ma senza dubbio nel passato c'è stata esperienza e professionalità. Anche perchè nei discorsi della gente si è solito dire...una volta: ecco appunto... una Giunta come una volta.
CHI ENTRA IN GIUNTA
IL RITORNO DI ANDREA CAMPOLI
Andrea Campoli, nato a Latina il 03/04/1973 è sicuramente uno dei politici più noti di Sezze. Da giovanissimo in politica, segretario di sezione, è stato sindaco del Comune di Sezze dal 29 maggio del 2007 all’11 giugno del 2017. Campoli ha ricoperto anche la carica di consigliere provinciale dal dal 10/07/2004 al 06/06/2009 per la lista dei DS. Medico di professione è uscito dalla scena politica con l’elezione del sindaco Di Raimo. Indubbiamente è stato protagonista di una lunga fase politica setina culminata con la sua elezione a primo cittadino, confermato 5 anni dopo con il 72 % delle preferenze. Ha esperienza amministrativa e saggezza per affrontare ogni situazione. Diplomatico e determinato è sempre stato una garanzia per il partito e per la sua maggioranza consigliare. Ha saputo gestire numerose difficoltà e all’occorrenza ha mostrato grinta e coraggio. Da sindaco è riuscito a contenere una fase di crisi economica e di recessione senza precedenti, confermando servizi essenziali per la comunità e alle fasce più deboli. Dal carattere riservato, è stato richiamato alle “armi” dal sindaco Di Raimo e dal presidente del consiglio comunale Eramo. Molto probabilmente gestirà l’assessorato ai lavori pubblici o settori produttivi del comune di Sezze.
il nuovo assessore Andrea Campoli
SIDDERA L’UOMO DELLA SVOLTA
Giancarlo Siddera, nato a Sezze il 7 gennaio del 1951 è stato sindaco del Comune di Sezze dal 20 novembre del 1994 al 5 maggio del 2003 per il PDS, amministrazione comunale di centrosinistra. Assessore al Bilancio e all’Urbanistica nella Giunta Alessandro Di Trapano nel periodo a cavallo tra gli anni ’70 e ’90, è stato anche presidente della Compagnia dei Lepini. Dirigente in quiescenza della Provincia di Latina per il settore attività produttive, è considerato tecnico e politico di grandissima esperienza. Lunga la sua esperienza politica, iniziata da ragazzo nelle file del PCI, proseguita poi nel PDS, DS e Pd. Dirigente di partito e membro di direttivi provinciali. Esperto del territorio, di pubblica amministrazione, è considerato l’uomo della svolta della Giunta Di Raimo. Siddera dovrà occuparsi del territorio, è sicuramente una delle personalità più importanti a Sezze in grado di coniugare con saggezza politica ed esperienza amministrativa in un campo di competenze molto vasto.
Il nuovo assessore Giancarlo Siddera
LA QUOTA ROSA
Giulia Mattei, classe 1988, sarà molto probabilmente il nuovo assessore alla Cultura del Comune di Sezze, scelta direttamente dal sindaco Di Raimo. Laureata in Lettere moderne alla Sapienza, Università di Roma, la Mattei non ha mai ricoperto ruoli politici e amministrativa ma porterà in Giunta idee fresche e originali. Rappresenta quindi una scommessa ...
Il nuovo assessore Giulia Mattei
GLI EX ASSESSORI
Pietro Ceccano è uno degli assessori comunale a cui non è stato rinnovato il sostegno politico in fase di rimpasto. L’ex assessore alla Cultura, alle Attività Produttive e al Patrimonio, era entrato in Giunta Di Raimo in quota solamente al consigliere comunale Ernesto Di Pastina. Prestato alla politica, il Ceccano, in passato, non aveva mai avuto un incarico politico né ruoli nell’amministrazione comunale. Nel 2007 però aveva tentato la carta politica candidandosi come consigliere comunale nella lista civica Identità Setina (era il coordinatore di lista) con Lidano Lucidi candidato Sindaco. Non venne eletto e dopo quel tentativo l’avvocato Ceccano era tornato ad esercitare la sua professione, anche in qualità di legale consulente per il Comune di Sezze, del Conservatorio PM Corradini e della Provincia di Latina. Nel corso di questi due anni di assessorato ha confermato le programmazioni e le attività degli anni precedenti.
L'ex assessore Ceccano
Vincenzo Lucarini, dirigente psicologo di spessore della ASL, è il secondo assessore a cui non è stato rinnovato il sostegno politico in fase di rimpasto. Voluto in Giunta dal primo cittadino per le sue qualità umane e professionali, e per la sua grande esperienza nel campo dei servizi sociali, in passato non aveva mai ricoperto ruoli e incarichi amministrativi né aveva avuto ambizioni politiche. Due anni fa aveva accettato l’incarico di assessore ai servizi sociali dopo diverse richieste, accettando una sfida e mantenendo fede, con serietà e professionalità, ad un impegno direttamente preso con Sergio Di Raimo. Esce a testa alta con rinnovata stima a tutti i livelli.
L'ex assessore Lucarini
Paola Di Veroli, dirigente scolastico presso il Liceo Statale Manzoni di Latina, è il terzo assessore che per logiche politiche deve lasciare l'incarico assessorile. L'ex assessore alla Scuola e allo Sport era entrata in Giunta per volere del Partito Democratico di Sezze, quale donna di spessore e di alta professionalità. In passato una militanza nelle file dei democratici di Sezze e da sempre immersa nel mondo scuola. Nella Giunta comunale, composta per lo più da tecnici, rappresentava indubbiamente una punta di eccellenza per la sua esperienza e preparazione. Avrebbe meritato anche altri settori, la cultura ad esempio, nel quale avrebbe potuto trasmettere le sue competenze in materia, la sua passione per la cultura, le sue idee: una occasione perduta, ma conoscendo la sua generosità sarà sempre disponibile a dare il suo prezioso contributo senza nulla a pretendere.
L'ex assessore Di Veroli
...CHI INVECE RESTA
Restano al loro posto, praticamente intoccabili, gli assessori Antonio Di Prospero, vice sindaco e Sabrina Pecorilli. In fase di rimpasto il sindaco ha ritenuto giusto non sostituirli. Molto probabilmente Di Prosperò rimarrà vice sindaco ma non assessore ai lavori pubblici. Potrebbe occuparsi di manutenzione e gestione ordinaria. Alla Pecorilli, invece, dovrebbe mantenere una delega tecnica, la dottoranda nel corso dei prossimi mesi potrebbe portare a frutto ciò che ha seminato in questa prima fase. Professionista prestata alla politica non ha mai avuto ambizioni politiche ma solo la voglia di fare bene nel settore a lei assegnato.
Di Prospero e Pecorilli
POSSIBILI SCENARI IN AULA… IL BUON ERNESTINO E LA VITTORIA DI PIRRO DI POLIDORO
Adesso che i giochi sono fatti, gli equilibri in maggioranza potrebbero subire dei cambiamenti. Tra coloro che perdono consistenza politica in maggioranza è sicuramente il rappresentante della lista “Di Raimo Sindaco”. Il consigliere Ernesto Di Pastina e il suo gruppo ne esce con le ossa rotte dal rimpasto di Giunta ma non sarà questo a cambiare la posizione di Ernesto e del suo gruppo. D’altronde in questi primi due anni, politicamente, a questa lista era stato concesso molto rispetto al peso elettorale di altri consiglieri comunali. In politica, alla fine, contano i numeri, e se i numeri sono pochi paragonati ad altri, inesorabile saranno alcune decisioni. Certamente questa lista, con il manuale Cencelli alla mano, non avrebbe dovuto ottenere nulla sin da subito, ma il sindaco Di Raimo, nella sua prima generosa distribuzione di ruoli, aveva voluto ben premiare comunque questa lista, dandogli un assessorato di peso e molto rappresentativo. Di Pastina oggi potrebbe considerarsi insoddisfatto ma conoscendo Ernestino, moderato e rappresentante del mondo cattolico setino, sappiamo tutti che non metterà ostacoli e obbedirà agli ordini di scuderia per il bene della comunità.
Il consigliere comunale Di Pastina
Posizione diversa quella del consigliere comunale Enzo Polidoro. Il capogruppo della lista "Sezze Futura" non ha ceduto e in fase di rimpasto ha mantenuto fede all'impegno elettorale preso con il vice sindaco Antonio Di Prospero. Va detto comunque che alla lista di Polidoro, conti alla mano, spettavano due assessori, ridotti ad uno a patto che mantenesse il ruolo di vice sindaco. Politicamente però la lista di Polidoro ne esce sconfitta, la sua è stata solo una vittoria di Pirro perché il suo assessore ne esce svuotato di competenze e di scarso peso politico. Molto probabilmente, se avesse cambiato figura come richiesto in fase di rimpasto, avrebbe ottenuto lo stesso assessorato ai lavori pubblici.
Il consigliere Polidoro
BERNASCONI-BARBATI-DI PASTINA, IL NUOVO ASSE CHE STRIZZA L’OCCHIO AD UN PROGETTO CIVICO AMBIZIOSO?
I consiglieri comunali Bernasconi, Barbati e Di Pastina, considerate le prese di posizioni in fase di rimpasto, potrebbero essere considerati dei outsider della maggioranza che sostiene il sindaco Di Raimo. I primi due ormai legati politicamente, anche se per il momento appartenenti a gruppi diversi, non hanno accettato la sfida di dimettersi per entrare in Giunta per delle motivazioni diverse e per un discorso politico che, nonostante tutto, fa fede ad una coerenza e a un disegno politico e amministrativo differente rispetto a quello intrapreso dalla maggioranza. Non è escluso che Bernasconi possa dichiararsi indipendente e passare all’opposizione così come per coerenza dovrebbe farlo la Barbati, ex fedelissma del sindaco. Per lei però il discorso è diverso, non è stata una protagonista sul banco delle ipotesi messe sul tavolo del rimpasto ma solo una spettatrice e gregaria a Bernasconi. Ernesto Di Pastina, invece, molti lo vedono come la mente di questa strategia che non si è concretizzata né in maggioranza né in Giunta ma che potrebbe trovare terreno fertile fuori dagli ambienti comunale e in un progetto civico ambizioso che si sta concretizzando in vista delle prossime elezioni comunali. Queste restano solo supposizioni.
Barbati e Bernasconi, in una foto di Mondoreale
Lo hanno voluto anticipare il sindaco di Sezze. Questa mattina sono andati in Municipio e hanno protocollato le loro dimissioni da assessori, quelle deleghe diventate pesanti per via di una crisi politica che sembra non finire mai. Pietro Ceccano, Paola Di Veroli e Vincenzo Lucarini hanno voluto così recidere quel cordone politico-amministrativo che li legava all’amministrazione comunale da due anni esatti. La lettera si apre con una frase emblematica di Don Milani, ed esprime un rammarico tutto umano per una vicenda finata come un gioco.“ Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia. Avendo ben presente questa frase di don Milani, siamo diventati, a giugno 2017, assessori. Abbiamo vissuto come un privilegio amministrare la città in cui siamo nati e in cui abbiamo scelto di continuare a vivere. Ci siamo immersi completamente in questa dimensione, pratica ed etica al tempo stesso, con profonda onestà e spirito di servizio. Non sono mancate difficoltà - scrivono i tre ex assessori - ma a queste abbiamo cercato di sopperire con studio ed impegno, con la bella “fatica” di parlare con tanti. Due anni trascorsi a “seminare” con pazienza, a cercare di indirizzare l’azione amministrativa verso il bene comune. I risultati spesso non sono immediati. Soprattutto abbiamo scelto di non pubblicizzare la buona politica e le buone prassi, convinti fermamente che a contare sono le azioni, non i post sui social. Ora ci viene richiesto un “sacrificio”: le dimissioni. In pericolo è la tenuta stessa dell’amministrazione. Citiamo testualmente “mi servono le vostre caselle libere”. Con il medesimo impegno etico e senso di responsabilità che ci ha finora guidati, rassegniamo le nostre dimissioni. Resta il rammarico, tutto umano - concludono - di non poter godere dei frutti seminati; ma al tempo stesso la gioia di poterne godere in futuro. Come abbiamo portato le nostre professionalità nell’assessorato, così il nostro lavoro si arricchirà per questa esperienza. Il ringraziamento doveroso va ai cittadini, con l’auspicio che a Sezze possa finalmente trovare cittadinanza la bellezza, etica ed estetica, che il nostro paese merita".
FINE DELLA PRIMA PARTE DEL GIOCO: "A ME CHE ME TOCCA?"
Con le dimissioni di Ceccano, Di Veroli e Lucarini, finisce la prima parte di un gioco politico che va avanti da 45 giorni. Un gioco che ha visto vinti e vincitori, pedine spostate da una parte e altre accantonate dall'altra. La seconda parte del gioco ci sarà domani, con la nomina dei 3 nuovi assessori. Giocare con le istituzioni è quanto avvenuto in questa fase politica buia per il paese, un gioco al "a me cosa me tocca? come abbiamo più volte detto, un gioco a scacchi dove le caselle libere devono essere occupate per equilibri legati ad accordi pre-elettorali e ad ambizioni personali che ben presto saranno evidenti e sotto gli occhi di tutti...
I tre ex assessori in una simpatica e satirica vignetta
Nonostante l’impegno profuso dagli operatori della SPL, che dalla mattina alla sera, tentano disperatamente di recuperare immondizia varia per il centro storico di Sezze, la situazione pare sia sfuggita al controllo. Sia in periferia che nel cuore del paese nottetempo incivili di professione continuano a gettare rifiuti ingombranti dove capita. Nei vicoli della città, nelle aree urbane, fuori dai cassonetti, nei fossi e nelle aree di sosta. L’abbandono selvaggio è un fenomeno incontrollato e le sanzioni comminate ai trasgressori beccati con le mani in pasta dalle foto trappola non è stato sufficiente. Evidentemente ne occorrono delle altre e controlli più serrati su tutto il territorio. Materassi, divani, lettini, televisori e mobilio vario vengono gettati in piena notte senza alcun senso civico. Tanto ci saranno gli operatori della SPL che la mattina li raccoglieranno. I cittadini che pagano il servizio sono stanchi di coloro i quali, in barba al regolamento, fanno ciò che vogliono. Serve un giro di vite, occorre una svolta.
È questione spinosa parlare dell’accoglienza dei migranti. Si rischiano fischi e parolacce. Corro questo rischio perché mi sento in dovere nei confronti di tante donne e bambini che continuano a morire nel Mediterraneo. Soprattutto in questo periodo in cui sulla loro pelle si stanno giocando, crudelmente, le vicende elettorali dell'Italia e dell'Europa. Non si può e non si deve tacere e restare indifferenti. La paura dello straniero genera voglia di muri e di sicurezza e la sicurezza, oggi, vale più del pane. Chi la garantisce, o sostiene a parole di garantirla, prende tanti voti. E ciò in barba ai valori della solidarietà, ai princìpi cristiani tanto sventolati e declamati. Ebbene: io sono per l'accoglienza. Lo affermo senza reticenza e timore. Chi è contrario, pregiudizialmente, senza se e senza ma, nega un dato indiscutibile: non esiste periodo della storia dell'uomo senza flussi migratori. A turno, prima o dopo, siamo stati tutti migranti. Vuoi per fame, per cercare lavoro, per sfuggire alle guerre; vuoi per sfuggire al freddo o al caldo. Pensate che fra qualche anno, se le condizioni climatiche del pianeta continueranno a peggiorare per colpa dell'uomo, in India non ci sarà più un goccio d'acqua. Chi dovesse pensare che gli Indiani resteranno lì a morire di sete, si inganna. Non è neanche vera la leggenda metropolitana che i migranti rubano il lavoro agli Italiani. Basta girare per la pianura pontina per rendersi conto di chi ancora coltiva i campi. In Lombardia si prevede che nei prossimi dieci anni ci sarà bisogno di migliaia di badanti e colf per assistere gli anziani. L'Italia sta diventando un paese sempre più vecchio, le nascite sono in forte calo e si rischia un pauroso spopolamento. E allora? Non resta che una ragionevole conclusione: sì all'inclusione, no all'invasione. La responsabilità degli sbarchi e dei ricollocamenti deve avvenire secondo regole europee ben precise, in rapporto alle capacità e sostenibilità del Paese che accoglie. È responsabilità di tutti i Paesi Europei, nessuno escluso, cambiare le norme vigenti in questa direzione. Ognuno deve fare la propria parte, in attesa che si creino le condizioni sociali ed economiche perché ognuno possa restare nel Paese di origine, se lo vuole. Nel frattempo i migranti devono essere inseriti attraverso la conoscenza e il rigoroso rispetto delle leggi, delle tradizioni e dei costumi locali. Come tutti gli altri cittadini. Altrimenti, chi sbaglia paga e torna a casa.
Altro...
E’ uscito lo scorso 27 giugno "Mon Amour", il singolo con videoclip realizzato da 4 artisti che compongono un collettivo misto di genere Trap sperimentale. Il video è stato realizzato con Andrea Centrella (autore del videoclip “Sale, amore e vento” dei Tiromancino) ed è stato girato sul lungomare di Sabaudia e ripropone una ri-visitazione del famoso film "Paura e Delirio a Las vegas". Nelle intenzioni degli autori viene celebrato l'aspetto super naturale di Sabaudia, in tutta la sua maestosità e fedeltà nella somiglianza ad un porto sud americano. Nel video non mancano comparse e attori di qualità, come Shaen Barletta che ha partecipato a Don Matteo come co-protagonista in una puntata. I due rapper, un producer e un producer/ingegnere del suono, si sono conosciuti quasi per sbaglio, partendo da un contatto via facebook. Un contatto che è poi cresciuto nel tempo e ha partorito idee geniali. Da qui la ricerca di feat e la realizzazione di una vera e propria collaborazione musicale con Midas e Roman Meister, della Visory Records e Thaurus. Uno di loro è un setino Doc, Riccardo Romano, alias Roman Meister. Riccardo nasce a Sezze il 7 dicembre del 1991 e manifesta fin da subito il suo amore per la musica calpestando ben bene l'intera collezione di vinile del padre (Ignazio). A otto anni frequenta la scuola comunale di musica e sotto la guida dell'insegnante G. Magliocca studia pianoforte fino a dieci anni. Continua gli studi alle scuole medie per poi abbandonare la nobile tastiera per quella del computer con cui apprende l'uso dei software di produzione musicale. Nel 2007 inizia a lavorare con i CDJ (lettori di CD per dj) facendo le prime esperienze di animatore musicale a feste private. In seguito ha suonato in vari locali della provincia di Latina in attesa di fare il salto verso la capitale. Nel 2011 ha partecipato e vinto i contest invernali e estivi organizzati da Silvio Frainetti nel comune di Pontinia. A dicembre si è esibito al Vogue, tra i più famosi locali di Roma. Insomma... un giovane artista che già fa parlare di sé per il suo talento. Ad majora…
Il Pendolo di Foucault e la crisi infinita della Giunta di Sezze
Scritto da Alessandro Mattei
E’ iniziato il conto alla rovescia. Venerdì 12 luglio se il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, non dovesse ritirare le dimissioni, il Prefetto di Latina, per scadenza di termini, scioglierà anticipatamente il consiglio comunale e nominerà il commissario Prefettizio che per 9 mesi dovrà amministrare (ordinaria amministrazione) la città. Poi gli elettori setini torneranno alle urne per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale. Intanto nel fine settimana il primo cittadino ha comunicato agli (ex) assessori Pietro Ceccano, Paola Di Veroli e Vincenzo Lucarini la conclusione anticipata del loro incarico assessorile, mentre Antonio Di Prospero e Sabrina Pecorilli resteranno, per il momento, al loro posto. Tra oggi e domani ci sarà l’epilogo di una lunga crisi iniziata 41 giorni fa con il ritiro delle deleghe e concretizzatasi il 22 giugno scorso con le dimissioni del sindaco. Il sindaco domani farà l'ultimo tentativo, metterà tutta la maggioranza di fronte la responsabilità di andare avanti o di lasciare che qualcun altro governi la città con nuove elezioni. Come andrà a finire? Va detto che in questo lungo periodo di stasi politica Di Raimo ha tentato l’impossibile per trovare un accordo tra la maggioranza, ma quando sembrava che fosse giunto a dama ecco che gli equilibri saltavano nuovamente. Adesso l’unica certezza è la scadenza dei 20 giorni, oltre i quali non si potrà andare. Se è ormai certa la decisione di cambiare i tre assessori, comunicata in via ufficiale ai tre, incerta ad oggi è ancora la soluzione trovata per il rimpasto. Come Il pendolo di Foucault le scelte oscillano da una parte all’altra e cambiano continuamente andamento a seconda dei casi. Ci saranno tre assessori esterni? Saranno tre tecnici? Si tenterà di chiedere per l’ultima (ennesima volta) ai tre consiglieri (Bernasconi, Uscimenti e Barbati) un atto (disperato) di responsabilità? Sarà un Giunta politica con l’ingresso di ex sindaci o ex assessori? Sara una Giunta mista? Sarà un Giunta a scadenza? Tante le ipotesi su cui nessuno però oggi è in grado di scommettere un centesimo. Tornando allora al pendolo di Foucault, questa crisi rischia veramente di partorire un elefante da un topolino qual è sempre stata. Perché è impegnativo costruire un pendolo poiché “piccole imprecisioni possono causare errori nell'oscillazione che mascherano l'effetto della rotazione terrestre”. Le resistenze poi frenano e cambiano l’oscillazione proprio come si sta verificando a Sezze nel post crisi.
Nuovo appuntamento con l’esilarante compagnia teatrale Nemeo. Il sodalizio dialettale setino sarà ospite ad Aprilia domenica 7 luglio alle ore 16.30 presso la Biblioteca Manzù in occasione dell’evento “Incontriamoci ad Aprilia” promosso da Vincenzo Caccamo, presidente dell’associazione “Nuovo Cenacolo Della Poesia”. I Nemeo metteranno in scena una pièce teatrale dal titolo “La ficorappizza” (Il fico d’india) interpretata da Annamaria Bovieri, Luigi Costantini e Tony Piccaro, noti nel panorama provinciale per le loro parodie e per il loro teatro. Si tratta di un testo originale in dialetto locale scritto della compagnia che ha lo scopo di tramandare e valorizzare il dialetto e le tradizioni popolari locali alle future generazioni. Un appuntamento da non perdere con la comicità e la genuinità di attori locali apprezzati per la loro originalità, bravura e simpatia. L’incontro prevede anche la partecipazione di altri sodalizi. In programma quindi anche la presentazione del libro “Si chiama Vittoria” scritto da Assunta Gneo, segretaria del Nuovo Cenacolo Della Poesia di Aprilia e ambasciatrice DILA senza limiti territoriali. E poi musica con il mezzo soprano Patrizia Visdentini e del maestro di violino Luca Hoti. Spazio anche alla pittura con una mostra della Vicepresidente del Nuovo Cenacolo Della Poesia di Aprilia, Gianna Formato. Non mancheranno momenti di poesia internazionale e locale con Angela Maria Tiberi Vicepresidente del Nuovo Cenacolo Della Poesia di Aprilia e Presidente DILA Regione Lazio; Vincenzo Caccamo, Gianna Formato, Assunta Gneo, Amalia Viti Vicepresidente dell’Accademia Romana Della Rosa, Lucia Fusco Ambasciatrice delegata DILA nella Regione Lazio, Enzo Casagni ambasciatore DILA nel Libano.
"Malgrado svariate riunioni di maggioranza ancora non riesce a raggiungere segnali di equilibrio per il raggiungimento di questi obiettivi e in particolar modo con gli impegni assunti con i cittadini. Caro sindaco, resta una settimana per confermare o ritirare le tue dimissioni volontarie e non richieste da nessuna forza politica. In questo poco tempo rimasto, pensaci bene se continuare restando a capo di una coalizione solo per galleggiare o proseguire per la realizzazione di programmi ed azioni politiche in grado di sostenere lo sviluppo della nostra Sezze". Vittorio Accapezzato, ex amministratore della città, commenta così quanto sta avvenendo in città dopo la crisi politica aperta il 28 maggio scorso e confermata dalle dimissioni del sindaco. "Tu stesso hai riconosciuto con le dimissioni spontanee, che in questi due anni, è mancata una politica capace di riappropriarsi della sua funzione primaria e cioè quella di prestare ascolto alle esigenze dei cittadini e di migliorare la qualità della vita.Se pensi di continuare il mandato ricevuto dagli elettori non deluderli. Come tu sai, Sezze ha bisogno di un cambiamento radicale e costruttivo partendo da una progettazione puntuale del suo futuro, senza l'approssimazione di questi ultimi anni. Il nuovo cammino dell’amministrazione dovrà operare in sinergia con tutte le Istituzioni, regionali, statali ed europee per poter camminare a passo con i tempi. Sezze crescerà se si opererà per migliorare la vita delle persone sia dal punto di vista sociale che economico. La tua rinnovata conduzione politica dovrà impegnarsi per riportare la città, vivibile che dovrà guardare alle sue radici storiche, suoi beni culturali, le sue bellezze naturali e paesaggistiche, non con nostalgia ma con rinnovato impulso alla line di un reale cambiamento che i cittadini chiedono a fermamente a viva voce. In sintesi la politica dove mettere in campo amministratori funzionanti in grado di offrire servizi efficienti, e tempestivi. Il rinnovato equilibrio amministrativo - aggiunge - dovrà puntare alla ricerca di risorse con un’azione di risparmio della spesa pubblica e recepimento di sovvenzioni esterne. Devi dare inizio ad una nuova stagione di impegno civile in grado di garantire il rilancio dei nostri settori come l’agricoltura, l’artigianato, il commercio, il turismo, beni architettonici, artistici ed archeologici, la sicurezza, la legalità, e politiche sociali". Per il prof. in pensione il sindaco Di Raimo deve portare a termine il programma che tutta la coalizione ha sottoscritto, con tutti i punti principali del programma: qualificazione dei servizi amministrativi; riqualificazione del personale; la costituzione di un ufficio unico per la gestione del contenzioso; il proseguimento del processo dì decentramento; l’ottimizzazione delle procedure operative interne agli uffici; la qualità dei servizi della Pubblica Amministrazione; l’adozione delle Carte dei Servizi. Eppoi turismo, agricoltura, politiche sociali e altro ancora. Insomma... pensaci Sergio.