Una chiamata ai cittadini liberi, per esprimere solidarietà verso il popolo Kurdo si è svolta a Sezze domenica scorsa. La città ha risposto bene a questa prima iniziativa di vicinanza verso una popolazione che sta subendo crimini di guerra e l’invasione delle forze turche. Un’altra manifestazione si terrà sabato 26 promossa dall’ANPI di Sezze e da diverse associazioni culturali della città.
E’ un appello disperato quello che lancia la Comunità di Sant’Egidio di Sezze. E’ una lotta senza sosta contro la pena di morte di Ruben e per Sezze... città per la vita. Ruben Gutiérrez è un prigioniero nel braccio della morte da vent'anni che, purtroppo, nonostante i ripetuti appelli e le continue richieste di rifare l'esame del DNA, il prossimo 30 ottobre verrà ucciso. In questi anni la Comunità di Sant’Egidio di Sezze si è mobilitata in tutti i modi per scongiurare l’esecuzione capitale. Tante le iniziative promosse, ultime in ordine di tempo quella dello scorso 24 giugno nella chiesa di Sant’Andrea, tutti uniti in una preghiera, e quella dello scorso 19 ottobre in Cattedrale. L’invito che fa la Comunità di Sant’Egidio di Sezze è sempre lo stesso: firmare subito la petizione per fermare l’iniezione fatale per Ruben.
Ecco il link utile per farlo:
E' stato bello ed importante ritrovarsi ieri presso l'auditorium Mario Costa di Sezze. E' stato soprattutto utile sostenere la ricerca e la prevenzione del tumore al seno. Nel mese dell'ottobre rosa, mese Internazionale della Prevenzione del Tumore al Seno, ancora una volta, il comitato di Sezze dell'ANDOS (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno), si è fatto promotore di diverse iniziative e campagne di sensibilizzazione in sinergia con Regione Lazio, ASL e Amministrazione comunale. Ieri una bella iniziativa per raccogliere fondi necessari, grazie allo spettacolo teatrale messo in scena dalla esilarante compagnia Nemeo. "L'Amore non ha età", con testi in dialetto di Arianna Bernasconi e la regia di Luigi Costantini, è stato un vero successo di critica e pubblico. La Compagnia dialettale, fondata da Luigi Costantini, Anna Maria Bovieri e Tony Piccaro, è riuscita a colmare il Costa, pieno in ogni ordine di posti. La commedia originale e spiritosa della Nemeo, ha fatto divertire ma ha fatto anche riflettere sull'importanza della vita di tutti i giorni e sull'amore, unico sentimento che dà senso alla nostra effimera esistenza. Bravi tutti gli attori in scena, brillanti nei ruoli Giulia Berti, Michela Capuccilli, Iole Costantini, Isabella Baratta, Cristiana Di Lenola, Loretta Cassoni e ovviamente Tony Piccaro, Anna Maria Bovieri e Luigi Costantini; per una commedia sommersa a più riprese delle risate e dagli applausi del pubblico. In apertura di serata bella la lettura di poesie di Lucia Fusco e utili gli interventi dei responsabili della ASL e del sindaco di Sezze Sergio Di Raimo. Grazie allo spettacolo, l'Andos di Sezze è riuscita a portare "leggerezza" come ha detto bene Anna Maria De Renzi ad una tematica e una malattia affrontata, ancora e purtroppo, oggi con vergogna e solitudine. Il messaggio lanciato è forte: insieme si superano molti ostacoli e si generano forze e coraggio impensabili. Complimenti a tutti.
Le parole hanno un peso, per questo dove la libertà è coartata viene loro negata la cittadinanza, il diritto di essere. Le parole raccontano, per questo si preferisce soffocarle, ridurle a suoni vuoti e incomprensibili per renderci inconsapevoli della loro testimonianza. Le parole scomode sono un tuono, capace di svegliarci dal sonno del pensare con il cuore in gola e in preda all’inquietudine, di rompere l’incantesimo dell’ovattato mondo delle nostre convenienze, di mettere in discussione i nostri consolidati convincimenti, di farci prendere coscienza di quello che ci accade intorno. Per questo colui che le pronuncia è additato come nemico del popolo, esposto alla gogna, al pubblico ludibrio e perfino imprigionato. Le parole sono una potente arma di manipolazione. Si ricorre all’artificio e alla retorica, all’espressione edulcorata e spenta ma anche traboccante rabbia e vendetta per occultare e mascherare, per indirizzare il consenso e giustificare violenze, turpitudini e ingiustizie, soprattutto se a patirle sono i poveri, i disperati, gli ultimi della terra, un popolo, i Kurdi, senza patria e senza diritti, se non quello di essere trucidato in un gioco tragico nel quale prevalgono le ragioni della forza, la volontà di potenza, il desiderio di assoggettare di chi si fregia, come una fosse una medaglia, della disumanità, del considerare gli uomini e le donne pedine su uno scacchiere, ostacoli fastidiosi da eliminare senza tanti riguardi e scrupoli, la morte e la sofferenza danni collaterali e prezzi giustificabili per perseguire i propri obiettivi. In queste ore tragiche e dolorose i potenti del mondo sembrano aver smarrito il senso dell’umanità e del loro compito e il popolo Kurdo è ancora una volta la vittima sacrificabile. Una operazione militare denominata “Fonte di pace” e non guerra. Una azione finalizzata a combattere il terrorismo. C’è una forza tragica in queste parole che lascia sbigottiti. Il genocidio di un popolo, la sostituzione etnica nel Kurdistan siriano, la cancellazione di diritti e sogni, della libertà di esistere e di vivere liberi di centinaia di migliaia di persone vengono propagandati da Erdogan, il Sultano, un uomo senza scrupoli e senza morale, che ha ridotto la democrazia nel suo paese ad un simulacro e per il quale ogni dissenso va soffocato ed eliminato pur di conservare ed accrescere il proprio potere, come una necessità vitale per il popolo turco. Parole evocative di altri orrori che hanno insanguinato l’Europa e che pure periodicamente si ripetono tragicamente. L’unico terrore lo cogliamo negli occhi sbarrati dei bambini Kurdi, nelle urla indicibili dei feriti straziati da ustioni che ci raccontano l’uso di armi chimiche da parte delle forze armate turche e dei loro alleati sul campo, negli sguardi assenti e senza più speranza delle migliaia di profughi che cercano di sfuggire alla morte.Le parole sono potenti come tuoni….. E allora pronunciamole! Gridiamo forte il nostro dissenso di fronte alla pavidità dei governi, di una Europa capace di balbettii inconsistenti e ragionamenti improntati alla bieca convenienza. Questo non è più il tempo del silenzio.
Una brutta notizia ha rattristato il clima del nostro paese, di Sezze. In una notte di sballo, sabato 4 Ottobre, alle ore 23,15, alcuni ragazzi hanno appiccato il fuoco ad una abitazione, in via della Speranza, dove dimora una signora anziana. Per fortuna che tutto si è risolto in meglio, grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri. Ma il segnale lanciato da questo vile attentato è inquietante. Cosa sta succedendo a Sezze, come del resto in tutta la Nazione, ai nostri ragazzi e ragazze? Il divertimento si è trasformato in stordimento, fino al rischio di mettere in pericolo la vita di esseri umani, soprattutto i più fragili e indifesi. Un macabro gioco, un incredibile rito. I nostri adolescenti scherzano con l fuoco, annoiati e spesso ubriachi. Anche ai miei tempi (anni "60) si fumava e ogni tanto si beveva, qualcuno si faceva pure le canne. Ma era un modo per sentirsi adulti, per sentirsi affrancati dalla famiglia e da un modello sociale che sentivamo opprimente e repressivo. Intorno a noi, comunque, ci sovrastavano grandi valori, grandi speranze, e quel modo di agire era simbolo di protesta e voglia di cambiamento. Oggi non è più così. L'uso delle droghe, con i loro effetti devastanti, avviliscono e disorientano i nostri ragazzi che di fronte a loro non vedono alcun orizzonte. L'obbligo del divertimento appare così un diversivo. Il sistema economico li costringe a vivere in condizioni perennemente ansiose e fragili, alla ricerca in maniera spasmodica del godimento. Essi sono le prime vittime di una società basata esclusivamente sul denaro. Non esiste più il bene, non esiste più la bellezza, non esiste più l'amore. Il cinismo e l'ingordigia ci avvolge tutti. O sei furbo, o non vali niente. Essere furbi e cinici: solo questo conta. I giovani che bevono fino al coma etilico, che si drogano, che esercitano violenza verso gli altri a scuola o per strada, che appiccano il fuoco alla dimora di una povera anziana donna, ci parlano di un vuoto esistenziale incolmabile. Per fortuna che non sono tutti così! Che, anzi, la maggior parte di essi studia, lavora. Occorre agire subito, prima che il male si diffonda. E' questo il momento della responsabilità. I ragazzi hanno bisogno di essere educati e guidati. Hanno bisogno di regole, di paletti che tracciano dei limiti oltre i quali non si deve andare. E questi limiti devono essere tracciati con fermezza e rigore. Quando saranno adulti potranno fare come vogliono, ma senza questi paletti e queste regole non diventeranno mai adulti. Un plauso alle consigliere comunali che hanno stigmatizzato il tragico evento e hanno richiesto la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale, aperto alle scuole e a tutta la cittadinanza, per sviscerare il problema e porvi dei rimedi.
LUNEDI' 28 OTTOBRE IL CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO
Il presidente del consiglio comunale di Sezze, Enzo Eramo, su richiesta delle consigliere comunali di Sezze, ha convocato per lunedì 28 ottobre una seduta consigliare straordinaria per parlare di degrado sociale e della vicenda delle baby gang a Sezze. Il consiglio si terrà alle ore 18 in aula Alessandro Di Trapano. Il presidente dell'assise cittadina Eramo ha convocato anche una capigruppo nella quale si parlerà anche di "contratto di vicinato", una iniziativa, in accordo con la Prefettura, che servirà a sensibilizzare ulteriormente i cittadini e renderli partecipi delle scelte da proporre all'amministrazione comunale su tematiche sociali.
L'Associazione nazionale dei partigiani d’Italia (Anpi), sezione di Sezze, promuove in collaborazione con cittadini e altre realtà associative, una manifestazione di solidarietà al popolo Kurdo, sotto assedio dall'azione unilaterale della Turchia. L'appuntamento è per sabato 26 ottobre alle ore 18 presso il Piazzale dell'Anfiteatro. Tutti i cittadini sono invitati ad aderire. Tra i partiti politici che prenderanno parte all'iniziativa c'è il Partito Democratico di Sezze. È importante mobilitarsi in difesa degli uomini e delle donne che sono vittime di questa assurda aggressione.
Si è conclusa domenica 13 ottobre scorso la seconda giornata nazionale dell’USACLI “Lo sport che vogliamo…. Risorsa per la comunità” organizzata a Bassiano presso la Tendostruttura in Via Madonna degli Angeli. Inserito nella giornata il 1° Torneo dei Monti Lepini che ha visto la vittoria della Società Anzio Basket, seguita da Roma Città Futura e dalla SMG di Latina. “Un esito meritato e vittorioso per tutte le tre squadre- afferma la presidente provinciale dell’US ACLI, Anna Maria Tufano - perché abbiamo assistito ad una dimostrazione di gioco pulito e di sana competizione. E’ la testimonianza di come lo sport sia un grande educatore di vita.” Il Torneo ha registrato la partecipazione di circa 250 persone, tra atleti, dirigenti di società, famigliari e staff organizzativo. Un ottimo traguardo insomma per l’Academy Basket di Sezze che ha collaborato attivamente alla realizzazione dell’evento con un lavoro molto impegnativo. La Presidente, Loretta Faticoni, ha sottolineato la sua soddisfazione dichiarandosi già pronta ad organizzare il 2° Torneo Monti Lepini a cui il prossimo anno parteciperanno più squadre: "La gioia e l’entusiasmo dei ragazzi - ha dichiarato - hanno ripagato tutti gli sforzi organizzativi, richiamano l’opportunità di un futuro proseguimento del Torneo". Alla manifestazione erano presenti il Vice Sindaco di Bassiano, Giovanna Coluzzi, e l’Assessore allo Sport di Bassiano, Lorenzo Bernabei che hanno portato il saluto del Sindaco e di tutto il Consiglio comunale. Il Vice Sindaco ha ribadito che questo tipo di eventi sono molto importanti per il coinvolgimento della comunità. Entrambi hanno garantito che sarà dunque compito dell’Amministrazione comunale collaborare anche l’anno prossimo rimarcando quanto lo sport svolga un ruolo decisivo in processi di aggregazione e di inclusività. Un sentito ringraziamento da parte della Presidente provinciale dell’US Acli va anche ai Cavalieri della Madonna del Colle di Sezze che "hanno allietato la giornata dei piccoli e dei grandi partecipanti con piacevoli passeggiate a cavallo. Una Giornata davvero speciale che racconta di uno sport dove prima del risultato conta il rispetto, il fair play, il piacere del gioco, la voglia di stare insieme".
Uno dei momenti della manifestazione sportiva a Bassiano
Bisogna avere più coraggio. Sono mature le condizioni per dare la cittadinanza ai bambini cresciuti in Italia. Si fa così in moltissimi Paesi Europei."Chi nasce qui, è di qui", ripete l'on. Laura Boldrini, firmataria della proposta di legge. Lo ius culturae, cioè il diritto alla cittadinanza basato sull'istruzione e sulla cultura, afferma che chi è nato in Italia e ha terminato almeno un ciclo di studi, ne ha diritto. Tale legge consentirebbe l'iscrizione all'anagrafe dello Stato di circa 800 mila nuovi italiani subito e altri 50 mila ogni anno. Si tratta di bambini preadolescenti immigrati, nati o arrivati in Italia entro i 12 anni ma esclusi dai diritti e doveri di ogni altro cittadino. A chi possono far paura questi bambini? A scuola cantano l'Inno d'Italia, sono orgogliosi del tricolore e della Costituzione. Sono compagni dei nostri figli e nipoti, giocano nei vicoli del nostro paese. La proposta di legge prevede che avranno un pò prima quello che comunque otterranno appena compiuti 18 anni. Non il sangue (ius sanguinis), non il suolo (ius soli), ma l'istruzione e la cultura (ius culturae) e cioè la capacità di comunicare, di relazionarsi, di convivere, di rispettare regole condivise, di partecipare alla vita sociale ed economica. Si tratta di un più elevato e consapevole principio di cittadinanza. I fautori del no collegano questo principio al problema della sicurezza. A parte che le statistiche dicono che gli immigrati regolari non delinquono più dei nativi italiani. Ma poi: che paura possono fare questi bambini se, come i loro coetanei, vengono educati al rispetto e alla tolleranza? L'interculturalità è lo strumento più importante per assicurare la convivenza civile e pacifica tra culture diverse. Grazie ad essa ciò che è diverso non ci fa paura perché lo conosciamo. E ciò comporta, inevitabilmente, la diminuzione della violenza verso e da parte dello straniero. L'interculturalità sarà, in futuro, l'unico percorso praticabile per gettare le basi per una convivenza tra culture diverse. La sicurezza si conquista confrontandosi con stili di vita e di pensiero differenti. Non ci possiamo permettere, in questo momento, di chiudere gli occhi e guardare indietro. La globalizzazione ci pone di fronte a problemi inediti e drammatici, ma possiamo governarla e farne un'occasione di maggior crescita e maggiore umanità. Inoltre, in un periodo di forte calo demografico come quello che da anni stiamo vivendo in Italia, non è sicuramente un male la presenza di bambini e bambine. Lo sanno bene le maestre di scuola materna ed elementare. Lo sanno bene gli insegnanti di scuola media. "SI', dunque, alla cultura dell'integrazione, NO alla cultura dello scarto!"(Papa Francesco).
Continua la querelle sullo stato dell'istituto Valerio Flacco di Sezze e sulla tempistica dei lavori iniziati. Dopo l'intervento del sindaco di Sezze, è il movimento Impronta Setina a replicare. IS ricorda al primo cittadino che la perizia strutturale dell'edificio è stata "richiesta dall’amministrazione solo dopo un consiglio comunale straordinario invocato dalla minoranza consigliare su istanza di Impronta Setina, dove l’amministrazione ha preso finalmente atto della reale situazione della scuola". Sulle accuse di allarmismo mosse dal sindaco IS chiarisce che "nessuno ha mai creato allarmismo ed anzi - affermano - abbiamo sempre chiarito i problemi della scuola riportando nei nostri “post” ed articoli di giornale, documenti e dati certi, impegnandoci nella loro ricerca e studiandoli con massima attenzione". Inoltre "il sindaco nel mese di dicembre 2018 – al cospetto dei tanti genitori presenti presso l’aula magna della scuola - durante i saluti istituzionali – affermava che le problematiche legate alla struttura erano state superate”. Perché allora con nota del 30 maggio scorso inoltrata alla Regione Lazio il sindaco riferiva della "situazione di criticità delle strutture che richiede di intervenire con estrema urgenza per evitare la chiusura a breve del plesso scolastico Valerio Flacco?". Il movimento dello Scalo conclude affermando che "in democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica e che quando si parla di problemi di tutti si deve necessariamente fare politica".
"In queste ultime settimane, siamo stati chiamati in causa piu' volte, come conseguenza dell'azione politica che si e' avviata a Latina tra LBC e PD. Ci teniamo a sottolineare alcuni aspetti che possono chiarire e far comprendere meglio il punto di vista di SBC in tutta questa vicenda politico-amministrativa. Anzitutto, Latina e' una realta' diversa da Sezze e quello che e' il percorso politico avviato tra LBC e PD, a Sezze, non e' mai nemmeno iniziato. Sono i fatti a chiarirlo perche' non ci risulta nessun comunicato ufficiale del PD che esprima l'intenzione di avviare un dialogo con SBC. Poi, la maggioranza consiliare di Sezze non e' monocolore PD e come piu' volte espresso, esistono “cartelli elettorali" con cui lo stesso PD deve fare i conti al suo interno". Sezze Bene Comune chiarisce la propria posizione su fantasiose ricostruzioni e ipotesi apparse nei giorni scorsi su quotidiani locali di un imminente ingresso di Rita Palombi ed Eleonora Contento in maggioranza e quindi di SBC in Giunta. SBC spiega che la "situazione, estremamente frammentata ed eterogenea, non fa comprendere quale sia l'idea di citta' che la maggioranza ha in mente e questo dettaglio non da poco, per noi e' fondamentale ed irrinunciabile al fine di perseguire un obiettivo comune". Per Palombi e Contento "lavorare nell'interesse collettivo non serve la presenza di SBC in maggioranza e non serve che SBC sieda in giunta ma, serve la politica di cooperazione autentica e siamo pronti a votare i provvedimenti amministrativi che riteniamo congrui con la nostra posizione. A Latina - conclude la nota SBC - auguriamo un buon lavoro nell'interesse della citta' con la stima di sempre nei confronti di Coletta ed LBC".
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La scuola resta l'unica Istituzione dove i bambini possano crescere e sviluppare sapere, educazione e conoscenza critica. La Scuola è l’istituzione adatta solo se resta un luogo vivo, accogliente, una casa comune dove si sta bene, si sta sicuri, si impara e si gioca, in una parola dove si cresce. Sulle condizioni in cui versa l'istituto scolastico Valerio Flacco di Sezze Scalo, l'amministrazione comunale ha il dovere di garantire sicurezza agli alunni, di dare loro tranquillità e garanzie. I genitori dello Scalo hanno fatto bene a costituirsi in un comitato di monitoraggio e verifica dei lavori. E' un loro diritto pretendere non solo sicurezza dei locali ma accoglienza, serenità, rispetto. Le parole del primo cittadino Di Raimo non aiutano in tal senso, anzi alimentano polemiche e aumentano quelle distanze di una frazione setina che si sente già abbandonata dalle istituzioni. Quando si parla di alunni, un sindaco dovrebbe evitare di leggere politicamente una iniziativa popolare, dovrebbe evitare di pensare a secondi fini. Le sue parole colpiscono più delle poche criticità strutturali esistenti nella scuola, perché mostrano una sorta di distacco da quelle che sono le richieste della comunità di Sezze Scalo, da quelle che sono richieste di maggiore presenza e sensibilità. Ecco alcuni passaggi delle dichiarazioni del sindaco Sergio Di Raimo anche su La Notizia Condivisa. "Capisco l'aspetto politico della questione e ritengo che la vera motivazione per la quale si vuole creare questo allarmismo è appunto una motivazione politica di chi sta cercando quel minimo di visibilità per prendere voti alle prossime elezioni. Purtroppo stanno cercando visibilità a spese di tutti quei genitori che,in buona fede, seguono i loro interventi e le loro iniziative". Lo stesso sindaco però, nel mese di maggio, aveva inviato una lettera alla Regione Lazio sollecitandola di finanziamenti per mettere in sicurezza l'Istituto scolastico, avanzando anche l'ipotesi di chiudere la scuola se non ci fosse stato un segnale da parte dell'Ente regionale. Se l'atteggiamento dell'amministrazione comunale in merito è stato "diligente" come afferma il Sindaco, noi gli siamo tutti grati e riconosciamo un senso del dovere e quella richiesta di maggiore sensibilità e vicinanza da parte delle nostre istituzioni che chiedono i residenti di Sezze Scalo. Aggiungere però che "quello di altri non ci pare perché ci sembra si voglia speculare sui bambini per fini squisitamente politico/elettorali" certamente non aiuta anzi peggiora ulteriormente il clima di nervosismo e di apprensione su quanto sta avvenendo alla Valerio Flacco di Sezze Scalo.
Domenica 13 ottobre l’US Acli di Latina prende parte alla seconda edizione della Giornata nazionale de “Lo Sport che vogliamo. Risorsa per le comunità”. Quest’anno il Comune ospitante è Bassiano. Grazie al patrocinio concesso dal Sindaco Domenico Guidi, alcune storiche società della Provincia di Latina come il Latina Basket, l’ASD MSG Minibasket Center, il Basket BEE di Sermoneta ma anche di società fuori dalla Provincia come Anzio Basket Club e la Polisportiva Roma Città Futura, si cimenteranno nella Tendostruttura di via Madonna degli Angeli, in un torneo a 6 squadre di minibasket categoria Aquilotti. “In accordo con il presidente dell’Academy Basket di Sezze, Cristian Di Lenola, grande amico di viaggio in questa avventura, l’abbiamo volutamente chiamato 1° Torneo dei Monti Lepini”. Lo sottolinea la presidentessa provinciale dell’US Acli di Latina, Anna Maria Tufano, richiamando la volontà e l’entusiasmo di crescere in questo settore – nuovo per l’US Acli – riproponendolo ogni anno con più squadre e, perché no, su più giorni. Una sfida interessante. Nella giornata del 13 ottobre non ci sarà solo il basket ma anche un gemellaggio tra due ASD griffate: US Acli, l’ASD Piccolo Ranch (una new entry) e la storica ASD I Cavalieri della Madonna degli Angeli. Entrambe metteranno a disposizione professionalità e competenze per allietare i convenuti con gradevoli passeggiate a cavallo. Sport e gioco, un ottimo connubio a contatto con la natura. Per l’US Acli un modo di stare insieme, di viversi come una grande vivace famiglia, sportiva, amicale, inclusiva, accogliente.
“Ormai stanchi di sentire solo tante parole e nulla di veramente concreto in merito ai lavori necessari per l’adeguamento del nostro Istituto Scolastico di Sezze Scalo, per volontà dei genitori degli alunni della scuola, riunitisi in questi ultimi giorni in diversi incontri, abbiamo deciso, quali componenti dei rappresentanti d’istituto e dei rappresentanti di classe di Sezze Scalo, di costituire un Comitato per il monitoraggio e verifica dei lavori attualmente in corso (rifacimento del solaio – zona transennata) e dei lavori da eseguire (edificio scolastico)”. Queste le parole che certificano la nascita del Comitato dei genitori degli alunni dell’Istituto Scolastico Valerio Flacco. “E’ necessario accertare le reali intenzioni dell’Amministrazione Comunale di Sezze in merito alle iniziative intraprese e da intraprendere per il nostro plesso scolastico. Apprendiamo, infatti, che sono finalmente iniziati i lavori (dopo circa due anni) per il rifacimento del solaio (zona transennata) ma questo – aggiungono - non può certamente renderci tranquilli poiché non vi è alcuna chiarezza, invece, in merito all’inizio dei lavori dell’edificio scolastico; quest’ultimi devono iniziare (meglio terminati) entro il mese di agosto dell’anno 2020 come prescritto da una “perizia tecnica” eseguita dal Comune di Sezze”. Il Comitato darà adeguate informazioni a tutti i genitori, onde evitare incertezze e allarmismi. “E’ di palese evidenza che, ad oggi, il Comune di Sezze non ha inteso mai chiarire la consistenza ed i termini dei lavori da intraprendere per il plesso scolastico. A tal fine - conclude il Comitato - rappresentiamo che dalla settimana prossima daremo corso ad una serie di iniziative per far sentire la nostra voce e, in particolare, con un presidio permanente presso l’esterno del plesso scolastico e dove invitiamo tutti i genitori a partecipare”. Il “Comitato” è aperto a tutti i genitori degli alunni che vogliano dare il loro contributo per coordinare le ulteriori iniziative e azioni da intraprendere.
"Leggo con un certo disappunto che nei giorni scorsi il mio nome è stato impropriamente affiancato ad un gruppo di consiglieri accusati di disertare abitualmente le sedute delle commissioni consiliari. Pur riconoscendo che la gestione politica delle commissioni va necessariamente migliorata, non posso consentire che passi il messaggio che la mia assenza all’ultima commissione servizi sociali, sia dovuta al mancato interesse per le tematiche in esame. Chi conosce i miei trascorsi politici sa bene quanto abbia a cuore i problemi dei cittadini e come io non mi sia mai sottratto al confronto per tentare di risolverli. Nonostante il lavoro e i vari impegni, ho sempre fatto in modo di garantire la mia presenza, tanto alle riunioni delle commissioni, quanto alle sedute di consiglio comunale. Purtroppo, però, nei giorni scorsi, ho subito un grave lutto familiare e non ho potuto prendere parte alla commissione in questione. Un’assenza, la mia, più che giustificata, in ragione alla necessità di stare accanto alla mia famiglia in un momento così delicato. Il modo in cui, inopportunamente, sono stato tacciato di assenteismo mi tocca profondamente". Con questa nota il consigliere comunale del Pd Armando Uscimenti chiarisce la sua posizione in merito alle ultime commissioni consigliari Servizi sociali andare deserte, sulle quali il presidente Mauro Calvano aveva bollato come becero il comportamento dei componenti effettivi. Uscimenti aggiunge: "Spetta ai cittadini valutare il contributo effettivo apportato da ognuno di noi per far fronte alle loro problematiche e, nel limite delle mie possibilità. Ritengo di aver sempre dimostrato attenzione e di essermi adoperato per partecipare al dibattito in tutte le sedi predisposte. Chiarita la mia posizione, mi preme in ultimo puntualizzare che, se è vero che l’assenteismo dalle commissioni è un serio problema che necessita di essere affrontato e arginato al più presto, lo è ancor di più l’assenteismo che imperversa nelle riunioni di consiglio comunale che è, per definizione, la sede naturale del dibattito democratico. In svariate occasioni è capitato, infatti, di rischiare di non poter istituire la seduta per mancanza di numero legale. Un comportamento, quello di chi puntualmente diserta le opportunità di confronto politico, inaccettabile sotto ogni punto di vista. In primo luogo perché si perde l’opportunità di discutere e affrontare collegialmente le problematiche della città ma soprattuto perché, sottraendosi dal dialogo nelle dovute sedi, si tradisce la fiducia che i cittadini che ci hanno accordato come loro rappresentanti".