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Si è costituito ieri il Comitato spontaneo denominato “Muro della tèra” finalizzato alla tutela dell’area paesaggistica in Piazza del Duomo di Sezze, dove sono in corso i lavori di realizzazione di un monumento dedicato a S. Lidano. Il Comitato, libero e aperto a tutti, ha ricevuto numerose adesioni e richieste di partecipazione alle iniziative che verranno intraprese. I firmatari hanno già protocollato una lettera indirizzata al sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, al presidente del consiglio comunale Enzo Eramo, ai consiglieri comunali tutti, al segretario comunale e al Prefetto di Latina. Nella lettera si chiede “di ritirare attraverso gli uffici competenti e gli organi di Polizia municipale, in autotutela, il permesso concesso per la realizzazione del monumento riferito in oggetto”. Ci si riferisce ovviamente al Monumento commissionato da Don Massimiliano Di Pastina che verrà eretto al centro del Belvedere setino, un’opera che ha ottenuto tutti i pareri favorevoli richiesti e successivi passaggi istituzionali deliberati dalla Giunta comunale il 1 e l’8 giugno 2018. Nelle missiva inviata alle autorità locale il Comitato scrive: “Non si tratta semplicemente di una statua da collocare in Piazza Duomo, ma di un vero e proprio obnubilamento della libera visuale del “Muro della tèra” (così chiamiamo quel luogo noi sezzesi), lo spazio libero ed infinito verso l’orizzonte, fino al mare e alle isole Pontine, che sorprende ed affascina tutti i visitatori della piazza. Per noi sezzesi quello spazio è molto di più di un largo calpestabile, di un marciapiede; ognuno ha ricordi legati a quell’affaccio ogni volta sempre più sorprendente. Ci sono storie, aneddoti, poesie dialettali e memorie intime che hanno visto quello stesso spazio occasione di riflessione e contemplazione… Forse (lo diciamo con dolore) quello è l’ultimo luogo incontaminato e non deturpato da orpelli e suppellettili architettoniche che è rimasto a Sezze, di un valore naturalistico e paesaggistico inestimabile”. Prima che sia troppo tardi e che quella statua possa diventare “oggetto contrastato di devozione e/o denigrazione, con indubitabile deturpamento del “Muro della tèra”, recando disonore a voi amministratori pro-tempore - eletti a tutela dei valori di questa comunità-, e a noi cittadini che non abbiamo fatto sentire alto e forte il grido del popolo impoverito di un bene pubblico unico” i firmatari chiedono “di ritirare, in autotutela, le disposizioni che hanno consentito l’avvio di quei lavori e lasciate l’intera area così com’è da tempo immemore”.

 

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta ai cittadini e al sindaco di Sezze Sergio di Raimo scritta da Vittorio Accapezzato, ex amministratore della città e docente in pensione.

"Egregi compaesani, come molti di voi, sto seguendo la questione della “non donazione”, ma della sola esposizione al pubblico della statua del nostro compatrono San Lidano che non per colpa sua prese il posto al suo predecessore San Luca di cui oggi si ricorda stentatamente la fiera. L’argomento, di cui gran parte dei cittadini sta disapprovando e manifestando le proprie osservazioni è un atto amministrativo varato dalla sola giunta comunale. I consiglieri eletti come nostri rappresentanti, nell’occasione dimostrano che hanno orecchie da mercanti dando la sensazione che sono fatti che non riguardano il paese ad eccezione della Palombi e Contento. Non è mia intenzione entrare nella polemica della scelta della collocazione che sotto ogni aspetto, permettimi sig. Sindaco, non è tra quelle migliori ed è molto negativa sotto ogni aspetto, per la qualcosa ci è molta criticità in paese. Voglio andare nella sostanza dei fatti. Leggo nella nuova delibera di giunta n.95 del 08.06.2018, che revoca la precedente n. 92 del 01.06.2018, di autorizzare il richiedente concittadino al posizionamento dell’opera (la statua) e che la scultura della stessa rappresentante santo patrono San Lidano resterà di sua proprietà, ossia reversibile. In data 16.04.2018 prot.3943, viene richiesto al Sindaco La realizzazione del monumento a San Lidano, da collocarsi nell’area ad uso belvedere della piazza di Santa Maria. Nella richiesta si precisa “ Il progetto è articolato in due lotti di lavori, di cui il primo riguarda la scultura e il relativo basamento: le risorse economiche necessarie per questo primo lotto di lavori sono messe a disposizione dal sottoscritto, donatore e proprietario della scultura, mentre per il secondo lotto - e cioè la completa riqualificazione della piazza, sempre secondo il progetto allegato - ci si impegna a ricercare fondi pubblici (statali, regionali, etc.) e privati (donazioni, sottoscrizioni, finanziamenti a scopi pubblicitari, etc.… “ Di che donazione si parla? Lo scopo della donazione ha uno strumento giuridico di trasmissione a titolo gratuito di beni da parte di un soggetto vivente. In pratica è manifestazione di volontà di una parte di arricchire l'altra parte senza corrispettivo. Lo spirito della donazione è in realtà il desiderio o l’opportunità di dare qualcosa alle persone a noi legate da affetti o da amicizia. Ha lo scopo di aiutare i propri figli, parenti, amici, ricompensare chi ti ha reso un servizio, fare beneficienza o donare un bene alla collettività. In questa richiesta, non vi è la volontà del donante di spogliarsi, per spirito di liberalità, di un proprio bene e non vi è interesse affettivo verso la cittadinanza. Resta solo una collocazione di una statua, su suolo collettivo, reversibile ai futuri suoi eredi. Ebbene, io avrei detto: se resta di sua proprietà portala a casa, non sottraggo parte del bene comune e lo metto a disposizione di soggetti particolari. A noi non riguarda. Grazie. Oltre a quanto detto, sindaco ti pongo una domanda a cui non potrai rispondermi con certezza .Finito il primo stralcio dei lavori cioè basamento e statua, per quanto tempo resterà la piazza del belvedere priva di pavimentazione e riqualificazione completa? Dobbiamo aspettare, che il concittadino riceva fondi pubblici, da privati, da sottoscrizioni ecc. A Sezze si dice: “aspetta cavallo mio che l’erba cresce.” Scusatemi lo sfogo".

 

Nella giornata di ieri, i militari della locale stazione, a conclusione di attivita’ d’indagine, hanno deferito in stato di libertà per  “Guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti” un 20enne  residente a Sezze. Lo stesso, alla guida del veicolo di proprieta’ del padre, senza aver mai conseguito la patente di guida, lo scorso 15  maggio , ha causato a Sezze un incidente stradale autonomo ed a seguito di accertamenti tossicologici effettuati presso ospedale Santa Maria Goretti di Latina, è risultato essere sotto l’effetto sostanze stupefacenti. Oltre alla contestazione al Codice della Strada per Guida senza patente,  il  predetto è stato trovato altresi’ in possesso di gr. 6,4 di hashish e pertanto è stato segnalato alla prefettura compente. L’ autovettura in questione, gia’ sottoposta a fermo amministrativo per altre violazioni, veniva sottoposta sequestro.

 

Addio belvedere di Santa Maria di Sezze. Addio a quel belvedere che conosciamo e che per secoli e secoli non è stato mai toccato da mano umana. Da pochi giorni, infatti, in uno dei luoghi più belli della città, con molto stupore dei fedeli e della comunità setina (dato che il sindaco di Sezze Di Raimo non ha mai ritenuto utile e importante comunicare alla città la realizzazione del Monumento in un luogo pubblico) sono iniziati i cosiddetti “lavori di riqualificazione della Piazza del Duomo e del Monumento di San Lidano” . Sì perché nel belvedere di Santa Maria verrà eretto un monumento dedicato al Santo Patrono donato da Don Massimiliano Di Pastina, direttore dell’archivio capitolare della Cattedrale e del Museo diocesano di Arte Sacra di Sezze. L’iter è iniziato nell’aprile dello scorso anno e l’opera, che verrà realizzata al centro del Belvedere, ha ottenuto tutte le autorizzazioni e pareri favorevoli del caso, a partire dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Frosinone, Latina e Rieti. Esiste anche una determinazione del Settore Urbanistica e una delibera di Giunta Comunale presieduta dal sindaco Di Raimo. Il progetto architettonico è di Ferruccio Pantalfini e l’importo dei lavori ammonta a 25 mila euro. Nella delibera approvata dalla Giunta Di Raimo si specifica che  “Le risorse economiche necessarie per la realizzazione del monumento saranno a totale carico di don Massimiliano Di Pastina e non vi è alcun impegno di spesa a carico dell’Amministrazione Comunale" e "don Massimiliano Di Pastina rimarrà l’unico proprietario della scultura di San Lidano D’Antena".  Il movimento civico Sezze Bene Comune, con le consigliere comunali Rita Palombi ed Eleonora Contento, ha presentato una interrogazione in merito e la stessa Palombi ha richiesto un accesso agli atti relativo al fascicolo dell’istanza e del Progetto della Statua.  Ad oggi al posto del Belvedere c’è solo una enorme voragine circolare, che occupa tutto lo spazio del Belvedere. Fortunati allora sono stati gli ultimi sposini che hanno potuto scattarsi l’ultima fotografia sul panorama più bello e mozzafiato della Provincia di Latina.

 

Giovedì, 16 Maggio 2019 06:15

Il Giro d'Italia a Sezze come una poesia

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Nonostante il vento e la pioggia battente nessuno, a Sezze, ha voluto mancare alla festa del Giro di Italia. Bambini, donne, anziani hanno dimostrato il forte legame che ancora hanno con la bicicletta. Noi, più adulti, lo abbiamo sempre seguito, in passato, alla radio e in TV, Ma quest'anno, vederlo dal vivo, è stato un  sogno che  si è realizzato. Con gli occhi spalancati e fissi sulla carovana di corridori che saliva le coste della collina che porta in paese. Sezze si è dimostrata all'altezza della situazione e degna di ospitare questo evento, in barba a chi sostiene che i sezzesi non sono meritevoli di nulla. E' stata una bella giornata che ha coinvolto tutti perché il mito della bicicletta richiama cadute dolorose, scivoloni, sudore e tanta fatica. Il ciclismo affascina ancora  perché è uno sport eroico, perché negli altri sport ci si può fermare, si può rifiatare, ma in salita, quando i muscoli ti fanno male, non ti puoi fermare perché se smetti per un solo attimo di pedalare torni indietro. Quando piove, quando nevica, quando c'è un caldo torrido, sei sempre lì, a correre. Il giro d'Italia è qualcosa di speciale, un appuntamento imperdibile, una corsa bellissima di circa 3500 Km, divisi in tre settimane, con solamente tre giorni di riposo. Si attraversano quasi tutte le regioni dello stivale, visitando le più belle città di Italia e paesaggi incantevoli e incontaminati. Si attraversano paesini e comuni, alternando strade urbane e splendide colline come quelle dei Monti Lepini. Per molti anni, sui muri delle vecchie case e lungo i tornanti delle strade si potevano leggere tracce di una passione popolare che tramutava un uomo in un mito, che raccontava la  storia dei ciclisti, come metafora di un Paese che vuole andare avanti. Coppi, il campionissimo, Bartali,  Moser, Pantani, per citarne solo alcuni. Gli italiani vogliono sempre sognare, vogliono sempre sperare in un mondo diverso e migliore. Allora il ciclismo si trasforma in  poesia e messaggio di impegno, di fatica e di rivincita. Come è fortunatamente capitato anche a noi sezzesi, con la gloriose imprese del campione  Filippo Simeone.

 

 

Alle 16.27 esatte il serpentone del 102° Giro d’Italia è giunto sopra a Sezze ed è stato subito giubilo per tutti. Nonostante l’incessante pioggia ed il freddo di questi giorni molti cittadini si sono portati con ombrelli e K-Way lungo tutto il tragitto della Quinta tappa e del percorso che da Sezze Scalo sino a via Roccagorga ha interessato il territorio comunale di Sezze. Una emozione grande per tutti, adulti e piccoli, per un evento unico. A Sezze il Giro più famoso della Penisola non era mai passato e chissà quando accadrà nuovamente. In molti potranno dire: " Io c'ero". La nostra comunità ancora una volta è riuscita a dare il meglio di sé, ha voluto esserci nonostante tutto, ha partecipato per pochi minuti alle sofferenze dei grandi ciclisti è stata lì con loro incitandoli a proseguire.  Una grande organizzazione per una breve ma intensa emozione. 

 

Torna a Sezze l’appuntamento primaverile ideato da Matutateatro e dedicato ai giovanti talenti del teatro contemporaneo italiano. Dal 16 al 19 maggio il MAT Spazio Teatro di Sezze (in via San Carlo 160) sarà il palcoscenico di PollineFest, un festival nazionale interamente dedicato alle nuove generazioni teatrali, inserito nell'iniziativa sostenuta dalla Regione Lazio “Matutateatro Officina Culturale dei Monti Lepini”.  «Siamo giunti al quarto anno di Polline» spiega Alessandro Balestrieri (Matutateatro), curatore del festival. «Dopo le prime due edizioni in cui era una rassegna teatrale, dallo scorso anno è diventato un festival che vuole concentrare il meglio delle “primavere teatrali” in quattro giorni consecutivi di spettacoli e incontri, concentrati nella sala del MAT Spazio Teatro, il nostro piccolo teatro, un luogo di frontiera che, nonostante le modeste dimensioni, negli ultimi anni ha visto passare il meglio della scena contemporanea italiana, e in altri luoghi del centro storico di Sezze». PollineFest si sta affermando come un importante palcoscenico per diverse compagnie emergenti provenienti da tutta Italia che contribuiscono a creare un'occasione di incontro, di scambio ma anche di riflessione sulla drammaturgia italiana contemporanea. «Fondamentali per noi sono le partnership avviate con altre realtà simili del panorama teatrale nazionale, come Strabismi Festival (Foligno), Inventaria (Roma), Teatro Argot Studio (Roma), CastellinAria (Alvito, Frosinone) e Dominio Pubblico. Importante anche la collaborazione con Fatti di teatro, una tra le più importanti realtà di critica e promozione teatrale attualmente presenti in Italia, che è social media partner del festival. Grazie a queste collaborazioni, accanto agli spettacoli, ci saranno anche momenti di riflessione, come una tavola rotonda sulla drammaturgia contemporanea emergente e un approfondimento dedicato al teatro sulla via Francigena» prosegue Balestrieri. Massima attenzione ai giovani anche in termini di pubblico con biglietti d’ingresso agli spettacoli dal costo contenuto, tra gli 8 e i 5 euro, per permettere a quanti più giovani possibile di seguire il festival senza particolari sforzi economici.

Nella serata del 13 maggio scorso a Sezze, i  militari del  nor di Latina - sezione operativa, a seguito attività info-investigativa, finalizzata a prevenire e reprimere reati legati agli stupefacenti, traevano in arresto in flagranza del reato di Detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti un 30enne del luogo. Il prevenuto, a seguito  di perquisizione  domiciliare, veniva trovato in possesso di un involucro in cellophane trasparente contente “gr.12.6 di sostanza stupefacente del tipo cocaina”, due pezzi di sostanza stupefacente del tipo “hashish” di gr.2.1,  materiale per il confezionamento, pesatura e taglio. Lo stupefacente è stato posto sotto sequestro, l’arrestato veniva condotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.

 

È ormai giunto alla nona edizione il premio di storia contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa -  ragazzo ucciso il 28 maggio 1976 dopo il comizio del parlamentare del MSI Sandro Saccucci - organizzato a Sezze dall’associazione culturale no profit “Araba Fenice”. Anche quest’anno l’iniziativa ha riscosso un enorme successo e ottenuto prestigiosi riconoscimenti: la Camera dei deputati ha assegnato alla manifestazione la sua medaglia celebrativa, la Regione Lazio, il Consiglio Regionale del Lazio e il Comune di Sezze hanno voluto conferire il loro patrocinio all’evento, mentre l’Università di Roma “Tor Vergata” e il suo Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico – sociali, dei Beni Culturali e del Territorio ne sono consulenti scientifici. La manifestazione si fregia, inoltre, della collaborazione con il Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di Rosa” e con “Misteri d’Italia” e ha la partnership mediatica di Lazio Tv. Gli appuntamenti, che sono partiti lo scorso giovedì 9 maggio presso l’Aula di Palazzo Montecitorio con la giornata dedicata alla memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi e l’incontro dei famigliari delle vittime con il Presidente della Repubblica, i Presidenti di Camera e Senato e altre Istituzioni, si protrarranno fino al 28 maggio, giorno in cui, in occasione del 43° anniversario della morte del giovane setino, sarà deposta una corona di fiori presso Largo Luigi Di Rosa.  In occasione del primo incontro che si terrà oggi alle ore 17.30, presso la Biblioteca comunale di Sezze, in Piazza Margherita, sarà inaugurata la biblioteca del Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di Rosa” che avrà particolare attenzione alla raccolta di libri, Tesi di Laurea e materiale audio-visivo sugli “anni di piombo”, consultabile previo appuntamento. Come ogni anno, scopo del concorso è infatti quello di approfondire la ricerca storica nell’arco temporale che va dal 1968 al 1980, con particolare attenzione ai cambiamenti sociali e culturali, ai movimenti politici, ai fenomeni eversivi e terroristici che hanno segnato la storia della Repubblica italiana e quindi ricordare tutte le vittime degli “anni di piombo”. Si articola in quattro sezioni: tesi di laurea specialistica o magistrale o vecchio ordinamento; tesi di dottorato di ricerca; libri; audiovisivi, documentari, video, film, short-film.  Presidente onorario del Premio è la sorella di Luigi, Mariella Di Rosa. L’ingresso ad ogni incontro è libero.

 

Nuove adesioni per la Lega Sezze. Il segretario comunale Roberto Reginaldi annuncia l’ingresso nel partito locale di Abele Casadei, artigiano setino. La Lega però chiude sin da subito a chi vorrebbe approfittare della stagione positiva del partito del vicepremier Salvini. “Tutti saranno ben accetti tranne a "qualcuno" che tenta di fare il furbo e che dalla politica ha  tratto solo benefici personali. A queste persone l'ingresso sarà sempre *out*, non abbiamo bisogno di opportunisti famelici pronti a saltare sul *carroccio*".