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Se ne è quasi perduta la memoria, ne avevo sentito parlare tanti anni fa da alcuni anziani. Mi hanno sempre incuriosito i racconti degli anziani, che sono i veri custodi dei ricordi, delle tradizioni, degli usi e dei costumi. Si tratta di due contratti verbali, chiamati in dialetto setino Metastàzzio e Patrattàuo. Sappiamo che fino a tutto l’800, ma anche per parte del 900, il grado di alfabetizzazione della popolazione era molto modesto. Questa condizione limitava la forma scritta di alcuni contratti agrari a vantaggio di quelli verbali, che venivano ufficializzati con una stretta di mano e alla presenza di uno o più testimoni. Con il termine dialettale metastàzzio si intendeva un contratto verbale tra le parti, con pattuizione del prezzo e delle condizioni; si concludeva in piazza o altrove, alla presenza di due o più testimoni. Oggetto del contratto poteva essere l’affitto di un terreno, una sòcceta (soccida, ovvero la fida del bestiame ad altri per il pascolo), una compravendita di alcuni capi di bestiame o di una partita di fieno oppure la commissione di determinati lavori agricoli con i buoi, ecc. Mi è stato raccontato un modo di dire dialettale, che si era soliti inviare all’indirizzo di un crocchio di persone che si attardava in piazza discutendo:   Ueeh, ma che state a fà i metastazzio?? Più singolare, oltre che curioso era invece i patrattàuo o patrattàvo (quasi certamente dal latino pater octavus). Forse non era un contratto vero e proprio, ma un modo per rammentare il puntuale pagamento dei canoni dovuti per il godimento dei beni ecclesiastici. I contadini venivano invitati nelle parrocchie a partecipare alla messa e durante i canti (uno di questi forse chiamato Pater Octavus) dovevano rispondere al sacerdote cantando, ad esempio, così: I tengo nà cèsa di S.Angelo alla Giariccia e ci tencheta dà quattro scodelle di grano agli annoooo!!!. Non è certo se si rispondesse anche Amen. I canoni dei contratti agrari, infatti venivano pagati quasi sempre in natura, ovvero con una parte del raccolto, e “una scodella” corrispondeva a circa Kg 2,5 di grano. La scodella era un recipiente in legno levigato di forma ovale e della capacità appunto di Kg 2,5 di grano, mentre la “cesa, era un appezzamento di terreno di modesta entità, concesso ai contadini dalle parrocchie o dalle confraternite, dietro corrispettivo di un canone o livello (dal latino libellus, libretto sul quale si registrava). Le cèse derivano il loro nome dal latino caesus, a, um, participio passato di caedo, coedere “tagliare” (alberi). Erano cioè dei terreni disboscati per la messa a coltura di  piante erbacee (grano, granturco, orti, ecc)

I Pink Floyd sono stati un gruppo musicale rock britannico formatosi nella seconda metà degli anni sessanta che, nel corso di una lunga e travagliata carriera, è riuscito a riscrivere le tendenze musicali della propria epoca, diventando uno dei gruppi più importanti della storia.[1][11]

Sebbene agli inizi si siano dedicati prevalentemente alla musica psichedelica[12] e allo space rock, il genere che meglio definisce l'opera dei Pink Floyd, caratterizzata da una coerente ricerca filosofica, esperimenti sonori, grafiche innovative e spettacolari concerti, è il rock progressivo.[12][13][14]

Nel corso degli anni la formazione dei Pink Floyd è stata guidata da tre figure predominanti, ognuna delle quali ne ha influenzato in modo sostanziale il percorso artistico: si tratta, in ordine cronologico, di Syd Barrett, Roger Waters e David Gilmour. Lo stile musicale del gruppo ha subito sostanziali cambiamenti in base al cambio di leadership; basti pensare alle radicali differenze tra lo stampo psichedelico di The Piper at the Gates of Dawn, il primo album del gruppo, influenzato dall'estro visionario e stravagante di Barrett, e gli ultimi, A Momentary Lapse of Reason e The Division Bell, influenzati da Gilmour e più melodici e formali, passando per la trilogia composta da Animals, The Wall e The Final Cut, permeata dal taglio più raziocinante e mordace di Waters.

Nel 2008 si è stimato che abbiano venduto circa 250 milioni di dischi in tutto il mondo,[15][16] di cui 74,5 milioni nei soli Stati Uniti d'America.[17]

Il gruppo, nato a Londra nel 1965,[18][19] viene fondato dal cantante e chitarrista Roger Keith "Syd" Barrett, dal bassista George Roger Waters, dal batterista Nicholas Berkeley "Nick" Mason e dal tastierista Richard William "Rick" Wright. Nel dicembre del 1967 si aggiunge al gruppo il chitarrista David Jon "Dave" Gilmour,[18][19] che si affianca e poi sostituisce definitivamente Barrett, progressivamente emarginatosi dal gruppo a causa del pesante uso di droghe e di una forma di alienazione.

Il gruppo, dopo essersi fatto notare grazie a lavori di stampo psichedelico, raggiunge la maturità con Atom Heart Mother e Meddle, e si afferma a livello mondiale con The Dark Side of the Moon e i successivi album, tra cui Wish You Were Here, Animals e The Wall, che consegnano i quattro alla storia del rock.[20] La formazione non subisce sostanziali cambiamenti fino al 1985,[19] escludendo una parentesi di alcuni anni in cui Wright figura solo come turnista.[18] Nel 1985 Waters abbandona il gruppo e i membri rimanenti, dopo aver vinto la breve battaglia legale per stabilire a chi spettasse continuare a usare il nome "Pink Floyd", pubblicano successivamente altri due album in studio: A Momentary Lapse of Reason e The Division Bell. La formazione cessa la propria attività nel 1995,[18] sciogliendosi definitivamente nel 2006, quando Gilmour nega ufficialmente la possibilità di una riunione.[21] Nel 2008, con la morte di Wright, si spengono di fatto le speranze dei fan di rivedere il gruppo dal vivo con tutti e quattro i componenti al completo. Tuttavia, il 5 luglio 2014 viene annunciata da Polly Samson, moglie di David Gilmour, la pubblicazione a ottobre dello stesso anno di un quindicesimo album in studio, The Endless River.[22]

I Pink Floyd hanno influenzato considerevolmente la musica successiva, da alcuni gruppi progressive degli anni settanta fino a musicisti contemporanei, come Nine Inch Nails,[23] Dream Theater e Porcupine Tree.[24]

Per festeggiare i 50 anni di carriera della band, nel 2016 la Royal Mail ha emesso una serie di dieci francobolli dedicati ai migliori album del gruppo.[25]

Nel nuovo Piano Triennale delle opere pubbliche 2019-2021 approvato nei giorni scorsi con apposita delibera dalla Giunta Comunale, l'Amministrazione di Priverno pone chiaramente al centro degli interventi le scuole anche se, c'è anche altro. Si tratta di un piano assai ambizioso che prevede l’impiego di ben 23 milioni 643 mila 319 euro. Di questi, ben 12 milioni 775 mila euro sono destinati ad opere in cantiere già durante il 2019. Il grosso delle entrare arriverà dai trasferimenti vincolati per legge, ovvero 11 milioni 867 mila euro (cui si aggiungono 7 milioni nel 2020 e circa 3,5 milioni nel 2021). Il Comune ci metterà del suo tramite un mutuo che contrarrà per un importo di 440 mila euro, mentre altri 368 mila euro arriveranno da capitali privati e 100 mila da stanziamenti di bilancio. La cifra prevista in entrata da capitali privati, è quella della vendita preventiva dei 334 loculi che verranno edificati nel settore VII del cimitero comunale. I 440 mila euro di mutuo sono destinati per la manutenzione straordinaria dell’ex scuola Baboto, oggi adibita ad uffici comunali (servizi sociali-servizi tecnici e Polizia Locale) per un ammontare di 270 mila euro e 170 mila euro per la manutenzione straordinaria della sede comunale e sala consiliare; i 100 mila euro di risorse di bilancio sono destinati invece alla ristrutturazione di viabilità comunale all’interno del centro storico. Per quanto riguarda i fondi di trasferimento già destinati, l’investimento più ingente, da 2 milioni di euro, riguarda l’intervento di messa in sicurezza della Scuola Media via Montanino. Le scuole assorbono anche due interventi da circa 1,5 milioni ognuno e sono gli interventi alla Scuola in località San Lorenzo e quella elementare di via Matteotti, così come 1 milione di euro per il plesso in via De Gasperi. Quasi 2 milioni, 1,8 per la precisione, verranno utilizzati per la tutela ambientale, ovvero la messa in sicurezza di Fosso Colandrea e Fosso Pruneto. Ammonta a 664 mila euro l’investimento per il campo San Lorenzo e a scendere di importo,350 mila euro per il rifacimento di strada Pratenuove, 385 mila per la riduzione del rischio incendi a Monte Saiano, Colle Zimarola-Olivastro. 
 
Luca Morazzano

Tema molto importante e purtroppo poco sentito dall’amministrazione comunale di Sezze è quello relativo ai rifiuti e alla raccolta differenziata in città. Pochi giorni fa la Giunta guidata dal sindaco di Sezze Sergio Di Raimo ha comunicato alla cittadinanza l’acquisto di 3 “postazioni di multi raccolta differenziata”. Si può essere d’accordo o meno con tale installazione ma resta un fatto inconfutabile: la raccolta differenziata porta a porta non funziona. Sezze, infatti, resta il fanalino di coda della provincia di Latina con una raccolta che si attesta al 20%, e la precedente istallazione di macchinette reciclaplastica è stato un fallimento: continuamente rotte o prese di mira da atti vandalici. Le campagne setine e le strade più isolate sono prese d’assalto dai lanciatori di sacchi e la sporcizia e l’icuria la fa da padrona. Sempre più spesso il circolo pontino di Lega ambiente posta foto di discariche, non solo di prodotti indifferenziati, ma di prodotti nocivi alla salute: eternit, guaine, calcinacci, pneumatici. I più sanno che l’estate è vicina e la maggior parte di quelle discariche sarà data alle fiamme con gravissime ripercussioni sulla salute dei setini. Come si può pensare che 3 postazioni risolvano il problema di un paese di quasi 30 mila abitanti con un territorio neanche tanto vasto ma sempre più abbandonato? Ultima in ordine di tempo in materia di rifiuti abbandonati, la denuncia di lega ambiente su una discarica nata sotto il naso del comando dei vigili urbani di Sezze e a ridosso della scuola di Via Piagge Marine. Tanti sono stati i proclami, rimasti tali, di alcuni consiglieri di maggioranza, che all’inizio della consigliatura hanno manifestato la volontà di risolvere il problema mediante la videosorveglianza. Ci sono le telecamere? Non ci sono?  Se ci sono perché non vengono visionate e comminate le giuste sanzioni? Tutto è poco chiaro. L'Amministrazione dovrebbe mettere a disposizione del cittadino le informazioni che gli sono necessarie per un corretto conferimento dei rifiuti. Non essendoci una legge né un modello condiviso su come attuare questa comunicazione, ogni Comune si organizza a modo suo: diversi, ad esempio, distribuiscono un prontuario sulla corretta differenziazione, magari insieme ai tipici sacchetti trasparenti della raccolta differenziata. In linea di massima, però, quando un Comune avvia la raccolta differenziata fornisce ai cittadini queste informazioni insieme agli strumenti necessari per la raccolta (sacchetti di colori diversi, bidoncini, contenitori per carta e cartone ecc.). Ovviamente non tutto funziona alla perfezione e la raccolta differenziata va meglio in contesti dove il cittadino si sente "seguito". A Sezze visti i risultati il cittadino oltre a non essere seguito, si sente abbandonato.

 

 

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