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Riceviamo e pubblichiamo una lettera-appello di una nostra lettrice. La signora B. ci parla dell’immondizia che è stata gettata e lasciata lungo il belvedere di via Piagge Marine: una vergogna nei pressi dell'asilo nido e del comando della Polizia Locale. 

La passeggiata anfiteatro - Piagge Marine è qualcosa da farti arrossire e vergognare e spesso mi piacerebbe voltarmi e guardare altrove. Immondizia buttata ovunque: è un biglietto da visita che non fa onore al paese. Si fanno belle le strade ma è come pulire e nascondere la sporcizia sotto un tappeto, che si gonfia fino a far uscire lo schifo che c'è. Ho sentito inglesi farsi le foto al bel panorama e abbassando gli occhi avere un forte disappunto tanto da sentirsi schifati, io mi sarei sotterrata ma ho semplicemente fatto cenno loro con la testa che avevano ragione. È vergognoso che quasi a due passi dalla stazione dei vigili, ma ancor peggio asilo nido, ci sia di tutto. Ormai molta immondizia sta in mezzo ad alberi di ulivo a vegetazione che la ricoprirà, io non credo non si possa fare nulla. Penso invece che se iniziassero a fare multe forse qualcosina cambierebbe. Chissà se in vista della Sagra del Carciofo non si decida di dare una ripulita ...è proprio una vergogna anche e soprattutto ambientale.

 

Nuova auto in fiamme nella notte a Sezze. E' accaduto in zona Piagge Marine ai danni di un'automobile parcheggiata nei pressi del tennis club. Sul posto i vigili del fuoco e una pattuglia dei Carabinieri di Latina Scalo. Dai primi accertamenti sembrerebbe un incendio di natura dolosa. Indagini in corso. Solo pochi giorni fa, sempre a Sezze, altre due macchine distrutte dalle fiamme sempre nella notte.  

A Priverno invece i militari dell’arma del luogo hanno identificato e deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione un marocchino 44 enne, gravato da precedenti di polizia. L’uomo è stato sorpreso in possesso di un ciclomotore aprilia “scarabeo”risultato provento di furto, perpetrato a Latina, il 09 febbraio del 2017. Il mezzo è stato restituito al legittimo proprietario.

 

 

 
 

Secondo incendio fuori stagione sui Monti Lepini. Nel tardo pomeriggio di ieri tra Sezze e Bassiano è divampato un incendio boschivo tra la Valle dei Santi in territorio setino e l'Antignana di Bassiano. Intervenuti con tempestività quattro operatori della VVA Sezze-Latina. A causa della notte, complesse le operazioni di spegnimento ma nonostante le difficoltà i volontari e i vigili del fuoco sono riusciti a domare i diversi focolai che hanno mandato in fumo un paio di ettari di terreno. Oggi si terranno le operazioni di bonifica. Il primo incendio fuori stagione si è verificato due settimane fa in località Mole Muti a Sezze, nel costone che si affaccia sull'omonimo lago.

E poi ti ritrovi a sfogliare il giornale ed ecco spuntare un cognome, Paccarié, che per molti non può significare nulla, ma a chi vi scrive ha trasmesso emozione, rievocando i racconti di mio nonno Enrico, grande tifoso della Rinascente Sezze. Tornando indietro nel tempo, esattamente alla stagione 1964/65, periodo del grande boom economico italiano, la squadra di mister D'Agostino acquistò tanti grandi giocatori, tra cui Sergio Paccarié. La Rinascente disputava il campionato di Promozione, aleggiando costantemente nelle zone di vertice. Vedere giocare quella squadra era uno spettacolo, sembravano dei circensi, addirittura Paccarié calciava le punizioni senza chiedere la distanza e in posizione china. Maglie bianco nere a strisce verticali ieri, maglie rossoblu a strisce orizzontali oggi, ma con una costante... Paccarié. Oggi è Gino a vestire la maglia della Vis Sezze, attualmente prima nel girone C del campionato regionale di Promozione e semifinalista in coppa Italia. Ha visto lungo il presidente Marco Gaeta sul classe '89, ex Nettuno. I compagni di squadra e la società lo definiscono un grande uomo spogliatoio e un valido portiere, sul quale mister Catanzani può fare molto affidamento. Nel suo profilo WhatsApp la foto del nonno, Gino, nel  cuore il sogno dell' Eccellenza.

 

Si ringrazia per la foto Vincenzo Faustinella (Sotto il segno del Leone - Storia del calcio a Sezze)

Sono già a buon punto i lavori per la realizzazione di un giardino sensoriale presso la scuola primaria Valerio Flacco di Sezze Scalo. Grazie alla passione di genitori e nonni in pensione, il progetto in pochi giorni sta prendendo forma. Si tratta di una iniziativa utile e interessante e vuole essere da stimolo per i piccoli dell’Istituto Scolastico ed è inserita in un progetto "Sapere i Sapori" dell'Arsial della Regione lazio. Nello stesso progetto è anche previsto un orto nella parte posteriore della scuola. La dirigente scolastica Carolina Gargiulo ha accolto subito la proposta per le finalità e i benefici che la stessa iniziativa potrebbe apportare agli alunni. E’ stato accertato infatti che un giardino sensoriale ha effetti terapeutici su chiunque e soprattutto su soggetti affetti da patologie o disabilità. I benefici si traggono dal contatto con la natura che avviene in un contesto idoneo, in modo particolare il giardino sensoriale ha effetti molto positivi sui bambini nella fascia di età compresa tra i 3 ed i 12 anni. “Nel giardino sensoriale - si legge in una ricerca - i bimbi possono sviluppare le loro percezioni sensoriali mentre giocano e mentre si prendono cura delle piante”.

 

In occasione dei festeggiamenti per la 50° Sagra del carciofo che si terrà il prossimo 6 e 7 Aprile, l’assessorato alla cultura del Comune di Sezze, con il delegato del sindaco Pietro Ceccano, ha programmato una serie di iniziative all’interno del territorio comunale tese a favorire le tradizioni popolari e folkloristiche, preservando le tradizioni e promuovendone lo sviluppo culturale e sociale soprattutto delle fasce più giovani.  Tra queste un concorso di poesie denominato “Sezze in Dialetto” che ha lo scopo di promuovere la conservazione e la valorizzazione del dialetto setino. Bene, benissimo... e poi? La verità è che l'assessorato alla cultura ed i settori cultura e attività produttive del Comune di Sezze non hanno idee e si limitano a riproporre una copia sbiadita di ciò che è stato pensato, ideato e realizzato nel corso delle passate edizioni. Gli anni però sono passati e forse è il caso di cambiare progetto, di valorizzare sì la tradizione ma in chiave moderna. Le uniche novità e stimoli culturali oggi provengono dal mondo dell’associazionismo e del volontariato. Grazie a tanti sodalizi setini e non e alla tanta e buona volontà di semplici cittadini, la Sagra avrà sicuramente spunti di originalità che difficilmente però verranno colti dagli organizzatori. Quella del 2019 dovrebbe essere una Sagra molto particolare, perché taglia un traguardo importante: mezzo secolo di tradizione. Ci sarà una programmazione adeguata? Gli uffici preposti avranno ideato una kermesse ad hoc? O sarà presentata la solita minestra con la trepidante speranza che siano altri ad organizzare eventi e spettacoli per i tanti turisti che verranno a visitare il nostro amato paese? Non basta compilare un calendario di eventi per sentirsi realizzati, servono idee e contatti con la comunità, occorre ascoltare la gente e stare in mezzo alla gente per rispondere alle loro richieste. Vedremo cosa sarà questa 50esima edizione della Sagra del Carciofo e soprattutto cosa resterà di questa festa popolare tanto attesa per tutto l'anno.

Nel consiglio comunale di Sezze di oggi, voluto dall'opposizione consiliare, è emerso con chiarezza la difficoltà dell'amministrazione comunale di dare risposte in merito ai punti all'ordine del giorno. In sostanza è stato ratificato ciò che si sapeva. Al centro della discussione il parcheggio che si sta realizzando in Piazza delle Regioni a Sezze Scalo e il taglio di diversi alberi sul territorio comunale setino. In merito al primo punto il consigliere Paride Martella, a nome dell’opposizione compatta, dopo le audizioni dei funzionari incaricati dei progetti ha posto un quesito al quale nessuno ha potuto dare nessuna risposta: il terreno dove sta sorgendo il nuovo parcheggio a raso è di proprietà dell'Istituto diocesano per il sostentamento del Clero e ad oggi non c'è alcun atto notorio che attesti l'acquisto dell'immobile da parte del Comune di Sezze. Detto diversamente: si sta realizzando un'opera su un terreno non comunale e  - come ha sottolineato Martella - non è detto che si arrivi mai all'acquisto dello stesso. Secondo l'opposizione, quindi, i progetti vari realizzati (tra cui quello esecutivo) e i lavori già eseguiti non sarebbero regolari. Per Martella vi è stata "una improvvisazione esagerata" in barba alle regole previste dalle legge. E’ vero le procedure sono in fase avanzata (due SAL su tre) ma l’atto non esiste come confermato dai funzionari intervenuti. Sull'altro punto all'ordine del giorno, ossia quello del taglio “indiscriminato” degli alberi in via Scopiccio, in Piazza delle Regioni, in via Melogrosso, in via Vallepazza, via Murolungo, Piagge Marine e in altre località, per una spesa complessiva di oltre 90 mila euro, l'opposizione ha incalzato la maggioranza chiedendo relazioni dettagliate sui lavori eseguiti e sulle ditte intervenute. Per la maggioranza si è trattato di interventi di somma urgenza a seguito del nubifragio del 29 ottobre scorso, per le opposizioni invece il taglio degli alberi sarebbe stato eseguito non rispettando le procedure previste in materia di rispetto e tutela dell'ambiente. La maggioranza che sostiene il sindaco Sergio di Raimo adesso potrebbe veramente scivolare sulla buccia di banana. Comunque la domanda da porsi alla fine della fiera resta una sola: cosa accadrà, le carte relative ai lavori a Sant'Isidoro e quelle del taglio degli alberi saranno o dovranno essere trasmesse alla Procura della Repubblica?

  

Programma

Saluti 

Carla Amici – Sindaco di Roccagorga

Onorato Nardacci – Presidente XIII Comunità Montana Lepini Ausoni

Introduzione dei lavori 

Cosmo Di Russo – Presidente Aspol  (Associazione Provinciale Produttori Olivicoli Latina)

Relazioni 

Manutenzione e cura degli oliveti

Annio Loccia – Agrotecnico

I parassiti  e le malattie dell’olivo

Alberto Bono – Agronomo

Sessione “L’olivo delle colline” 

Olio extravergine di oliva rappresentativi del 14° concorso “L’olio delle Colline. Paesaggi dell’extravergine e buona pratica agricola dei Monti Lepini, Ausoni e Aurunci”

Luigi Centauri – Presidente Associazione Capol (Centro assaggiatori Produzione Olivicole di Latina)

L’incontro è rivolto a tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo all’interno della filiera olivicola: produttori: frantoiani, tecnici oltre agli estimatori.

Il complesso architettonico dell'ex Collegio gesuitico e Seminario vescovile diocesano di San Pietro a Sezze, adiacente l'omonima chiesa, è diventato ormai un patrimonio gettato alle ortiche. Parliamo di una struttura risalente al XVI secolo che nel corso dei secoli è stata sempre al centro di movimenti religiosi e culturali centrali per tutto l'intero comprensorio. Dal 2015 il complesso è stato dichiarato inagibile a seguito di sopralluoghi e verifiche statiche come lo stesso vescovo S.E. Mariano Crociata ha dichiarato alla comunità in una sua visita apostolica l'11 settembre di quello stesso anno. Da allora, per problemi di sicurezza, il seminario e la casa parrocchiale sono inaccessibili e in meno di 4 anni l'incuria e l'abbandono hanno dato il colpo di grazia ad una struttura affascinante, straordinaria e a tratti misteriosa. L'ex collegio ha retto per secoli e secoli e vederla completamente abbandonata colpisce al cuore, così come il chiostro, sepolto da erbacce e in fase di deterioramento, per anni anche sede del ginnasio setino. Recentemente la confraternita dei Sacconi del Sacro Cuore di Sezze si è interessata delle condizioni della struttura, chiedendo e sollecitando interventi di riqualificazione. Ma sono in tanti a chiedersi il perché di una struttura così abbandonata. Basterebbe un concorso di idee per rilanciare un complesso in pieno centro storico, quale struttura ricettiva e polifunzionale. La curia, proprietaria di tutta l'opera, potrebbe e dovrebbe rilanciare l'ex seminario o affidarlo a terzi , magari cederla.  Oppure investendo direttamente su un bene tanto caro ad una comunità, legata al seminario da secoli.

Il consiglio comunale di Sezze nell’ultima seduta ha approvato, senza i voti dell’intera opposizione, il cosiddetto Piano Finanziario relativo alla gestione dei servizi di raccolta, trasporto e smaltimento rsu per l’anno 2019. Si tratta di un documento fondamentale e che rappresenta l'elaborato funzionale all’analisi dei costi previsionali dell’intero servizio. Nella esposizione dei dati quantitativi, la serie storica della produzione di rifiuti nel Comune di Sezze negli anni mostra un costante decremento della produzione totale con l’eccezione dell’anno 2013. Nell’ultimo anno, rispetto al 2017, si è registrato un leggero aumento. Anche se Sezze resta ancora fanalino di coda rispetto ad altri paesi della Provincia di Latina, i dati in possesso mostrano una tendenza che fa ben sperare. L’andamento della percentuale di raccolta differenziata dal 2011 al 2013 è stato decrescente. Dal 2014 al 2017 si è verificato un costante aumento, ma nell’ultimo anno si è registrato il secondo dato più basso di tutta la serie storica considerata: si è passati da un 22,82 % al 16,77% anche se va detto che i rifiuti raccolti in maniera indifferenziata sono spaventosamente maggiori rispetto a quelli raccolti in maniera differenziata.  Anche se in ritardo, insomma, rispetto ad altri Sezze indubbiamente sta andando verso la giusta direzione e cioè quella di una comunità che inizia a fare suo un senso civico diverso, tendente ad un maggiore rispetto per l’ambiente. Caso diverso nell’hinterland del paese dove sussistono purtroppo ancora vergognosi esempi di inciviltà e di mancato rispetto delle regole civili. Semmai l’amministrazione comunale dovrebbe premiare quei cittadini virtuosi incentivando ulteriormente il rispetto delle regole in materia di rifiuti solidi urbani e punire severamente i trasgressori (come è successo a Latina pochi giorni fa) con multe e azioni penali. Altro dato significativo, infine, è quello relativo agli utenti raggiunti dalla servizio di raccolta differenziata. In termini di popolazione servita il servizio porta a porta si rivolge a circa 15.800 utenti che in percentuale sulla popolazione residente di circa 25.000 unità rappresenta il 60% dell’intero. L’importo totale dei costi ammonta a € 4.046.171,61: questa cifra costituisce anche il dato di partenza da considerare per l’elaborazione delle tariffe di riferimento. L'ammanco sulla Tari invece è preoccupante: si parla di oltre un milione di euro ogni anno, per una percentuale del 25% di morosi: il Comune di Sezze dovrebbe incassare circa 4 milioni ogni anno ma ne incassa solamente 3.