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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

Non ci sarà alcuna sospensiva. Il collegio del Tar, riunitosi ieri pomeriggio, ha rigettato la richiesta di Don Massimiliano Di Pastina perché l'attività edificatoria eseguita dal sacerdote “non è sorretta da un valido titolo abilitativo”. Adesso se non ci saranno colpi di scena, la procedura di ripristino dello stato dei luoghi andrà avanti così come ordinato dall’ufficio tecnico comunale. Don Massimiliano Di Pastina aveva presentato il ricorso contro l’ordinanza 81 che lo obbliga, di fatto, allo smantellamento del cantiere aperto nel maggio del 2019. Nessun commento da parte del sindaco Sergio Di Raimo, primo grande sostenitore dell'opera poi rimessosi alla decisione degli uffici competenti.

 

 

Adesso che il Tar del Lazio ha accolto il ricorso del Sindacato Medici Italiani contro diversi provvedimenti della Regione Lazio, stabilendo che “l’affidamento del compito di assistenza domiciliare ai malati Covid del medico di medicina generale  risulta in contrasto con i decreti legge varati nello scorso marzo, ”la funzione di assistenza domiciliare ai pazienti Covid dovrebbe spettare unicamente alle Unità  Speciali di Continuità Assistenziale, istituite dal legislatore nazionale d’urgenza proprio ed esattamente a questo scopo“.  La Regione ha già deciso di ricorrere alla Consulta perché di fatto la decisione mina la filosofia assistenziale e di contrasto al Covid . Ricorrendo contro la sentenza del Tar, vuole quindi ristabilire il ruolo importante che ha voluto dare ai medici di famiglia nella lotta al virus. Interviene nel merito il consigliere comunale di Sezze Serafino Di Palma, nei giorni scorsi presente in una riunione dei comitati in cui hanno partecipato anche i sindaci del distretto Lt 4. Per Di Palma, ora più che mai, è indispensabile la figura delle USCA, lì dove i tagli alla sanità hanno depauperato soprattutto i distretti della nostra Provincia e in modo particolare la sanità sui Monti Lepini. “Il problema - afferma Di Palma-  nasce già nella prima fase della pandemia in quei territori che hanno pagato i tagli alla sanità. In quella prima fase sono nate le prime unità speciali che al Nord, in collaborazione con i medici di base, hanno prodotto ottimi risultati. Dobbiamo evitare assolutamente che i pazienti non gravi vadano negli ospedali già congestionati per le numerose emergenze, è importante che il paziente sia curato presso la propria abitazione come previsto per le Usca”. Il consigliere del Biancoleone ricorda che con il decreto legge del 9 marzo scorso il governo centrale aveva istituito le Usca in tutto il territorio nazione per ogni distretto con 50 mila abitanti. Adesso che la Regione Lazio punta sulle  Uscar il concetto non cambia. Di Palma chiede di estenderle anche nelle province appellandosi al governatore. “Chiamiamole come vogliamo  - conclude Di Palma- ma queste unità sono l’unica risposta che attendiamo da parte della Regione Lazio. Il governatore Zingaretti estenda le 100 Uscar previste per lo Spallanzani anche per i territori di Provincia che sono stati già declassati e abbandonati. E’ indispensabile istituire le unità speciale nei nostri distretti. Noi a Sezze abbiamo fatto la nostra parte approvando le due mozioni sulla sanità, spero che siano considerate e accolte”.

 

 

In uno dei momenti più delicati anche per la città di Sezze, a causa della diffusione incontrollata del covid 19, sono tante le preoccupazioni e i timori che crescono ogni giorno per quei lavoratori che sono costretti a lavorare a contatto con le utenze. Tra questi gli operatori ecologici della città, gli addetti alla raccolta dei rifiuti per conto della SPL Sezze. Tra di loro, visto l’andamento del virus, sta crescendo l’ansia ed il rischio di contagi ed è per questa ragione che chiedono maggiori tutele nell’espletamento delle loro mansioni. Nessuno di loro, da quanto ci risulta, è stato mai sottoposto a tampone e in molti casi la distribuzione delle mascherine e dei guanti non è avvenuta se non per diretta richiesta. Insomma gli operatori della SPL, anche appellandosi ai loro sindacati, chiedono di essere messi nella condizione di poter lavorare in piena sicurezza. Senza sollevare alcun tipo di polemica pretestuosa, gli operatori, soggetti a rischio come altri, chiedono ai vertici aziendali della SPL di considerare le loro richieste e quindi maggiore sicurezza: “Spesso le mascherine non ci vengono consegnate – ci hanno detto diversi operatori - e mai nessuno di noi è stato sottoposto ad un tampone. Siamo soggetti a rischio per il contatto diretto con i cittadini e chiediamo solo tutele sul posto di lavoro. Non vogliamo fare polemiche ma solo lavorare nella massima sicurezza”.   

 

 

In una nota diramata poco fa il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo ha annunciato la sospensione delle attività didattiche in ogni scuola di ogni ordine e grado fino a venerdì 20 novembre. Scuole chiuse quindi per un'altra settimana nell'intero territorio comunale per impedire ai contagi da covid 19 di diffondersi ulteriormente. Sul sito del Comune di Sezze a breve verrà pubblicata l'ordinanza sindacale di proroga della sospensione delle attività scolastiche. In uno sfogo sul suo profilo facebook il primo cittadino scrive: " Non riesco a capire le motivazioni per le quali, dopo aver superato la prima ondata , tutto il mondo si è fatto trovare impreparato a questa seconda ondata, compresa l'Italia che registra un numero di contagi giornalieri che fa paura, un sistema sanitario in grosse difficoltà e un numero di decessi che si mantiene alto. La perdita di affetti che abbiamo avuto nei giorni scorsi deve farci riflettere e soprattutto deve far riflettere chi ancora non si rende conto della DRAMMATICITÀ della situazione e continua a non indossare la mascherina e a non rispettare le distanze. Non vedo altra strada se non un aumento delle restrizioni. Mi rendo conto che queste creano anche danni diversi, di tipo economico, culturale e sociale ma senza la salute il resto conta poco o niente.  Se vogliamo vincere, se vogliamo che il mondo vinca contro questo nemico occorre essere bravi a rispettare le regole e fare sacrifici. Oggi ci comunicheranno la positività di altri 13 nostri concittadini, quasi tutti legati a familiari già refertati nei giorni scorsi".

 

Un uomo originario di Sezze di 72 anni è stato salvato dai Vigili del Fuoco di Terracina dopo la segnalazione di persona dispersa. E’ accaduto poco prima delle ore 15 di oggi quando la sala operativa prendeva contatti con la persona. La stessa dichiarava di aver perso l'orientamento e di non essere in grado di tornare dove aveva lasciato la propria vettura. L'umo forniva importanti indicazioni riguardo la località in cui si trovava inviando anche la posizione mediante applicazione di messaggistica istantanea con il proprio cellulare. Subito dopo, in una località collinare denominata Fontana Santo Stefano veniva inviata la squadra operativa VVF di Terracina che avviava il piano di ricerca. Necessario e fondamentale l'intervento del *drago VF125*, proveniente dal reparto volo VVF di Ciampino, il quale giunto sul posto anch'egli iniziava le ricerche dall'alto. Dopo poco la persona veniva individuata e recuperata dagli stessi elisoccorritori VF a bordo del drago 125. L'uomo fortunatamente era in buono stato di salute e veniva preso a bordo e  portato in zona sicura.

 

Il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, con ordinanza 108/2020 ha vietato questa mattina la didattica in presenza in tutte le scuole di ordine e grado di Sezze per tutta la settimana. La chiusura delle scuole infatti è stata prolungata fino al 13 novembre. In alcuni passaggi dell'ordinanza sindacale si legge: “Considerato che la situazione epidemiologica, a causa del diffondersi del COVID 19, ha avuto un eccessivo aumento nell’ambito del territorio e nell’ultimo mese si è registrato un numero rilevante di contagi con picchi fino a 24 nuovi positivi in un solo giorno; considerato che, dai dati attualmente in possesso,  è stata accertata la positività di soggetti che lavorano in ambito scolastico, sia direttamente che in ausilio per servizi inerenti l’attività didattica; vista la necessità di allentare la pressione/tensione negli ambienti scolastici che oltre alle positività vedono diversi bambini ed insegnanti in quarantena; ritenuto necessario prevenire ulteriori fenomeni di contagio, diretto ed indiretto in ambiente scolastico si ordina il divieto di didattica in presenza per le Scuole di ogni ordine e grado site sul territorio comunale, sia private che pubbliche, per i giorni 11,12 e 13 novembre 2020”.

 

Il presidente del consiglio comunale di Sezze, Enzo Eramo, nel corso dell’ultimo consiglio comunale ha proposto di dare un aiuto concreto a quegli alunni più bisognosi delle scuole di Sezze, fornendo loro tutta la strumentazione informativa necessaria, quindi PC o Tablet, per permettergli di partecipare alle lezioni da casa, come previsto per la DaD (didattica a distanza). La proposta del presidente dell’assise è stata accolta dall’interna aula consiliare e permetterà di salvaguardare il sacrosanto diritto allo studio per tutti. “Dare a tutti le medesime opportunità̀. Per questo sono contento che sia stata accolta durante l'ultimo consiglio comunale - ha affermato Eramo - la proposta di fornire computer e altri strumenti digitali a bambini e ragazzi di famiglie in difficoltà. Soprattutto verso coloro che con la didattica a distanza verrebbero privati di fatto del diritto all'istruzione. Alle scuole, che ringrazio per quello che stanno facendo, e ai servizi sociali il compito di individuare le criticità. Credo che sia opportuno segnare questo tempo difficile con una scelta che sia dentro la nostra cultura e la nostra storia".

 

 

Boom di contagi previsti per oggi nel territorio di Sezze. Lo comunica il sindaco di Sezze a più riprese sul suo profilo facebook. Il primo cittadino lancia un appello ai cittadini, chiedendo senso di responsabilità e rispetto delle prescrizioni e valuta la possibilità di chiudere le scuole di Sezze per due settimane. “É chiaro  -afferma - che l'unico modo che abbiamo per contrastare la corsa del virus è quello di rispettare rigorosamente i divieti e le prescrizioni che ci ripetiamo da mesi: indossare la mascherina; non fare assembramenti; rispettare le distanze; lavare frequentemente le mani e tutto quanto possa essere utile per frenare i contagi. Comunico che stiamo valutando la possibilità di ordinare la chiusura delle scuole per 14 giorni al fine di ridurre ulteriormente le possibilità di contagio. Nel frattempo lunedì pomeriggio si svolgerà una videoriunione con tutti i Sindaci della Provincia e i responsabili della Asl al fine di fare il punto della situazione”. Sempre Di Raimo nelle mattinata infatti aveva comunicato 23 casi di positività per il Comune di Sezze. “Il virus corre e noi dobbiamo fermarlo, dobbiamo contenerlo rispettando tutti i divieti e le raccomandazioni che gli esperti ci indicano. Ritengo, però, opportuno chiedere al Direttore Generale della ASL uno studio più approfondito dei cluster epidemiologici che riguardano il nostro territorio e un'attenzione particolare nella ricostruzione dei contatti avuti dai positivi. Voglio anche fare delle riflessioni di carattere generale. Avendo conoscenza diretta di molti concittadini che in queste ultime settimane sono stati riscontrati positivi al covid 19 - continua Sergio Di Raimo -  mi sento di poter dire che non sempre si tratta di essere irresponsabili e non rispettosi delle prescrizioni e/o divieti; Ci sono persone che lo hanno contratto per il tipo di lavoro che fanno, lavoro già di per se particolarmente esposto al pericolo. Ci sono persone che lo hanno contratto in famiglia non avendo la possibilità logistica del distanziamento. Ci sono persone che hanno rispettato le regole in modo maniacale e nonostante ciò lo hanno contratto; (forse ancora non conosciamo completamente le modalità di trasmissione). Mi sento di confidare nelle nuove misure restrittive che andranno in vigore dalla mezzanotte di oggi, nella speranza che già fra qualche giorno si possa riscontrare una flessione della curva epidemiologica".

 

 

Il consiglio comunale di Sezze, tenutosi ieri per via skype, ha approvato con 9 voti favorevoli la salvaguardia degli equilibri di bilancio che aveva avuto parere favorevole da parte dei revisori dei conti e non quello della commissione bilancio, seppur questo non vincolante come tutti sanno perché solo consultivo. Tutto liscio quindi per una prima variazione di bilancio che non ne esclude delle altre in futuro come ha dichiarato il sindaco. Dal punto di vista politico, invece, è stata fatta finalmente chiarezza tra i banchi della maggioranza. Il consigliere comunale Ernesto Carlo Di Pastina infatti nel momento della votazione ha abbandonato i lavori dell’aula comunicando di non essere stato coinvolto nella discussione della delibera approvata dai suoi colleghi della maggioranza. Di Pastina, oltre alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, non aveva votato nemmeno il rendiconto di gestione (come successo negli anni scorsi) perché assente, anche se  aveva già manifestato una presa di posizione nei confronti del sindaco. Ieri invece il capolista della lista "Di Raimo Sindaco" ha affermato che la maggioranza in qualche modo ha tradito il patto con gli elettori e che occorre riflettere su quanto accaduto. “ Io non faccio lo yes man a nessuno - ha detto - Dobbiamo riflettere a fondo sulla strada che è stata intrapresa per vedere se ancora ci sono le condizioni per un centro sinistra che possa rimanere fedele – ma non lo è in questo momento – al patto con gli elettori”. Stando a quanto comunicato, quindi, il consigliere comunale per coerenza dovrebbe uscire dalla maggioranza e passare tra i banchi dell’opposizione così come hanno fatto Calvano e Bernasconi con rispetto e trasparenza nei confronti degli ex colleghi di maggioranza e soprattutto degli elettori cittadini. Le posizioni di ambiguità lasciano il tempo che trovano e ormai è una vecchia storia che non interessa più a nessuno. Molto probabilmente il rapporto tra il sindaco, la maggioranza ed il consigliere comunale Di Pastina si è definitivamente incrinato a causa della vicenda del monumento al Belvedere, che vede il fratello Don Massimiliano Di Pastina in causa con il Comune di Sezze per quanto successo negli ultimi due anni.  

 

La seduta consiliare di ieri

 

 

In una delle ultime sedute consiliari, seppur con l’amaro in bocca, il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, ha “apprezzato” il gesto di chiarezza del consigliere comunale Mauro Calvano passato all’opposizione, riconoscendogli in tal senso una posizione inequivocabile dopo un periodo di ambiguità all’interno della maggioranza. Simile posizione assunta e riconosciuta da tutti oltre un anno fa dal consigliere comunale Giovanni Bernasconi. Non è così invece per altre posizioni di comodo all’interno della maggioranza, nemmeno si trattasse di un gioco con le istituzioni e con i cittadini. C’è chi infatti continua a mantenere i piedi in due staffe, facendo bello e cattivo tempo a proprio piacimento e ingessando così nei fatti una amministrazione comunale già zoppa, miope e poco lucida. I soliti giochetti insomma tipici di ogni consiliatura, atteggiamenti noti di chi vuole condizionare tutti secondo i propri obiettivi senza considerare altro. Essere l'ago della bilancia ed avere il potere di farlo nel momento giusto al posto giusto. Il sindaco, a questo punto, con uno scatto di orgoglio, dovrebbe fare chiarezza, chiedere la fiducia alla sua maggioranza ed avere il coraggio di affrontare la realtà così come si presenta oggi ad un anno e mezzo dalla fine del suo mandato. Che senso ha andare avanti e tirare a campare ed essere tirato per la giacchetta in ogni singola votazione? Oggi si torna in aula alle 16,30, sarà una seduta non pubblica, e si metterà a votazione la salvaguardia degli equilibri di bilancio e variazione di assestamento, senza i quali una amministrazione comunale non può proseguire il suo mandato. Cosa dobbiamo aspettarci? La solita manfrina e le solite assenze strategiche?

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