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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

 

Lunedì 2 novembre il plesso della Scuola secondaria di 1° grado in Via San Bartolomeo si Sezze, resterà chiuso per sanificazione. Le attività didattiche sono sospese e riprenderanno regolarmente martedì 3 novembre. La dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Pacifici Sezze-Bassiano comunica così la chiusura dei locali. Si tratta, ovviamente, di una procedura richiesta dalla Asl per i diversi casi covid presenti anche a Sezze. La Ds Fiorella De Rossi, sul suo profilo social, si lascia anche ad un sfogo e invita tutti a collaborare in un momento molto delicato e di difficoltà per tutti. “In poco più di un mese – si legge nel profilo pubblico della Preside -  già due interventi di sanificazione, 5 classi e 12 operatori in quarantena, organico docenti che va e che viene, difficoltà a gestire un orario completo per la scuola secondaria. Non è la Scuola che mi piace, ovvio, ma questo è. In quanto ai contagi in forte risalita... che dire? Ormai nulla. Sono mesi che si spendono parole. E' ora di fare silenzio e di fare, tutti, il nostro dovere”.

La Giunta comunale di Sezze, presieduta dal sindaco Sergio Di Raimo, ha affidato al Avv. Bianchi Domenico, l’incarico di rappresentare e difendere il buon diritto del Comune di Sezze nel giudizio “de quo” ed in ogni successiva fase esecutiva dello stesso relativamente al ricorso dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio presentato dal Direttore dell'Archivio Capitolare della Cattedrale e del Museo Diocesano d'Arte Sacra di Sezze, Don Massimiliano Di Pastina. Nel ricorso al Tar il Don, committente dei lavori per la realizzazione del monumento di San Lidano al Belvedere di Santa Maria, chiede l’annullamento dell’Ordinanza di demolizione delle opere abusive, dell’invito al ripristino dello stato dei luoghi, della diffida alla demolizione e dell’Ordinanza di sospensione dei lavori. Il sacerdote chiede, inoltre, un risarcimento di tutti i danni subiti e quantificati in €30.872,00. La storia insomma continua, e tra carte e atti lo spazio del belvedere resta occupato (da oltre un anno e mezzo) da un cantiere privato diventato ormai una discarica a cielo aperto. Nessuno immaginava che si arrivasse a tanto, alla deturpazione di un luogo straordinario, a beghe politiche e soprattutto ad una vicenda che aveva spaccato in due una comunità, tra favorevoli e contrari. Oggi molti si sono ricreduti perché alla fine quello che resta è una privazione per i cittadini di uno spazio pubblico nel cuore del centro storico, uno squarcio che resterà comunque nella storia religiosa e laica della nostra comunità.

 

 

Quando una discussione degenera è cosa buona e giusta fermarsi e ragionare a mente fredda, con maggior capacità di controllo sui propri istinti. Le chat e soprattutto i social network purtroppo non ci aiutano, anzi sono strumenti destinati sempre ad amplificare eventi e a fare da cassa di risonanza laddove, magari, “in presenza” questo o quello non sarebbe nemmeno successo. È accaduto in passato, sta accadendo oggi e accadrà in futuro, e ce ne dobbiamo fare una ragione, ma è sempre auspicabile che alla fine prevalga il buon senso e soprattutto non si cada mai nell’offesa e nell’invettiva personale. In questi giorni su facebook siamo stati spettatori passivi di un “botta e risposta” di pessimo gusto che va oltre la critica ad un modo di amministrare una città e a una visione dei problemi reali di una comunità. Abbiamo letto solo di attacchi personali che hanno avuto paradossalmente le medesime risposte di uguale sprezzo e sdegno. E’ veramente sconcertante e inquietante sapere che tutto ciò stia accadendo in una fase in cui anche la nostra comunità soffre, in un momento storico nefasto per tutti, in un periodo che, al contrario, ci dovrebbe vedere tutti uniti e solidali, in un clima di rispetto e collaborazione. Sembra di assistere ad una guerra di parole tra barbari che lottano per lo stesso obiettivo. Stiamo vivendo un disagio senza precedenti e leggere di ricorsi, di querele e di denunce fa male a tutti, soprattutto ai protagonisti di queste tristi e sbagliate storie.  L’appello che personalmente mi sento di fare, a chi è in grado di accoglierlo, è di deporre le asce e ragionare molto sul danno sociale e culturale che si sta producendo ad una comunità già debole e smarrita. Abbiamo tutti bisogno di punti di riferimento sani, abbiamo bisogno di confronti costruttivi e di idee utili per uscire dal pantano in cui siamo sprofondati. Siamo una città con l’acqua alla gola e senza collaborazione rischiamo di annegare. Se guerra deve proprio esserci, spero che ci sia sui valori e sulle proposte per Sezze e non su discorsi di lana caprina.

 

Tre classi in quarantena alla I.C. Pacifici Sezze-Bassiano per un caso di positività al Covid 19 di una docente. La dirigente scolastica Prof. Fiorella De Rossi, seguendo il protocollo sanitario richiesto, dopo la segnalazione alla Asl del nuovo caso setino, ha disposto quindi la quarantena per gli alunni della scuola media di Sezze fino al 25 di ottobre: si tratta di circa 40 alunni più gli operatori scolastici. Molto probabilmente gli studenti delle classi che hanno avuto contatti con la professoressa risultata positiva saranno sottoposti anche al tampone rapido così come gli altri professori e i collaboratori scolastici. Nell'istituto è stata già effettuata la sanificazione dei locali. Nessun allarmismo quindi per la scuola di Via San Bartolomeno ma necessarie e doverose misure di prevenzione.  

 

 

Nuovi sviluppi nella vicenda del cantiere al Belvedere di Sezze. Il committente dei lavori, Don Massimiliano Di Pastina, ha depositato presso il Tar la richiesta di ricorso per l’annullamento, previa sospensione cautelare, degli atti impugnati e in modo particolare della delibera n° 81 del 4 settembre scorso relativa alla richiesta di demolizione delle opere in cantiere da parte del Comune di Sezze. In sostanza il Don chiede al Tribunale Amministrativo Regionale di fissare una udienza in camera di consiglio al fine di emettere un provvedimento cautelativo urgente di sospensione dell’atto comunale. Nell’atto firmato dal responsabile dell’Ufficio Tecnico Vincenzo Borrelli si chiedeva al committente la demolizione delle opere, il ripristino dello stato dei luoghi e la restituzione dell’area del demanio civico alla pubblica fruizione. L’ordinanza ripercorreva tutta la vicenda amministrativa della Statua e seguiva la diffida allo stesso risalente al 24 luglio scorso che invitava il sacerdote a smantellare il cantiere. Proprio ieri era avvenuto il sopralluogo della Polizia Locale per verificare l’inottemperanza dell’ultima ordinanza e adesso arriva il ricorso al Tar. Insomma la vicenda già tormentata si ingarbuglia ancora di più. Da oltre 17 mesi l’area del belvedere di Santa Maria di Sezze è occupata da un cantiere abbandonato che adesso rischia di diventare come la fabbrica di San Pietro e soprattutto priva di un bene pubblico unico e straordinario una intera città e non si sa per quanto tempo ancora.

 

Don Massimiliano

 

 

La Ditta Enrico Baratta si è aggiudicata la gara di appalto per il trasporto pubblico locale del Comune di Sezze. Ieri la commissione di gara, presieduta dal Dott. Lidano Caldarozzi, ha deliberato l’aggiudicazione alla ditta locale che gestisce il servizio da oltre 30 anni. Escluse la Cialone Tour e la Schiaffini Travel, per motivazioni diverse. “Abbiamo confermato l’esclusione della Ciaolone Tour mentre alla Schiaffini Travel, avevamo chiesto giustificazioni in merito alla sua offerta anomala. Seppur prodotte – afferma Caldarozzi - la commissione non le ha ritenute congrue per il Comune di Sezze e abbiamo proceduto alla sua esclusione. Sulla base dei risultati della gara  - conclude il presidente di gara - abbiamo quindi aggiudicato alla ditta Baratta Enrico  la gara e trasmesso le carte al Rup”. Le ditte escluse potranno fare ricorso, in caso diverso o se eventualmente respinto, fino al 31 dicembre 2021 il servizio resta alla ditta Baratta.

 

“Anche quest’anno l’A.N.D.O.S. Comitato di Sezze è vicina alle donne nel mese dedicato alla prevenzione e conoscenza del tumore al seno.  Per ricordare a tutti quanto sia importante prevenire, in occasione dell’Ottobre Rosa, in linea con quanto accade in molte città del mondo, la città di Sezze illumina con questo colore il Monumento Della Pace sito in via Marconi. Nondimeno da quest’anno il Rosa abbraccerà anche il Lavatoio delle Fontane, in località Zoccolanti. Un luogo simbolico per le donne setine, che per secoli è stato un punto di incontro e di condivisione. Il Lavatoio è situato in una zona strategica della viabilità locale, nei pressi della quale si snodano le strade che interessano molta parte del territorio di Sezze. Questo faro rosa ci permetterà di diffondere ancora meglio il messaggio della campagna di prevenzione". Anna Maria De Renzi, presidente A.N.D.O.S. Comitato di Sezze, lancia con queste parole la Campagna Ottobre Rosa, un appuntamento fondamentale con la prevenzione e per la dura lotta contro il tumore al seno. Un’altra bella iniziativa di sensibilizzazione, in continuità con gli anni precedenti, che dimostra tenacia, forza e determinazione per lanciare un messaggio di speranza perché, come sostiene la De Renzi, “il tumore non va in quarantena, pertanto è importante non abbassare mai la guardia”. Per tale iniziativa l’A.N.D.O.S. ringrazia sia l’Amministrazione comunale e G.B. Rosella, presidente della SPL, per la sensibilità mostrata al riguardo. Ringrazia inoltre Giuseppina Campagna, l’AVIS di Sezze, che in segno di vicinanza e sostegno alla campagna di prevenzione della malattia effettuata da A.N.D.O.S., donerà a tutte le attività commerciali setine un fiocco rosa. “Purtroppo quest’anno lo screening, a causa dell’epidemia da Covid e delle misure restrittive adottate si prenoterà in maniera differente – annuncia la De Renzi - Le mammografie gratuite elargite dalla Regione Lazio- ASL-Latina, che coprono la fascia di età che va dai 45 ai 49 anni, non potranno più essere fissate dalle Associazioni presenti sul territorio, ma andranno prenotate direttamente alla Regione Lazio. Per prenotare una mammografia nel mese “OTTOBRE ROSA” bisogna rivolgersi al numero di telefono 06.164161840 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8:30 alle ore19:30, il sabato dalle 7:30 alle 13:00. Per prenotare bisogna essere in possesso della prescrizione medica riportante il codice di esenzione D01-Campagna di screening regionale. L’A.N.D.O.S ricorda  che si rende disponibile a fornire tutte le informazioni   possibili e che tutte le socie sono a disposizione delle donne che chiameranno al 392-3283461”. 

Anna Maria De Renzi

 

 

Chiuso Palazzo Rappini perché completamente inagibile. A seguito di un sopralluogo e della relazione conclusiva svolta dall’arch. Giuseppe Abbenda, la struttura di via Umberto è stata dichiarata totalmente inagibile. Il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo con apposita ordinanza ne ha vietato l’utilizzo dei locali a qualunque titolo, fatta eccezione per il personale autorizzato ad effettuare rilievi e interventi tecnici. Nella relazione di Abbenda si legge: “…la struttura evidenzia criticità sia dal punto di vista globale che locale”, nello specifico le problematiche riguardano “la capacità resistente dei maschi murari sia in condizioni statiche che sismiche; la capacità deformativa dei maschi murari in condizioni sismiche; la capacità resistente e di esercizio dei solai di interpiano”. L’antica e bella struttura oggi ospita la sede della SPL, quella della Compagnia dei Lepini ed il Museo del Giocattolo di Sezze. Nella stessa ordinanza il primo cittadino dispone che il settore tecnico del Comune di Sezze proceda all'esecuzione dei lavori di messa in sicurezza.

 

 

 

Clamoroso in aula consiliare. Il primo cittadino di Sezze, Sergio Di Raimo, perde un altro pezzo della sua maggioranza. E che pezzo ... In apertura dei lavori, poco fa, il consigliere comunale Mauro Calvano ha annunciato di lasciare la maggioranza che ha sostenuto con forza e determinazione sin dall'inizio. Il percorso dell'avvocato Calvano finisce oggi con una profonda amarezza e delusione nei confronti del sindaco Di Ramo, reo di aver avuto una visione miope e spesso autoreferenziale nell'amministrare la città. Con l'avvocato che passa all'opposizione, già a lavoro per mettere su una alternativa a questo governo, i numeri in aula per Di Raimo scendono a 10 compreso il sindaco, una maggioranza risicata e difficilmente gestibile considerato che anche il consigliere comunale Senibaldo Roscioli è in rotta con il suo gruppo (si è dichiarato indipendente) e l'altro consigliere comunale Ernesto Di Pastina è considerato dai suoi colleghi ufficiosamente fuori dalla maggioranza, anche perché non ha votato l'ultimo rendiconto di bilancio molto probabilmente per la vicenda della statua al belvedere. Certo nei banchi dell'opposizione c'è sempre chi potrebbe rappresentare la stampella del sindaco, come nel caso dei lavori al Belvedere. Ad esempio il consigliere Giovanni Moraldo (Biancoleone) che per sua stessa dichiarazione avrebbe votato con quella parte della maggioranza che sosteneva il progetto del Don, ma quello non potrebbe essere l'unico caso. Comunque il passaggio in opposizione di Calvano segue quello di Giovanni Bernasconi avvenuto un anno fa, Bernasconi ex braccio destro del sindaco e deus ex machina di molte liste che hanno portato Di Raimo a vincere al primo turno. Insomma Calvano e Bernasconi rappresentavano l'anima di questa amministrazione, ormai zoppa e completamente disorientata. Nel suo intervento di rottura l'avvocato Calvano ha dichiarato di aver "esaurito il suo credito di fiducia" definendo Di Raimo un "tappo" e un "ostacolo" dell'amministrazione e allo sviluppo della città, ed il sindaco dei "capricci", un sindaco che ha "lasciato i suoi consiglieri a se stessi". Dichiarazioni pesanti che lo pongono subito come antagonista per le prossime elezioni amministrative. Calvano infine ha invitato tutti a "staccare la spina". Mancano meno di due anni alla fine della legislatura e prima o poi si dovrà fare i conti sul cosa è stato fatto e cosa non è stato fatto. Forse proprio per questa ragione tutto porta a dire che questa amministrazione sia arrivata al capolinea. 

 

“Ringraziamo Opi Latina e la FNOPI per l’opportunità offertaci, abbiamo colto subito il valore di questa iniziativa ed il beneficio che poteva apportare alla nostra comunità per cui con l'amministratore della SPL di Sezze, avv. Gian Battista Rosella, non abbiamo esitato ad accettare la proposta di Opi Latina. Ringraziamo anche le infermiere selezionate per tale progetto che andranno a svolgere un ruolo professionale importante e delicato all’interno della nostra farmacia comunale. Ora più che mai, infatti, anche a causa dell’ emergenza sanitaria in corso, c’è bisogno di un’assistenza territoriale che sia il più possibile capillare e vicina ai cittadini e la figura del professionista infermiere è proprio quella giusta per ottimizzare tale percorso anche all’interno della farmacia. Ringrazio altresì per la disponibilità e l’attenzione dedicataci in tutte le fasi svoltesi finora il Dott. Antonio Mattei, Segretario Opi Latina.  Siamo sicuri che questo è solo l’inizio di un percorso che ci vedrà protagonisti di azioni rivolte sempre alla tutela dei diritti dei cittadini e la salute, quale bene primario, è uno dei diritti fondamentali di ognuno”. Così il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo in merito al progetto  “infermiere di farmacia” frutto del lavoro sinergico tra l’Ordine delle professioni infermieristiche di Latina e il Comune di Sezze. Il protocollo d’intesa prevede una compartecipazione economica tra gli enti finalizzata all’impiego della figura infermieristica all’interno della farmacia comunale di Sezze, gestita dalla SPL Sezze SpA,  che permetterà a tutta la popolazione del Comune di Sezze di poter usufruire di un servizio volto a potenziare l’assistenza sanitaria a livello territoriale.  Il presidente dell’Opi Latina, Nancy Piccaro, afferma: “Crediamo fortemente nella valenza di questo progetto volto a rafforzare quel rapporto di fiducia tra infermieri e cittadini. L’idea di istituire la farmacia dei servizi ed offrire così all’utenza il completamento dell’offerta sanitaria già presente nel territorio nasce nel 2012 con il Decreto Balduzzi che, tra le altre cose, mette le farmacie pubbliche nelle condizioni di poter erogare ai cittadini un’ampia gamma di prestazioni assistenziali tra cui, appunto, l’assistenza infermieristica”.  L’Ordine Provinciale di Latina non è nuovo a questa esperienza, già precedentemente infatti durante il mandato di Presidenza del dott. Maurizio Vargiu il protocollo d’intesa fu realizzato, nel 2017, con il Comune di Roccagorga in cui ricoprivo allora il ruolo di Assessore alle politiche sanitarie territoriali. All’epoca il progetto ebbe un enorme riscontro tra la popolazione che venne presa in carico dalla Dott.ssa Radicioli Liana con grande competenza e attenzione. “Ringraziamo anche il Comune di Sezze e la sua partecipata  per aver colto questa opportunità ed averla offerta ai propri cittadini. In verità – continua la presidente Piccaro - avevamo inviato la proposta a tutti i Comuni della Provincia di Latina dotati di una farmacia comunale, ma gli unici due comuni a dichiararsi disponibili sono stati Sezze e Roccagorga. Pertanto, ricoprendo io la carica di primo cittadino nel Comune di Roccagorga, per questioni di opportunità, abbiamo optato per la scelta nei confronti del Comune di Sezze e questo ha dato via ad un lavoro realizzato in splendida sinergia”.

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