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L'ex assessore Baratta invita il Don a collocare la statua nella Parrocchia di Santa Lucia

Giu 14, 2020 Scritto da 
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L'architetto Maurizio Baratta interviene sulla ormai nota vicenda dei lavori al Belvedere setino. L'ex assessore all'urbanistica della Giunta Campoli propone una soluzione veloce e ideale, e cioè invita Don Massimiliano Di Pastina a posizionare la Statua di San Lidano che lui donerà alla città nella sua parrocchia di Santa Lucia a Sezze.  "A suo tempo - scrive Baratta -  ho espresso le mie considerazioni dal punto di vista tecnico sulle procedure adottate, rilevando come fossero state lacunose così come molti altri hanno dichiarato pubblicamente. Manifestai una certa contrarietà per quella localizzazione, non tanto per le nebulose e poco trasparenti procedure tecniche, ma per motivi emozionali, gli stessi che il sindaco ha ricordato con dovizia di particolari durante il consiglio comunale e che mi hanno riportato indietro negli anni, quasi a toccare con mano uno spaccato di vita che anch’io ho vissuto, luoghi e persone che avevo dimenticato e che sono riapparse nei miei pensieri. E’ nella prerogativa del consiglio comunale decidere quale soluzione adottare. Voglio auspicare che si faccia con celerità così da riconsegnare quello spazio alla città e senza che ci siano celebrazioni di vittoria da parte di nessuno ma, agendo con un forte senso di responsabilità che la decisione richiede. Sono evidenti gli aspetti sociali che questo argomento ha creato, in particolare, la discussione sul posizionamento della statua del Santo patrono, sta generando una profonda divisione all’interno del paese. Un argomento che ha catalizzato l’interesse di buona parte della città e non solo". Per Baratta il consiglio comunale è sovrano nelle decisioni, e sarà quest’organo istituzionale a dover decidere se collocare o meno la statua sul belvedere. "In ogni caso - aggiunge -  è legato all’adozione di provvedimenti di atti che non dovrà lasciare alcun dubbio sulla legittimità di quest’ultimi, considerato che gli interventi pubblici, come quelli privati che risultano difformi alla normativa urbanistico-edilizia, sono soggetti al potere di annullamento regionale entro dieci anni dalla loro adozione". L'ex assessore ritiene che sia giusto che la collocazione della statua sia vincolata al "riavvio delle procedure con un intervento pubblico dopo aver acquisito la proprietà della statua al patrimonio dell’ente. L’altra ipotesi, che personalmente reputo quella più opportuna, - chiarisce -prevede la possibilità di localizzare la statua in un luogo diverso procedendo al ripristino dello stato dei luoghi sul belvedere".

Ed ecco la proposta di Baratta:

"Conosco Don Massimiliano Di Pastina, sacerdote, parroco, responsabile capitolare, stretto collaboratore del vescovo, persona di grande cultura, e come me parrocchiano di Santa Lucia. Santa Lucia è la più ampia e popolosa parrocchia del comune di Sezze. La sua chiesa in via Sedia del Papa, è stata costruita pochi anni fa, con alcune parti ancora in fase di ultimazione. Si affaccia direttamente su quella pianura dove il santo ha vissuto. Perché non prendere in esame la possibilità di collocare la statua all’interno del cortile della chiesa di Santa Lucia, affacciato verso la pianura? Con un semplice titolo edilizio in area privata, e vista la celerità con la quale si rilasciano i pareri della soprintendenza e considerato che non occorre un basamento alto perché il santo deve stare con “i piedi a terra in mezzo alla gente”, in breve tempo,  la statua potrebbe essere posizionata. L’importo preventivato, decurtato delle spese per la realizzazione della statua sarebbe sufficiente a collocare il santo patrono nella nuova posizione e nel contempo a ripristinare lo stato dei luoghi al “ muro della tera”. E se la somma prevista dovesse essere insufficiente, sono certo che la generosità dei fedeli non faccia mancare un contributo".

Pubblicato in In Evidenza
Ultima modifica il Domenica, 14 Giugno 2020 07:41 Letto 1680 volte
Alessandro Mattei

Direttore Responsabile

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