E’ fuori dubbio che il vero vincitore di queste elezioni amministrative sia stato il dott. Pietro Del Duca, che con le sue 601 preferenze ha trascinato tutta la sua Lista Lucidi Sindaco e l’intera coalizione ad un successo elettorale straordinario e inaspettato. E’ la dimostrazione evidente che grandi personalità, senza l’aiuto di nessuno, possono veramente fare la differenza e trainare un intero gruppo politico. A Sezze non è la prima volta che questo succede. Analizzando il voto amministrativo dal 2007 ad oggi scopriamo che i cavalli da tiro ci sono sempre stati e hanno fortemente condizionato il dato amministrativo. 14 anni fa infatti, nelle elezioni amministrative che portarono al successo elettorale al primo turno un giovane Andrea Campoli, ci fu un esercito di candidati che sfiorarono tutti le 400/500 preferenze personali (allora non c’era la doppia preferenza). Per la sua coalizione il più votato di tutti fu Nino Zeppieri in lista con la Margherita, prese 475 preferenze personali. Ma nel 2007 il più votato di tutti in assoluto fu Rinaldo Ceccano per la lista Per Zarra Sindaco, Rinaldo Ceccano prese 492 preferenze. Cinque anni dopo, nel 2012, Campoli venne riconfermato sindaco con il 70.2 %. In quella tornata elettorale il Pd prese 7 seggi e il più votato in assoluto fu proprio un travolgente Sergio Di Raimo con 747 voti personali. Simile copione nelle elezioni amministrative del 2017 dove, per la prima volta subentrò la doppia preferenza (uomo/donna). Nelle amministrative che portarono alla vittoria al primo turno del sindaco Sergio Di Raimo con il 54% delle preferenze il più votato fu Enzo Eramo con 749 preferenze, altro grande big delle preferenze. Insomma corsi e ricorsi storici.