Prima da rifare. Tanti impacci e tensione. L’emozione del primo giorno di scuola gioca brutti scherzi. Fare brutte figure può anche servire a crescere e sappiamo che da oggi ci sono altre persone che hanno capito che la buona volontà non basta. Nella prima seduta consiliare sicuramente tanti imbarazzi, tanti momenti di “adesso che devo fare” o “adesso che devo dire” ma era comprensibile ed era immaginabile vedere facce di stucco e neo consiglieri comunali imbambolati. Pochi gli interventi in aula, neppure da parte di chi sui social continua a fare la parte da leone mentre oggi in aula è rimasto in un silenzio tombale. Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare… ma è pur vero che nessuno nasce imparato e oggi ne abbiamo tutti piena e maggiore consapevolezza. Sicuri che i consiglieri comunali ce la metteranno tutta, sicuri che il sindaco Lucidi ci metterà anima e corpo, straconvinti che il presidente del consiglio comunale Del Duca sarà garanzia di imparzialità, auspichiamo che le successive sedute consiliari siano di altro profilo e livello e consideriamo quella di oggi una sorta di sound check, un giro di prova per avviare la macchina amministrativa a miglior corsa. Se tra i banchi della maggioranza, infatti, pochi sono stati gli interventi e poco il coraggio di parlare (tra questi solo Pasquale Casalini), in opposizione ha tenuto banco Serafino Di Palma, critico in apertura sulla delibera incompleta di incompatibilità e ineleggibilità di qualche consigliere e poi durissimo sulla “restaurazione” della Giunta (zoppa) e sulla nomina dell’assessore Bernabei. Più morbidi i consiglieri Armando Uscimenti e Sergio Di Raimo, motivato Orlando Quattrini e in osservazione Ferrazzoli. Diamo tempo alla nuova amministrazione comunale di agire e operare, la responsabilità per chi siede in consiglio è veramente tanta, per non parlare del peso delle scelte che avranno i nuovi assessori. Forse però qualcuno ancora non lo ha capito. Se così fosse sarebbe molto grave.