Sempre la stessa storia, il solito refrain che si ripete da 6 anni. Il Comune di Sezze con delibera n. 5 del 12 gennaio scorso ha richiesto nuovamente alla tesoreria comunale Unicredit un’anticipazione di oltre 6,7 milioni per l’esercizio finanziario 2021. Quella del 2020 ammontava a 6.546.607 di euro. “Il ricorso alle anticipazione di cassa - affermano in un comunicato stampa Paride Martella e Serafino Di Palma – rappresenta un indice sintomatico di incapacità da parte dell’ente di far fronte ai pagamenti con le entrare ordinarie. La reiterazione dell’anticipazione è senza dubbio un elemento negativo della gestione finanziaria del Comune di Sezze che diviene ancora più preoccupante per il mancato rispetto dei parametri di deficitarietà strutturale”. Insomma il sindaco Sergio Di Raimo, che ha tenuto per sé la delega al bilancio e che la detiene da anni, taglia sempre corto e chiede anticipo di cassa sul quale ovviamente il Comune di Sezze e quindi i cittadini pagheranno gli interessi. Il gruppo consilaire Biancoleone ricorda al primo cittadino che “l’anticipazione di tesoreria deve essere una forma di finanziamento a breve termine alla quale si deve ricorrere eccezionalmente per far fronte a momentanei problemi di liquidità e non deve rappresentare uno strumento di gestione ordinaria della carenza di liquidità”. Per Di Palma e Martella vanno riorganizzate le poste di bilancio e ridotte le spese, e vanno ridotti i costi di molti servizi senza far diminuire le prestazioni.