Riprendono le attività all’interno del centro socio-educativo diurno “Carla Tamantini” di Sezze, da 15 anni strumento fondamentale per le gestioni delle criticità legate ai Servizi Sociali che fa capo ai servizi della SPL Sezze. Dopo le difficoltà riscontrate nel periodo della pandemia, ora la situazione è tornata alla normalità, con numeri di iscritti e di attività svolte durante la settimana che in certi casi superano anche quelli pre-emergenza sanitaria. 21 gli utenti, tra i 20 e i 50 anni, accolti quotidianamente dal centro diurno e, come detto, tante le attività e le iniziative messe in campo. Tra queste il progetto chiamato “La Matassa”. “Grazie a questo progetto - spiega Alessandro Grossi, psicologo e responsabile del centro “Tamantini” - si è aperto un proficuo dialogo con la dirigente scolastica dell’Isiss, Rossella Marra, dopo che la stessa ha contattato il centro per ragionare sulla situazione degli ex studenti della scuola che volevano intraprendere un percorso nel centro. È Iniziato, quindi, un percorso proprio all’interno della scuola con l’obiettivo di sostenere i più giovani e i soggetti più autonomi, anche nell’ottica delle azioni che si dovranno mettere in campo sui temi del “Dopo di noi” e sul progetto “Setia Factory”. Si inizierà con un gruppo di ragazzi a lavorare su un cortometraggio. I ragazzi verranno seguiti sia nelle attività interne che esterne. Il progetto, va ricordato, nasce da una serie di proposte avanzate dalla Anvvfc Protezione Civile e che è stato accolto da noi con grande piacere mettendo in campo una organizzazione comune”.