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Domenica, 22 Dicembre 2024 07:28

Il racconto dei pastori

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La luna veleggia nel cielo gremito di stelle e la sua luce pallida copre come un manto le campagne che circondano Betlemme.
 
Gli alberi spogli proiettano ombre cangianti al soffio di un vento teso e freddo.
 
Accompagna il rumore cadenzato dei miei passi sul terreno sassoso l’eco lontana dei versi degli animali notturni, il belare delle greggi ricoverate nelle stalle per la notte, il latrare dei cani e il rimbombo sinistro della guerra che insanguina questa terra bellissima e martoriata.
 
Il sentiero che percorro conduce ad una piccola casa di pietra grezza, addossata all’aspro crinale di una collina. Un muretto malandato cinge lo spiazzo antistante. Sulla destra, poco distante, si erge una tettoia larga e bassa, le cui pareti sono chiuse con assi di legno, adibita a ricovero notturno per gli animali.
 
L’odore del gregge si mescola a quello dell’erba umida, in un miscuglio inebriante.    
 
La porta della piccola casa si apre improvvisa e sulla soglia compare Acab, il quale si porta un braccio alla fronte, cercando di ripararsi dal bagliore della luna, la cui luce è così viva da abbacinare l’uomo proveniente da quel luogo chiuso e oscuro. Sento su di me i suoi occhi scuri e profondi penetrarmi. Appena qualche secondo e distoglie lo sguardo, si volta all’indietro e chiama i compagni. Dietro di lui emergono dal buio due uomini dalle barbe ispide, di età diverse, uno giovane e l’altro canuto.
 
Mi avvicino lentamente.
 
Acab con un gesto mi invita ad entrare. 
 
L’interno della casa è illuminato dal bagliore del fuoco che scoppietta allegro in un angolo.
 
Seggo su uno sgabello sbilenco.
 
Il più giovane dei compagni di Acab mi offre del pane raffermo e del formaggio.
 
- Hai fatto un buon viaggio?- mi domanda Acab.
 
Mi limito ad un cenno del capo.
 
L’uomo sorride e prosegue: - Non avrai mica paura di noi….-.
 
- Perché dovrei?- replico prontamente.
 
- Godiamo di pessima fama – riprende – Siamo tenuti ai margini, considerati impuri, oltre che ladri, violenti e assassini -.
 
- A dispetto di tutto e di tutti siete stati i primi destinatari dell’annuncio della venuta del Messia – vado subito al dunque.   
 
- E’ incredibile, vero?-.
 
- Cosa accadde quella notte?- domando mentre trangugio un pezzetto di formaggio.
 
- Uno strano bagliore squarciò il buio della notte. Incuriositi e intimoriti, uscimmo di casa con torce e bastoni. Una luce scintillante ci venne incontro, sembrava camminasse sui raggi della luna. All’inizio non riuscimmo a capire cosa fosse, ma poi assunse sembianze riconoscibili: era un angelo di Dio! Cademmo con la faccia a terra, schiacciati da quell’apparizione incredibile-. 
 
- L’Angelo vi parlò?-.  
 
- Udimmo come una voce che diceva. “Non temete. Vi annuncio una grande gioia per voi, per Israele e per tutti gli uomini della terra. Oggi, nella città di Davide, è nato il Salvatore. In una stalla troverete un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia di animali, poiché nessuno gli ha offerto un tetto a Betlemme” – si ferma un momento. I suoi occhi sembrano perdersi nel mare dei ricordi. È solo un attimo e poi riprende: – All’improvviso lo sfavillio della luce aumentò, divenne accecante. Apparve una moltitudine di angeli che cantavano e lodavano Dio. Il suono meraviglioso della loro voce si allargò per tutta la campagna insieme alla luce che li avvolgeva, per poi pian piano attenuarsi e dissolversi. Gli angeli sparirono dalla nostra vista. Eravamo pieni di stupore e non sapevamo cosa fare. Ci interrogammo l’un l’altro e alla fine decidemmo che dovevamo andare a cercare il bambino, il Messia, di cui l’angelo ci aveva parlato -.
 
- Abbandonaste le greggi che avevate in custodia?-.
 
- Dovevamo obbedire alla parola di Dio – taglia corto Acab - Dopo aver chiuso la tettoia e il recinto ed esserci assicurati che le pecore non potessero uscire e disperdersi nei campi, ci incamminammo alla luce della luna e delle torce, portando con noi latte, formaggio e qualche pelle conciata -.
 
- Sapevate già quindi dove si trovava?-.
 
- Quel giorno Levi aveva incontrato Giuseppe e la sua giovane sposa che vagavano alla ricerca di un alloggio. A Betlemme non c’era posto e Maria sembrava prossima al parto, così indicò loro un ricovero di fortuna per la notte -.
 
- Fu l’angelo a indicarvi il figlio di Giuseppe e di Maria come il Salvatore?-.  
 
- Le sue parole non lasciarono spazio a dubbi o incertezze –.
 
- Raccontami ti prego…..-. 
 
- Giunti alla stalla ci fermammo, incerti sul da farsi. Tobia prese coraggio e spiò all’interno attraverso un pertugio. Cosa vedi? Gli chiesi, ma sul momento non rispose. Era estasiato. Dopo un po’ sussurrò: “Vedo una donna giovane e bella e un uomo curvi su una mangiatoia e sento il pianto di un piccolo bambino. La donna gli parla con voce dolcissima”-.
 
- Immagino che non vi siete limitati a spiarli attraverso il pertugio….-.
 
- Giuseppe si accorse della nostra presenza e venne alla porta. Riconobbe Levi e ci invitò ad entrare. Ci prostrammo a terra e adorammo il Figlio di Dio. Poi offrimmo loro le povere cose che avevamo portato con noi – Gli occhi di Acab si illuminano – Maria era bellissima!-. 
 
- Maria e Giuseppe come reagirono?-
 
- Giuseppe ci ringraziò per i doni e con voce commossa si scusò: “Siamo poveri anche noi e non possiamo contraccambiare la vostra generosità”. Levi allora intervenne: “Il Signore ci ha già compensato donandoci questo Bambino, il Salvatore, il Cristo, il Signore. Siamo poveri e ignoranti, ma conosciamo la parola dei profeti. E poi l’angelo ci ha detto di venire ad adorarlo. Sia Gloria al Dio Altissimo e a suo Figlio Unigenito e benedetta sia tu, o donna, che lo hai generato!”-.
 
- Siete rimasti a lungo con loro?-.
 
- Avremmo voluto, ma dovevamo lasciarli riposare. Dopo aver adorato di nuovo il Bambino, andammo via, promettendo che saremmo tornati presto e che avremmo portato l’annuncio di quella nascita straordinaria a tutti quanti conoscevamo. E così facemmo -.
 
È stato un incontro intenso. Fino al mattino seguente i pastori hanno continuato a raccontarmi di quella notte straordinaria e di quanto accadde nei giorni seguenti, di come quell’incontro ha cambiato per sempre le loro esistenze.
 
Giunta l’alba li ho salutati a malincuore e mi sono incamminato verso Betlemme.
 
Il racconto di questi uomini semplici e straordinari rimarrà sempre con me. 
 
Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio”. (1Corinzi 1, 27 – 29).

Comunicato Stampa

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Come Impronta Setina, siamo sempre stati fermamente convinti che il nostro Paese abbia tutte le potenzialità per diventare un giorno una meta capace di attrarre turismo, grazie alle sue bellezze naturali e storiche. Crediamo fortemente in questa visione e sappiamo che per cogliere tale opportunità è fondamentale riscoprire la nostra storia con il supporto di esperti come il Prof. Onorati, profondo conoscitore del nostro passato.
Invitiamo pertanto tutta la cittadinanza a partecipare alla conferenza che si terrà sabato 28 dicembre 2024, alle ore 17:30, presso il Centro Sociale di Sezze Scalo. Insieme al Prof. Onorati, intraprenderemo un affascinante viaggio attraverso la storia di Sezze Scalo, esplorando il periodo compreso tra il Cinquecento e l’Ottocento.
Grazie alla documentazione d’archivio raccolta e alla cartografia antica, il Prof. Onorati ci racconterà la vita al tempo della contrada dell’Acquaviva (l’attuale Sezze Scalo), così chiamata per la presenza dell’omonima sorgente. Un luogo di grande rilevanza, punto chiave del sistema viario pontificio e setino, che custodisce storie e testimonianze di un passato ricco e suggestivo.
Ringraziamo sin da ora il Prof. Onorati e il Centro Studi Semata per la preziosa collaborazione nell’organizzazione di questo evento e invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare. Sarà un’occasione unica per riscoprire insieme le radici della nostra comunità, da cui partire per costruire un nuovo futuro.
Vi aspettiamo

 

 

Una nuova e significativa esperienza per gli alunni dell’asilo nido “Lo Scarabocchio” di Sezze. Ieri i piccoli alunni della classe d'infanzia hanno preso parte alla bella iniziativa organizzata dalla cooperativa sociale setina sotto la guida delle maestre Cristina Iudicone e Noemi Marchetti. Gli alunni infatti sono stati accolti come ospiti speciali dalla caserma dei Carabinieri di Sezze per addobbare l'albero di Natale e vivere una esperienza formativa con i militari dell’Arma.

L’evento denominato “Decoriamo il Natale” è stato il risultato di un lavoro iniziato in classe e concluso in caserma dove gli alunni hanno decorato l’albero con tante palline di Natale realizzate con le loro manine operose attraverso la tecnica dell'incollo e del decoro d'ispirazione Montessori.

 “Ogni pallina è diversa ed unica perché' ogni alunno dal vassoio preparato con cura dalle maestre ha scelto autonomamente la forma natalizia preferita - ci ha spiegato l’educatrice Cristina Iudicone - e su ogni pallina è stata scritta la frase scelta dal bambino per descrivere il significato del Natale. Poi con l'aiuto dei carabinieri le palline sono state appese al grande albero all'ingresso in un clima festoso e allegro. Abbiamo poi consumato insieme una piacevole merenda natalizia. Lavorare sulla manualità, sulla libera scelta del bambino, sull'autonomia e sulla relazione con importanti realtà presenti sul territorio facendo sperimentare ai nostri bimbi il mondo esterno in tutte le sue caratteristiche sono alcuni dei principi cardini della nostra scuola”.

Come spiegano gli psicologi la rappresentazione simbolica del Natale per i bambini è un passaggio fondamentale di crescita in quanto ogni bambino ha il diritto di credere in un mondo magico che rappresenti proprio molti aspetti legati ai ricordi dell’infanzia, in un ambiente familiare unico e di desiderio.

E allora grazie a “Lo Scarabocchio” di Sezze anche per esperienza e grazie ai militari dell’Arma di Sezze guidati dal comandante di Stazione Gaetano Borrelli per aver fatto vivere questo momento ai piccoli alunni.

 

 

Alcune foto dell'evento di ieri.

 

 

Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Sezze (LT), all’estio di intervento eseguito su richiesta pervenuta al 112 NUE, hanno deferito, in stato di libertà, un uomo di 48 anni, del luogo e già noto alle Forze di Polizia, per il reato di atti osceni in luogo pubblico. Nello specifico, i Carabinieri sono intervenuti a bordo di un autobus, lungo la tratta “Sezze – Roccagorga”, poiché l’indagato, mentre era seduto a bordo del predetto veicolo, aveva iniziato a compiere atti osceni in presenza di una 19enne, previo abbassamento della cerniera dei pantaloni e toccamento delle sue parti intime. Per quanto sopra, il 48enne è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione. 

 

 

Un momento di emozione e condivisione unirà ancora una volta Sezze ai suoi concittadini residenti all’estero. Domenica 22 dicembre, alle ore 19:00 presso il Museo Archeologico, il Comune di Sezze promuove l’iniziativa "Sezze nel Mondo": uno scambio simbolico di auguri natalizi con i tanti setini che vivono lontano dalla loro terra natia. L’iniziativa, fortemente voluta dal sindaco Lucidi, intende rinsaldare i legami della comunità locale con coloro che, pur vivendo oltre i confini italiani, conservano un profondo attaccamento alle proprie origini. Sezze, infatti, ha una lunga storia di emigrazione: tantissimi cittadini, soprattutto per motivi di lavoro, hanno lasciato il paese nel corso dei decenni, portando con sé l’identità e i valori della comunità setina. "Il Natale è il momento più sentito dell’anno, un’occasione per stare vicini, anche se fisicamente lontani – ha dichiarato il sindaco Lidano Lucidi – e con questa iniziativa vogliamo abbracciare virtualmente tutti i setini nel mondo, far sentire loro il calore della nostra comunità e il valore delle nostre radici. È un modo per dire che Sezze non dimentica i suoi figli, ovunque essi siano".

L’incontro si svolgerà nel cuore culturale della città, il Museo Archeologico, e offrirà l’opportunità di creare un ponte tra passato, presente e futuro, coinvolgendo la cittadinanza in un momento di unione e tradizione. Grazie all’uso della tecnologia e alla possibilità di collegarsi tramite un semplice indirizzo, sarà possibile coinvolgere i setini sparsi in ogni angolo del mondo. Un segnale di innovazione e modernità che si unisce alla volontà di mantenere vive le tradizioni e l'identità del territorio. Il Comune di Sezze invita tutti i cittadini a partecipare e a condividere questo momento speciale, testimoniando ancora una volta quanto siano forti i legami con i setini nel mondo.

 

 


Il Comune di Sezze è stato incluso nella Zona Logistica Semplificata (ZLS) del Lazio, un risultato importante che segna un punto di svolta per il territorio dei Monti Lepini.

L’assessore Lola Fernandez esprime soddisfazione per il risultato raggiunto, sottolineando l'importanza di questa inclusione per il tessuto economico locale: "L’inserimento di Sezze nella ZLS non è solo una vittoria per il Comune, ma un riconoscimento del potenziale strategico del nostro territorio. Abbiamo lavorato senza sosta, presentando una relazione dettagliata che evidenziava la nostra posizione strategica, le infrastrutture già presenti e le opportunità economiche che una decisione del genere poteva generare. Questo passo rappresenta un'opportunità unica per attrarre investimenti, creare occupazione e rendere il nostro sistema produttivo competitivo a livello regionale e nazionale". La relazione, consegnata alla Regione Lazio, ha messo in evidenza i punti di forza del Comune di Sezze: dalla vicinanza alle principali infrastrutture viarie e ferroviarie al ruolo centrale dell’area industriale di Sezze Scalo, già consolidata e pronta ad accogliere nuovi insediamenti produttivi. Inoltre, il documento ha sottolineato la necessità di evitare un ulteriore isolamento economico del territorio, che rischiava di essere penalizzato rispetto ai comuni limitrofi già inclusi nella ZLS. "Il nostro impegno – ha proseguito l’assessore Fernandez – ha dato i suoi frutti. La ZLS rappresenta un’occasione per rilanciare l’economia di Sezze, soprattutto in settori come l’agroalimentare e la logistica, che da sempre caratterizzano il nostro territorio. Grazie agli incentivi fiscali e amministrativi che la ZLS prevede, siamo pronti a creare un ambiente favorevole allo sviluppo delle imprese locali e all’attrazione di nuovi investimenti. Il lavoro svolto dimostra che, quando le istituzioni collaborano in modo efficace, è possibile ottenere risultati concreti per il bene della comunità”.

Soddisfazione espressa anche da Orlando Santoro, presidente della commissione consiliare Attività Produttive, che ha spiegato: “Ci saranno benefici concreti per il territorio e le imprese di Sezze potranno beneficiare di una serie di agevolazioni, tra cui semplificazioni amministrative, agevolazioni fiscali e miglioramento infrastrutturale. Questi strumenti contribuiranno a rafforzare il ruolo di Sezze come hub logistico e produttivo per il Lazio, garantendo nuove opportunità di lavoro e migliorando la qualità della vita per i residenti”.

La sfida, per l'attuale amminisrazione comunale, sarà quella di massimizzare i benefici della ZLS, "coinvolgendo attivamente il tessuto imprenditoriale locale e lavorando per attrarre investitori nazionali e internazionali. Il Comune di Sezze è pronto a raccogliere questa sfida, forte del riconoscimento ottenuto e del supporto delle istituzioni”.

 

 

Per i giovani che desiderano migliorare le proprie competenze linguistiche, l’associazione Acta in Arte APS ha deciso di organizzare un corso di inglese dal titolo “English per tutti”, nell’ambito del progetto “Upgrade”, realizzato all’interno del Centro di Aggregazione Giovanile di Sezze. Il corso, tenuto dal docente Luca Petrianni, si svolgerà presso i locali del “Calabresi” ed è progettato per fornire una solida base di competenze linguistiche, rivolto a ragazzi e giovani fino ai 35 anni, offrendo un'importante opportunità di apprendimento in un ambiente stimolante e interattivo. Il programma prevede 16 lezioni, ciascuna della durata di 2 ore e mezza, a cadenza settimanale, per un totale di 40 ore. Il corso avrà luogo da gennaio ad aprile 2025, permettendo ai partecipanti di acquisire competenze fondamentali nella lingua inglese, utili per il loro futuro personale e professionale. L'iniziativa si propone non solo di sviluppare abilità linguistiche, ma anche di favorire l'interazione e la socializzazione tra i giovani, creando un clima di collaborazione e scambio culturale. Il team di Acta In Arte mira a rendere l'apprendimento dell'inglese un’esperienza coinvolgente e motivante. Coloro che desiderano ottenere ulteriori informazioni possono contattare l’associazione, mentre per iscriversi occorrerà compilare l’apposito form presente nel sito del Comune di Sezze nella sezione dedicata “Progetto Upgrade”. 

Domenica, 15 Dicembre 2024 07:07

Il Re detronizzato

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Il Re è stato detronizzato e per la sua uscita di scena, con cui parrebbe voler salutare la sua creatura politica, cita il film "The Truman Show": “Casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte”.
 
Beppe Grillo, fondatore con Gianroberto Casaleggio del Movimento 5 Stelle, sperava che il quorum della metà più uno degli iscritti, nella seconda votazione da lui richiesta, non sarebbe stato raggiunto, così da annullare le modifiche statutarie approvate dalla base pentastellata, compresa l’abolizione del Garante, ruolo ricoperto proprio dall’ex comico genovese.
 
Andate a votare se avete voglia se no andate per funghi, cercate di prendere una bella decisione, io non mi offendo, non vi conosco neanche più”. L’invito di Beppe Grillo non solo non è stato raccolto, ma rispetto alla volta precedente sono aumentati i partecipanti al voto ed i consensi alle modifiche statutarie.  
 
Il risultato è l’inequivocabile dimostrazione dell’intervenuta disconnessione politica e sentimentale tra la base del M5s e il suo fondatore. Peraltro l’indicazione astensionistica era apertamente in contraddizione con le storiche battaglie che Beppe Grillo aveva condotto in passato e non ultimo con quanto da lui stesso scritto in un post del 2021: “Il quorum è un furto di democrazia. Un modo costituzionale per fottere il cittadino. Le porte del Palazzo devono rimanere chiuse. È inammissibile che chi ricopre una carica pubblica inviti la gente a non andare a votare, andrebbe denunciato”. I principi e le regole devono valere sempre e per tutti, anche quando ad essere messo in discussione è il proprio ruolo e il proprio potere personale.
 
Difficile ipotizzare come andrà a finire, se la calma piatta seguita al responso del voto online è solo apparente e se ci sarà una battaglia a suon di carte bollate e avvocati, con il fondatore che potrebbe passare al contrattacco su titolarità e uso del simbolo del M5s. Ad ogni buon conto quanto accaduto è sicuramente un punto di svolta o forse meglio la presa d’atto dell’intervenuta istituzionalizzazione del movimento con l’abbandono di quelle peculiarità che lo avevano contraddistinto alla nascita. Basta passare in rassegna i proclami originari che gli avevano consentito di diventare la prima forza del paese per averne la conferma: la trasparenza via streaming, il divieto di alleanze in nome del né di destra né di sinistra, gli stipendi francescani, la centralità del feticcio digitale e della piattaforma Rousseau per prendere le decisioni, il limite dei due mandati, l’assoluto divieto di accedere ai finanziamenti pubblici…. Il movimento così come lo abbiamo conosciuto è finito e invero il  colpo di grazia gliel’ha assestato proprio Beppe Grillo, quando ha imposto alla sua creatura politica l’entrata nel governo Draghi in cambio dell’istituzione del cruciale ministero della transizione ecologica, affidato a Roberto Cingolani, su sua espressa indicazione.
 
La contesa tra Giuseppe Conte e l’ex comico genovese ha riguardato questioni di natura regolamentare, solo apparentemente formali ma in realtà essenziali: il metodo serve ad arrivare al merito, a perseguire i risultati. Inoltre in discussione non era la presunta radicalità primigenia da ritrovare, in alternativa alla politica tradizionale, ma l’impostazione di fondo del progetto politico da proporre ai cittadini. Il M5S delle origini si era appropriato di alcune proteste e temi sociali, dal reddito di cittadinanza al giustizialismo passando per l’anti-Casta. Il suo fine però non era organizzare lotte, diffondere i conflitti e costruire presidi sociali per la conquista di nuovi diritti. La premiata ditta Grillo – Casaleggio era interessata a vendere soluzioni, per lo più tecniche, se non propriamente tecnologiche, “né di destra né di sinistra”. La piattaforma Rousseau non prevedeva un’azione orizzontale e una reale partecipazione, era funzionale soltanto a costruire un flusso di comunicazione verticale, dalla base verso gli eletti, una legittimazione unidirezionale distante dall’idea di vera democrazia. La classe dirigente grillina è arrivata al governo pronta ad applicare le formule post-ideologiche del soluzionismo, secondo la definizione dell’analista critico della sfera digitale Evgeny Morozov e per questo motivo ha potuto allearsi indifferentemente con quasi ogni forza dello spettro politico. L’’idea era che bastava trovare la linea giusta, dosando pragmatismo e scaltrezza comunicativa.
 
Questa impostazione ha mostrato ben presto i suoi limiti, anche in termini di calo vistoso di consensi. Giuseppe Conte, preso atto delle criticità, ha ritenuto che il movimento per sopravvivere e svolgere in futuro un ruolo politico significativo e non residuale, aveva bisogno di un cambio radicale. Da qui l’idea della costituente e la scelta di mettere l’accento sul meccanismo partecipativo. Insomma il partito che chiedeva voti in cambio di risposte nette e preconfezionate, ha preso coscienza di aver bisogno di sostenitori non semplicemente disposti a firmare deleghe in bianco e che la politica, nonostante la crisi delle modalità organizzative tradizionali dei partiti e il prevalere del modello aziendalistico, è organizzazione del consenso e non può fare a meno della discussione decentrata, del radicamento sociale e della formazione dei quadri. Aspetti questi che, al di là della retorica sulla democrazia diretta, erano estranei al modello originario del M5s.
 
Sicuramente apprezzabili sono la scelta identitaria progressista e indipendente data da Giuseppe Conte e l’impegno a recuperare i consensi perduti nelle aree del paese abbandonate dalla politica in nome di una maggiore giustizia sociale, ma il nuovo M5S deve riempire di contenuti politici il declamato progressismo. Si tratta di una sfida essenziale che avrà inevitabili riflessi e ricadute sull’intero centrosinistra e soprattutto sulla concreta possibilità di costruire un progetto politico alternativo alle destre che oggi governano il nostro Paese.
 

 

 

Domani 12 dicembre 2024 alle ore 11:00 presso l'Aula Consiliare del Comune di Sezze verrà celebrato il 135° anniversario del Ginnasio statale Pacifici e De Magistris. Saranno presenti, la dirigente dell'ISISS di Sezze, professoressa Rossella Marra e il sindaco Lidano Lucidi. L'intervento storico sarà affidato al professor Giancarlo Onorati che illustrerà sulla base delle ricerche storiche le ultime volontà della nobildonna Giacinta Pacifici e di Superio De Magistris, e dell’intricata storia del Regio Ginnasio di Sezze. Durante la mattinata saranno presenti gli alunni del ginnasio di ieri e di oggi e per l'occasione verrà presentato il logo del 135° anniversario.
Il presidente del Consiglio comunale di Sezze, Dottor Pietro Del Duca, in qualità anche di ex alunno del ginnasio interviene: "Un momento importante per la comunità scolastica di Sezze che con questa celebrazione vuole ricordare il Regio ginnasio istituito a Sezze nell'anno scolastico 1888-1889 in seguito al lascito della nobildonna Maria  Giacinta Pacifici, vedova del Cavalier Superio De Magistris che nel 1825 lasciò in eredità al popolo di Sezze, per la fondazione di istituti pubblici, una cospicua somma di denaro. La presenza degli alunni di ieri e di oggi, nella cerimonia del 135° anniversario, mostra l'importanza di questa istituzione scolastica che nel tempo ha formato tantissimi studenti setini e non".

 

 

 

L’asilo nido comunale “Don Lorenzo Milani” di Sezze celebra 10 anni di attività. Venerdì prossimo 13 dicembre si svolgerà infatti un evento presso l’Auditorium “San Michele Arcangelo” (ore 10:30-12:30) per commemorare questo primo decennale della struttura di via Piagge Marine. Nato nel settembre del 2014, grazie dalla collaborazione tra il Comune di Sezze e la cooperativa romana Kairos, l’obiettivo di questo asilo era di fornire al territorio il primo servizio educativo e sociale per sostenere la crescita e lo sviluppo di bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età. All’evento, che è aperto al pubblico, parteciperanno il sindaco Lidano Lucidi, il vicesindaco e assessore alla Scuola, Michela Capuccilli, il presidente di Kairos, Alessandro Capponi, la coordinatrice dell’asilo nido, Anna Maria De Angelis, e rappresentanti del team educativo e della cooperativa.

 “L’asilo nido ‘Don Lorenzo Milani’ spegne una candelina importante, che ci rende orgogliosi e che certifica gli ottimi risultati raggiunti in questo decennio”, ha detto il sindaco di Sezze Lidano Lucidi, “con la convinzione che nei prossimi anni i risultati saranno altrettanto importanti”.

 “Partecipare a questo evento è motivo di grande orgoglio”, ha spiegato il vicesindaco e assessore alla Scuola, Michela Capuccilli. “La struttura è cresciuta qualitativamente negli anni e questa Amministrazione apprezza il duro lavoro che quotidianamente viene svolto all’interno del nido dagli operatori e da tutte quelle persone che concorrono a formare in prima battuta le generazioni del futuro”.

“L’approccio formativo dell’asilo nido ‘Don Lorenzo Milani’ si ispira al modello pedagogico del noto presbitero, scrittore, docente ed educatore cattolico di cui porta il nome”, ha sottolineato il presidente della cooperativa Kairos, Alessandro Capponi. “In questi dieci anni, la struttura ha avuto la forza di promuovere un’azione quotidiana con le famiglie e rappresenta oggi una buona pratica a disposizione della città e delle sue innovative politiche per la prima infanzia. Un modello concreto, dunque, che rappresenta uno dei progetti più significativi per raccontare l’impegno decennale tra il territorio e la nostra cooperativa volto allo sviluppo cognitivo, emotivo, fisico, linguistico e sociale dei bambini di Sezze”.

 “In questi dieci anni, sono più di 230 le famiglie che si sono rivolte al nostro asilo, con tanti bambini e bambine che hanno avuto l’opportunità di dedicarsi alla scoperta, all’esplorazione e alla condivisione”, ha ricordato la coordinatrice dell’asilo, Anna Maria De Angelis. “Momenti di crescita hanno favorito e offerto opportunità di esperienze educative di qualità per tutti, con attenzione ai nuclei familiari in situazione di vulnerabilità. Nei prossimi anni, il team intende fruire dei frutti del lavoro dell'Amministrazione locale, come la sezione per bambini della Biblioteca Comunale o la nuova area giochi del Parco della Rimembranza”.

 La partecipazione al decimo anniversario dell’asilo nido “Don Lorenzo Milani” è aperta a tutta la cittadinanza. In occasione dell’evento, sarà anche allestita una mostra fotografica che ripercorrerà questo decennio di attività al servizio delle famiglie e dei bambini di Sezze.

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