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Si riportano le dichiarazioni del capogruppo del Pd di Sezze Armando Uscimenti, in merito alla notizia dell'apertura del centro antiviolenza pubblicata dalla Giunta Lucidi ieri sui social. 

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"Apprendo con piacere che a giorni riaprirà il centro antiviolenza per la tutela e la protezione delle donne vittime di violenza e dei loro figli. Tutto ciò nasce grazie a contributi dati dalla giunta regionale Zingaretti a fine 2020 e che ha permesso l'attivazione di diversi centri nella nostra provincia e che finalmente anche il comune di Sezze ha utilizzato. È bene ricordare che dal 2015 al 2018 è stato presente un centro antiviolenza presso la casa della salute voluto dall'amministrazione Campoli, assessore Eramo, in sinergia con l'ex assessore regionale Rita Visini. Il centro era gestito, ieri come oggi, dal Centro Donna Lilith di Latina. Come capogruppo del Pd mi auguro che questi centri siano finalmente istituzionalizzati in maniera permanente, anziché essere soggetti a finanziamenti che non assicurano una continuità che è più che mai indispensabile alla luce dei gravi fatti che accadano quotidianamente".

 

La locandina dell'inaugurazione del centro nel 2015

 

 

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Movimento Libero di Iniziativa Sociale a firma di Luigi Gioacchini.

 

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A Sezze non si può parlare di criminalità organizzata perché, almeno fino a quando le autorità non chiariscono con precisione da chi e come questa criminalità sarebbe stata organizzata, la "storia" apparirebbe solo come un pretestuoso e depistante alibi. Quello stesso alibi che senza soluzione di continuità ha consentito, nel corso di decenni, che la situazione degenerasse nonostante i preoccupanti, inequivocabili e devastanti segnali che arrivavano.

Discorso diverso, invece, se si parlasse di un ben rodato "Sistema". È questo il punto che il ministro della polizia, Piantedosi, dovrebbe chiarire. Ma non lo farà mai, né lui né altri, perché è risaputo che qui a Sezze, di sicuro non nella politica politicante e per quanto strano possa apparire, troverebbero interlocutori dalle carte in regola pronti a rimarcare ogni eventuale incongruenza, contraddizione o omissione.


Sezze, "la Stalingrado dei Lepini", infatti, fra le "ingombranti" presenze che nel corso del tempo l'hanno caratterizzata, va inquadrata come la città che fra una serie infinita di immensi scandali nazionali e problemi di ordine pubblico di ogni tipo, è il luogo dove è nata la famigerata coop Karibu. Quella, per intenderci, dei 62milioni di euro, capeggiata dalla suocera del deputato Soumahoro la cui moglie, Liliane Murekatete, altro non era che la "rappresentante personale per l'Italia in Africa della Presidenza del Consiglio dei ministri", nel governo Berlusconi. Governo nel quale la attuale presidente del consiglio, Giorgia Meloni, era ministro.


Tornando all'attualità, un tessuto sociale, quello setino, drogato dalla anomala presenza di un numero imponente di stranieri ed al quale nessuno, in termini di verifica della sostenibilità ambientale tesa a prevenire, ha inteso dare un po' di respiro nonostante, come si ripete da più parti, le forze di polizia fossero fortemente sotto organico.

Con la rapidità di un fulmine, infatti, è favorita da un atteggiamento totalmente accondiscendente del sindaco Lucidi e della sua Amministrazione, un'altra coop, dedita all'accoglienza, ha preso il posto di Karibu usufruendo, tramite il Comune di Sezze, di nuovi milionari finanziamenti. Con un sindaco, sempre quello attuale, che nonostante tutto, nel tentativo di chiamarsi fuori, oggi fa pure la vittima dimenticando perfino che per la sua carica è lautamente pagato dai sezzesi. Oltre al fatto che, se non è capace di esprimere autorevolezza e capacità, nessuno lo sta obbligando a restare su quella poltrona. Ed i fatti, come i fallimenti, sono sotto gli occhi di tutti. L'ultimo, solo in ordine di tempo, quello di Martina, attinta da un "proiettile vagante", alla quale va tutto l'affetto, la solidarietà e la vicinanza di tutti i sezzesi perbene.

 

 


Nella serata di ieri 30 aprile 2024 i Carabinieri del Comando Provinciale di Latina attuavano un dispositivo di controllo straordinario sul territorio di Sezze, finalizzato alla prevenzione ed al contrasto dei reati. In tale contesto i Carabinieri arrestavano, in flagranza del reato di detenzione ai fini dello spaccio, un soggetto romeno di 44 anni che, a seguito di perquisizione domiciliare, veniva trovato in possesso di 84 grammi di marijuana suddivisa in involucri, nonché di un bilancino di precisione. Il tutto veniva sottoposto a sequestro. Il soggetto tratto in arresto, dopo le formalità di rito, veniva sottoposto agli arresti domiciliari, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa di rito direttissimo che si terrà in data odierna. L'uomo arrestato è il fratello del 37enne sospettato di avere esploso il colpo di pistola a Ferro di Cavallo sabato scorso, ferendo la ragazza di 19 anni di Sezze. Il 37enne noto alle forze dell'ordine per altri reati ed è tuttora ricercato.

 

 

 

Il Circolo Fratelli d'Italia di Sezze, tramite il suo consigliere comunale Serafino Di Palma, ha protocollato una richiesta urgente di convocazione di consiglio comunale per affrontare seriamente il tema sicurezza in città. 

" Tra la popolazione è diffusa la preoccupazione per la questione sicurezza del paese, tale preoccupazione  - si legge nella richiesta - è determinata anche a causa di una mancanza di iniziative per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni criminali; in più occasioni il sottoscritto, unitamente anche ad altri consiglieri comunali, ha presentato interrogazioni e sollecitato l’amministrazione a tal fine senza, tuttavia, ottenere significative risposte; non possono essere più accettati episodi come quello accaduto in questi giorni; la sicurezza deve essere una priorità assoluta ed è necessario intervenire per proteggere la nostra comunità; considerato, inoltre, che il diritto alla sicurezza ed alla qualità della vita urbana costituisce una priorità che richiede, a fronte di problematiche complesse, l’azione compiuta e sinergica di tutte le forze politiche, le istituzioni e le autorità preposte. E' essenziale - prosegue la nota di Fdi - elaborare e adottare, pertanto, un piano condiviso di sicurezza e controllo del territorio, coinvolgendo tutte le forze politiche e le autorità competenti in un dialogo costruttivo e aperto ai cittadini. Ciò esposto, si chiede la convocazione urgente di un consiglio comunale avente ad oggetto la questione sicurezza e nel quale sia esteso l’invito a partecipare al Prefetto di Latina, al Presidente della Provincia di Latina e ai rappresentanti politici regionali nonché alle forze dell’ordine locali e provinciali preposte alla sicurezza del territorio".

 

Nella foto il consigliere comunale Di Palma, firmatario della richiesta 

 

Si riporta l'intervento di Luigi Gioacchini del Movimento Libero di Iniziativa Sociale in merito agli sviluppi e alle dichiarazioni post sparatoria avvenuta a Sezze sabato scorso.

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Ci risiamo: domani un nuovo "Comitato per l'ordine e la sicurezza". Prima di questo ce ne erano stati altri, altri ce ne saranno dopo.
La minoranza invoca un Consiglio comunale straordinario, ma per far capire cosa a chi non lo dice. Appare chiaro, in casi del genere, a coloro che masticano un po' di politica, che le "mura" oltre le quali non si deve andare devono essere quelle "amiche" che fino ad ora hanno garantito lo "status quo". Diversamente, anche perché siamo di fronte a forze politiche, sia di maggioranza che di minoranza, che dispongono di rappresentanti istituzionali a tutti i livelli, deputati, senatori, parlamentari europei, ecc. che tra l'altro non è difficile incontrare per le vie di Sezze in compagnia del signor sindaco, viene da chiedersi: perché costoro non hanno mai sollecitato cotanto "codazzo parlamentare" ad interrogare il ministro della polizia, prefetto, on. dott. Matteo Piantedosi affinché ci illumini se, girando il mondo, gli è mai capitata una realtà (Circa 23mila abitanti) come quella setina, con decenni di scandali nazionali a ripetizione e gravi problemi di ordine pubblico come Sezze? e, come intende agire per il futuro?
Invece fanno parlare, ma solo sulla stampa locale garantiti così che la sua voce non arrivi in "cielo", la deputata Giovanna Miele che non aveva mai profferito parola ma lo fa, manco a farlo apposta, solo ora a ridosso delle europee facendoci sapere che "è importante quindi dotare le forze dell'ordine dei necessari strumenti". Viene da chiedersi, al di là delle vulgate e dei luoghi comuni, quali sarebbero questi strumenti dei quali fino ad oggi le forze di polizia non sarebbero dotate?
E si perché il senso di questa richiesta, a meno che non sia spicciola retorica di campagna elettorale, sfugge.
Nel contempo è giusto precisare che non sono certo le radici antiche del problema a preoccupare ma il suo perpetuarsi ultradecennale, senza soluzione di continuità, il vero preoccupante "bubbone". Altro che storie!

 

 

Svolta sulla vicenda dell’incompiuta di Sezze, e del riacceso caso dopo che la Corte dei Conti ha ingiunto l’ex sindaco Andrea Campoli a pagare una somma di 508 mila euro e i restanti del 1,3 milioni di euro ai componenti dell’allora Giunta comunale. Il Giudice designato della camera di consiglio della Corte dei Conti, dott. Giovanni Guida, ha infatti evidenziato la necessita “di delineare meglio il grado di responsabilità e l’apporto causale nella determinazione del danno in esame” in quanto dalle audizioni personali è “emerso che sia il finanziamento del lotto I, sia quello del lotto II, furono richiesti dalla Giunta del Sindaco Zarra, sebbene l’atto di impegno relativo al II lotto – dato il prolungamento dei tempi della relativa procedura – sia stato sottoscritto, a lavori già progettati affidati e consegnati, dalla nuova Giunta del Sindaco Campoli”. Forse non considerando questo aspetto perchè non ancora noto, le ingiunzioni di pagamento erano arrivate solo a chi aveva deciso di tentare di completare l’opera e l’eredità incompiuta, e non a chi aveva dato il via al progetto e ai lavori di distruzione del vecchio Anfiteratro di Sezze. Oggi la Corte dei Conti però chiede che vengano inviati proprio quei documenti relativi al 2005 per delineare al meglio maggiori responsabilità del caso.

Ecco il commento a caldo dell’ex sindaco Andrea Campoli : “Ho sempre pensato che c'è un Giudice a Berlino" e le nostre sacrosante ragioni verranno piano piano riconosciute. Nella vita ci vuole pazienza. Attendo che le cose diventeranno sempre più chiare, anche in relazione al debito riconosciuto verso la regione, che paradossalmente, è l'attuale proprietario dell'opera, oltre ad essere stato il soggetto protagonista di quell'opera. Insomma, questo Consiglio Comunale ha reso il Comune di Sezze doppiamente penalizzato e la regione doppiamente arricchita. Qualcuno pagherà e ricordo sempre di tenere in caldo i popcorn...”.

Si ricorda che i lavori presso l'ex Anfiteatro di sezze iniziarono nel  giugno 2005 con la Giunta Zarra senza essere mai conclusi e nel febbraio del 2022 la sentenza del Tribunale Civile di Roma condannò l’Ente comunale a restituire i fondi regionali ottenuti per i lavori mai realizzati. L’amministrazione comunale guidata dall’attuale sindaco Lidano Lucidi decise di votare a maggioranza la rateizzazione del debito di 1,3 milioni di euro, derivante dalla medesima sentenza a cui il Comune decise di non appellarsi. Da qui le richieste della Procura contabile a Campoli, ai componenti della Giunta e tecnici comunali.

 

Dichiarazioni del sindaco di Sezze Lidano Lucidi dopo i fatti di cronaca di sabato scorso

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“Quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica è stato un vero e proprio trauma per la città, un episodio che ci deve far riflettere rispetto ad un problema, quello della sicurezza a Sezze, che questa amministrazione e il sottoscritto in primis non hanno mai tenuto in scarsa considerazione. Vedere nuovamente Sezze sulle pagine nazionali e sui tg è stato l’ennesimo schiaffo per una città che merita altro. Ma quella di sabato è anche l’occasione per tornare a ribadire con forza che come ente siamo impegnati quotidianamente con i problemi legati alla sicurezza. Che in città, a causa dell’estensione territoriale e della popolosità, ci siano problemi legati alla sicurezza è un fattore che nessuno di noi ha mai ridimensionato. Il problema della sicurezza c’è e come amministrazione stiamo mettendo in campo ogni azione volta ad arginarlo. Abbiamo investito tanto negli impianti di videosorveglianza, siamo in contatto con le comunità straniere che si occupano dell’accoglienza e non abbiamo mai negato il problema o cercato, come spesso accaduto in passato, di mettere la polvere sotto al tappeto. Quindi – prosegue il sindaco di Sezze – non ci sto a subire attacchi da chi fino a poco tempo fa raccontava di una città modello per integrazione e, sostanzialmente, isola felice. Così come non accetto gli attacchi da parte di chi cavalca l’onda emotiva, mentre invece, probabilmente, potrebbe incidere diversamente se si considera chi occupa incarichi dove si può decidere la sorte del Paese. Come Comune vogliamo far valere le nostre esigenze sul fronte della sicurezza urbana, e siamo consapevoli che in una provincia così vasta le forze a disposizione siano comunque esigue. Quella che non accettiamo, però, è la semplice presa d’atto di questi problemi. Servono soluzioni, perché l’episodio di sabato notte non si è trasformato in vera e propria tragedia solo per una circostanza fortuita, che la prossima volta potrebbe non ricapitare. Servono azioni concrete, servono militari e agenti, serve comprendere che un paese di 25mila anime e con un’estensione territoriale come quella di Sezze merita un’attenzione maggiore, una considerazione maggiore. Mi auguro e continuerò personalmente e come rappresentante di una comunità – ha concluso il primo cittadino di Sezze – a sollevare questioni agli organi preposti e a cercare di far comprendere a tutti che i problemi non si risolvono da soli, ma vanno affrontati con serietà e capacità”.

 

Comunicato stampa Anpi sezione di Sezze

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L’ennesimo episodio di violenza verificatosi a Sezze sabato 27 aprile 2024 costituisce una seria occasione di riflessione sul modo in cui il nostro paese, ormai da anni, si è trasformato. Problematiche già presenti da tempo, come lo spaccio di droga e la conseguente violenza, si sono amplificate con il consolidarsi di gruppi giovanili provenienti da paesi comunitari ed extracomunitari. Che fare? Quando problematiche così complesse e diffuse giungono a produrre situazioni così estreme è facile, e anche comprensibile, invocare soluzioni immediate e unidirezionali. Con la volontà di continuare a contribuire, con le nostre iniziative e con l’impegno di ognuno di noi, a costruire un paese vivibile e solidale, ci permettiamo di chiedere:


1. all’amministrazione e alle forze dell’ordine, di garantire un controllo puntuale e continuato del territorio, affinché esso non sia sottratto alla fruizione delle famiglie, dei giovani e di tutti i cittadini;
2. alla scuola, alle associazioni, ai partiti politici, ai sindacati, di potenziare l’impegno pedagogico-culturale per formare le nuove generazioni al rispetto pieno della propria e altrui dignità.

L’impegno sul primo punto, senza il secondo, condurrebbe, se pure, alla gestione della sola emergenza. L’impegno sul secondo punto, senza il primo, rinvierebbe le soluzioni a un futuro non meglio individuabile. Soltanto l’impegno per entrambe le prospettive potrà sollevarci da una situazione che, se resterà identica dopo il bagno mediatico del momento, non potrà che peggiorare. Un pensiero particolare di solidarietà, infine, per la ragazza rimasta ferita nel grave episodio e per la sua famiglia a cui ci stringiamo insieme all’intera comunità setina.



 

 

Tutto pronto per il terzo memorial Linda Grassucci, uno degli eventi sportivi più grandi e molto attesi in tutta la Provincia di Latina. Il trofeo interregionale III Memorial Linda Grassucci è organizzato dalla società sportiva karate Grassucci e dalla Asd Setia Sport di Emanuele Pierotti, e gode del Patrocinio dell’Ente Nazionale karate Csen. Anche quest’anno si prevede la partecipazione di circa 600 atleti e 50 società provenienti da più regioni di Italia. Previste 4 aree di gara e 40 arbitri. Per il secondo anno consecutivo l’evento si terrà purtroppo fuori città e non a Sezze, città natale e di residenza della compianta Linda e della famiglia Grassucci. Il terzo Memorial, infatti, si terrà nel palazzetto dello sport di Pontinia, Comune che ha subito accettato con gioia la proposta della società organizzatrice. L’evento si terrà il 19 maggio e sarà una giornata di sport e condivisione in ricordo della campionessa, il tutto accompagnato da sorprese per i più piccoli e ricchi premi in denaro per i più grandi. L’organizzazione ha deciso di mettere in palio alle prime società di ogni classifica un premio di 300 euro per le seguenti classifiche: Percorso  preagonisti ; Palloncino preagonisti; Kata preagonisti; Parakarate; Kata agonisti e Kumite agonisti. La società ci tiene a ringraziare tutta l’amministrazione comunale di Pontinia. Si spera che il Memorial possa in futuro tornare ad essere organizzato a Sezze e che ci siano le condizioni per farlo, “nel frattempo – dicono gli organizzatori - coloriamo di bianco e blu i colori del karate Csen le strade e il palazzetto di Pontinia”.

 

Notte da farwest a Sezze dove, a causa di una rissa tra ragazzi stranieri, una ragazza di Sezze, completamente estranea ai motivi della lite, è stata colpita da un colpo di pistola sparato in pieno centro, nei pressi di Ferro di Cavallo, davanti il Central cafè già teatro di altri disordini e di un simile episodio avvenuto un anno fa. La ragazza che stava trascorrendo un normale sabato sera in compagnia dei suoi amici è stata ferita al piede, subito soccorsa e trasferita d’urgenza all’ospedale di Latina “Santa Maria Goretti” dove è stata operata dal personale sanitario che ha estratto il proiettile. Fortunatamente è fuori pericolo. Sul fatto stanno indagando i carabinieri intervenuti. Gira voce che sempre ieri sera in un'altra piazza del centro storico di Sezze, Piazza dei Leoni, sia avvenuto un altro episodio, non sappiamo se collegato alla sparatoria, ma pare che un uomo abbia puntato una pistola contro un altro ragazzo e poi sia fuggito. Si indaga sull'accaduto per capire se ci siano collegamenti tra i due fatti gravissimi di cronaca. Insomma una serata di terrore, fatta di fuggi fuggi e tanta paura per la comunità di Sezze. 

Tra i primi commenti inviati alla stampa, quello Area Schlein del Pd di Sezze, quello del Circolo di Fratelli d'Italia di Sezze, del Movimento Libero di Iniziativa Sociale di Sezze e del direttivo del Pd di Sezze.

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La situazione della sicurezza della nostra città ha raggiunto livelli preoccupanti e negli ultimi due anni è peggiorata notevolmente. Sarebbe fin troppo facile cavalcare l'onda emotiva di quanto è avvenuto la notte scorsa, come è stato fatto in passato dall'attuale sindaco e della sua maggioranza e ad onore del vero anche gli altri che non si sono tirati indietro nello strumentalizzare un tema importante e delicato solo per racimolare voti. L'unica ricetta prospettata da tutti è stata la videosorveglianza, una risposta semplicistica ad un tema serio ed importante. Come dire trasformiamo Sezze in un grande set televisivo, stile grande fratello, e tutto è risolto.
Ora stiamo pagando i frutti di una generale miopia politica, di una incapacità di pensare seriamente come gestire la complessità del tema della sicurezza che richiede azioni deterrenti da parte delle forze dell'ordine, con un rafforzamento della loro presenza e insieme progetti per la legalità, l'integrazione, l'inclusione e per dare ai giovani alternative alla strada, all'alcol e agli stupefacenti. Tanti genitori, le famiglie sono preoccupate seriamente per i propri ragazzi, persino per la loro incolumità fisica.
La solidarietà alla ragazza ferita e alla sua famiglia è sacrosanta, ma ora è il tempo della responsabilità. Maggioranza e opposizione si siedano intorno ad un tavolo, insieme agli altri soggetti istituzionali cittadini per trovare soluzioni concrete.
I legami politici con quanti governano l'Italia vengano attivati non solo per le spartizioni dei consigli di amministrazione e dei posti di potere, ma per dare risposte ai cittadini di Sezze, senza escludere anche chi nell'opposizione ricopre incarichi e svolge funzioni politiche importanti al di fuori della nostra città.
Il rischio è che l'onda emotiva passi e i problemi restino irrisolti.

Area Schlein del Pd di Sezze
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Anche il Circolo Fratelli d'Italia di Sezze parla di emergenza e di una esigenza di intervenire subito per la sicurezza della città. Ecco la nota del direttivo: 

Recenti atti di violenza hanno evidenziato la necessità urgente di intervenire per garantire la sicurezza nel nostro paese.
E’ intollerabile che episodi come quello accaduto ieri possano ancora colpire la nostra comunità, e esprimiamo la nostra solidarietà alla giovane vittima e alla sua famiglia. Nessun dovrebbe mai essere vittima di violenza per il semplice fatto di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Purtroppo, la nostra amministrazione sembra ignorare questo problema cruciale, dedicando le proprie risorse ad altre iniziative.
È tempo di agire con fermezza per proteggere i cittadini. La sicurezza deve essere una priorità assoluta, ma sembra che le strade siano lasciate all'abbandono, esposte sempre di più a rischi e pericoli.

Chiediamo un intervento rapido, immediato e deciso per garantire la sicurezza pubblica. È fondamentale aumentare la presenza delle forze dell'ordine e implementare misure efficaci di prevenzione e contrasto al crimine. È necessario controllare e vigilare il territorio nonchè adottare misure concrete per proteggere la nostra comunità.

Invitiamo l'amministrazione a superare le divisioni politiche e a collaborare per garantire un ambiente sicuro per tutti i cittadini. È essenziale elaborare e pianificare un piano condiviso di sicurezza e controllo del territorio, coinvolgendo tutte le forze politiche e le autorità competenti in un dialogo costruttivo e aperto ai cittadini.

Solo attraverso un'azione efficace e determinata possiamo ristabilire la fiducia nella nostra comunità e garantire un futuro migliore per tutti i suo cittadini.

Circolo di Fratelli d'Italia di Sezze

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Altro commento alla vicenda di ieri sera, quello del Movimento Libero di Iniziativa Sociale, che sentenzia: "Quando manca la volontà politica i problemi non si risolvono, anzi si aggravano, e le scuse abbondano".

Movimento Libero Iniziativa Sociale di Sezze

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Si riporta anche il comunicato stampa del direttivo del Pd di Sezze:

Ennesimo episodio di violenza a Sezze. Sabato sera, una lite tra stranieri è degenerata in una sparatoria, nella quale è rimasta purtroppo ferita una ragazza nei pressi di Ferro di Cavallo. Premesso che esprimiamo solidarietà alla ragazza suo malgrado coinvolta, dobbiamo amaramente constatare che questo episodio fa il paio con altri precedenti che si sono susseguiti nel corso di questi ultimi due anni. Solo nel 2023 sono stati almeno cinque quelli noti che hanno portato alla ribalta il nostro paese e non certo per motivi edificanti. L'ordine pubblico è un complesso dei beni giuridici fondamentali e degli interessi pubblici primari sui quali si regge l'ordinamento e la civile convivenza. Ebbene, questo fondamentale principio sembra essere completamente dimenticato o poco conosciuto dall'attuale amministrazione. Sono lontane le belle parole spese dall'attuale Sindaco durante la campagna elettorale, nella quale prometteva mari e monti e invitava la cittadinanza a votarlo per migliorare in maniera radicale un paese "ormai in declino". Purtroppo il nostro paese non è Collodi e non è il paese delle favole, ma un territorio ampio che necessita di essere amministrato in modo adeguato e competente. Manca la benché minima percezione della sicurezza, costituzionalmente garantita, e l'ultimo episodio non può essere considerato l'ennesimo casuale accadimento. Esso è la palese dimostrazione della totale assenza di controlli e di una mancanza di attenzione costante, volta ad individuare le emergenti tensioni sociali e prevenire episodi di tale portata. L'attuale amministrazione ha la percezione del livello di rischio esistente e se sì, cosa della quale dubitiamo, cosa sta facendo in proposito? Come PD siamo molto preoccupati della situazione che sta degenerando continuamente e costantemente nell'assordante silenzio di chi sta guidando il nostro paese temiamo, però, nella direzione sbagliata.

direttivo Pd Sezze

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