Comunicato stampa
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“Il Comune di Sezze ha reso ufficiale la sua intenzione di costituirsi parte civile nel processo contro la cooperativa Karibu e il consorzio Aid che vede imputati i vertici delle stesse”. A sostenerlo in una nota è il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, che ha confermato come nella giornata di ieri la giunta da lui presieduta ha deliberato la costituzione come parte civile nel processo, indicando l’avvocato Emanuele Ceccano di seguire tutte le pratiche propedeutiche a questa iniziativa. Lo stesso sindaco ha spiegato per quale motivo il Comune di Sezze non aveva presentato la richiesta al Tribunale di Latina nel momento dell’udienza preliminare insieme ad altri enti e soggetti che si sono costituiti: “Si è trattato di una serie di circostanze che, di fatto, hanno creato un problema di carattere tecnico, con un cambio di organigramma all’interno del Comune che, sostanzialmente, ha tenuto in una sorta di limbo la questione che era stata comunque già affrontata dalla maggioranza. Come accaduto sulla vicenda del cimitero e sullo scandalo successivo – ha spiegato ancora il primo cittadino di Sezze – l’ente non ha avuto alcun dubbio a costituirsi parte civile, cosa che oggi abbiamo messo nero su bianco deliberando in giunta questa decisione”. Il sindaco di Sezze ha anche spiegato i motivi di questa decisione: “Ci è sembrata una scelta logica e in linea con il nostro mandato, nel rispetto dei cittadini e della città. Come per la questione cimitero così come sulla vicenda che ha interessato la cooperativa Karibu, questa amministrazione non ha in alcun modo avuto alcun coinvolgimento. Però ci troviamo a doverne rispondere e a guardare la nostra città essere elevata a modello negativo, anche sulla stampa nazionale. Sezze, invece, è tanto altro e questa azione si è realizzata proprio per questo scopo, per dimostrare che episodi del genere possono minare la credibilità di un’intera città e di tanti cittadini che guardano con speranza alla giustizia e alla legalità, comportandosi di conseguenza”.
Basta con il teatrino del botta e risposta. Basta con lo scadere nelle discussioni che non rispettano i punti all’ordine del giorno e non fanno altro che alzare i toni della discussione. Basta con le battute fuori campo e altro. Ancora una volta ieri il presidente del consiglio comunale Pietro Del Duca ha dovuto riportare ordine e disciplina durante la seduta del consiglio comunale di Sezze. Questa volta ad essere stato più volte ripreso lo stesso sindaco Lidano Lucidi che intendeva replicare al consigliere comunale Armando Uscimenti intervenuto poco prima. Il primo cittadino e il presidente del consiglio comunale sono stati protagonisti di un battibecco dai toni alti, subito rientrato, ma la scena non è passata inosservata mettendo in mostra uno dei lati peggiori della politica. Non è la prima volta che Del Duca invita l’assise al rispetto del regolamento e delle istituzioni.
La pericolosità dell’incrocio della SP via Murillo con Via Migliara 45 nel territorio del Comune di sezze finisce sul tavolo della provincia di Latina grazie ad una segnalazione inviata dal coordinamento locale di Fratelli d’Italia di Sezze. “L’incrocio risulta essere carente di segnaletica orizzontale e verticale e privo di illuminazione notturna perché non funzionante. Per quanto di competenza e responsabilità chiediamo la messa in sicurezza dell’incrocio – si legge nella nota – con interventi risolutivi nel più breve tempo possibile al fine di evitare ulteriori tragiche conseguenze”. Nella segnalazione inviata all’amministrazione provinciale di Latina si ricorda che nel 2016 sono state raccolte firme per la messa in sicurezza dell’intersezione viaria, che sono state presentate numerose interrogazioni al Comune di Sezze e che l’incrocio è stato teatro di recentissimi incidenti mortali.
Tredici racconti, il cui protagonista è sempre lo stesso: Flavio. Ecco perché “Il sapore dei ricordi” di Roberto Campagna (Edizioni del Roveto) potrebbe essere considerato anche un romanzo e gli stessi racconti i suoi capitoli. Ma non lo è. Per farlo diventare tale, Campagna avrebbe dovuto cambiare la tecnica narrativa. Certo, non avrebbe avuto problemi, ma ha scelto un’altra strada per raccontare alcuni aspetti della vita di Flavio. E lo ha fatto per dare maggiore forza alle storie narrate. A differenza del romanzo che ha una trama orizzontale, quella del racconto è verticale, va diritta alla mettendo , senza altre divagazioni letterarie. Da precisare però che la trama di questi tredici racconti, come un per l’appunto romanzo, è di tipo orizzontale perché contengono sconfinamenti, personaggi secondari, sottotrame e fatti estranei alla stessa storia principale, che l’autore comunque è capace di intrecciare con una certa abilità. Ogni racconto gira intorno a un piatto o a un prodotto tipico, il cui sapore è impresso nella memoria di Flavio. Da qui il titolo dello stesso libro. La letteratura popolare e in particolar modo il racconto orale, in questo libro, si coniugano insieme in uno squisito pamphlet di ricordi pseudo autobiografici. Campagna, giornalista e sociologo, è un vero scrittore “popolare”, se con popolare si intende il lascito che la memoria imprime nella tradizione del saper narrare, con ironia e arguzia, episodi cruciali, in grado di sintetizzare una comunità e le sue tradizioni, i suoi sapori tipici e trasformarli in emozioni viventi, immortali. I luoghi dei racconti di Campagna sono alcuni paesi dell’Agro Pontino, alcune zone della provincia di Roma e delle Marche, che tracciano l’anima e cristallizzano gli stessi ricordi, tra favola e cruda realtà, come ne “La strada” di Federico Fellini. Perché “Il sapore dei ricordi” è un libro pseudo autobiografico? Perché Flavio, il protagonista, è il riflesso nostalgico dello stesso autore: è infatti negli occhi di Flavio che Campagna ripercorre luoghi, fatti e sapori passati, forse scomparsi o in via di sparizione, ma indelebili nel suo palato. I ricordi sono fatti di odori e gusti sopiti nel tempo e Campagna, con la sua verve narrativa frizzante e ironica – l’autore ha la capacità di scrivere una lingua corrente, colloquiale, senza risultare volgare – impasta le sue storie, usando lo stesso timbro scanzonato di un Balzac e lo fa trasportando il lettore nel suo mondo di nostalgiche disillusioni politiche, di scorribande canagliesche, di scherzi e alambicchi giovanili, di ripicche e fughe e amorazzi scollacciati. Scrive nel racconto “La ricomparsa della gassosa”: “Senza pensarci su Carmine mette giù il tre. Ma Flavio aveva proprio l’asso. Lo tira sbattendo il pugno sul tavolo e la gassosa che sorseggiava finisce su un braccio e sulle gambe di Gina. Belle gambe che Gina metteva in mostra indossando sempre e solo minigonne. Aveva quindici anni. Piccolina, con i capelli lunghi e neri e una quarta di seno. Più di una volta Flavio ci aveva fatto un pensierino sopra. Ma era la ragazza di un suo amico! (…) E con il lembo della maglietta che indossava, le asciugò il braccio e le gambe. Restò fulminato da quel contatto, come se avesse toccato un filo scoperto dell’alta tensione. Fu così che il suo pensierino si trasformò in chiodo fisso. Ma Gina era una ragazza a modo. Sfrontata solo nell’abbigliamento, ma timida, di sani principi, innamorata persa di Carmine. Ci mise quasi un anno Flavio per farla capitolare”. Leggendo dunque “Il sapore dei ricordi” non si può non pensare a una tenerezza antica – ma come fa la tenerezza a non essere anche gioia rabbiosa per un tempo ormai perduto? – e soprattutto a una operazione di recupero sociale e culturale, a un “amarcord” che vuole farsi scatola magica, scrigno di ricordi, perché il vero miracolo dell’uomo è sapere di appartenere ad un luogo e di portarselo sempre dentro.
Nella foto Roberto Campagna
"Ho già protocollato la mie dimissioni dal gruppo consiliare di Identità setina. Esco dal movimento perché ormai non mi riconosco più nella linea intrapresa da Identità Setina. Non è più un movimento autonomo e indipendente e di civico resta solo il nome. Resto in maggioranza perché devo onorare il mandato che mi hanno dato i miei elettori, ed è proprio per questo che non intendo tradirli. Siamo nati come lista civica indipendente mentre oggi si è andati a elemosinare voti e a fare alleanze con un partito che non ha nulla a che fare con la mia storia politica”. Il consigliere comunale Gianluca Calvano lascia così il gruppo ed il movimento di Identità Setina, ormai diventato un'appendice di Forza Italia. Calvano, non ci sta e con questo passaggio, seppur doloroso, vuole mandare un segnale al sindaco Lucidi, ultimamente deciso a cambiare rotta e a trasformare la sua maggioranza in qualcosa di diverso rispetto al progetto civico originario. La goccia che ha fatto traboccare il vaso le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Latina, dove quasi tutta la maggioranza ha sostenuto Forza Italia che vedeva il consigliere comunale Pasquale Casalini in lista. Calvano non è l'unico in maggioranza a non aver digerito la svolta del gruppo Identità Setina, ormai snaturata; ci saranno altri scossoni e altri segnali che già da oggi pomeriggio verranno inviati al primo cittadino affinché si rimetta sui binari del civismo, l'unico progetto votato dai cittadini. Calvano in aula resterà indipendente.
Il coordinatore locale del circolo Fratelli d'Italia di Sezze, Mario Sagnelli, mette i puntini sull i relativamente alla fuoriuscita dal gruppo Fdi del consigliere comunale eletto nella lista Orlando Quattrini. "Desidero prendere una posizione chiara e trasparente al riguardo - afferema Sagnelli - È innegabile che questa decisione abbia generato molte discussioni nel contesto politico locale, e sento il dovere di chiarire alcuni punti fondamentali. In primo luogo, è importante sottolineare che il Consigliere Quattrini ha preso questa decisione in modo autonomo, senza alcun confronto con il direttivo del partito o con gli elettori che lo avevano eletto e sostenuto come nostro rappresentante. Tale mancanza di dialogo è stata deludente e non in linea con i principi democratici che difendiamo. Questa situazione ci ricorda un principio fondamentale della politica: nulla è per sempre. La dinamicità e la mutevolezza sono parte integrante della nostra realtà politica, e dobbiamo adattarci di conseguenza. Tuttavia, è fondamentale mantenere un dialogo aperto e rispettoso, specialmente nei momenti di difficoltà. Per rassicurare i nostri sostenitori e mantenere salda l'unità del partito, ci siamo riuniti come Direttivo per valutare la situazione. Dalla riunione, siamo usciti più forti e coesi di prima, ma resta aperta la questione delle giustificazioni politiche del Consigliere Quattrini, il quale, fino ad oggi, si è dimostrato irraggiungibile e poco propenso al dialogo. Dal mio punto di vista politico, non mi reputo uno sprovveduto. Era evidente da un po' che il Consigliere Quattrini stesse valutando alternative e non si sentisse più coinvolto nel progetto del nostro partito. Le decisioni all'interno del nostro gruppo vengono prese collettivamente e devono essere sostenute da tutti i membri. Chi decide di agire in modo unilaterale e non condiviso - aggiuge - non rispetta questi principi e dovrà affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Mi rammarica profondamente il modo in cui sono state presentate le dimissioni del Consigliere Quattrini. Mi aspettavo almeno un confronto chiarificatore anziché una fuga notturna". Per FdI resta "essenziale mantenere un dialogo aperto e rispettoso, anche quando ci troviamo di fronte a divergenze di opinione, esiste la necessità di rispettare i principi democratici all'interno del nostro gruppo". Per Sagnelli comunque "certi comportamenti non saranno più tollerati. Come ex atleta, sottolineo l'importanza di affrontare le vittorie e le sconfitte insieme, come un vero team. Non posso negare che questa situazione mi rammarichi, ma sono fiducioso che il nostro gruppo sia composto da individui capaci che sapranno affrontare questa sfida con determinazione e resilienza. È importante cogliere il lato positivo e politico di questa vicenda, continuando a lavorare per il bene della nostra comunità. Personalmente, auguro al Consigliere dimissionario una buona vita, ma come politico spero che la sua decisione sia stata presa con saggezza e lungimiranza. Restiamo in attesa di una sua eventuale giustificazione politica, seppur attualmente poco probabile. Ad oggi, assistiamo, infatti, ad una totale assenza della politica nel nostro paese che, a mio modesto parere, stiamo cercando di colmare come partito di Fratelli d’Italia, idea condivisa con lo stesso consigliere e che non vedo con quale altra compagine politica locale possa oggi coltivare. Fratelli d'Italia a Sezze è stato, è e sarà un pilastro della politica locale. Avanti tutti, patrioti!"
L'astensionismo rappresenta un problema per la politica?
Scritto da Luigi De Angelis
Si rinnova per il secondo anno consecutivo il riconoscimento di comune Plastic Free per Maenza. Il Comune Lepino è tra i sei Comuni del Lazio e tra i 111 italiani che lo scorso 9 marzo hanno ricevuto il prestigioso premio a Milano nella splendida e suggestiva cornice del teatro Carcano. Il sindaco Sperduti si ritiene più che soddisfatto:” Ritirare il premio su quel palco assieme a città importanti come Milano Torino Verona Vicenza - ha affermato - è stata una grande emozione. Sentire nominare il nostro paese davanti ad una platea di 600 persone provenienti da tutta Italia è motivo di orgoglio per tutti e dico tutti noi maentini”. Il comune Lepino si è distinto in termini di virtuosità grazie all’ordinanza che vieta il lancio di palloncini ad elio, al passaggio dal monosuso a stoviglie in acciaio, piatti di ceramica e bicchieri di vetro nella mensa scolastica e ai numerosi eventi con i bambini e ragazzi messi realizzato in collaborazione con la Consulta Giovanile di Maenza! Eleonora Rossi, referente di Maenza aggiunge: ” Sono orgogliosa di aver insieme ad ogni maentino raggiunto questi traguardi e sento sempre più il dovere morale di portare sempre piu in alto quello che è ormai diventato mio paese”; mentre per Gianfranco Iagnocco, referente di Maenza e vice provinciale di Latina, “ Plastic free è ormai diventata una grande famiglia dove ognuno con un sorriso aiuta l’altro, dove tra di noi c’è stima e rispetto, dove mi sono sempre sentito uno di casa, dove stanno nascendo dei veri e propri rapporti di amicizia. Stiamo già lavorando a tanti progetti ed eventi in collaborazione anche con altri paesi perché lavoriate insieme è più bello, siamo infatti tutti responsabili del cambiamento e ogni cambiamento parte da noi, cerchiamo di essere la parte buona di questo mondo, per essere un esempio di chi non lo è ”.
Nei giorni 13, 14 e 15 marzo 2024 a Bassiano si gireranno alcune scene del cortometraggio “il maritozzo”, una storia d’amore platonica ambientata nel 1943 nel pieno delle deportazioni degli ebrei dal ghetto di Roma, tra una ragazza giudea ed una guardia fascista. L’esplosione di questo amore platonico, in questo parallelismo con il dolce “Il maritozzo” è il connubio di questa antica ricetta giudea che la cucina romana in seguito ha farcito con la panna creando una esplosione di gusto. Il progetto cinematografico vede nomi di spicco come la regia di Nicola Barnaba, la partecipazione di Paolo Conticini, Gabriele Rossi, Francesca Rettondini, Bruno Bilotta e la partecipazione della giovane ma ormai veterana di origine lepina Elisa Campagna come Segretaria di Edizione.
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Nell'ambito del progetto promosso dall’Arma dei Carabinieri in tema di formazione della “Cultura della Legalità”, nella mattinata odierna i Carabinieri della Stazione di Cori hanno incontrato presso il Teatro comunale “Luigi Pistilli” una rappresentanza di circa 100 studenti dell’Istituto comprensivo “C. Chiominto” e l’incontro è stato tenuto dal Comandante della locale Stazione Carabinieri, Mar. Ca. Alessandro Tatangeli. Nel costruttivo dibattito sono stati trattati numerosi temi, tutti attinenti alla formazione della cultura della legalità. Particolare attenzione è stata posta sui temi del bullismo e del cyberbullismo, sui reati in materia di sostanze stupefacenti ed altre dipendenze, sull’utilizzo corretto e consapevole dei social network, nonché nozioni di sicurezza stradale. Gli alunni hanno attivamente partecipato alla discussione con domande ed osservazioni, manifestando liberamente il proprio pensiero. I giovani hanno avuto anche modo di conoscere piùda vicino le attività svolte quotidianamente dall’Arma dei Carabinieri sul territorio ed in favore della comunità.
COMUNICATO STAMPA
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Un folto pubblico, non solo femminile, ha partecipato al Convegno organizzato dall’Associazione “La Giostra dei Colori” e dalla Casa Editrice “Edizioni del Roveto”, svolto l’8 marzo presso la Sala “Fiorentini” della Biblioteca comunale di Aprilia.
Nutrita e di livello la rappresentanza istituzionale. Il Sindaco di Aprilia Lanfranco Principi ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale, che ha patrocinato l’evento, ringraziando gli organizzatori e confermando disponibilità e sostegno per il futuro. Presente anche l’Assessore Carola Latini, delegata tra l’altro alla Programmazione e gestione di eventi e manifestazioni. Il Sindaco di Latina, Matilde Celentano, è stato rappresentato da Michele Nasso, Assessore ai Servizi Sociali, così come la Sezione Regionale ANCI Lazio, presente con la Coordinatrice delle Consulte regionali, la Consigliera del III Municipio di Roma Marina Battisti.
Il Convegno è stato moderato da Giampiero Fontana, già Sindaco di Grottaferrata, che ha introdotto il tema dell’evento evidenziandone le finalità propositive e di concreta attuazione, diversamente dalle ricorrenti “passerelle” piene di enunciazioni alle quali, purtroppo, quasi mai seguono fatti e azioni che incidano poi realmente sulla disparità di genere e sul disagio sociale. L’Assessore Latini, nel porgere gli auguri a tutte le donne presenti, ha sottolineato la simbolicità dell’8 marzo nell’epoca attuale, per la rivalutazione della figura della donna, anche in politica, a suo giudizio un grande traguardo raggiunto. La Latini ha altresì evidenziato come la svolta nella vita di una donna, dopo lunghe sofferenze e accettazioni, sia possibile anche grazie alla vera solidarietà di un’amica, come accade alla protagonista del libro “La donna di vetro” di Olivia Gobetti, appena edito dalle “Edizioni del Roveto” poi presentato durante l’evento. La Consigliera Battisti, nel portare il saluto del Presidente Riccardo Varone di ANCI Lazio e della Vice Coordinatrice della Consulta femminile ANCI Lazio, la Consigliera comunale di Latina Simone Mulé, ha illustrato lavoro e funzioni della Consulta. La Battisti ha ricordato come il tema dell’evento trovi puntuale riscontro nell’attività progettuale della Consulta, grazie allo spirito trasversale che anima le Amministratrici che la compongono, le quali lavorano tutte con la passione propria di chi fa politica per servizio, prescindendo dalle appartenenze. A riprova di ciò, la Consigliera ha ricordato l’iniziativa della Consulta per l’abbattimento del gender gap, consistente in una recente lettera unanime inviata alle Istituzioni locali e alle realtà associative, supportata da una campagna Social ad hoc. È poi intervenuto l’Assessore Nasso il quale, portando il saluto di Matilde Celentano, Sindaco di Latina, ha esaltato la ricorrenza dell’8 marzo ed il suo significato, ricordando che la Celentano è la prima donna eletta alla carica di Primo Cittadino di Latina. Nasso ha sottolineato i sacrifici che spesso devono affrontare le donne in quanto tali, specie se madri, sottolineando l’impegno del Comune di Latina che, proprio l’8 marzo, ha rinnovato la convenzione con il Centro donna Lilith, per le misure di contrasto alla violenza.
Conclusi gli interventi istituzionali, Olivia Gobetti ha presentato il suo romanzo “La donna di vetro”, con prefazione di Raffele Morelli, pubblicato il 1° marzo dalle “Edizioni del Roveto”. L’autrice ha recitato alcuni passaggi del libro, dialogando con Emanuela Mercurio e trasfondendo agli intervenuti la trasparenza affettiva che affligge la protagonista Emilia, prigioniera di un matrimonio che la sta privando della voglia di vivere e della fiducia in sé stessa. Una sofferenza che, tuttavia, trova conforto grazie anche all’amicizia con Marika che riesce a farla sorridere e a darle sollievo, incarnando la vera solidarietà femminile come quella oggetto del Convegno. Subito dopo, la Dott.ssa Maria Romano, Psicologa libera professionista e Presidente de “La Giostra dei Colori”, ha letto la testimonianza di una Mamma, la Signora Cristina, che ha voluto condividere il suo vissuto, portando un messaggio di forza e speranza. A seguire, sempre la Dott.ssa Romano ha illustrato il Progetto “Mamme alla pari”, modello di intervento domiciliare sulla famiglia finalizzato a sostenere e promuovere la sicurezza dell’attaccamento precoce genitori e bambini, con supporto alla genitorialità fragile e alla promozione della salute del bambino, quindi dell’intero nucleo familiare. L’iniziativa, che punta a formare le persone interessate, non necessariamente mamme, ma desiderose di stare al fianco di altre donne per fornire una base di supporto e conforto, sarà proposta al Comune di Aprilia ed alle altre Istituzioni territoriali, per darne concreta attuazione. Da ultimo, il poliedrico artista romano Furio Focolari, attore teatrale, sceneggiatore, musicista e cantante, ha intrattenuto i presenti suonando meravigliosamente alcuni brani famosi con la chitarra accompagnata dal suo originale e strabiliante fischio polifonico.
Comunicato stampa Area Schlein PD Sezze
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Noi crediamo nel Partito Democratico, il quale è la nostra casa, il nostro orizzonte ideale e politico.
La nostra storia personale racconta una appartenenza e un impegno continuo con ruoli e responsabilità diverse nel PD.
Sezze ha bisogno di un PD forte ed autorevole, capace di incarnare la prospettiva progressista, di farsi interprete della domanda di partecipazione, di costruire una nuova stagione di progresso.
Un anno fa abbiamo sostenuto alle primarie nazionali Elly Schlein. A Sezze, come avvenuto a livello nazionale, il risultato è stato netto: i cittadini hanno bocciato cacicchi e signori delle tessere.
La ventata di cambiamento, ripetutasi anche in occasione delle primarie per il segretario regionale, è stata volutamente ignorata e alcuni maggiorenti del partito, clamorosamente bocciati dalle primarie e prima ancora responsabilità della sonora sconfitta delle ultime amministrative, si sono arroccati ulteriormente in una autoreferenzialità senza futuro .
Sono svariati mesi che il Partito Democratico langue in una condizione di inettitudine politica e di incapacità di dare voce ad una opposizione seria verso una amministrazione comunale inefficace e priva di visione politica.
Dopo l'ennesime dimissioni dell'ultima segretaria, riprova di una crisi strutturale, il Partito Democratico si appresta a celebrare il congresso cittadino in un contesto di tesseramento compiuto in palese violazione delle regole statutarie e pertanto inaccettabile.
Il Partito Democratico di Sezze ha bisogno di ritrovare se stesso, la propria anima, la militanza di tanti cittadini che se ne sono allontanati amareggiati e delusi e non di celebrare un rito vuoto.
Serve una nuova stagione per il PD di Sezze, serve una politica che si occupa dei problemi dei cittadini, di sviluppo economico, lavoro, pari opportunità, integrazione, sicurezza, nuove tecnologie, servizi sociali e politiche culturali e non la riproposizione di logiche stantie e perdenti.
Zona Schlein Sezze