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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

 

 

Il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, poco fa ha annunciato sui social, una bella notizia riguardante il mondo dell’edilizia scolastica. Si tratta dei lavori di efficientamento energetico del plesso scolastico di via San Bartolomeno a Sezze. La Giunta comunale, infatti, ha deliberato il via libera ai lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico per questa struttura che, come altre, presenta annose criticità. La spesa complessiva dell'intervento, fa sapere il primo cittadino, è di euro 695.380 e riguarderà la sostituzione di tutti gli infissi del plesso scolastico. “L’obiettivo - afferma il sindaco sul suo profilo facebook - è investire sugli edifici pubblici per migliorare la sostenibilità economica ed ambientale attraverso interventi per l'efficienza energetica e l'incremento dell'uso delle energie rinnovabili. La Regione Lazio curerà tutti gli aspetti tecnici, dall'affidamento ed esecuzione dei lavori fino alla gestione finanziaria conseguente”. Si tratta indubbiamente di un intervento importante per un edificio scolastico che, in realtà, necessiterebbe anche di altri interventi come altri edifici scolastici di Sezze. Primo fra tutti, ovviamente, il plesso Valerio Flacco di Sezze Scalo, al centro di polemiche per l’annuncio nei giorni scorsi dell’approvazione del progetto definitivo di messa in sicurezza senza un soldo in cassa ma con la sola speranza di finanziamenti che dovrebbero arrivare sempre da mamma Regione Lazio. Una struttura questa che necessita di interventi strutturali imponenti e per i quali il Comune di Sezze ha previsto una spesa complessiva di 519.000 euro. Peccato però che in cassa ci siano solo 130 mila euro e i 389 mila euro che mancano per il progetto definitivo sono appesi alle speranze del finanziamento regionale e nel caso in cui non bastassero l’Ente sarà costretto a fare ricorso alla devoluzione dei residui di mutuo già attivati. Oggi l’annuncio dei quasi 700 mila euro per l’efficientamento energetico per la scuola di via San Bartolomeo ha fatto esplodere polemiche a Sezze Scalo, anche tra i suoi più agguerriti sostenitori; un annuncio, ovviamente, mal digerito e non espresso solo per il delicato momento anche dai politici dello Scalo. In molti, infatti, hanno denunciato le differenze tra le due realtà scolastiche: mentre non si hanno soldi per una scuola che ha gravissimi problemi strutturali, peggiorati negli ultimi tre anni, come descritto dettagliatamente e chiaramente dall’architetto Celani nell’ultima relazione “Per il Miglioramento del livello di sicurezza statico”, l’altra avrà somme considerevoli per migliorare il consumo energetico. Mentre una potrà godere finalmente di infissi nuovi, l’altra rischia di chiudere prima di Settembre per grossi problemi di sicurezza. L’architetto Celani, proprio in merito allo stato di conservazione del manufatto della Valerio Flacco scrive: “A seguito dei successivi sopralluoghi effettuati si può confermare quanto già relazionato nella più volte richiamata relazione allegata al Certificato di Idoneità Statica, con le inderogabili prescrizioni raccomandate dallo stesso Ing. Vincenzo Giannetto, si pone in rilievo l'ulteriore constatazione, di un aumento del degrado nella parte  di  solaio  di copertura del piano interrato  ed oggetto di lavori  di sostegno in corso di esecuzione, delle coperture  in  generale e di alcuni pilastri d'angolo al piano terra o rialzato nei quali è stato riscontrato il fenomeno di espulsione del copriferro”.

Foto di Emanuele Coletti di LATINATU

 

 

 

 

 

 

Un importante gesto di solidarietà, una donazione utile in un momento molto delicato per tutti, in modo particolare per chi resta in prima fila per combattere il covid19. L’amministrazione del gruppo Stema Groups di Latina, nelle persone di Stefano La Penna e Marco Nicoletti, ha ufficializzato nei giorni scorsi la donazione nei confronti dell'Ospedale Santa Maria Goretti - Reparto Covid-19 la fornitura di tute tecniche idrorepellenti per tutto il personale del reparto, e a breve ci sarà  l’acquisizione di nuove piante per flebo e un carrello per le emergenze sanitarie. La consegna di una parte del materiale donato da STEMA Groups è avvenuta ieri alla presenza del patron Stefano La Penna e del Dottor Erasmo Galeno di STEMAfisiolab Latina, direttamente nelle mani della Caposala del Reparto Covid-19 del Santa Maria Goretti di Latina, Dott.ssa Laura Carrocci.  Il resto della consegna avverrà nella prossima settimana. Una raccolta fondi aveva anticipato la donazione ed era stata avviata nel corso del periodo di quarantena forzato da STEMA Training e dal Dott. Erasmo Galeno, nel merito delle conference call e video-live che STEMA Training ha eseguito in questo periodo.

La consegna del materiale al reparto covid19 di Latina

 

 

 

Importanti interventi di restyling e riqualificazione verranno realizzati entro la fine dell’anno a Sezze Scalo, nel piazzale della stazione.  Infatti, nell’ambito del protocollo di intesa fra Regione Lazio e Ferrovie dello Stato, che prevede investimenti per 18 miliardi di euro per i trasporti su ferro nella Regione Lazio, sono previsti interventi di riqualificazione della stazione di Sezze con un budget fino a 8 milioni di euro. Ad annunciarlo il consigliere regionale del Pd Salvatore La Penna. “Vi sarà il restyling completo dello scalo ferroviario con la disponibilità di Regione Lazio e RFI alla realizzazione, con l’amministrazione comunale di Sezze,  di una piazza nell’attuale piazzale della stazione”. Il progetto è stato già deliberato e finalmente presto la piazza diventerà un luogo di incontro per i residenti di Sezze Scalo. “Mi preme ringraziare per le sollecitazioni, il contributo fattivo e la sensibilità sul tema della riqualificazione della stazione – afferma La Penna -  il Sindaco Di Raimo, l’intero consiglio comunale di Sezze ed in particolar modo,  per la presenza e l’apporto decisivo che ho potuto verificare in diversi momenti di interlocuzione istituzionale, il Presidente del Consiglio Comunale di Sezze Enzo Eramo e il consigliere Serafino Di Palma. Voglio ringraziare per la sensibilità e l’impegno Ferrovie dello Stato, RFI, il  Presidente Zingaretti e l’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici, Infrastrutture, Trasporti Mauro Alessandri. Continua, anche in questa fase difficile e di emergenza, l’impegno per il nostro territorio, con uno sguardo rivolto alla ripartenza e al futuro”.

 

Il consigliere regionale La Penna

 

 

In attesa dei nuovi decreti ministeriali e soprattutto dei protocolli da mettere in atto per garantire sicurezza e incolumità dei clienti, molte attività commerciali continuano a soffrire la chiusura imposta dal covid19. Gli appelli alla riapertura si moltiplicano e si diffondo da Provincia a Provincia, da Comune a Comune. Una delle categorie più colpite e che sta facendo sentire il proprio grido è quella dei parrucchieri e delle estetiste. In ogni dove ci sono accorati appelli per chiedere maggiore attenzione per un settore, come altri, fermo dai primi decreti e che rischia di essere definitivamente compromesso e danneggiato. Anche a Sezze molti operatori del settore sono in ansia e si uniscono al coro degli appelli che si leggono in tutte le Regioni. In attesa di disposizioni governative, anche a Sezze, hanno iniziato a riorganizzare gli spazi per garantire il distacco necessario come richiesto dalle norme. Sono molti i dubbi e le domande che parrucchieri ed estetisti si stanno ponendo ma ciò che chiedono a gran voce e di poter riprendere a lavorare. Questa è una categoria, inoltre, che rischia di essere danneggiata dagli abusivi, in barba a di chi è rimasto chiuso rispettando le misure e le restrizioni imposte dal governo. Le amministrazioni locali, ovviamente, non hanno autonomia e non potrebbero assolutamente intervenire e prendere decisioni diverse rispetto a quelle delle Regioni e del Governo. Quella dei barbieri e degli estetisti però sono categorie che rischiano di essere lasciate per ultime, visto il contatto ravvicinato con i clienti, ma è necessario, anche per questo, rimodulare un nuovo modello di sviluppo economico e professionale, adeguato alle misure e alle doverose regole dovute dal coronavirus. Acconciatori ed estetisti, come altri, stanno attraversando una delle crisi economiche più profonde degli ultimi 50 anni e si auspica che nei nuovi decreti, dopo il 4 maggio, ci siano delle condizioni per permettere anche a loro di riaprire, limitando al massimo la possibilità di contagio. In altre città sono state avanzate proposte e condizioni per la riapertura dei locali, ad esempio per un solo cliente all’interno del negozio e con accorgimenti per evitare contatti: pannelli in plexiglas e altri accorgimenti. Ci potrebbero essere, ad esempio, delle aperture limitate previo appuntamento con il cliente, sempre con le restrizioni necessarie e con gli accorgimenti di sicurezza.  Vedremo.

 

 

La politica è fatta anche di buon senso, di rispetto reciproco e soprattutto di senso di responsabilità. Avere la consapevolezza di essere amministratore di una città significa pur sempre essere comunque cittadino, genitore, nonno, zio, insomma una persona che ricopre sì un ruolo istituzionale ma pro-tempore. In questo lungo periodo di quarantena credo che di una cosa dobbiamo essere fieri, e cioè del rispetto del momento tragico che stiamo vivendo da parte degli amministratori della nostra città. Non prendendo nemmeno in considerazione qualche sciacallaggio mediatico, speculativo, creato ad arte dai soliti aizzatori, i nostri amministratori in questa fase hanno dimostrato rispetto, educazione e umiltà. Non è vero come qualcuno continua a sostenere che la politica si è fermata, che la maggioranza e l’opposizione hanno smesso di ricoprire i rispettivi ruoli e se ne stanno da giorni con le mani in mano. E’ vero invece che i consiglieri comunali della nostra città hanno giustamente e coscientemente messo da parte invettive e azioni politiche per il dramma che tutti stiamo vivendo. Hanno utilizzato l’arma e la politica del sentimento. Ancora una volta, come era avvenuto per il passato, la politica setina, quella sana e perbene, si è dimostrata fucina di responsabilità e di sensibilità rispetto ad altri Comuni dove, in più occasioni, abbiamo assistito a manifestazioni e propagande elettorali disgustose. Ai nostri rappresentanti istituzionali e soprattutto ai rappresentanti delle opposizioni consiliari va quindi riconosciuto un temperamento, un attaccamento e una sensibilità genitoriale ammirevole. Avrebbero potuto fare la parte da leone su molte questioni ancora in sospeso ma hanno volontariamente fermato le bocce.  In questi mesi nessuno dei consiglieri comunale è venuto meno al proprio ruolo, ma lo ha fatto restando in silenzio, chiedendo espressamente che su di loro non venissero accesi i riflettori della visibilità, dell'egocentrismo, nel rispetto del momento che stiamo vivendo. La politica non si è fermata, si è fermata momentaneamente quella dialettica che è pur sempre il condimento dell’agone politico, di cui in alcuni periodi però ne siamo schifati e sconcertati.  

 

 

 

Gente a spasso come se nulla fosse. Macchine in giro. Persone che si godono tranquillamente il sole nelle piazze e nei parchi della città. Non è una sensazione ma è abbastanza evidente che molti cittadini, in barba ad altrettanti che sono chiusi in casa da 40 giorni nel pieno rispetto delle misure imposte dal governo, hanno abbassato la guardia e hanno iniziato (forse mai smesso) di fregarsene del coronavirus e dei rischi di contagio. Sono molte le segnalazioni di strade piene di gente che senza alcuna ragione passeggiano e chiacchierano del più e del meno per comprare 1 litro di latte. Anche il via vai delle macchine è aumentato, sia nel centro che nella pianura. Attraversando Sezze Scalo oggi si ha l’impressione che le restrizioni del governo non ci siano mai state. Girando per la periferia alta della città rispetto a qualche settimana fa gli atteggiamenti sono molto cambiati. Le continue richieste dell’amministrazione comunale di restare a casa per molti sono diventate voce al vento, messaggi inutili. E’ assurdo. Eppure la gravità della situazione a tutti i livelli non è per nulla cambiata: per coronavirus ancora muoiono 500/600 persone al giorno e anche se la curva dei contagi è scesa di poco, con oscillazioni ovviamente, la partita è ancora lunga e ogni sforzo potrebbe essere vanificato in pochi giorni a causa di questi atteggiamenti scellerati. Paesi a noi vicini come Fondi e Itri non bastano come monito? Non è accettabile che molti residenti continuino a non rispettare le restrizioni. Ci sono ovviamente comunitari ed extracomunitari, senza distinzione. Il territorio comunale è vasto ed è impossibile un controllo ed un monitoraggio costante. Dovrebbe essere il buon senso civico a dare il maggior contributo, cosa che non sta avvenendo per molti casi. La Polizia Locale sta lavorando molto per far rispettare le misure di contenimento e tutte le restrizioni. Nei giorni scorsi ci sono stati cittadini denunciati e multati ma evidentemente non basta. Serve allora un rafforzamento dei controlli anche con l’ausilio di personale volontariato autorizzato. Serve polso e personalità per gestire emergenze. I messaggi all'acqua di rosa sono inutili.  

 

 

Nei giorni scorsi il primo cittadino Sergio Di Raimo sul suo profilo social istituzionale ha riportato la notizia dell’approvazione, da parte della Giunta, del progetto definitivo dei lavori di messa in sicurezza del plesso scolastico Valerio Flacco di via Bari a Sezze Scalo. Nella nota “social” del sindaco si aggiunge che il quadro economico del progetto prevede una spesa complessiva di 519.000 euro, in parte già presenti nel bilancio comunale, in parte di provenienza dalla Regione Lazio e altri dalla devoluzione dei residui mutui già contratti dal Comune. Benissimo. Detta così sembra cosa fatta… ma la realtà, purtroppo, è altra cosa, ed è una dura lotta contro il tempo, in attesa e, soprattutto, nella speranza che arrivino i soldi dall’Ente regionale. I tempi sono strettissimi perché entro il mese di agosto, quindi entro quattro mesi, stando alla relazione di verifica di idoneità statica del fabbricato della Flacco firmata dall’Ing. Giannetto, o i lavori di consolidamento vengono ultimati o il sindaco dovrà chiudere la scuola. Il ruolo da leone quindi lo avrà la Regione Lazio, perché nelle casse comunali non ci sono soldi a sufficienza per fare nulla, e nemmeno si potrebbero iniziare i lavori con le somme disponibili. Nel bilancio di previsione il Comune di Sezze, infatti, ha previsto soli 130 mila euro e i 389 mila euro che mancano per il progetto definitivo (519 mila euro) sono appesi proprio alle speranze del finanziamento regionale richiesto solo ieri, quando Di Raimo ha firmato la richiesta corredata dal progetto definitivo. Se poi la somma proveniente non dovesse essere sufficiente a coprire l’intero quadro economico approvato, il Comune di Sezze sarebbe costretto a fare ricorso alla devoluzione dei residui di mutuo già attivati. Altro capitolo questo molto spinoso. Per anni il Comune è rimasto ingessato per i tanti mutui accesi per la costruzione, ad esempio, delle scuole a Ceriara e Melogrosso, del centro sociale, dei marciapiedi e della Piazza ferro di Cavallo, tutti mutui che ancora oggi gravano sulle casse. Il ricorso al mutuo però è stata sempre l'unica soluzione, e sarebbe stato così anche per la Flacco se fosse stato acceso due anni fa. 

Il sindaco Sergio Di Raimo

 

 

La politica ai tempi del coronavirus è molto cambiata, adattandosi immediatamente alla ricettività social. Nel corso di questa lunga quarantena abbiamo assistito a notiziari sacrosanti sull’aggiornamento del Covid19, a bollettini utili e a messaggi istituzionali necessari e molto importanti per la collettività. Ma abbiamo visto anche clamorose manifestazioni di onnipresenza, vertiginose capovolte, falsi miti, girandole varie e assurde intraprendenze del tutto fuori luogo che fanno pensare ad un clima da campagna elettorale avviata. Siamo sicuri, anzi stra-sicuri, della buona fede dei più e di quelli che ci sono sempre stati, mentre restiamo sconcertati e basiti da nuove presenze striscianti o da gruppi tali che, vuoi o non vuoi, ti mettono la pulce nell’orecchio, senza fare peccato però. Saranno i prossimi mesi a scoprire gli altarini e a mettere in luce quelle che sono state le vere e buone intenzioni e quelle che sono stati solo secondi fini. Non è vero come qualcuno sosteneva che la vita sui social è una vita virtuale e quindi romanzata. E’ vero esattamente il contrario: facebook e altri social sono lo specchio di quello che realmente siamo ma che, evidentemente, non riusciamo a manifestare fisicamente e a trasmettere chiaramente alle persone che conosciamo o che vogliamo conoscere. Ed ecco allora che sui social si incontrano molte persone equilibrate ma anche molti imbecilli, molti ipocriti come persone perbene, così come nella vita di tutti i giorni. Ci sono persone che vogliono autocelebrarsi, altri che preferiscono nascondersi, altri ancora che intervengono quando è veramente necessario. Insomma anche il mondo social è bello perché è vario ma quando tutto sarà finito inizieremo a tirare le somme, e a capire chi voleva cosa e chi voleva arrivare dove. Le tracce sui social le abbiamo tutti, ed è anche quella la storia di ognuno di noi.

 

 

La Giunta comunale di Sezze ha approvato finalmente il progetto definitivo dei lavori di messa in sicurezza del plesso scolastico di via Bari, una struttura questa che ha fatto parlare di sé per il totale degrado e per la pericolosità dello stesso edificio. L’amministrazione comunale fa sapere che il quadro economico del progetto prevede una spesa complessiva di 519.000 euro, in parte già presenti nel bilancio comunale e in parte di provenienza Regione Lazio. L’ente regionale – stando alle parole del sindaco Di Raimo – si sarebbe “impegnato a contribuire” alla messa in sicurezza della struttura. Vedremo. L’edificio in questione è stato al centro di numerose polemiche a causa del suo totale abbandono nel corso degli anni, polemiche che hanno accesso un dibattito sia all’interno della maggioranza che nell’intero consiglio comunale, con i consiglieri di opposizione, in primis Serafino Di Palma, pronto a tutto pur di far garantire il sacrosanto diritto degli alunni e docenti di frequentare una scuola sicura, più possibilmente a norma e quantomeno decorosa. Importante è stato sicuramente anche il ruolo dell’associazione Impronta Setina e del comitato dei genitori.

 

 

 

Un cittadino di Sezze è stato denunciato perché questa mattina ha violato le restrizioni domiciliari per quarantena da Covid19. L’uomo di mezza età è stato fermato e denunciato dagli agenti della Polizia Locale di Sezze guidati dal Comandante Lidano Caldarozzi. Il setino, infatti, questa mattina era in macchina con due nipoti minori, ed è anche per questa ragione che è stata comminata un contravvenzione ai genitori dei bambini. I controlli a tappeto sul territorio da parte delle forze dell'ordine non si fermano. Molti sono i cittadini che ancora non capiscono la gravità della situazione e continuano a trasgredire le misure imposte dal governo come se nulla fosse.

 

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