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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

 

 

Sezze ai tempi del coronavirus è una città che ce la sta mettendo tutta per combattere un virus che solo un mese fa sembrava una emergenza sanitaria solo di altri. Sezze ai tempi del coronavirus è una comunità che non si arrende e che nelle difficoltà sta rispettando civilmente le misure urgenti di contenimento del contagio; è una città che ha visto la chiusura volontaria di molti negozi per evitare contatti diretti con la clientela e spingere i cittadini a non uscire di casa. Sezze ai tempi del coronavirus è una comunità fatta di commercianti che si sono messi in gioco ancora una volta proponendo consegne a domicilio di generi alimentari e servizi di ristorazione. E’ una città che non ha paura e che crede nelle istituzioni e nella importanza, in questo momento, dei corretti comportamenti individuali. Sezze è anche e soprattutto la comunità che nonostante i rischi vede molti medici, infermieri e operatori sanitari in prima linea, in trincea, per prestare cure e assistenza ai malati e alle persone in difficoltà. Ma è anche la città dei tanti camionisti che continuano a viaggiare per rifornire tutta la nostra Regione e la città degli operai che continuano a svolgere il loro lavoro con mille difficoltà. Sezze ai tempi del coronavirus è una città che non ferma la cultura e la didattica, seppur obbligata ad annullare le sue manifestazioni più importanti, Sezze è quella comunità intelligente fatta di docenti e dirigenti scolastici che si sono organizzati attraverso videochiamate e supporti informatici per non sospendere completamente le lezioni, per i tanti alunni che sono a casa, dando loro la possibilità di non restare indietro con i programmi ministeriali. E allora collaboriamo e restiamo uniti per far sì che tutto ciò resti solo una pagina della nostra vita.  

“Sezze piena di beni porta l'insegna del bianco leone".

 

 

Siamo tutti confusi e storditi per la velocità con cui si sta sviluppando la paura del covid-19 e l’ansia per il contagio anche nella nostra comunità. Le misure straordinarie adottate e l‘attivazione del Centro operativo Comunale sono necessarie ed è indispensabile che ogni cittadino rispetti le misure presenti nei decreti emanati per l’emergenza dal Governo. La Polizia Locale di Sezze e le forze dell’ordine della città stanno lavorando sodo per far rispettare le prescrizioni in ogni luogo aperto al pubblico e hanno attivato controlli sul rispetto della quarantena fiduciaria domiciliare. E’stata avviata la sanificazione degli uffici comunali e si continuerà nell’inasprimento delle restrizioni per evitare contagi e diffusione il virtus. Il consiglio principale è di restare a casa e non uscire, rispettando le regole igieniche e di sicurezza e soprattutto mantenere la calma. Si chiede quindi la massima collaborazione e buon senso da parte di tutti. Come ogni altra attività sospesa, anche la Passione di Cristo prevista per venerdì 10 aprile e la Sagra del Carciofo di Sezze prevista per il 19 aprile sono state annullate. Proprio questa mattina l’amministrazione comunale e gli uffici competenti hanno deciso giustamente di cancellare la kermesse e l’evento religioso a seguito dei decreti e per l’emergenza sanitaria. Mercoledì la commissione consigliare dei capigruppo ratificherà la richiesta avanzata oggi in commissione.

 

 

 

"A Sezze c'è un caso positivo ed è per questo che nel pomeriggio di oggi è stato attivato il COC (Centro Operativo Comunale) che potrà essere di aiuto nel caso la situazione futura lo esiga. Chiaramente tutti gli interventi sanitari di controllo, monitoraggio e cura sono gestiti direttamente dalla ASL e non da altri. I cittadini debbono stare tranquilli e rispettare le raccomandazioni che sono state elaborate dalla Presidenza del Consiglio, largamente pubblicizzate in questi giorni e pubblicate anche su questa pagina. Ad oggi non ci sono criticità tali che presuppongano altro se non la prudenza necessaria ad evitare altri contagi". E' il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo che poco fa ha ufficializzato la notizia di un primo caso di positività al coronavirus per una donna di Sezze. Di Raimo ricorda che "da qualche giorno è stato istituito presso la prefettura di Latina il CCS (Comitato Coordinamento Soccorsi) con la presenza, tra gli altri, di Prefetto, Questore, Comandante provinciale dei Carabinieri, Comandante provinciale Guardia di Finanza, Direttore Generale ASL". Si tratta di un un comitato che si riunisce due volte al giorno (ore 12 e ore 18) per fare il punto della situazione e coordinare tutti gli interventi necessari a contrastare l'emergenza coronavirus. "La polizia di Stato, i Carabinieri e la Guardia di Finanza  - aggiunge il primo cittadino - controlleranno le notizie postate su facebook che non corrispondono al vero e/o creano allarmismo e i responsabili saranno puniti severamente".

 

Ha fatto bene il consigliere comunale Serafino di Palma a presentare una giusta interrogazione sulla delibera di Giunta comunale relativa al programma triennale delle opere pubbliche approvata nei giorni scorsi. L’esponente della coalizione Biancoleone fa bene a chiedersi perché mai l’allegato B della delibera non risulta compilato, un allegato nel quale l’amministrazione comunale avrebbe dovuto inserire le cosiddette “opere incompiute”. Di Palma, Martella e Moraldo hanno fatto bene a chiedere spiegazioni in merito perché, se nello schema adottato dalla Giunta non figurano opere da completare per il 2020 2021 e 2022, ciò significa che alcune opere, edifici e strutture in attesa di essere completate, per i prossimi tre anni non saranno sicuramente completate, anzi, tra tre anni quello che è stato realizzato sarà ulteriormente deteriorato dal tempo, da possibili atti vandalici o dalla mancata manutenzione. Eppure, nonostante ci siano diverse strutture che aspettano solo di essere completate, la Giunta guidata dal Sindaco Di Raimo, il 28 febbraio scorso ha approvato il programma triennale dei lavori pubblici, lasciando in bianco quello delle opere incompiute. Che ne sarà allora, ad esempio, del mastodontico Monastero delle Clarisse ristrutturato esternamente dalla Provincia di Latina ormai 10 anni fa e consegnato al Comune di Sezze? Stiamo parlando di un immenso patrimonio architettonico di oltre 15 mila metri cubi abbandonato alle ortiche. E la casa dei Giovani? Iniziata e abbandonata dal 2015? Per non parlare poi dell’Anfiteatro e di altre opere rimaste cattedrale nel deserto. Lo schema adottato dalla Giunta Comunale, adesso, dovrà essere ratificato dal consiglio comunale. Si spera che ci sia la sensibilità e la lungimiranza di inserire nell’allegato B delle opere da salvare. Quantomeno avremo la speranza che si possano chiedere dei finanziamenti per iniziare qualche opera di completamento.

https://www.lanotiziacondivisa.it/index.php/in-evidenza/item/445-ex-monastero-delle-clarisse-di-nuovo-abbandonato-che-quasi-quasi-ci-riesce-il-monaco

 

I consiglieri comunali del Biancoleone

L'allegato B non compilato

L'Anfiteatro di Sezze

La Casa dei Giovani

 

 

 

 

Siamo tutti indignati per quanto accaduto presso la scuola dell’Infanzia di Sezze Scalo. Nella notte fra domenica e lunedì ignoti si sono introdotti nei locali della scuola e hanno imbrattando un'aula con la tempera usata dai bambini, rovesciando giochi e rubando 3 mini-stereo e un lettore Dvd. La denuncia di quanto accaduto è stata fatta direttamente dalla dirigente scolastica Carolina Gargiulo. “Cosa pensavano di trovare in un asilo? Ho immediatamente denunciato l'accaduto  - ha scritto la preside sul suo profilo - e i Carabinieri ora indagano. La scuola, i genitori e l'amministrazione comunale si stanno prodigando per rendere sempre più bello ed accogliente il plesso ed è inaccettabile che vigliacchi nottambuli rubino sussidi e strumenti didattici che sono di grande utilità per le docenti e per i bambini. Una sola parola ancora: Vergogna!”. Vergogna e rabbia per il degrado che avanza allo Scalo e in altri quartieri di periferia. Vergogna per come sta crescendo una generazione di ragazzi e ragazze, senza valori, senza stimoli e senza una strada e una guida da seguire. L’atto vandalico nella Valerio Flacco non è il primo. Già in passato lo stesso Plesso era stato preso di mira per simili reati. Atti non da poco conto… e non definiamole "bravate" ma chiamiamole col proprio nome: microcriminalità, che va perseguita e punita.  

 

La Dirigente scolastica Carolina Gargiulo

 

E’ finito da poco l’incontro in Prefettura tra il Prefetto di Latina, Maria Rosa Trio, il direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, i Responsabili del dipartimento di igiene e prevenzione, il Questore, il Comandante provinciale dei Carabinieri, il Comandante provinciale della Finanza ed il Comandante dei Vigili del Fuoco. Presenti anche i sindaci della Provincia, tra cui il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo. Il prefetto ha comunicato che nel territorio provinciale non c'è alcuna emergenza e ha invitato a mantenere alta l'attenzione, evitando di parlare di un rischio imminente. Lo stesso Di Raimo per il territorio di Sezze, dopo la comunicazione di ieri relativa al ritorno da Venezia di setini, ci tiene a tranquillizzare i cittadini dichiarando che “anche per i sezzesi al momento non ci sono rischi”. Anche il sindaco invita a non generare allarmismi inutili e pericolosi. “È emerso in modo chiaro - afferma - che la situazione di tutta la provincia è monitorata e ad oggi non ci sono casi di contagio e quindi bisogna stare tranquilli. Si è parlato anche del caso specifico riguardante i cittadini di Sezze rientrati ieri sera, come anche di casi riguardanti altri paesi della provincia, ed è emerso che l'atteggiamento dell'amministrazione comunale (fra l'altro condiviso con la ASL) è stato quello giusto”.

 

 

 

Un primo incontro positivo e proficuo, al fine di organizzare al meglio la 51esima edizione della Sagra del Carciofo di Sezze. Martedì scorso, presso i locali della biblioteca comunale di Sezze, l’amministrazione comunale ha incontrato associazioni culturali e commercianti della città per recepire istanze e pareri in merito alla programmazione di uno degli eventi enogastronomici più importanti per la città e per l’intera Regione Lazio. All’incontro, promosso dall’assessore alle attività produttive Giancarlo Siddera e dai presidenti delle commissioni Cultura e Attività Produttive Federica Fiorini e Marzia Di Pastina, hanno preso parte molti sodalizi e diversi commercianti. Per il Comune di Sezze la Sagra rappresenta un evento di notevole rilevanza turistico/culturale ed enogastronomica e valorizza uno dei prodotti più pregiati dell’agricoltura locale. La Sagra è anche l’occasione per accrescere l’offerta culturale e turistica della città e per questo si vuole fare bene e migliorarsi rispetto alle precedenti edizioni. La 51° Sagra del Carciofo di Sezze si terrà domenica 19 aprile in tutto il centro storico di Sezze. Nei prossimi giorni i promotori cercheranno di definire i dettagli della bella manifestazione, tenendo in considerazione anche le proposte delle associazioni locali e dei commercianti di Sezze. Si vuole, innanzitutto, rilanciare una kermesse dal punto di vista della qualità e non solamente rispetto alla quantità e alle presenze. La Sagra del Carciofo non deve essere e non deve diventare un mercatino improvvisato e la fotocopia di una fiera comune ma, al contrario, un evento tutto popolare e all’insegna della promozione del carciofo e delle nostre tradizioni setine.

 

 

Statua di San Lidano al Belvedere sì, statua di San Lidano al Belvedere no.  Nelle more della convocazione del consiglio comunale per affrontare la vicenda del monumento “donato” da Don Massimiliano, si incomincia a delineare il quadro dei consiglieri comunali favorevoli e contrari. Dopo il consigliere di maggioranza Alessandro Ferrazzoli,  nei giorni scorsi chiaro su facebook (voterò  in maniera positiva per l’installazione –ha scritto sui social - solamente e qualora il Rup incaricato nonché P.O. dell’Ufficio Tecnico Comunale, Vincenzo Borrelli, emetta parere tecnico favorevole sulla delibera di consiglio). Pochi giorni fa anche il consigliere comunale Paride Martella si è espresso: “ Questa della statua di San Lidano da mettere al belvedere di Santa Maria è solo una dimostrazione di potere e di forza, a cui non sono interessato perché senza senso “. Tra un sì e un no c’è un forse, e, ad oggi, è rappresentato da Francesca Barbati, presidente della commissione Lavori Pubblici. L’iter dei lavori è passato sotto il suo naso ed è stato approvato direttamente dalla Giunta comunale senza alcun passaggio in commissione né tantomeno senza che venisse ascoltato in audizione il comitato promotore del monumento.

 

Quale è la tua posizione, considerando che nel merito sono mancati passaggi in aula e in commissione e solo dopo un accesso agli atti è stato sospeso il cantiere?

 “Non sono convinta che questa opera dovrà passare per la mia commissione, siamo in attesa di leggere la delibera prodotta dal Rup. Fino a ieri le carte non erano ancora pronte per essere visionate e quindi credo che a brevissimo non sarà convocato alcun consiglio comunale”.

 

Voterai a favore o contro?

“Oggi non posso rispondere proprio perché non ho ancora letto cosa verrà portato in aula. Posso dire però  che sono per una decisione che sia più condivisa possibile”.

La statua necessariamente al centro del Belvedere?

“Anche in un altro posto sempre a Santa Maria, ma ripeto non è il caso che la maggioranza si divida per questo. E’ mancata una discussione su questa vicenda e cercheremo ora di farla, ragionando tutti per trovare massima condivisione”.

 

il cantiere sospeso a Santa Maria

 

 

Diamo una mano all’amministrazione comunale, rendiamoci cittadini attivi, collaboriamo nella raccolta differenziata. I dati sconfortanti e le percentuali bassissime del Comune di Sezze devono spingerci a fare meglio e subito, anche in un’ottica di riscatto verso chi crede di essere più rispettoso dell’ambiente rispetto a noi. Oltre alla lotta agli incivili e alle denunce senza se e senza ma verso coloro i quali continuano a non rispettare i regolamenti per la raccolta differenziata, possiamo dare il nostro contributo essendo pratici e veloci nella selezione dei prodotti che dovranno essere conferiti. Non tutti sanno, infatti, che esiste una applicazione per Android, da scaricare gratuitamente su Play Store, dal nome Junker per la differenziata. Una applicazione semplice da usare e utile per differenziare meglio. Dopo averla scaricata sul nostro cellulare l’applicazione, Junker, ti aiuta a differenziare senza dubbi o errori i rifiuti domestici, perché riconosce ogni prodotto singolarmente dal suo codice a barre. Basta inquadrare il codice a barre stampato sull'imballaggio o scrivere la tipologia di rifiuto e Junker lo riconosce, lo scompone nei materiali che lo costituiscono e permette di smistare il rifiuto con facilità in base alla raccolta differenziata adottata al proprio Comune. Un modo semplice per imparare velocemente a conferire l’immondizia e non costringere gli operatori della SPL ad etichettare il prodotto conferito come errato. Basta veramente poco, basta un clic per facilitarci lo smistamento dei prodotti e permettere alla nostra comunità di crescere in percentuale di differenziata, perché non siamo peggiori di altri cittadini. 

 

 

 

 

 

Mentre il Comune di Bassiano esulta per l'81% di raccolta differenziata raggiunta nel mese di gennaio, il Comune di Sezze profonda ad un 18,10 %, stando agli ultimi dati del dicembre scorso diramati dall’Istituto Superiore di Sanità. Sezze in penultima posizione tra i comuni della Provincia davanti alla sola Isola di Ponza (3,5%) – come ha ricordato recentemente il collega Emanuele Coletti di Latina Tu  - dove, al danno d’immagine, si aggiunge anche quello economico: i sezzesi, infatti, assieme a quelli di Ventotene (28%), Latina (23%) e Ponza, dovranno pagare in bolletta alla Provincia il massimo di aliquota aggiuntiva, pari al 5%.  Sollecitato e preoccupato, proprio ieri sera, il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo ha lanciato un appello disperato ai cittadini, chiedendo collaborazione nel conferimento dei rifiuti.  “Cari cittadini, il comune di Sezze deve necessariamente mettersi al passo con gli altri paesi della Provincia e Regione e raggiungere il 67% di differenziata. Purtroppo oggi – ha scritto il sindaco -  siamo ad una percentuale molto bassa e lontana dall'obiettivo. È, quindi, necessario che ogni cittadino si impegni a differenziare in modo corretto così da avere effetti positivi sia dal punto di vista ambientale che economico. Il giorno in cui si conferisce l’indifferenziato– chiarisce il sindaco – le buste devono contenere solo, ed esclusivamente i rifiuti che non possono essere differenziati: non devono contenere carta, plastica, vetro, alluminio e organico che sono oggetto di raccolta in altri giorni della settimana. Se gli operatori capiscono che il conferimento è errato – aggiunge ancora Di Raimo - la busta non viene ritirata e viene posizionato l'adesivo con la scritta ..."Separare i rifiuti". Molti cittadini erroneamente conferiscono solo i giorni dedicati all’indifferenziata mischiando rifiuti di diverso tipo e vanificando gli sforzi di quanti si impegnano ad una corretta differenziazione”. Raccomandazioni giuste e sacrosante ma c’è anche da dire che, molto spesso, mentre i cittadini che pagano la tassa sui rifiuti ce la stanno mettendo tutta, altri, molto probabilmente “invisibili” ai registri della SPL, continuano a non rispettare regolamenti, vanificando e danneggiando l’impegno altrui. Mancano controlli e rispettive sanzioni, oltre che un vero censimento degli utenti residenti a Sezze.

 

Rifiuti nelle campagne di Sezze

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