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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

 

Ripartire dalle piccole scelte, passo dopo passo, per arrivare a recuperare ciò che di bello ancora ci offre la nostra città. Nel Bilancio di previsione 202-2022 approvato dalla maggioranza che sostiene il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo sono state stanziate risorse che, seppur minori, potrebbero riaccendere il motore e avviare un percorso di attenzione e sensibilità diverse rispetto al passato. Il Comune di Sezze, ad esempio, ha stanziato 50 mila euro per riqualificare tutta l’area verde del Parco della Rimembranza. Verranno installati nuovi giochi e ci sarà una maggiore attenzione per il decoro del Monumento. Lo ricorda in un post anche il presidente del consiglio Enzo Eramo. “Il Comune ha stanziato 50 mila euro per riqualificare tutta l'area del monumento con nuovi giochi, relativa messa in sicurezza e pavimento anti trauma. Sicurezza ma anche decoro urbano. Sezze deve investire nella sua bellezza e cominciare dai piccoli è una scelta”. Altra importante risorsa stanziata nel documento programmatico ed economico approvato 15 giorni fa dall’Ente sono i 58 mila euro per la ZTL. Finalmente verranno messe a punto zone a traffico limitato per il centro storico di Sezze. Le consigliere comunali Francesca Barbati e Marzia Di Pastina, presidenti delle commissioni interessate, hanno già avviato un iter e degli incontri con gli operatori economici della città per parlare del progetto. L’idea è quella di sperimentare una ZTL che da via Roma arrivi fino a Piazza De Magistris, lasciando pedonale il centro storico. L’istituzione di una Zona a Traffico Limitato per i soli residenti è presente in moltissimi comuni anche in assenza di parcheggio nelle immediate vicinanze nel centro storico, come è il caso di Sezze. Insomma le somme ora sono disponibili, l'amministrazione comunale vuole attivarsi subito per passare ai fatti in breve tempo. 

 

 

 

Si è concluso poco fa il consiglio comunale con all’ordine del giorno la donazione della Statua di San Lidano e l’annessa convezione di progetto. I consiglieri comunali dopo un lungo dibattito hanno sospeso i lavori su richiesta del consigliere comunale Mauro Calvano. La maggioranza si è riunita per quasi un’ora e alla ripresa dei lavori il sindaco Sergio Di Raimo ha comunicato che sulla delibera all’ordine del giorno non vi era una totale convergenza della maggioranza e ha annunciato che invece sulla proposta di cambiare il progetto (non quella annunciata ad inizio della seduta che prevedeva solo l’eliminazione del basamento della statua) è stata trovata una maggioranza qualificata. I consiglieri di maggioranza alla ripresa dei lavori hanno votato quindi il ritiro dell’ordine del giorno e si sono impegnati a iniziare un nuovo iter progettuale per la donazione della Statua al Belvedere. Non è stato ancora comunicato cosa intende fare l’amministrazione comunale di Sezze, ma dai commenti si evince che una soluzione diversa dall’attuale progetto ha trovati tutti uniti. Anche l’iter da seguire sarà diverso, il nuovo progetto sarà discusso dalle commissioni competenti e poi passerà in aula per essere definitivamente approvato. Al sindaco Di Raimo, al presidente del consiglio Eramo e ai consiglieri tutti va riconosciuto il merito di aver ascoltato anche la voce dei cittadini che in questo periodo si erano divisi sul progetto originario.

 

 

 

Una proposta interessante e utile, per una opportunità da non perdere, come solo sanno fare quei consiglieri che hanno il senso delle istituzioni, e che non guardano e pensano solo a curare il proprio orticello. I consiglieri comunali del Biancoleone hanno protocollato una lettera rivolta all’intero consiglio comunale per suggerire una “convenzione” riportata nell’ultimo decreto legge del Presidente del Consiglio dei Ministri a sostegno dell’economia, del lavoro e delle politiche sociali. “Nell’ambito di una leale cooperazione istituzionale – si legge nella lettera firmata da Serafino Di Palma, Paride Martella e Giovanni Moraldo – e considerato che l’amministrazione si è distratta sul posizionamento della statua di San Lidano, segnaliamo una importante opportunità. Il Mef e la Cdp hanno sottoscritto una convenzione  prevista dall’articolo 115 del decreto rilancio che libera 12 miliardi di euro per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione, ossia crediti vantati dalle aziende verso le amministrazioni locali. Dei 12 miliari messi a disposizione 8 miliardi andranno al pagamento di debiti commerciali degli Enti Locali, delle Regioni e delle Province, mentre i restanti 4 miliardi serviranno per i debiti degli enti del servizio sanitario”. Il Biancoleone fa notare che le anticipazioni di cassa avranno una durata di 30 anni ad un tasso del 1,22,% e che le richieste dovranno pervenire tra il 15 giugno e il 7 luglio prossimo. Insomma una occasione da non perdere, visto che già questa amministrazione comunale di treni ne ha persi tanti, così come sono stati tanti i finanziamenti non ottenuti per distrazione o per progetti ritenuti non congrui. Speriamo che sia la volta buona.

 

 

Mentre la città e soprattutto la politica locale nell’ultimo anno si è divisa sul nuovo monumento che si vuole edificare a San Lidano al Belvedere, un altro Santo è stato totalmente abbandonato all’interno della Cattedrale Santa Maria di Sezze. Infatti, oltre al corpo del patrono san Lidano d’Antena (1026-1118), e ai resti di Frà Bonifacio, nella chiesa madre di Sezze si conserva anche san Leonzio, un martire dei primi secoli del cristianesimo. Fino a qualche anno fa sull'altare edificato a San Filippo Neri era collocata un'urna di legno in stile barocco come l’altare dove all’interno riposavano le spoglie di San Leonzio, rivestite da abiti riccamente decorati e con una piccola spada al fianco. San Leonzio nostro venne donato ai fedeli dal Cardinal Pietro Marcellino Corradini. Da qualche anno le spoglie del povero Santo sono imbustate e riposte dietro un mobile di scadente fattura messo davanti le spoglie del Santo per occultarlo. Non sappiamo chi sia stato il responsabile di questa provvisoria sistemazione, ma tra le cause si adduce che, per problemi di umidità, era stata rimossa l’urna con il Santo. L’urna però è stata accantonata dietro l’altare maggiore in attesa di un munifico e di restauro, mentre San Leonzio è stato posto in una busta lì dove c’era e pare che continui ad esserci umidità. La vicenda è riemersa sui social dopo la pubblicazione da parte dell'ingegnere Giuseppe Viglianti di una vignetta (che pubblichiamo sotto).  Molti cittadini e fedeli non erano a conoscenza del fatto e francamente sono rimasti senza parole. A proposito di Santi, che tanto hanno appassionato la comunità (un po' meno le associazioni cattoliche) ricordiamo che la statua di San Lidano dello scultore francese Jean Poiret di Nancy (1672), insieme al baldacchino ligneo che sovrasta l’altare maggiore basilicale, è stato riposto (anche qui non sappiamo da chi e perché) in fondo in una nicchia sotto li rosone della Cattedrale, quando invece venne realizzato esclusivamente per essere un corpo integrante con l’altare. Mercoledì 10 giugno si terrà il consiglio comunale sui lavori al Belvedere. Non è dato sapere se la politica – perché ormai è solo una questione politica - abbia trovato un compromesso o se si andrà ad uno scontro tra le parti tra chi vuole il monumento con la nuova statua moderna al Belvedere (alta 3 metri con il basamento in cemento armato) e chi vorrebbe solo spostarla sempre a Santa Maria senza offendere un luogo storico e architettonico unico nel suo genere.  

 

Una vignetta dell'ingegnere Giuseppe Viglianti che ringraziamo per la gentile concessione

 

 

Il 28 maggio 2019, un anno fa, nel corso di un consiglio comunale il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo come un fulmine a ciel sereno annunciava la decisione di revocare le deleghe assessorili, fatta eccezione per il vicesindaco. Una scelta – affermò il primo cittadino - dettata dalla necessità di rilanciare l’azione della macchina amministrativa. 25 giorni dopo, ossia il 22 giugno, con una nota, il commercialista setino rassegnava le sue dimissioni dalla carica di sindaco perché erano “venute meno le condizioni politico/amministrative per continuare ad amministrare questa città”. Il 10 luglio sappiamo che Di Raimo ritirava le sue dimissioni e il giorno dopo varava la nuova giunta tecnica con l’ex sindaco Andrea Campoli, l’ex sindaco Giancarlo Siddera e la new entry Giulia Mattei. Irremovibili Antonio Di Prospero e Sabrina Pecorilli. A distanza di un anno molti sono pronti a scommettere che l’attuale Giunta comunale inizia a scricchiolare soprattutto in vista delle amministrative del 2022. Sappiamo infatti che in politica, alla fine della fiera, contano solo i numeri e senza quelli non si canta messa. Forse l’operazione tecnica voluta fortemente dal sindaco e scongiurata da una parte del PD (il consigliere comunale Giovanni Bernasconi lascerà il partito dopo il rimpasto e passerà all’opposizione) e da una parte della maggioranza, inizia ad assumere la dimensione di un palloncino bucato e le richieste di qualcuno a richiamare i primi dei non eletti una profezia. Qualcuno, infatti, incomincia a pensare che il sindaco sia intenzionato a ricandidarsi alla guida della città, con o senza Pd, e abbia in mente di prepararsi il terreno come sanno fare solo i buoni contadini. Tra le ipotesi, infatti, spunta un nuovo rimpasto che potrebbe prevedere l’ingresso in giunta dei primi dei non eletti o comunque dimissioni di consiglieri per farli rientrare in consiglio.  Questa è una delle idee in campo, una soluzione che secondo qualcuno potrebbe ricompattare la sua base elettorale e recuperare oltre 1000 voti con un colpo da maestro. Restano ipotesi, per un eventuale diritto di replica o smentita la redazione è a completa disposizione come sempre. Non fummo smentiti ma solo derisi quando il 2 marzo del 2019, cioè tre mesi prima del terremoto politico in Giunta, pubblicammo l’articolo sotto riportato “La Giunta Di Raimo in odor di rimpasto”. Ci fu chi parlò di fanta-politica e con aria presuntuosa ci bollò come romanzieri da strapazzo. I fatti però dimostrarono il contrario, invece sulla fanta-politica siamo convinti che avevano sbagliato noi e faccio un mea culpa.

Qui sotto il link dell'articolo pubblicato su La Notizia Condivisa

https://www.lanotiziacondivisa.it/index.php/in-evidenza/item/50-sezze-giunta-comunale-in-odor-di-rimpasto-a-meta-mandato

 

 

Il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo ha firmato una nuova ordinanza riguardante il Servizio Pubblico Locale. Nell’atto firmato dal primo cittadino viene ordinato alla Ditta Baratta Enrico SRL di proseguire il servizio pubblico fino al prossimo 31 agosto. Nell’ordinanza n° 18 del 30 maggio 2020 vengono citati e ripresi i diversi passaggi amministrativi che hanno portato l’Ente comunale a votare l'atto per andare a gara e per affidare il servizio; in ordine di tempo la delibera votata dal consiglio comunale riunitosi il 29 gennaio scorso con la quale si stabilisce che “il servizio TPL sarà affidato ad un operatore economico individuato con procedura negoziata d’urgenza secondo le norme vigenti, garantendo l’evidenza pubblica e la libera concorrenza in ragione delle cogenti sopravvenute disposizione della L.R. 21.12.2019”. Considerato però che occorreva “garantire la continuità del servizio nelle more delle successive attività finalizzate alla selezione di un operatore economico” il Comune di Sezze ha ordinato alla ditta che gestisce il servizio da oltre 30 anni di perseguire il servizio con le stesse modalità contrattuali.

 

 

 

 

Il nubifragio che ha colpito tutto il territorio setino poco fa ha creato disagi e diversi danni in alcune zone periferiche della città. Grandine e fiumi di acqua si sono riversati abbondantemente sulla città. Tra i disagi provocati anche l’allagamento dei locali del Punto di Primo Intervento dell’ospedale San Carlo di Sezze. Sul posto, per verificare l’accaduto, il presidente del consiglio comunale Enzo Eramo, il Comandante della Protezione Civile Lidano Caldarozzi e i volontari ANVVFC ancora al lavoro per ripristinare la normalità. Si stanno verificando eventuali danni alle apparecchiature ma è anche probabile che si tratti solo di un allagamento dei locali. In altre zone della città fossi e canali straripati. Nel quartiere Casali tanta paura per torrente Brivolco in piena. Qui è tornato alla mente l’esondazione del torrente del lontano 1995 quando i danni per un nubifragio furono molti.

 

Riportiamo integralmente l'intervento del presidente del consiglio comunale di Sezze Enzo Eramo sulla discussione nata attorno alla realizzazione del monumento di San Lidano a Santa Maria. Il prossimo 10 giugno si terrà il consiglio comunale e quello del presidente dell'assise è un ulteriore tentativo al dialogo e al confronto per trovare un compromesso che non sia dannoso per la città e politicamente per l'amministrazione comunale.

"Vorrei sgomberare subito il campo dagli equivoci. Non ho nulla in contrario nel collocare una statua in ricordo di San Lidano. Il patrono è "cosa" di tutta la città. Da guida della assemblea consiliare dove è rappresentata, non una maggioranza o una minoranza, ma l'intero sentire della città ritengo opportuno intervenire sul metodo di una scelta e sul suo significato politico. Ancor di più quando parliamo di un luogo identitario della città. In questi confronti non vanno perseguite maggioranze ma condivisione collettiva, in una città che è di tutti. La città non è rossa o nera, di cattolici o di anticlericali, neanche della somma di queste parti. Noi siamo chiamati a custodire i luoghi e a farli evolvere certo, ma in questo caso solo con la condivisione di tutti. Non c'è una questione "se passa o non passa in consiglio", se è scelta divisiva, non è la scelta giusta per me. Dal punto di vista politico questo confronto ha un grande valore; ma è un confronto che, proprio per la sua natura, non può avvenire nell’ambito chiuso di una maggioranza consiliare né tantomeno può essere termometro di equilibri interni. Non c'è nel programma del Sindaco, è tema di coscienza di ciascuno. Non è una prova di sostegno ad un percorso politico. Lo dico da persona che, insieme ad altri, è sempre stata leale con la maggioranza approvando negli anni tutti gli atti compresi quelli in cui delle volte si è stati minoranza nella...maggioranza. Le statue uniscono. Non debbono dividere e ringrazio chi è generoso. Da uomo di sinistra ricordo che proposi insieme ad altri amministratori di intitolare il primo asilo nido pubblico della città ad un sacerdote, Don Milani. Vengo al dunque. Il Santo patrono è elemento distintivo di tutta la comunità e qui vengo ai toni: non mi sono piaciuti quelli usati in questo confronto, ma non posso accettare neanche di far passare un elemento identitario in un fatto di personalismo. C'è un problema di sintesi politica e tutto non può essere ricondotto al con me o contro di me. Ci sono cose che non sono a favore o contro, ma sono questioni di coscienza, di senso della cosa pubblica. La statua deve essere se è condivisa, non può essere un colpo della maggioranza, il peso di una maggioranza politica. Stiamo parlando di un pezzo di patrimonio collettivo, è dovere conservarlo è in discussione non un fatto banale, ma la nostra radice che è cristiana ma anche laica, anche umana, anche di spazi urbani. Discutiamo tutto, anche se collocarla, in altri posti o anche in altri luoghi della stessa Santa Maria. Se l'obiettivo è posizionare la statua perché allora non valutare altre possibilità?"

 

 

C’è chi fa politica alla luce del sole, e non parla a nuora perché suocera intenda. C’è chi diffida dei giochetti di potere o di chi, nonostante le criticità, continua a giocare al mercante in fiera. C’è poi chi le carte le dà e chi le riceve passivamente, zitto e mosca al suo posto nonostante il suo ruolo. Non è certamente così per le consigliere comunali di opposizione, Rita Palombi ed Eleonora Contento, intervenute in aula sulla discussione al bilancio di previsione. Molti i temi trattati da Sezze Bene Comune, tanti i dubbi sollevati a cui nessuno ha saputo dare risposte. Nella relazione al Bilancio non votato da SBC si pone l’accento, ad esempio, sul parere dell’organo di revisione sulla proposta di Bilancio di Previsione 2020-2022. “Nella parte relativa alla verifica degli equilibri 2019 – affermano le consigliere - i revisori rilevano che ci sono debiti fuori bilancio insorti negli esercizi precedenti, che devono essere necessariamente coperti. Nella relazione al bilancio 2018, i precedenti revisori, prestano molta più attenzione a questo problema e citano l’art.194 e 193, comma 2 (equilibri di bilancio) del TUEL, e l’articolo 36 del regolamento di contabilità del comune di Sezze”. Se si va a leggere gli articoli del TUEL e del regolamento di contabilità, la situazione appare allarmante. L’articolo 36 del regolamento di contabilità dice: “I debiti fuori bilancio devono essere sottoposti a deliberazione consiliare, tutte le volte che si manifesta la necessità, entro e non oltre il 31 dicembre, relativamente ai debiti che si sono manifestati entro la data del 30 novembre dell’anno stesso”. SBC evidenzia che “ci sono debiti fuori bilancio per € 55.286,92 segnalati in data 26 gennaio 2018”. L’ articolo 193 del TUEL prevede che “la mancata adozione, da parte dell’ente, dei provvedimenti di riequilibrio previsti dal presente articolo è equiparata ad ogni effetto alla mancata approvazione del bilancio di previsione di cui all’articolo 141, con applicazione della procedura prevista al comma 2 del medesimo articolo”. Per Palombi e Contento quindi “la situazione appare molto preoccupante, chiediamo dei chiarimenti in merito - affermano - ed il perché i revisori non abbiamo approfondito questo problema”.  Insomma perché ad oggi il consiglio ancora non è stato convocato per il riconoscimento dei suddetti debiti? Ad oggi a quanto ammontano i fondi stanziati al capitolo di 1786 “ Debiti Fuori Bilancio”? “Nella relazione al rendiconto anno 2017, i carissimi vecchi revisori – afferma ancora SBC - scrivevano che il capitolo di spesa 1786 ammontava ad € 94.000,00. Non ci scordiamo che una parte di quel capitolo di spesa è stata utilizzata per la copertura dei debiti fuori bilancio nei confronti della cooperativa La Mimosa per € 9.614,40, ed € 76.023,00 per ripianare la perdita anno 2016 della SPL SPA. Nella relazione al bilancio di previsione 2020-2022 i nuovi revisori, segnalano i debiti fuori bilancio, ma non ci dicono a quanto ammonta il capitolo 1786”.  In sintesi…un vero mistero!

 

Il Bilancio di Previsione 2020-2022 del Comune di Sezze è stato approvato ieri sera con 11 voti della maggioranza consiliare, mentre l’opposizione è uscita dall’aula. L’approvazione è arrivata dopo lunga discussione proficua, che ha visto finalmente maggioranza e opposizione compatte su molti temi e anche sul futuro delle opere incompiute. Sia dai banchi dell’opposizione (Giovanni Bernasconi, Serafino Di Palma, Paride Martella, Eleonora Contento e Rita Palombi) che da quelli della maggioranza (Federica Fiorini, Mauro Calvano, Enzo Polidoro e Armando Uscimenti) è stato anche affrontato il problema di portare a compimento quelle opere pubbliche iniziate e mai terminate, prime fra tutte l’Anfiteatro di Sezze. Un ragionamento che è stato sintetizzato dal presidente del consiglio comunale Enzo Eramo e condiviso ovviamente anche dal sindaco Sergio Di Raimo, un ragionamento che ha trovato l’intero consiglio concorde in una operazione di recupero, completamento e riqualificazione di ciò che è stato iniziato e poi abbandonato. Oltre all’Anfiteatro di Sezze, per il quale potrebbero essere accesi dei nuovi mutui per completarlo, l’idea generale è quella di completare il Tensostatico di via Roccacorga, in questo caso non si escluderebbe nemmeno il ricorso ad una sinergia tra pubblico e privato come avvenuto per i campi rossi di via Piagge Marine. Nei vari interventi è stata posta l’attenzione anche sulla riqualificazione del Parco delle Rimembranze di Sezze, per il quale in bilancio sono stati stanziati 50 mila euro. L’obiettivo è quello di ripristinare la fontana come era prima della realizzazione della indecente fioriera e realizzare ancheun tappeto di gomma armonico con il parco nell’area giochi senza snaturare l'intera area. Sempre in merito alle "opere" incompiute, il prossimo 10 Giugno sarà convocato il consiglio comunale per affrontare la questione della statua a San Lidano nel belvedere.

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