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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

 

 

 

Una bella notizia, speriamo confermata dai fatti concreti. Il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, nel corso del consiglio comunale tenutosi oggi sull’approvazione del bilancio, ha annunciato una svolta per quanto concerne i lavori di messa in sicurezza della scuola Valerio Flacco di Sezze Scalo.  “Rispetto alle diverse soluzioni avanzate in passato e anche recentemente – ha detto il primo cittadino – tra cui quella di utilizzare i risparmi derivanti dall’emergenza Covid19, c'è una svolta che fa superare tutte le soluzioni avanzate finora. Nel rispetto della normativa, come Giunta, abbiamo approvato la rinegoziazione dei mutui che ci farà risparmiare solo per il 2020 circa 650 mila euro”.  Per la Cassa Deposito e Prestiti, infatti, il Comune di Sezze avrebbe dovuto pagare quote in capitale di circa 700 mila euro ma, grazie alla rinegoziazione, l’Ente dovrà versare solo due rate di circa 23 mila euro. “Quindi  - ha aggiunto Di Raimo -ci sono tutte le condizioni per coprire tutte le somme necessarie per l’intero progetto di messa in sicurezza della Valerio Flacco”.  Nei prossimi giorni, la variazione di bilancio, verrà ufficializzata dalla Giunta dopo l’ok della Cassa Deposito Prestiti.  “Nel giro di qualche giorno – ha annunciato il sindaco – ci sarà l’accettazione da parte della cassa deposito e prestiti, per cui gli uffici potranno lavorare per definire tutto l’iter necessario”. Si spera che questa sia l’ultima e vera soluzione al problema della Flacco che, ricordiamo, si trascina dal lontano 2012 come ha ricordato bene Serafino Di Palma per il BiancoLeone ed Eleonora Contento di Sezze Bene Comune. Si spera che prima della fine dell’estate i lavori di messa in sicurezza siano conclusi, e questo potrà verificarsi solo se, da parte del Comune di Sezze, ci sarà celerità e una corsa contro il tempo per fare una gara, affidare i lavori, iniziarli e concluderli prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.

 

 

 

 

La Giunta comunale di Sezze, presieduta dal sindaco Sergio Di Raimo, ha approvato ieri una delibera per venire incontro alle attività commerciali di Sezze. La Giunta infatti ha ritenuto opportuno, in questa fase di emergenza sanitaria e crisi economica, non far applicare alle imprese di pubblico esercizio (che presenteranno domanda) il pagamento della tariffa istruttoria di 80 euro al fine di non gravare ulteriormente sui carichi economici viste le già critiche condizioni in cui versano i commerciati a causa del Covid19. Le domande dovranno essere presentate fino al 31 ottobre. Sul sito del Comune di Sezze sono già disponibili gli allegati richiesti. Fino al 31 ottobre, come decreto regionale, gli esercizi commerciali sono anche esonerati dal pagamento della tassa di suolo pubblico, sempre con il fine di promuovere la ripresa. Un provvedimento questo utile soprattutto per evitare assembramenti all’interno dei locali.

 

 

 

Mancano due anni alle comunali e, come spesso è accaduto in passato, la politica locale inizia molto prima ad oliare gli ingranaggi politico-elettorali. Se non si hanno certezze sulla ricandidatura del sindaco Sergio Di Raimo nella compagine del centrosinistra di Sezze, sempre più frequenti e insistenti sono però i rumors sulla nascita di una grande coalizione civica per riprendere in mano il progetto interrotto bruscamente a causa della sfiducia all’ex sindaco Lidano Zarra. Sulla falsariga del progetto civico del 2003, pare che ci siano dei movimenti in atto per riorganizzare una idea di città diversa rispetto a quella che si sta evidenziando oggi. Ex, ma soprattutto nuovi volti della politica e della società civile intendono proporsi come alternativa al governo locale. In cantiere ci sarebbe un progetto civico rivoluzionario, a favore di una città a misura d'uomo e bambino, libera da velleità e imposizioni, e soprattutto svincolata da accordi pre-elettorali ciechi e dannosi per la città. La base del nuovo progetto civico sembrerebbe essere stato già fondato ma in sordina e senza clamorosi tributi al mondo social. I fondatori starebbero iniziando capillarmente a raggiungere simpatizzati e quello che considerano il nuovo elettorato. Vedremo se si tratta di un progetto che a breve si concretizzerà o se resterà solo nella fantasia dei fondatori. Per il momento top secret!

 

 

Il sindaco di Sezze con decreto n° 15 del 20 maggio scorso ha nominato vice-segretario generale comunale il dott. Lidano Caldarozzi, capo della Polizia locale e responsabile della Protezione Civile, nonché dirigente dei servizi sociali. Caldarozzi dovrà coadiuvare il Segretario Generale e sostituirlo nei casi di vacanza, assenza o impedimento. Il comandante Caldarozzi subentra a questo incarico a Piero Formicuccia, collocato a riposo dal 1 febbraio scorso. Nelle premesse il primo cittadino intende assicurare così “una maggiore efficacia ed efficienza all’azione amministrativa legata alle funzioni del Segretario Generale Clorinda Storelli".

 

Alcune decisioni sono di difficile comprensione, sembra che ci sia la volontà di disorientare il cittadino. Un nota del funzionario responsabile PO del Comune di Sezze avvisa i cittadini che riaprirà anche il mercato settimanale di Sezze. L'avviso è stato pubblicato sul sito del Comune di Sezze. Il mercato settimanale del sabato, sospeso a causa dell’emergenza Coronavirus, riprenderà infatti il normale funzionamento con le diverse tipologie merceologiche dal giorno 23 maggio 2020. "Gli operatori e i cittadini - fanno sapere dal Comune di Sezze - sono tenuti al rispetto delle disposizioni del DPCM 17/05/2020 e dell’Ordinanza Regionale numero Z00041 del 16/05/2020, contenente le linee guida per la riapertura delle attività produttive, approvate e condivise dalla Conferenza Stato Regioni". A Sezze quindi riapre il mercato settimanale dove sono quasi inevitabili gli assembramenti ma resta chiuso il cimitero, o meglio per andare a fare visita ai cari defunti bisogna ancora prenotarsi. Unica estensione alle misure anti-contagio quella dell'apertura domenicale dalle ore 10 alle ore 12,30. Strano ma vero. Al mercato dove i clienti si affollano e dove sarà impossibile mantenere le distanze è stata decisa una riapertura totale, mentre al cimitero dove ognuno, singolarmente o a coppia, andrà a visitare la tomba del proprio caro, no. La riapertura completa è prevista tra dieci giorni, il 1 giugno, giorno in cui non servirà più prenotarsi. Decisioni veramente incomprensibili, senza una logica apparente. Chissà perché...

 

 

 

“Sul Belvedere, essendo segretario di circolo, in questo momento preferirei non rilasciare dichiarazioni…”. Il giovane e neo segretario del Pd di Sezze, Daniele Marchetti, fresco di nomina, risponde così ad una richiesta di intervista sulla vicenda del Belvedere. Detto diversamente se ne vuole lavare le mani come Pilato, sperando che la patata bollente passi nelle mani di altri dem, divisi e in difficoltà sull’unico argomento vivo dell’amministrazione comunale targata Di Raimo. Giovedì 21 maggio sarà un anno esatto dalla sospensione dei lavori al Belvedere da parte dell’Ufficio Tecnico comunale. Un anno in cui sono successe molte cose importanti e meno importanti, un anno però durante il quale l’affaccio al belvedere è rimasto comunque ostruito da un cantiere privato per realizzare un monumento a San Lidano voluto da Don Massimiliano Di Pastina e da suo fratello Ernesto Di Pastina, consigliere comunale di Sezze. In questo anno, quella che inizialmente è stata fatta passare come un’opera che non si doveva far sapere, se non a lavori iniziati, ha prodotto autorevoli interventi e acceso una discussione e un dibattito senza precedenti negli ultimi decenni a Sezze. Il Comitato, liberi cittadini, autorevoli esponenti politici ed istituzionali, professori e uomini di cultura hanno espresso la loro opinione nel merito, sottolineando sempre la mancata partecipazione e condivisione da parte del sindaco su scelte importanti come quello dello stravolgimento del Belvedere di Santa Maria. Nessuno è mai stato contrario alla Statua ma solo al posizionamento della stessa al centro del Belvedere, un atto deciso a tavolino due anni fa. In questi mesi l’on. Sesa Amici, l’On. Lelio Grassucci, il prof. Giancarlo Loffarelli e altri cittadini hanno espresso liberamente il loro pensiero su quanto si vuole realizzare. Gli unici che tacciono da un anno esatto sono i diretti interessati e chi, probabilmente, ha delle remore per farlo. Tra i tanti, francamente, non pensavamo di annoverare un giovane intelligente e brillante qual è Daniele, sempre disponibile e gentile. Gli ricordiamo al neo segretario che ricoprire un ruolo politico qual è quello di segretario di circolo comporta però necessariamente delle responsabilità ed una autonomia che il ruolo stesso richiede e impone. Tacere e aspettare che passi la buriana per poi fare dichiarazioni successivamente è come ammainare le vele prima di partire, è come chiedere la parola quando la lezione è già terminata. Il Pd è partito di maggioranza a Sezze ed è anche il partito del sindaco Di Raimo. Una volta le segreterie politiche portavano all’ordine del giorno del direttivo argomenti e problemi che venivano discussi ed eventualmente approvati. Poi il capogruppo del partito relazionava in aula consigliare la linea del partito, una linea che rappresentava la maggioranza degli iscritti. Oggi non sappiamo se manca la linea o il partito stesso.

 

 

 

Nei giorni scorsi, a sorpresa, come tirar fuori dal cilindro un coniglio, il funzionario responsabile dell’UTC di Sezze Vincenzo Borrelli ha caricato nel sistema comunale la proposta di delibera/donazione per riprendere e concludere la realizzazione del monumento di San Lidano donato da Don Massimiliano Di Pastina e voluto fortemente dal fratello consigliere comunale Ernesto Carlo Di Pastina. In pieno covid 19 gli studi e le ricerche per trovare una soluzione-toppa alla pecionata fatta lo scorso anno a maggio, a quanto pare, sono proseguiti con solerzia, su richiesta, immaginiamo, del primo cittadino di Sezze. Sergio Di Raimo, d’altro canto, non si è mai nascosto come altri e si è sempre mostrato innamorato del monumento al Belvedere, considerandolo bello (nessuno ha mai visto la statua) ed elemento che sicuramente andrà a riqualificare il sito (non ci risulta che la statua sia di un noto artista né che appartenga all’antichità). In verità questa statua nessuno ancora l’ha vista…forse non è stata ancora colata nell’apposito stampo. Al sindaco però quel progetto piace da morire, lo ha detto in mille modi e in tutte le salse e su tutti i canali possibili. Lo ha scritto ovunque pensando così di convincere cittadini contrari al progetto e soprattutto di allargare la sua base in aula consigliare. L’atto di donazione, infatti, dovrà essere approvato dal consiglio comunale di Sezze dopo che il presidente del consiglio avrà convocato una seduta ad hoc. Il sindaco sapeva di non avere dalla sua parte i numeri per approvare un bel nulla. Sapeva anche che molti dei suoi consiglieri si erano espressi contro un modus operandi non trasparente. Sapeva che il suo partito, il Pd, non aveva gradito e (fino a prova contraria) non gradisce l’iter che ha portato all’inizio dei lavori e sapeva che anche altri consiglieri di maggioranza e di opposizione erano contrari. Appellandosi alla coscienza personale di ognuno di loro però ha chiesto più volte di votarla liberamente in aula, contraddicendosi poi nel far capire a tutti che avrebbe potuto dimettersi nel caso di un voto contrario. Oggi la situazione non è poi così cambiata. Il Pd non sembra aver trovato una quadra, gli altri gruppi della maggioranza non voteranno alla cieca un progetto discutibile e nell'opposizione, tranne qualcuno che potrebbe fare il salto della quaglia, c’è chi voterà contro e chi non lo voterà proprio. Tirando le somme è passato un anno esatto, il belvedere è diventato un deposito di materiali edili e di immondizia e la statua è diventato motivo di crisi politica non essendoci altri argomenti e progetti su cui discutere. Mancano due anni alla fine della prima consiliatura Di Raimo. Capiamo anche che il sindaco vuole portare a casa un risultato, soprattutto dopo la deludente inaugurazione del mezzo depuratore a Sezze Scalo. Capiamo che per recuperare terreno mai guadagnato farà sconti al dettaglio. Capiamo tutti che Di Raimo sa bene che non bastano like su facebook per farlo stare elettoralmente tranquillo. L'unica cosa che non capiamo è perché mai quella statua deve essere messa lì...per forza di cose.

 

 

Sicurezza stradale questa sconosciuta. Sono molte le segnalazioni che denunciano lo stato di abbandono e totale incuria delle strade comunali, diventate ancora più pericolose per la scarsa visibilità dovuta all’erba alta. Arterie comunali di periferia a Sezze e a Sezze Scalo dove la viabilità pericolosa ed il degrado e la sporcizia avanzano di giorno in giorno. In molte strade ad alta percorribilità la presenza di erba alba rende pericolosi incroci e nodi stradali. Per non parlare del decoro, della cura del verde pubblico, delle strade e delle rotonde, uno dei primissimi punti e annunci del primo cittadino mai rispettati però davanti ai suoi cittadini. Oltre all’inesistente manutenzione ordinaria delle strade e la pulizia delle stesse, in quanto continuano a fiorire discariche pubbliche anche di materiali utilizzati per combattere il covid19 (guanti, mascherine etc) alcune strade di competenza comunale sono ridotte a mulattiere: in questi mesi sono aumentate buche e sgranamenti del manto stradale, criticità che le rendono ancora più insicure. Da via Diaz pare che siano stati inviati sms a follower e fedelissimi che annunciano risparmi di cassa per alcuni servizi non erogati durante il lookdown, somme di spesa corrente consistenti che, a questo punto,  potrebbero essere utilizzate anche per la manutenzione ordinaria e la messa in sicurezza delle strade. La sicurezza stradale è uno degli obiettivi principali degli Stati membri della UE e di tutti quei Comuni virtuosi che hanno l’obiettivo di dimezzare il numero degli incidenti stradali.

 

 

Da lunedì 4 maggio Bar e Ristoranti aperti solo per consegne a domicilio e da asporto. Lo ricorda in una nota il capo della Protezione Civile di Sezze e Comandante della Polizia Locale  Lidano Caldarozzi, richiamando l'ordinanza Sindacale n. 23 pubblicata sull’albo on line del Comune di Sezze. L’ordinanza regolamenta e stabilisce le regole e gli orari da rispettare. “Il presupposto dell'ordinanza  - scrive Caldarozzi - è sempre quello del rispetto delle regole e della distanza. Da lunedì non si riapre come se nulla fosse accaduto, ma si potranno svolgere attività nell'interesse collettivo avendo chiara l'esigenza generale alla salute e salvaguardia di se stessi e gli altri. Si raccomanda di attenersi a quanto stabilito per non vanificare fin qui fatto. Contiamo sulla capacità e saggezza di tutti. Nell'ordinanza si legge: "Le attività commerciali e le attività di Servizi alla persona di cui all’allegato 1 e 2, del DPCM 26 aprile 2020, ad eccezione delle farmacie e delle parafarmacie, osservano il seguente orario di apertura al pubblico: dalle ore 7.30 alle ore 21.30, anche nelle domeniche e festivi; le attività dei servizi di ristorazione - fra cui pub, bar, gastronomie, ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie- con la modalità di prenotazione telefonica ovvero on line, potranno svolgere attività di consegna a domicilio e/o con asporto;è fatto obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro rispetto all’esercente e/o luogo di consegna anche rispetto alla cassa per il pagamento. Sarà cura del titolare utilizzare tutti gli strumenti e mezzi per evitare il contatto fisico".

 

 

 

Quello di oggi è un primo maggio senza piazze, una ricorrenza insolita al tempo del coronavirus. Ma è un 1 maggio che deve darci la forza di guardare al futuro e al mondo del lavoro in modo diverso, con la speranza che possa veramente cambiare qualcosa. Soprattutto se pensiamo ai prossimi giorni, alla crisi economica aggravata dal Covid19 e a tutte quelle politiche economiche che devono essere pensate e attuate. Il presidente del consiglio comunale di Sezze, Enzo Eramo, a nome di tutti i consiglieri comunali, manda un messaggio di auguri ai cittadini, alla sua città, alla Sezze che come altre città deve rialzarsi. Ecco il messaggio del presidente Eramo: “È un 1 Maggio a dir poco particolare. Tempo di dolore, dobbiamo ringraziare i tanti lavoratori che a partire da quelli della sanità non si sono mai tirati indietro e tanti sono morti. Oggi più che mai è decisivo coniugare salute e lavoro ma anche di mettere al centro il lavoro e l'uomo anziché finanza e rendita. A chi lo difende, a chi lo sta cercando e soprattutto a chi lo ha perso, buona Festa del Lavoro”. Buona festa dei lavoratori a tutti.

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