Dopo il secco no alla discarica nell’ex Cirio da parte dell’intero consiglio comunale di Sezze, interviene sulla vicenda il consigliere regionale del PD Salvatore La Penna. Ricondiamo che tra i quattro siti industriali dismessi su cui potrebbe ricadere la scelta della Regione Lazio c’è Sezze Scalo, insieme all’ex oleificio Paoil lungo l’Appia nel Comune di Cisterna, ai 44 mq di terreno a Sermoneta Scalo e all’agglomerato industriale di Pontinia presso il Comune di Latina.
Consigliere La Penna come valuta la discussione ed il deliberato comunale di Sezze sul no al sito Ex Cirio?
“Reputo positivo il dibattito di prospettiva sull’impiantistica pubblica, la multipolarità degli impianti, una equa distribuzione territoriale, il lavoro sull’innovazione tecnologica che si sta sviluppando nella nostra provincia. Nelle prossime settimane andrà in aula il piano regionale dei rifiuti che garantirà più certezze a tutti i territori, pianificando l’autosufficienza degli ambiti territoriali per uscire dalla logica dell’emergenza ed entrare in quella della circolarità. Lo smaltimento e il trattamento dei rifiuti è una urgenza ed una necessità che, se affrontata male, determina drammatiche emergenze, ma se trattata con lungimiranza può anche assumere connotazioni circolari e virtuose. È positivo e necessario il fatto che i territori e i consigli comunali, come quello di Sezze, vengano coinvolti e partecipino alla discussione esprimendo il proprio parere, al netto della ricognizione eseguita dai consorzi industriali sui siti dismessi”.
Bisogna andarci con i piedi di piombo e valutare ogni possibile alternativa! Non crede?
“La collocazione e l’individuazione dei siti dismessi passano attraverso valutazioni urbanistiche, distanza dai centri abitati, tipologia del sito e delle attività produttive circostanti. La discussione in consiglio comunale mi sembra che abbia centrato questi temi e in tal senso la mozione abbia avuto le giuste premesse. Resta, però, necessario stralciare ed anticipare l’individuazione di un sito della discarica di servizio per la frazione residua secca, che abbia caratteristiche idonee”.