Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa Comunità di Sant'Egidio di Sezze.
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Ci saremo anche quest' anno, noi della Comunità di S. Egidio, insieme a tutti coloro che vorrebbero fermare la violenza. Tutte le violenze che ci turbano ogni giorno: quella contro le donne, contro i migranti, contro i bambini contro le guerre.... Per tutto questo proviamo indignazione e ci sentiamo coinvolti. Ma esiste un' altra violenza meno disprezzata: quella dei governi che programmano macchine per la morte in nome della giustizia.
E noi ci saremo ancora, proprio nel nome del diritto e della giustizia, a testimoniare, come negli anni precedenti, per l'abolizione della pena di morte nel mondo. Noi che abbiamo ascoltato diverse esperienze di condannati, spesso innocenti, nel braccio della morte e nelle carceri di tanti paesi del mondo...Ma soprattutto dopo aver conosciuto Ruben come amico di penna dal Texas, e aver compreso con lui che ogni persona può cambiare e diventare migliore. Oggi torniamo a proporre un gesto simbolico a favore del diritto e della giustizia. Certo, viviamo ancora in un tempo sospeso. Ma il dramma comune del Covid non ha fermato la violenza e nemmeno la costruzione dei muri, non ci ha reso migliori di noi stessi, non ci ha salvato dalle ingiustizie, dalla rabbia e dall'esclusione. Anzi ha accresciuto la solitudine dei più deboli, come i malati e gli anziani, ha aumentato la precarietà dei futuro dei giovani e dei bambini; sembra addirittura essere un pretesto per giustificare la nostra indifferenza e la rassegnazione di fronte al male che ci circonda. Neppure la macchina della morte si è fermata.
In molti paesi si continua ad uccidere in nome della giustizia. Ma, grazie al nostro sostegno e ai nostri appelli, Ruben ha ottenuto la sospensione della pena. A cosa serve? Certo non basta. A cosa serve una firma o una lettera nel braccio della morte? Eppure, forse insieme possiamo salvare altre vite... Il 30 novembre, giornata internazionale contro la pena capitale, vorremmo far arrivare una luce, soprattutto a quelle persone vittime dei conflitti, torturate nelle carceri e nel braccio della morte. Perché non esiste giustizia senza vita. Perché anche la vita che consideriamo uno scarto possa essere salvata e trasformata. Sezze è da oltre dieci anni Città per la vita, accanto ad oltre duemila città del mondo. Invitiamo tutta la cittadinanza martedì 30 dalle ore 17.30 alle 19.00 presso il cortile del Museo comunale, ad accendere con noi una luce contro la pena di morte, per un mondo senza violenza. La Comunità di Sant'Egidio ringrazia il nuovo Sindaco, per il patrocinio dell' iniziativa, ma anche le precedenti amministrazioni, le istituzioni e le associazioni, gli amici e tutti i cittadini/e che in questi anni hanno condiviso il nostro impegno per la difesa di Ruben e per l'abolizione della pena capitale nel mondo. Vi aspettiamo!