All'indomani del congresso del Pd di Sezze, che ha eletto la nuova segretaria Francesca Barbati ed il nuovo presidente di circolo nella persona di Luigi De Angelis, ecco arrivare una nota congiunta dei nuovi dirigenti. Il Pd vuole aprire una stagione diversa rispetto al passato, e per farlo ha scelto l'unità del partito. Si spera che ci sia piena autonomia nelle scelte politiche e che il partito non rappresenti, al contrario, una strumento nelle mani di qualcuno.
Riportiamo la nota firmata da Barbati e De Angelis.
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Il partito democratico di Sezze ha scelto l'unità. La gravissima sconfitta elettorale ci ha messo di fronte alla necessità di avviare un processo di profondo rinnovamento, di uscire dall'autoreferenzialita', di ristabilire la connessione sentimentale con il nostro popolo e di tornare a fare politica in mezzo ai cittadini, ascoltandone le domande e costruendo un percorso e un progetto amministrativo innovativo, adeguato al mutato tessuto sociale e ispirato ai valori della sinistra democratica e progressista.
Sezze ha bisogno di un PD aperto e pluralista, in cui la diversità delle idee e delle posizioni rappresenti una ricchezza e una risorsa all'interno di una visione unitaria e di un progetto politico condiviso e da condividere con i cittadini. Serve il contributo di ognuno.
Abbiamo ascoltato e compreso il messaggio dei cittadini e ne faremo tesoro per tornare ad essere il riferimento e il perno politico nell'amministrazione della nostra città. Ripartiremo dall'attenzione agli ultimi, alle periferie fisiche ed esistenziali, da chi vive il disagio e la difficoltà di trovare lavoro, da chi sperimenta quotidianamente la fatica di industriarsi per creare lavoro, dai giovani, dagli anziani, dalla necessità di governare il fenomeno migratorio e di garantire sicurezza.
Non è più tempo di contrapposizioni. Solo insieme potremo cambiare la nostra città
Ecco il nuovo direttivo del PD
Giorgi, Di Raimo, Uscimenti, La Penna, Amici, Siddera, Campoli ,Sorano, Rizzo P., Zeppieri, Salvatori, Panfilio, Valleriani, Proia, Marchionne, Pecorilli V., Perna, Pecorilli S., Rizzo I., Ricci, Carletti, Gschwändler, Eramo, De Renzi, Cherchi, Vertecchi, Loffarelli e Fiorini.
Giunto alla diciassettesima edizione, il concorso “L'Olio delle Colline” si è tenuto a Formia, sabato 12 marzo 22, presso il Centro di preparazione olimpica del Coni. Nell'ambito di questo stesso concorso si è svolto la sesta edizone del Premio “L'oliva itrana”.
Premio Speciale “L’Olio delle Colline” 2022
Quattrociocchi Americo Bio di Terracina
“CATEGORIA AZIENDA
Fruttato “INTENSO”
1° Classificato: Quattrociocchi Americo Bio di Terracina
2° Classificato: Az. Agr. Cosmo Di Russo Gaeta
Gran Menzione:
Az. Agr. Masseria Raino Bio Itri, Carroccia Bio Campodimele, Az. Agr. Maselli Giorgio Maenza, Az. Agr. Palombelli Riccardo Cori.
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Fruttato “MEDIO”
1° Classificato: Az. Agr. Alfredo Cetrone Sonnino
2° Classificato: Mater Olea Srl Agricola Prossedi
Gran Menzione:
Tenuta Paola Boffi Sermoneta, Genesio Mancini Srl Itri, Mancini Jhon Itri, Agresti 1902 Soc. Agr. SS Sonnino
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Fruttato “LEGGERO”
1° Classificato: Az. Agr. Marco Carpineti Cori
2° Classificato: Cantina Sant’Andrea Terracina
Gran Menzione:
Pietrapinta Agrijuvenia Scaarl Cori, Az. Agr. Meschino Roberto Itri, Impresa Agricola Diamante Verde Sermoneta.
“CATEGORIA PRODUTTORE”
Fruttato “INTENSO”
1° Classificato: Altobelli Bernina Sonnino
2° Classificato: Peppe Antonio Fondi
Gran Menzione:
Di Girolamo Massimiliano Sonnino, Miele Giovanni Gaeta, Guglietta Rita Lenola, Risi Caterina Sonnino.
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Fruttato “MEDIO”
1° Classificato: Agresti Maria Grazia Itri
2° Classificato: Mandarello Daniele Itri
Gran Menzione:
Bronco Erasmo Gaeta, Spirito Giovanni Lenola, Gianni Marco Sonnino, Lidano Pierina Sonnino, La Casetta Srl Sonnino, Agricola Guglietta Srls Lenola.
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Fruttato “LEGGERO”
1° Classificato: Cappelletti Clementina Norma
2° Classificato: Pelliccia Teresa Itri
Gran Menzione:
De Filippis Vittorio Fondi, Bernabai Bruno Sonnino, Ialongo Renato Itri, Cimaroli Vincenzo Sonnino, Vivaio Valerio Giovanni Formia, Ferro Concetta Gaeta.
PREMIO “DOP COLLINE PONTINE”
1° Classificato: Az. Agr. Alfredo Cetrone Sonnino
2° Classificato: Az. Agr. Cosmo Di Russo Gaeta
Gran Menzione:
Oscar Soc. Coop. Agricola Rocca Massima, Orsini Paola Bio Priverno, Casino Re di Coletta Filomena Sonnino.
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PREMIO “BIOLOGICO”
1° Classificato: Masseria Raino Bio Itri
Gran Menzione: Az. Agr. Carroccia Bio Campodimele
Il premio “Olio Biologico” è assegnato al prodotto che avrà ottenuto il punteggio più alto tra gli oli biologici; questa importante categoria è dedicata a quelle aziende, che producono un olio extravergine secondo la disciplina prevista dal Regolamento CE 2092/91, che mira a mantenere e valorizzare la biodiversità e l'attività biologica del suolo, con lo specifico obiettivo di ridurre le forme di inquinamento.
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Menzione Speciale “GIOVANE OLIVICOLTORE”
1° Classificato: Carroccia Chiara Arianna - Az. Agr. Carroccia Bio Campodimele
E’ prevista l’assegnazione al primo classificato del premio “Giovane Olivicoltore” (titolare rappresentante dell’Azienda con età fino a 40 anni ed iscritto alla Camera di Commercio), che avrà ottenuto il punteggio più alto tra gli oli delle aziende partecipanti. |
Menzione Speciale “VERDE IN ROSA”
1° Classificato: Boffi Paola – Az. Tenuta Paola Boffi Sermoneta
Premio “Verde in Rosa” alla Azienda produttrice condotta al femminile. |
Menzione Speciale “OLIVICOLTORE VETERANO”
1° Classificato: Ialongo Renato Itri
Sarà assegnato il riconoscimento “Olivicoltore Veterano” al produttore partecipante con l’olio extra vergine di oliva di qualità che esercita l’attività di olivicoltore da più anni. |
Giuria di assaggio Panel:
Scatolini Giulio – Capo Panel
Centauri Luigi – Capo Panel
Assistenti: Cipriani Alessandro e Pareschi Giorgia (Alternanza scuola-lavoro Istit.Agrario Latina)
Assaggiatori iscritti nell’Elenco Nazionale:
Antetomaso Pietro, D’Ambrosio Francesco, De Santis Igina, Ficaccio Marina, Manciocchi Catullo, Le Donne Francesco, Marrone Tiziana, Parisella Rocco, Pasciuto Damiano, Pietrosanti Marisa, Simonetti Antonella, Spatolisano Isabella, Zaottini Vittorio.
GLI OLI IN GARA ERANO 347
VI Concorso “L’Oliva Itrana”
Premio Oliva da mensa “GAETA DOP” 1° Classificato: Oscar Soc. Coop. Agricola Rocca Massima 2° Classificato: Cioeta Olive da Tavola Rocca Massima Gran Menzione: Az. Agr. Alfredo Cetrone Sonnino, Oleificio Simeone Formia, Terre del Brigante Itri, Az. Agr. Cosmo di Russo Gaeta.
Premio Oliva da mensa “ITRANA BIANCA” 1° Classificato: Impresa Agricola Leoni Enzo Sonnino 2° Classificato: Az. Agr. Cosmo di Russo Gaeta Gran Menzione: Terre del Brigante Itri, Az. Agr. Alfredo Cetrone Sonnino, Genesio Mancini Srl Itri, Pelliccia Teresa Itri. |
Componenti della Giuria: Scatolini Giulio (coordinatore), Bono Alberto, Cerrito Andrea, De Santis Igina, Ficaccio Marina, Loria William, Mandarello Daniele, Pietrosanti Marisa, Simonetti Antonella, Tomao Giuseppe. Assistenti: Cipriani Alessandro e Pareschi Giorgia (Alternanza scuola-lavoro Istituto Agrario Latina).
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Menzione Speciale “MIGLIORE CONFEZIONE ED ETICHETTA”
1° Classificato: Az. Agr. Albaterra di Cavaterra Lorenzo Sonnino
2° Classificato: Az. Agr. Cosmo Di Russo Gaeta
Gran Menzione: Soc. Agr. La Valle dell’Usignolo Sermoneta
Componenti della Giuria:
Giornalisti: Campagna Roberto (coordinatore), Briguglio Tiziana;
Ispettori ICQRF MIPAAF: Alimenti Michelangelo e Saragoza Michele;
Agronomo: Bono Alberto;
Grafici pubblicitari: Caputo Gianni e D’Achille Fabio;
Consulente giurista sicurezza alimentare: Stocola Michele.
Riconoscimenti: PAESAGGI DELL’EXTRAVERGINE DEI LEPINI, AUSONI E AURUNCI
Tre commissioni, costituite da tecnici agronomi ed esperti del settore olivicolo, hanno individuato nove aziende, tre per ogni comprensorio, le quali, producendo olio di qualità secondo corrette tecniche agronomiche ed ambientali, mantengono l’efficienza delle sistemazioni idrauliche agrarie, dei terrazzamenti,
LEPINI:
Marco Carpineti Bio Cori
Giuseppe Palombo (La Valle Dell’Usignolo Bio) Sermoneta
Costantini Michele Sezze
AUSONI:
Rossetti Sergio Sonnino
Vicaro Valter Terracina
Peppe Marianna Fondi
AURUNCI:
Lucci Genoveffa Santi Cosma E Damiano
Fusco Minelio Itri
Pecorini Flora Formia
Componenti della giuria:
LEPINI: Battisti Mario Pio, Benecchi Ilaria, Perci Antonio, Pietrosanti Marisa, Simonetti Antonella.
AUSONI: Antetomaso Pietro, Bono Alberto, Fasolo Gerardo, Iacoacci Tommaso, La Rosa Gianfranco, Migliori Ernesto, Mirabella Fabio, Parisella Rocco, Pasciuto Damiano, Spatolisano Isabella.
AURUNCI: Buonamano Celestino, Cerrito Andrea, Forcina Pasquale, Mandarello Daniele, Minolfi Maria.
ORGANIZZATORI
Organizzato dal Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole Latina) con il contributo dell'Arsial, il concorso sono patrocinato dalla Regione Lazio, Provincia di Latina, Camera di Commercio di Frosinone-Latina, Consorzi di tutela olio delle Colline Pontine dop e oliva Gaeta dop, XIII Comunità Montana dei Lepini-Ausoni, Compagnia dei Lepini, Istituto alberghiero “A Celletti” di Formia, Consorzio industriale del Lazio, Slow Ford di Latina, Slow Ford Comunità per il turismo sostenibile dei Monti Lepini e Lilt (Lega italiana della lotta contro i tumori)-sezione di Latina.
OBIETTIVI DEL CONCORSO “L'OLIO DELLE COLLINE”
Scopo del Concorso è promuovere e valorizzare l’olio extra vergine di oliva e diffondere la cultura dell’assaggio professionale. Oltre a premiare i migliori oli della provincia di Latina, si propone di valorizzare tutti gli extravergini di oliva prodotti nel territorio dei monti Lepini, Ausoni e Aurunci; stimolare gli olivicoltori e frantoiani al miglioramento della qualità; contribuire alla diffusione e valorizzazione a livello provinciale della professionalità degli assaggiatori d'olio d’oliva; favorire il consumo consapevole dell’olio extravergine di oliva ed evidenziare la funzione dell’olivicoltura nella tutela e nella conservazione dell’ambiente rurale delle colline pontine. Per meglio selezionare gli oli in gara, sono state organizzate nei mesi scorsi preselezioni presso le aree interessate dallo stesso Concorso (Lepini, Ausoni, Aurunci).
IL CONCORSO “L'OLIVA ITRANA”
Due le categorie del Concorso: “Oliva di Gaeta Dop” e “Oliva itrana bianca”. È rivolto a olivicoltori, trasformatori e confezionatori, singoli o associati, iscritti alla Camera di Commercio di Latina - Settore agricolo. Per poter partecipare alla categoria “Oliva di Gaeta Dop”, il produttore deve essere iscritto all’Organismo di controllo nella categoria trasformatori/condizionatori.
IL CONVEGNO
Anche quest'anno si è tenuto il convegno sull'olivicoltura pontina. Ad aprire i lavori è stato, come al solito, Luigi Centauri. Quattro le relazioni del convegno: “ L’olio di oliva protagonista del mercato dopo la pandemia” di Carlo Hausmann, Direttore generale Agro Camera; “Olio e salute” di Eugenio Lendaro dell'Università “La Sapienza” di Roma-Polo Pontino e di Alessandro Rossi, medico consulente del Capol; “Innovazione dì processo e qualità degli oli extravergini di oliva” di Maurizio Servili dell'Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali; “Frangiture e frangenti: pericoli ed opportunità per l'olio di qualità dopo il Covid 19” di Giulio Scatolini, Capo Panel “L’Olio delle Colline”.
La Comunità di Sant' Egidio di Sezze, insieme a tutte le associazioni della Parrocchia di Santa Maria, si unisce all' Appello di Papa Francesco, al dolore da lui espresso per la guerra in Ucraina e alla richiesta di una risposta che allontani da tutti noi l' orrore di quel deserto di morte, distruzione e miseria. La guerra che sempre ed ovunque colpisce come una follia le persone più fragili tra i civili: donne, anziani e bambini, destabilizzando la convivenza e violando il diritto internazionale. “Fermatevi per favore!”. Sono in sintesi le parole rivolte ai leader, nei diversi appelli di Papa Francesco, per una risoluzione diplomatica del conflitto. Purtroppo anche nel nuovo secolo abbiamo conosciuto tante guerre, basti ricordare la Siria, l' Afghanistan, tanti paesi dell' Africa. Forse ci sentivamo però protetti dall' equilibrio occidentale, creato dopo la seconda guerra mondiale e credevamo di aver appreso la lezione della storia. Invece ci troviamo davanti ad un conflitto alle nostre porte, nel cuore dell’Europa, e questo ci sconvolge ancora di più. Recitiamo a memoria l’ art. 11 della Costituzione: “ L’ Italia ripudia la guerra…”
Ma in un mondo globalizzato nessuno si salva da solo, gli equilibri geopolitici ed economici, che guidano il potere delle nazioni, sono sospesi ad un filo di relazioni internazionali, come se il mondo fosse una scacchiera. Purtroppo la guerra non è un gioco d'azzardo in cui si perdono soltanto denaro e potere. VITE che appartengono alla stessa FAMIGLIA UMANA sono spezzate per il virus del male e avanza il deserto. Questo è il mondo che vogliamo? E nel deserto cosa ci resta? La forza debole della preghiera diventa la nostra forza universale.
Condividiamo questo appello, come un impegno comune e un invito alla speranza. L' incontro di mercoledì 16 marzo alle ore 19 prevede un momento di preghiera e di riflessione in Cattedrale: “ Vi lascio la Pace, vi do la mia Pace…Non come la dà il mondo…”. Gv 14, 27-31. Poi davanti al belvedere di Santa Maria un gesto simbolico, insieme ai ragazzi della Scuola della Pace. Si può aderire anche firmando l'Appello per la Pace in Ucraina sul sito della Comunità di Sant'Egidio. Sullo stesso sito si possono trovare tutte le iniziative di solidarietà e di accoglienza. Saremo grati a tutti per la condivisione.
Firma qui l'appello:
Ci si accontenta... quando invece sarebbe urgente cercare l'innovazione e nuove aperture anche per la sanità setina. L'ex amministratore di Sezze Vittorio Accapezzato pensa alla casa della salute che potrebbe essere trasformata in casa delle comunità, con tutti i vantaggi che ne potrebbero derivare. "A Sezze ci accontentiamo che funzionerà la radiologia anziché cercare l'innovazione come trasformare la casa della salute in casa della comunità. La casa della comunità al suo interno -afferma Accapezzato - ha spazi per gli ambulatori dei medici di famiglia, ambulatori specialistici e servizi di diagnostica strumentale; i servizi infermieristici con le attività di assistenza domiciliare; i servizi sociali; spazi per attività di promozione e prevenzione; appositi luoghi di accoglienza e relazione, di partecipazione sociale, ambiti di sostegno alle fragilità, sedi del volontariato; Nella Casa della comunità i cittadini possono, attraverso un lavoro professionale coordinato tra sociale e sanitario - aggiunge - consultare un medico di base e un infermiere durante la giornata; consultare un professionista sanitario che accolga le richieste del cittadino e lo accompagni verso i servizi occupandosi di attivare percorsi sanitari adeguati; approfondire gli aspetti sociali dei problemi sanitari attraverso il confronto con altre figure come l’assistente sociale; risolvere adeguatamente la maggior parte dei problemi di salute in un unico luogo; gestire le malattie croniche attraverso percorsi assistenziali condivisi e supervisionati". Il prof in pensione, insomma, non ha dubbi: "Le case della comunità saranno le nuove strutture sociali e sanitarie di prossimità che saranno finanziate su scala nazionale con i fondi del Pnrr". La Regione Lazio pare che abbia già predisposto l’elenco delle Case della Salute delle Comunità da attivare in provincia di Latina e per le quali occorreva presentare al Ministero della Salute la richiesta di finanziamento entro il 31 dicembre p.v, un termine forse prorogato. "Si è preferito puntare sulla realizzazione del compostaggio anziché sulla salute del cittadino? Una occasione perduta e forse recuperabile" chiosa Accapezzato.
Nella foto Vittorio Accapezzato
Impianto di compostaggio. Urge un ripensamento
Scritto da Luigi De Angelis
Dopo 3 anni torna la Sagra del Carciofo di Sezze, giunta alla 51esima edizione. Si tratta di uno degli eventi più importanti organizzati dal Comune di Sezze con la collaborazione delle associazioni e produttori locali. La 51° Sagra del Carciofo 2022 verrà realizzata in due spazi e tempi diversi: il 10 aprile “Aspettando la 51° Sagra del Carciofo 2022”, nel perimetro stazione ferroviaria-Corso della Repubblica, località Sezze Scalo e il 24 aprile il grande evento “51° Sagra del Carciofo 2022”, nel perimetro del centro storico. Saranno ospitate esclusivamente iniziative di promozione e vendita che valorizzino la produzione agro-alimentare ed ortofrutticola, l'artigianato, l'arte e la cultura locali e del comprensorio pontino-lepino.
Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate, entro e non oltre il 20 Marzo 2022, dalle seguenti categorie di operatori, presso gli uffici del Comune di Sezze o inviando la richiesta dal sito del Comune di Sezze:
1 Associazioni regolarmente costituite (con codice fiscale)
2 Associazioni/Comitati spontanei che possono dimostrare di aver svolto attività di somministrazione in occasione di eventi socio culturali locali negli ultimi 3 anni.
3 Produttori Locali
4 Artigiani e hobbisti
5 Commercianti locali
6 Esercenti pubblici locali
7 Altri soggetti preposti alla promozione turistica del territorio.
Mentre i cittadini di Sezze sono in apprensione per lo studio di fattibilità approvato per la realizzazione di un impianto di compostaggio che si vorrebbe realizzare a Sezze Scalo, i residenti di Ceriara di Sezze e Priverno sui social lanciano un altro rischio per il territorio, sempre in tema di rifiuti. L’ex cava a Valle Denga, nel territorio di Priverno, confinante con Ceriara di Sezze, infatti, rientrerebbe in quei siti individuati per la realizzazione di una discarica di rifiuti. In merito però non ci sarebbero conferme ma già molti cittadini di Ceriara si stanno mobilitando per prevenire questa scelta scellerata anche se il consiglio comunale di Priverno si è già espresso con un NO. Se ci fosse un ripensamento tutto il territorio sarebbe compromesso e la pianura di Sezze Scalo e la sua comunità si ritroverebbe schiacciata tra un impianto di compostaggio e una discarica. Un territorio a vocazione agricola sarebbe definitivamente trasformato in deposito di immondizia e impianti di lavorazione della stessa. Sarebbe peggio di un incubo.
In occasione dell’8 marzo, giornata in cui si ricordano le lotte delle donne per il raggiungimento della parità dei diritti, il CIF ha promosso un incontro, presso la parrocchia di Santa Lucia, da un titolo dalle infinite declinazioni possibili: “Custodire l’Umano”. La presidente del CIF ha ceduto la parola per l’apertura dell’incontro a Laura, una donna Ucraina che da anni vive nel nostro paese, la sua emozione ha travolto tutti i presenti, l’appello per l'aiuto alla sua popolazione ha mozzato il fiato e bagnato lo sguardo di tutti. Ci ha portato diritti nell’aggressione che l’Ucraina sta patendo, a quel bisogno e a quella disperazione che non può lasciare indifferenti. Questa guerra è folle e disumana, sta distruggendo un popolo e lo sta rendendo profugo. A lei e a tutte le donne Ucraine è andato il nostro pensiero, a tutte le donne che lottano quotidianamente per non sentire calpestati i propri diritti e le propria dignità. Dignità è il termine che caratterizza le donne nei momenti di maggiore difficoltà, il nostro paese ha storie di donne forti che hanno superato drammi e periodi di grandi crisi. La donna setina è forte, decisa, che non teme mai il confronto, c’è una forza nelle donne ucraine in cui le donne setine facilmente si rispecchiano.
La seconda guerra mondiale e i suoi vissuti sono ancora un segno nel nostro paese e la follia della guerra è ancora scritta sui muri, le donne sono logiche e concrete e non potrebbero mai giustificare una guerra, MAI. Come si può conservare l’umano in un contesto come quello ucraino oggi? Era inevitabile che ci si soffermasse su quelle immagini che da giorni vediamo scorrere sin tv donne, madri, mogli in fuga nel tentativo di salvare i propri figli. Gli interventi che sono seguiti sembravano legati da un unico filo, si sono sfiorati e tenuti per mano. Si è parlato del custodire e coltivare, quello che nell’universo ci è stato donato, due termini semplici puliti, comprensibili, non so quanto consapevolmente, ma fortemente contemporanei e contestuali rispetto a ciò che si sta discutendo in questi giorni nel nostro paese, come conservare il nostro patrimonio naturale. Siamo in transito su questo mondo e dovrebbe essere nostro compito lasciarlo il più possibile sano, conservarlo e coltivarne le risorse senza deturparlo. Per poter custodire e conservare bisogna educare, educare alla pace, alla consapevolezza ed al rispetto dell’altro e dei contesti. Bisogna educare a non utilizzare l’aggressività come strumento di distruzione, educare a non abusare mai dei ruoli e delle funzioni che ricopriamo. Educare al rispetto delle differenze di opinioni e dell’ambiente. Educare alla pace prevede la capacità di accogliere il contraddittorio. La specie umana è tra le più distruttive dell’ecosistema, è la l’unica specie che riesce ad involvere pur avendo un sistema cognitivo in grado di far comprendere quanto la conservazione possa essere una risorsa. La specie che ha raggiunto la raffinatezza del linguaggio resta quella più pericolosa per i suoi simili e per l’ambiente.
Sono andata all’incontro con le donne del CIF per vicinanza ad alcune mie amiche ed ho scoperto una ricchezza ed una puntualità sulla contemporaneità dei temi trattati affascinante. Il CIF è presente sul territorio con consapevolezza e precisione. Ho molto apprezzato gli interventi, non che la mia valutazione valga qualcosa, ma riesco ancora a sorprendermi quando incontro il bello del mio paese nel mio paese, quando mi confronto con le donne, matrone nello spirito, forti nelle idee e sempre esecutive, pragmatiche. Le donne di Sezze sanno accogliere, gestire e guidare, questo ce lo raccontano le figure di spicco in ruoli strategicamente importanti che nel tempo sono riuscite a conquistare le donne setine. Conquistare perché se per un uomo la carriera è un iter fisiologico per le donne è una lotta tra mille ostacoli. Spero che le conosciate che non debba esser io a citarle. Il successo non si misura nel nostro paese con l’ostentazione, non ostentano né le donne, né gli uomini, si fa il proprio ed al meglio, è questo che ci ha reso eccellenze nel passato ed è questo che fa sì che i professionisti, usciti dal paese vengano riconosciuti, apprezzati e stimati tutti, uomini e donne. Ringrazio il CIF per il pomeriggio offerto tra stimoli e riflessioni. Ringrazio i relatori per la cura messa nei loro interventi. Spero che in futuro vi sia un maggior coinvolgimento della popolazione
Per l'impianto di compostaggio serve urgentemente una Conferenza di servizi
Scritto da Vincenzo Mattei
Non entro nel merito dei diversi aspetti tecnici-urbanistici-ambientali
Si è svolto nel pomeriggio dell'8 marzo presso una delle sale della Parrocchia di Santa Lucia in via Sedia del Papa l'evento promosso dal CIF di Sezze e coordinato da una delle socie Valentina Zeppieri. L'iniziativa proposta dall'associazione Nazionale dal titolo “Custodire l'Umano” è stata declinata a Sezze con argomenti vicino al significato e all'importanza del ruolo della donna approfondendo un tema particolarmente sentito come quello del Conflitto in Ucraina. La riflessione di uno dei primi relatori, Don Giovanni Grossi, parroco della struttura che ha ospitato l’evento, si è focalizzata sul significato del Custodire e del Coltivare. Entrambe i termini sono stati spunti di riflessione sulla necessità dell’impegno a salvaguardare quel patrimonio naturale che il signore ha donato all’uomo. La seconda relatrice l’Arch. Rita Palombi ha voluto riflettere sull’importanza di diffondere l’educazione alla cultura della pace come metodo pedagogico e come esercizio alla costruzione di ponti tra varie culture dei popoli. L’educazione in rapporto alla figura femminile in ogni ambito del sociale per formare individui rispettosi del prossimo. L’intervento conclusivo e’ stato del Prof. Giancarlo Loffarelli il quale ha sottolineato l’importanza del significato delle parole e come la custodia dell’agire umano nelle relazioni che si praticano, possono trasformare i processi storici in maniera irreversibile. Il ruolo di collante a tutto il dibattito lo ha svolto la Presidente del CIF di Sezze, Alessandra Galant,i che ha espresso note di merito sull’importante iniziativa del CIF nazionale e come il ruolo delle donne sia un elemento centrale per diffondere la cultura della cura e della pace. Presente anche una cittadina Ucraina che ha testimoniato il difficile momento che attraversa il suo paese. La Presidente ha annunciato anche la richiesta fatta all’Amministrazione Comunale per realizzare un Giardino della Memoria nei pressi della Parrocchia di Santa Lucia. Il Sindaco di Sezze, Dott. Lidano Lucidi, con la metafora dell’acqua come vita ha paragonato la forza genitrice della donna ed ha invitato l’Associazione a partecipare alla giornata di riconsegna del lago mole Muti al Comune di Sezze. Presente anche l’Assessora Dolores Fernandez.
Altro...
Dall’inizio dell’anno i furti denunciati a Sezze sono meno di 20, un numero maggiore rispetto agli ultimi due anni (probabilmente condizionati anche in queste statistiche dalla Pandemia) ma in linea con gli anni precedenti. A moltiplicarsi a dismisura nell’ultimo periodo però sono state gli allarmi, molto dei quali si stanno rivelando infondati. La situazione però sta sfuggendo di mano. Ieri sera uno degli episodi più gravi denunciato. Un uomo è stato inseguito, speronato e picchiato per strada mentre si recava in un distributore per comprare sigarette. Il fattaccio è avvenuto in zona Colli. Gli aggressori sono stati identificati e denunciati. I Militari dell’Arma stanno facendo l’impossibile per arginare un fenomeno che sta generando paura tra i cittadini. Ma è necessaria la collaborazione da parte di tutti, evitando di generare caos e maggiore disordine.
Sinistra Italiana di Sezze interviene nel merito dei rifiuti urbani di Sezze. Per Michel Cadario, portavoce del movimento politico, bisogna coinvolgere la città e soprattutto occorre partire dalla base dei problemi. Al contrario, e lo studio di fattibilità dell'impianto di compostaggio ne è un esempio, si ragiona a valle e non a monte dei problemi. "La gestione dei rifiuti a Sezze - afferma sinistra Italiana di sezze - deve essere rimodulata dall’inizio. L’amministrazione ha il dovere di coinvolgere i cittadini in processi decisionali che determinano cambiamenti fortemente impattanti per la vita quotidiana della città. Fino ad oggi le scelte della politica locale hanno operato troppo spesso in maniera unilaterale. Con risultati pessimi, senza riuscire a prendere provvedimenti che tengano conto delle reali esigenze dei cittadini. Questo processo va cambiato. Ciò può avvenire solo dopo aver coinvolto la città nei processi decisionali. Attraverso l’ascolto ed il confronto. Prima di progettare un centro di compostaggio è necessario portare alla luce la reale situazione del ciclo dei rifiuti a Sezze. Sezze ha bisogno di cambiamento e il primo vero segnale di evoluzione deve essere compiuto dall’amministrazione stessa, coinvolgendo attivamente coloro che quotidianamente vivono i disagi legati alla cattiva gestione dei rifiuti. I cittadini non possono continuare ad avere un ruolo marginale nei processi decisionali. Le scelte fatte nella questione rifiuti sono sempre state frutto di un'errata lettura del senso, del valore e della morale politica. Basti pensare che SPL è il frutto avvelenato delle scelte operate dalle precedenti maggioranze i cui consiglieri comunali spesso hanno usato la partecipata come bacino di scambio di voti. Generando un sistema basato sul clientelismo più becero. Promesse di lavoro, in cambio di un cospicuo bacino di voti. Così è stato anche per il servizio civile. La proposta dell’apertura di un centro di compostaggio - aggiunge Cadario - non ha fatto altro che distogliere l’attenzione dal vero problema dei rifiuti, mai rimossi dalle campagne e dalle strade del centro storico. Prima di discutere sulla fattibilità o meno di grandi opere bisogna partire dalla base dei problemi, iniziando dall’educazione alla raccolta differenziata fino ad arrivare alla sensibilizzazione dei cittadini sanzionando i comportamenti errati. Solo dopo aver raggiunto valori sostenibili di raccolta differenziata, oggi sotto il 40%, sarà possibile discutere, dati alla mano, della reale necessità di una nuova struttura di compostaggio valutandone l’effettiva necessita anche in considerazioni dell’impiantistica già presente sul territorio limitrofo".
Ancora furti a Sezze. Non si ferma l’escalation che ormai dura da diverse settimane in maniera sistematica. Questa notte colpite le zone di Collemeso, Casali e Quarto La Macchia. Anche in pianura sono stati denunciati casi di furti così come nella zona di Suso. Praticamente tutto il territorio di Sezze è attenzionato in quanto non era mai successo in passato che fosse denunciata una serie di furti così in successione e su tutto il Comune di Sezze. In aula consiliare nei giorni scorsi, il primo cittadino Lidano Lucidi, ha invitato i cittadini a segnalare alle forze dell’ordine movimenti sospetti, chiedendo alla comunità di evitare di scrivere sui social e su gruppi come “Sei di Sezze se” per evitare allarmismo e intralciare il lavoro dei Carabinieri.
Domenica 13 marzo il Partito Democratico di Sezze eleggerà il suo nuovo segretario. I dem setini vanno a congresso dopo la batosta delle elezioni amministrative di ottobre, una debacle senza precedenti che ha visto il maggior partito della città scivolare ad un misero 10.43 % delle preferenze rispetto al 24,20 % di quattro anni prima e al 34.91 % del 2012. In sostanza in10 anni il partito democratico di Sezze ha perso oltre 3600 voti, passando da 4.843 a 1162 preferenze. Il calo delle percentuali è corrisposto al distacco dei vertici di partito dalle questioni reali e quotidiane della comunità. Quello che rappresentava la casa comune del popolo, nel corso degli anni, è diventato un circolo chiuso, quasi un club, dove la tessera di partito ha completamente sostituto la discussione, il confronto ed il vero dibattito. Il partito, nonostante gli sforzi di giovani che si sono rimboccati le maniche, è diventato un soggetto alieno, poco credibile, scarsamente inclusivo e senza aperture verso la città e i suoi bisogni. Un contenitore chiuso ermeticamente e che ha saputo però sfruttare comunque la cosiddetta "appartenenza" ad una idea di partito tradizionalmente forte in città. Si spera, quindi, che il congresso di domenica sia un nuovo inizio per i democratici setini. Si spera che il Pd volti definitivamente pagina e che dal dibattito esca un partito rinnovato nella forma e nella sostanza. Sarà il congresso delle tessere o sarà il congresso dei contenuti e della svolta? Sarà un congresso che vuole rimettersi in marcia per ricucire un tessuto ormai sfilacciato o sarà un nuovo altare su cui posizionare bandierine? Vedremo, nel frattempo la comunità setina ha dimostrato di non venire dalla montagna del sapone e di saper leggere meglio di altri i cambiamenti in atto. Anche recentemente il partito non è intervenuto in nessuna discussione a nessun livello su tematiche amministrative importanti. Non sappiamo ad esempio quale sia la sua idea rispetto all'impianto di compostaggio o su altri temi che riguardano la qualità della città. Il Pd non ha avuto alcuna voce e figura tra gli assenti nel dibattito cittadino. La linea partito allora sarà quella espressa dai consiglieri del pd o qualcuno pensa ad altro? Ad oggi le uniche candidature alla carica di segretario sono quelle di Luigi De Angelis e Francesca Barbati. Vorremmo che il nuovo segretario sia espressione di una pluralità di soggetti e non di correnti interne contrapposte. Certo è che il congresso segnerà uno spartiacque definitivo.
CONGRESSO PD SEZZE.
Il programma di DOMENICA 13 MARZO 2022 sarà il seguente:
- Ore 10:00 insediamento ufficio presidenza;
- dalle ore 10:30 alle 13:00 presentazione delle due mozioni congressuali e dibattito ;
- dalle ore 15:00 alle ore 20:00 votazione.
Possono votare tutti gli iscritti al PD del 2021 e quelli che rinnovano, al momento del voto, l’iscrizione nel 2020.